Il mio approccio standard (preferisco Requiem, ma questa base è "edition free") è quello di mantenere tutto all'osso, quindi non ti consiglio di fare schede per ogni png. Devi ovviamente avere un'idea del contesto politico, ma non metterti a fare le schede del singolo scagnozzello del Principe. Butta giù i fondamentali, almeno cose come nome/clan/generazione/posizione politica, magari anche il territorio. Se credi che possa esserci un qualche scontro, lì sì che ci va una bella scheda.
Ricordati che Vampiri, qualsiasi Vampiri, è un gioco di conseguenze. I personaggi fanno qualcosa di estremamente stupido, come rischiare più volte volontariamente la Masquerade? Devono aspettarsi punizioni: ma non da te, dalla società vampiresca. Tu non dovresti essere punitivo, cioè, avvertili se fanno idiozie. Spesso noto questa tendenza per cui i Principi (leggi: i Narratori) giudicano ogni singola violazione di regolamento con "impalettato e poi dritti al sole dell'alba". Ok che quella della Camarilla è una società distopica, ma non esageriamo.
La tua idea di cronaca funziona. Prendi la città, quella città è il parco gioco dei personaggi del tuo gruppo. "Have fun, kids!" Però rischi che si perda il focus, con i giocatori che non sanno che pesci prendere, cosa fare. Usare gli altri png come "quest giver" in cambio di favori personali è una possibilità, ma è un cliché stantio, può funzionare una manciata di volte. Per quale motivo il Principe si dovrebbe abbassare a chiedere ordinare ai pg di fare qualcosa? (PS: VtM: Bloodlines ha un'ottima spiegazione in merito, ma sarebbe uno spoiler ohohoh).
Per questo mi piace il sistema di aspirazioni del nuovo Requiem: sono i giocatori che ti dicono cosa vorrebbe il pg e quindi indirettamente la direzione che vorrebbero dare alla storia. "Voglio vendicare il mio sire ucciso da una retata del Sabbat" "Voglio scoprire chi ha rapito quell'umano che non mi ha trattato come il Nosferatu che sono" "Voglio trovare quel rituale di sangue di cui mi ha parlato il sire del mio sire il giorno del mio abbraccio". Questo ha il difetto di rendere difficile il lavoro di gruppo, se non ci si applica di proposito.
Oppure, puoi rimarcare come il territorio sia fondamentale per un vampiro. La casa in cui vive un membro della coterie è stata invasa di notte mentre lui era a caccia, sono stati rubati dei documenti che potrebbero svelare il suo stato di vampiro (mettendo in pericolo la coterie tutta). Chi è stato? A chi chiedere indizi senza che la possibile violazione della Masquerade esca fuori? Cose così.
Per ora ti direi di mettere da parte tutte le faccende di metaplot, Caino, Nod, quale antidiluviano è morto e in che giorno della settimana. Queste sono cose che possono dare sapore al setting, ma che rischiano di appesantire la tua cronaca.
E infine, attento agli stereotipi. Cioè, ogni tanto servono, se esistono c'è un motivo, ma non tutti i Ravnos sono disonesti allo stesso modo, non tutti i Malkavian sono folleggianti in maniera ovvia (un PNG che mi è particolarmente piaciuto della V20 era un malkavian estremamente lucido e solo un po' paranoico dal vivo, ma in realtà attanagliato dal terrore della Gehenna).
Spero che questo approccio (personale, eh!) ti sia in minima parte d'aiuto