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Dragonlance e le Vesti Nere


shalafi

Messaggio consigliato

Dragonlance è degli anni '80, precisamente dell'84.

Se vuoi farti un'idea di che genere di ambientazione altri stessero creando in quegli anni (in realtà un po' prima, dall'80 all'83) dai un'occhiata al mondo de Il libro del Nuovo Sole.

Hickman & Weiss non hanno scusanti per quanto riguarda la banalità e l'infantilismo del loro mondo, almeno dal punto di vista cronologico.

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Scusate se mi intrometto, ma trovo la vostra discussione/polemica su DL fuori luogo. Innanzitutto perché come ha già scritto qualcun altro, allora tanto varrebbe criticare il realismo di tutte le ambientazioni dove ci sono dei chierici malvagi invece o oltre ai maghi malvagi.

Ma l'aspetto principale che secondo me trascurate, e che voi non considerate proprio che in un'ambientazione fantasy, quindi fondamentalmente di ispirazione medievale... C'è ancora il senso del male.

Voglio dire: nel Medioevo chi era malvagio sapeva di esserlo, e per questo andava a confessarsi, pagava le indulgenze (con tutte le ipocrisie del caso, indubbiamente), e poi lo faceva ancora, e ancora si confessava. Ma sempre era cosciente (in linea di massima) di essere malvagio.

Oggi giorno invece no. Per questo, secondo me, fate fatica a comprendere che un gruppo di persone possa riunirsi e gridare trionfante: siamo cattivi e siamo magici!

Oggi l'amministratore delegato di una multinazionale va in un paese del terzo mondo, per profitto costruisce una diga assetando qualche migliaia di persone, oppure gli inquina i fiumi, e non ci pensa minimamente a confessarsi (ma neanche nel senso più laico del termine) per lui è normale "il mondo va così, è il progresso, se non lo facciamo noi lo fanno altri, ho solo obbedito al mio titolare, bla bla bla".

Una veste nera che invece lancia contagio su una caserma per uccidere i soldati, piuttosto che un feudatario che massacra un villaggio per rubare quattro monete, sono perfettamente consci che ciò che fanno è malvagio. Hanno il senso del male.

Per cui se un giovane mago si sente di voler aderire a questo male, è normale si unisca alle vesti nere invece che bianche, perché così sa che nessuno dei compagni di stanza gli farà la romanzina.

Ciao, MadLuke.

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Non credo che queste siano argomentazioni molto valide.

Prima di tutto, il senso del male è insito nella società e nella cultura che la pervade: il ma esiste anche oggi, e gli esempi che hai posto sono proprio esempi di malvagità. E oggi come allora un sacco di gente si comporta in modo "malvagio" ben sapendo di commettere atti illegali/immorali. E non si fa un problema della cosa.

Nel Medioevo (ma poi paragonare un mondo simil-stereotipato come DL al vero Medioevo è impensabile, eh) il senso del peccato era semplicemente esternato nella società molto più che oggi. Noi abbiamo un senso della privacy molto più radicato di quello del popolano medio del 1100, perchè il nostro è di derivazione anglosassone protestante, e ci è giunto dall'America e dall'Inghilterra (non del tutto esatto, ma non sto facendo una lezione di sociologia, datemi un po' di margine di imprecisione).

Pensa che nel Medioevo non esisteva il concetto di "segreto della confessione", perchè le confessioni erano spesso pubbliche e quasi mai segrete, che ne dicano i film.

Inoltre molto era dato da superstizione e ipocrisia (nel senso bigotto del termine), un contadino rubava per fame e confessava il peccato come se fosse stato qualcosa di criminoso. Ma di per sè si trattava di una tradizione.

ORA, in DL il concetto di peccato non è di derivazione prettamente religiosa, ma è molto vago: esiste il Bene, e contravvenire ad esso ti porta al Male.

Di per sè la cosa potrebbe essere interessante e realistica, ma solo con un bg teologico o sociale che la sostenga.

