DM
Giorno 3, decimo giorno del primo mese di primavera, Anno 1, 12.30 circa
Passate un tranquillo pomeriggio in locanda, dove avete modo di approfondire il rapporto con Nozzar. Dopo una cena leggera trascorrete la vostra seconda notte alla Due lune, che non presenta sorprese. Il giorno seguente tornate dal sacerdote; ancora una volta la luce divina torna su Andimus, rimarginandone la ferita alla spalla. Ringraziate il Chierico e dopo una breve pausa all'emporio, dove recuperate qualche razione per il viaggio e riempite la faretra di Baldrick, iniziate i preparativi. Caricate l'equipaggiamento sul mulo e una volta raggiunti dalla giovane Alulim vi mettete in marcia verso nord.
Percorrete la ZonaArida, una lunga distesa di terra desolata e brulla, in cui solo ogni tanto ciuffi d'erba si fanno forza ergendosi contro le dure rocce. Il viaggio scorre tranquillamente, interrotto saltuariamente da qualche procione intravisto in lontananza giusto per un attimo, per poi sparire subito dopo. L'unico vero nemico sembra essere il caldo, ancora temperato vista la primavera ma già abbastanza intenso da farvi immaginare l'ostilità della regione durante l'estate.
Vi sistemate per la notte sotto il cielo stellato, parlando del futuro e delle vostre speranze. Per vostra fortuna i turni di guardia si rivelano una precauzione inutile, e riuscite a riposarvi in maniera dignitosa.
Il giorno seguente il clima sembra dalla vostra parte: grandi nuvole stemperano il sole rovente, concedendovi una seconda parte del viaggio decisamente più piacevole. Dopo circa 3 ore l'erba inizia a coprire spazi sempre più ampi di terreno, al punto che il paesaggio brullo si trasforma in prateria. Non passa poi molto che vi imbattete nei primi terreni coltivati e, infine, scorgete un piccolo villaggio: Irarum.
È da poco passato mezzogiorno quando arrivate all'insediamento. I pochi edifici, per lo più in legno e bastanti forse per un centinaio di persone, si alternano alle piccole strade in terra battuta praticamente deserte. Non vi ci vuole poi molto per trovare la piazza principale, ospitante il pozzo, una piccola chiesa e la locanda locale, il Giullare d'argento. Legate il mulo ed entrate nell'ostello, un locale semplice ma pulito e praticamente vuoto, gestito da un'alta donna sui 35 anni. Non si vedono molti forestieri da queste parti. Sedetevi dove volete, io arrivo subito.
@Tutti
Alulim
Baldrick