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Vaiara si diede disponibile a far recapitare delle lettere presso l’Istituto Ci vorrà un bel po’ per evitare controlli sul contenuto, visto il blocco delle frontiere avvisò, dopo che Vassilixia ebbe trascritto ciò che intendeva comunicare. L’ambasciatrice del Katai promise comunque tutto il suo impegno per tale operato, per poi augurare un buon viaggio agli avventurieri, che avevano preso come destinazione Mael Thalor stessa. Nithmeya non si unì ai saluti calorosi che l’ambasciatrice rivolse loro, limitandosi a un lieve cenno del capo nei confronti dei Decanti/Borealis/Bjornsson Mi dispiace che le circostanze non sono state delle migliori, ma spero potremo reincontrarci in momenti più felici commentò Certo che è ironico il destino, da come ero la prima volta che incontrai uno dei vostri genitori, mi ritrovo oggi ad aver dato una mano ai figli…
Per la prima volta, da quando erano giunti a Frondargentea, il gruppo si trovò a percorrere una delle strade principali del nord del Continente Occidentale, la via del Mercante che traversava Glantria fino ad arrivare lì, nei margini sud di Frondargentea. La via era molto più larga che a nord, capace di ospitare anche tre carri che avessero proceduto affiancati. Eppure il traffico non era molto, dimostrazione che quella strada avveniristica altro non era che un egocentrico sfoggio di capacità edili in una terra oppressa dal giogo della famiglia Glynrora. Il poco traffico, d’altro canto, si rivelò molto vantaggioso per i viaggiatori, che nella strada battuta poterono far pieno sfoggio delle loro cavalcature (Sovrano Nero tra tutti si distinse per la propria resistenza), procedendo spediti in un viaggio che avrebbero stimato durare solo due giorni e mezzo e che li avrebbe condotti nel cuore del regno elfico, la capitale Mael Thalor.
Quando giunse la sera, essi si accamparono nei pressi del crocevia, dove la strada procedeva a sud attraverso il Percorso 28 per uscire da Frondargentea e raggiungere Scogliera Argento, mentre a nord proseguiva verso Mael Thalor. I compiti non erano ancora stati assegnati, il fuoco non era stato acceso e nessuno aveva ancora discusso della cena, ma l’urgenza di contattare i nobili parenti dei Draconis e dei Von Gebsatell, resasi pressante durante il viaggio, ebbe il sopravvento.
Deborah fu lesta nell’issare le dimore extraplanari, per uso delle fidate corde in proprio possesso, mentre Shaun scoprì i vantaggi della comunicazione senza magia selvaggia. Fu nella tranquillità della dimora extraplanare che egli inviò i messaggi concordati nel corso della giornata, per poi ripetere ciò che il genitore diceva in diretta, a beneficio dei suoi compagni assiepati attorno ad ascoltare.
Sophia Von Gebsatell non tardò a rispondere, una volta che venne raggiunta dal messaggio di Shaun Mamma di Celeste mi aveva aggiornata. Ma la situazione è grave. Contatterò subito il Signore delle Fronde. Ottimo lavoro, voi cercate di stare al sicuro.
La voce preoccupata di Clint Draconis, padre di sangue di Shaun, raggiunse il giovane Chi è Zaleria? Dove siete? Non sapevo che Mordecai fosse vivo, né di una congiura di Elidyr. Rispondi presto
La mancanza di un secondo inviare non passò comunque inosservata a lungo, dato che poco tempo dopo sempre Shaun venne raggiunto da un’altra persona SHAUN DRACONIS! rimbombò nella sua mente la voce di Calixtria Draconis Sto lanciando un inviare per contattarti, ma potrebbero esserci dei problemi con la magia selvaggia di questo luogo, quindi siediti e ascolta quello- il messaggio finì lì.
Tuttavia ciò non era dovuto a un melodrammatico espediente Rieccomi, mi ero dimenticata del limite di venticinque parole disponibili per ogni lancio disse Calixtria qualche secondo dopo Lasciamo perdere, dove ero rimasta? Ah, sì come stavo dicendo ascolta bene…
Qualche secondo dopo la voce irritata della duchessa di Acquastrino raggiunse nuovamente il giovane ex promesso di Vassilixia …STUPIDO INCANTESIMO! Come diavolo è possibile formulare un discorso comprensibile con sole venticinque parole? Se mai troverò colui che lo ha inventato giuro che--
La quarta volta in cui venne raggiunto dall’incantesimo, Calixtria fu più coincisa Tuo padre mi ha detto tutto. Parlerà al re, sa come fare, non per niente siamo ancora sposati quindi di seguito disse Ok, sono diciotto parole. Ne ho sette--
La voce di Clint Draconis raggiunse il figlio primogenito Pergamena di Calixtria, finiti gli slot. Vuole sapere se Vassi sta bene, domani ti ricontatto. Se sei nei paraggi stai attento e cerca altre pergamene.
Shaun aveva modo di rispondere al proprio genitore, secondo le regole di quella magia, ma di certo non sarebbero state pronunciate solo venticinque parole dai suoi compagni, alla luce delle dichiarazioni ricevute. Lì, ai margini del sentiero, la sera si stava inoltrando mentre due giorni ancora li attendevano per raggiungere il luogo dove si trovavano i cospiratori.
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