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Non penso proprio che oggi la gente sappia di fare il male come dici tu, o comunque molto poco.

Nel Medioevo lo sapevano perché c'era un'autorità religiosa che spiegava/stabiliva cosa era bene e cosa era male. E anche una persona crudele si fidava di quel giudizio, sapeva quindi che lo attendevano le fiamme eterne, ci credeva, per cui era meglio confessarsi e fare penitenza (poi lunedì se ne riparla).

Ora le autorità religiose non esistono più. A dire cosa è bene e cosa è male è rimasta solo la legge, ben diversa dalla giustizia, e la legge è sempre aggirabile, sia tecnicamente che moralmente. Più genericamente si è diffuso il principio che se una cosa è tecnicamente fattibile, allora lo è anche moralmente, che tutto è questione di punti di vista, che non c'è un bene o un male in assoluto, è l'avvento del relativismo.

In DL i cattivi vogliono uccidere gli elfi o conquistare Palanthas. Lo vogliono fare perché da questo gli deriverà denaro, potere e lusso. Sanno che questo comporterà sofferenze per i popoli, ma consapevolmente scelgono di ignorarlo (se non di perpetrarlo con ulteriore convinzione). Sono crudeli e lo sanno.

Nel mondo contemporaneo una multinazionale che inquina il Fiume Giallo in India, ti dice che si, ci sarà inquinamento, ma basta che comprano un depuratore e si risolve. E poi loro hanno il benestare del Governo indiano, e poi potranno assumere del personale indiano nella nuova fabbrica, pagandolo 5$ al giorno, che è poco, ma per loro è tantissimo per cui si aspettano pure i ringraziamenti, bla bla bla...

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eh?

Apparte il fiume giallo in India(quindi il gange sta in giappone?:P)

Hai una visione veramente semplicista......o naive...:P

Cioè realmente la legge è sempre aggirabile?Prova ad ammazzare uno in una piazza e vedi....

Che poi più che bene e male la società odierna parla di comportamenti socialmente dannosi e\o pericolosi più che "il MALEEE!!1!!!"...cmq credo che ci sono degli assoluti...non ho ancora visto uan persona sana di mente che dica che uccidere a sangue freddo sia giusto moralmente(che poi prendere la chiesa medioevale per arbitro morale è una cavlata assurda imho ma staimo divagando).

Poi nel medioevo in realtà nessuno si considerava malvagio:sapeva magari di esser peccatore ma "confessione in punto di morte e passa tutto".....tanto per dire "non devo uccidere ma posso falro nel nome di questo o l'altro dio"...i nobili sfruttavano i servi ecc. ecc.

Sulla legge:leggi un pò di filosofia del diritto e guarda un pò dall'illuminismo in poi per le conquiste sociali\etiche...:P

Cmq concordo con The Stroy.....

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eh?

Cioè realmente la legge è sempre aggirabile?Prova ad ammazzare uno in una piazza e vedi....

Non ti conosco per cui non posso sapere di te, io certamente finirei in carcere all'unisono... Ma mi viene in mente qualche personaggio pubblico che tra una perizia psichiatrica, convocazione di n-mila testimoni e non so che altro, saprebbe bene come tirarla per le lunghe.

Che poi più che bene e male la società odierna parla di comportamenti socialmente dannosi e\o pericolosi più che "il MALEEE!!1!!!"...

Giusto. Il male è diventato "socialmente pericoloso". L'immorale è diventato "amorale". Le prostitute si chiamano "escort" (molto più elegante) e i clienti "utilizzatori finali"... Mi sembra tu mi stia dando ragione.

cmq credo che ci sono degli assoluti...non ho ancora visto uan persona sana di mente che dica che uccidere a sangue freddo sia giusto moralmente(che poi prendere la chiesa medioevale per arbitro morale è una cavlata assurda imho ma staimo divagando).

Perché, non lo era?

