DM
x Mulroht
x Ragnar
“Il lucertoloide e la fanciulla bionda” ottenne un tiepido successo dalla critica delle terre a nord della Savana, nonostante Efraym l'aveva resa una hit in gran voga nella sua terra d'origine, cantata in gruppo, ogni sera, attorno al focolare e per la quale nelle prime settimane di distribuzione al pubblico aveva visto ricevere spesso accorate richieste di bis. Solo in pochi, lì a Glantria, sembravano apprezzare quel genere musicale, sebbene gli avventurieri non mancarono di notare che la Mamma di Celeste parve apprezzare, battendo docilmente il ritmo con le redini del cavallo. Ragnar Bjornsson cercò di migliorare la qualità del viaggio, tuttavia la ruggine bardica sulle antiche ballate del nord si fece sentire, in quella che fu una solo discreta esibizione del tiefling. Il dover autocensurarsi, omettendo le parti più scabrose e la tentazione di voler cercare un assolo di chitarra si fecero notare.
x Astrid
Piano piano, però, il ghiaccio fu rotto dagli avventurieri. Le conversazioni si fecero disparate nei vari piccoli gruppetti che si formarono, guardati a vista da Isilvar prima che il gufo si posasse sulla spalla di Kat Po, ergendosi fiera mentre i propri artigli si tenevano saldi alla spalla della felinide, la cui scorza vulnerabile solo al ferro freddo era comunque sufficiente da impedirle tagli ed abrasioni superficiali. L'animale tubò gioioso alle attenzioni della felinide, beandosi dei suoi complimenti. Sembrava dunque che vi fossero creature viventi, oltre ad Astrid, capaci di fare breccia nel cuore della imperturbabile figlia dell'ammazzadraghi. Luna e Deborah iniziarono a chiacchierare tra di loro, l'unico neo di quel momento allegro lo sguardo terrorizzato del cavallo della tiefling che rivolse una supplica con gli occhi alla figlia della Dama del Lago, la via che proseguì ricordando eventi del passato non troppo allegri ma colmando un po' del divario che aleggiava in quella famiglia accomunata dai genitori.
x Deborah, Alucard, Luna e Ragnar
x Forgrim
Nonostante Luke Von Gebsatell avesse espresso la stessa allegria che si sarebbe potuta trovare al funerale di mille infanti, il viaggio proseguì privo di intoppi. Dopo aver attraversato i campi coltivati, e salutato gli ultimi agricoltori, la natura selvaggia della pianura e delle sue leggere colline si rivelò comunque placida in quel breve viaggio verso la vicina Pescalia, l'ampia via segnata e resa agibile per il passaggio dei mercanti. Il clima era fresco, ma la temperatura era accettabile per tutti quei giovani che non avevano raggiunto i trent'anni, quando la maglietta sotto i vestiti diveniva un obbligo e la genitoriale raccomandazione di coprirsi diventava simile a un comandamento religioso. Nel corso del viaggio, l'unica nota di interesse avvenne quando la processione incrociò un carro contenente diverse anfore di vino, guidato da un paio di contadini che strabuzzarono gli occhi alla vista delle statuarie donne che componevano quel gruppo, gli occhi che seguirono le fanciulle anche dopo che i due gruppi si salutarono educatamente.
Mamma di Celeste si dimostrò, per fortuna dei nipoti, piuttosto tranquilla in quella prima fase di viaggio: dopo le prime scomode domande, e dopo aver ricordato giuliva la prima recita scolastica in cui Alucard aveva vomitato sul palco, la guida si mantenne avvolta in uno scialle per affrontare le intemperie. Controllò di tanto in tanto i nipoti, chiedendo spesso se avessero fame, limitandosi a rivolgere un sorriso enorme a Ragnar quando lo vide chiacchierare con Angelica.
x Ragnar
Verso l'una del pomeriggio, la nonna naturale di Alucard interruppe la marcia Lì c'è il Dentegrigio, possiamo pranzare lì disse. Il gruppo non dovette allontanarsi di molto dal sentiero, muovendosi in direzione sud per appena una cinquantina di metri prima di raggiungere uno spiazzo pietroso in cui un tempo doveva sorgere un sito druidico, ora in rovina e completamente invaso dalla natura. Fiori bianchi sorgevano alla base, tra le pietre, l'unica pietra in piedi che fu utile per legare i cavalli. Attorno a loro, il verde della Pianura sembrava avvolgerli come un mare color smeraldo
Scorcio su Dentegrigio
Chi ha abitato qua, secoli fa, non si sarebbe aspettato certo di potersi rilassare. Qui vivevano un sacco di tribù selvagge, quando la fede nella forza e nella magia era superiore alla ragione e allo sviluppo disse la Mamma di Celeste Con tutto ciò che ne conseguiva... razzie, omicidi... anche di peggio. E in molte parti di Arth, purtroppo, ancora diverse culture hanno sistemi così semplici la rossa quindi sorrise Ma bando alle lezioni, sarete affamati!
L'area si dimostrò tranquilla per poter consumare un tranquillo pasto. Mulroht potè verificare il contenuto delle razioni che aveva preso in sala mensa, consistenti in un panetto, un uovo sodo, un pomodoro e una cipolla, un pasto che poteva venire incontro anche ai gusti di coloro che erano vegetariani. La carne fu comunque notata dai viaggiatori sottoforma di un coniglio. Il quadrupede, a una quindicina di metri dal gruppo, si rizzò sulle zampe posteriori e annusò l'aria, tenendo le orecchie basse di fronte a tutti quegli stranieri. Un piccolo ragno tesseva la sua tela tra i rami di un albero vicino, intento nella sua meticolosa opera architettonica, volta a catturare creature sulle quali avrebbe inoculato il proprio veleno. Più discosto dal loro campo base, in lontananza a circa una ventina di metri, si trovava un cespuglio di frutti rossi.
x tutti