Poi nel medioevo in realtà nessuno si considerava malvagio:sapeva magari di esser peccatore ma "confessione in punto di morte e passa tutto".....tanto per dire "non devo uccidere ma posso falro nel nome di questo o l'altro dio"...i nobili sfruttavano i servi ecc. ecc.

Non so che differenza ci fosse tra sentirsi malvagi o sentirsi peccatori, in questo discorso credo cambi poco. Sta di fatto, che fosse anche solo in punto di morte, chiedevano perdono, oggi no.

Sulla legge:leggi un pò di filosofia del diritto e guarda un pò dall'illuminismo in poi per le conquiste sociali\etiche...:P

Ah, quante cose vorrei avere il tempo di leggere (a volte anche la capacità di comprendere appieno)!

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Aaaaaspetta!! Stiamo davvero paragonando il nostro medioevo, caratterizzato da una visione della religione cristiana che portava tutti a ritenersi peccatori indegni (anche per cose totalmente innocenti) e che ha spinto molti ad autoflaggellarsi e a punirsi, con il mondo di DL che è vagamente basato sul medioevo, ma non certo per la religione, figuriamoci!

Non scherziamo, se non ci fosse stato il cristianesimo il medioevo sarebbe stato diversissimo: DL, come le altre ambientazioni di d&d, ha un accenno di medievale, ma solo per quanto riguarda costumi e tecnologia, il peccato inteso come quello dei cristiani non esiste neanche nelle altre religioni antiche.

Tra i greci al massimo c'era la ybris, ma è un concetto molto diverso dal peccato come lo intendevano i cristiano medievali.

Se vogliamo fare paragoni, io andrei più a guardare popoli con religioni politeiste (nonostante l'ignoranza che mi ritrovo in merito), come potevano essere i normanni, che di certo non si consideravano malvagi quando andavano a compiere razzie, uccidevano innocenti contadini e si portavano a casa gli schiavi. Anzi, alla loro morte andavano pure nel valhalla!!

Io penso proprio il contrario di quanto detto da MadLuke: oggi abbiamo una maggiore coscienza di cosa è male e bene a livello collettivo, ma chiaramente non a livello individuale: la Russia mette in carcere attivisti greenpeace e sul web è il finimondo, attua una politica anti gay e si grida allo scandalo e alla vergogna, in Francia un attentato e "Il mondo è attonito", una donna viene violentata e la reazione collettiva è scontata.

OvVio, i mussulmani che hanno fatto l'attentato in Francia non si credono malvagi, e al pari dei normanni aspettano la ricompensa nella morte; la differenza è che, mentre un tempo se prendevi mia moglie come schiava eri malvagio perché lei è mia moglie e fai del male a ME e a chi IO voglio bene, oggi sei considerato malvagio collettivamente perché siamo tutti convinti che la libertà personale sia un diritto inviolabile e togliere quel diritto è essere crudeli, punto.

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Lo evinco da quello che ricordo dei romanzi. Tipo la scena in cui Raistlin fa qualcosa di cattivo e allora smette di essere buono (!!!), diventa neutrale (!!!!) e il suo vestito cambia colore (!!!!!).

Questo dà anche un'idea dello stile infantile e ingenuo dei romanzi :P

Io pensavo che desse un'idea di come il sistema degli allineamenti sia ridicolo appena viene applicato a qualsiasi forma narrativa (compresa l'interpretazione durante il gioco).

Stiamo parlando di un mondo in cui il bene, il male e la legge sono attributi oggettivi qualificabili con appositi strumenti.

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Eh, però il discorso di MadLuke, tralasciando i fattori reali, ha un suo senso. Perchè non possono esistere dei malvagi consapevoli di essere malvagi? Non è che tutti i malvagi devono avere una visione distorta di quello che è giusto/sbagliato oppure essere pazzi.

Il Legale Malvagio è qualcuno che sfrutta le leggi a suo favore pur attenendosi strettamente ad esse. Sfrutta cavilli e buchi per passarla liscia. Però conosce la legge, altrimenti non potrebbe sfruttarla. A me sembra che questo tipo di persona sappia perfettamente cosa sia legale, non mi stupirei se sapesse perfettamente cosa sia moralmente giusto e in entrambi i casi continua a comportarsi da malvagio.

Similmente un Neutrale Malvagio fa solo i suoi interessi, quindi perchè non potrebbe mettere i suoi interessi davanti a quelli degli altri e nonostante questo SAPERE che quello che fa è sbagliato? Non è che tutti NM sono come i drow.

Sui Caotici Malvagi non mi pronuncio perchè altrimenti scatta un flame incredibile, visto che molti sono convinti che un CM debba necessariamente essere psicopatico.

Ad ogni modo, mi sembra estremamente fattibile l'esistenza di malvagi consapevoli della loro malvagità, mi sfugge perchè non possa esserlo. Certo, alcuni potranno cercare giustificazioni, alcuni avranno dei problemi, ma non credo che TUTTI pensino di essere candidi e immacolati nonostante quello che fanno.

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Non ti conosco per cui non posso sapere di te, io certamente finirei in carcere all'unisono... Ma mi viene in mente qualche personaggio pubblico 1)che tra una perizia psichiatrica, convocazione di n-mila testimoni e non so che altro, saprebbe bene come tirarla per le lunghe.

2)Giusto. Il male è diventato "socialmente pericoloso". L'immorale è diventato "amorale". Le prostitute si chiamano "escort" (molto più elegante) e i clienti "utilizzatori finali"... Mi sembra tu mi stia dando ragione.

3)Perché, non lo era?

4)Non so che differenza ci fosse tra sentirsi malvagi o sentirsi peccatori, in questo discorso credo cambi poco. Sta di fatto, che fosse anche solo in punto di morte, chiedevano perdono, oggi no.

5)Ah, quante cose vorrei avere il tempo di leggere (a volte anche la capacità di comprendere appieno)!

1)Contando che essere beccati in flagranza di reato fa decadere ogni sorta di immunità e l'infermità di mente ha regole ferree per essere determinata la vedo dura...

2)questo è un mero sofismo=>immorale(che implica un giudizio negativo) e amorale non sono la stessa cosa quindi dici una cavolata...socialmente pericoloso è "una definizione sociale di male" in base alle teorie contrattualistiche,illuministe ecc.,la battuta sulla escort me la risparmio di commentare..l'abbiamo capito che la vedi grigia e che il mondo è immorale ma diamoci una calmata e evitiamo i discorsi da bar.

3)era un'arbitro morale ma non OGGETTIVO come la legge o gli ideali moderni richiedono(o come sopratutto la ideologia degli allineamenti richiede).... sopratutto se "credi" a un'oggettività del bene del male un giudice del genere non è allineabile al tuo pensiero in quanto relativista...è ipocrita(ripeto tanto per dire:non uccidere principio generale ma se sei un'infedele si per gli officianti del clero del periodo)...e ragionare per massimi assoluti come le religioni porta a non poche contraddizioni.

4)si blabla l'abbiam cattivo una volta eran santi e oggi no...se uno si pente per motivo di guadagno personale (vado in paradiso) non è un pentimento sincero quindi puoi chiedere scusa ma alla fine menti pure per salvarti...è ipocrita ancora di più....credi seriamente che si pentissero in quanto "avevan capito i propri errori" o perchè avevan paura di andare all'inferno?:P

5)leggi leggi che ti fa bene... :)

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Scusate, ma il discorso in origine era un altro, ovvero come DL sia esageratamente semplicistico e come tratti gli allineamenti in maniera troppo "da manuale".

Rifiuto del resto ogni paragone con il vero Medioevo: sono veramente poche le ambientazioni che richiamano sul serio questo periodo storico. Faerun e DL non sono altro che modifiche molto classiche di ambientazioni ispirate non al Medioevo, ma alla mitologia romantica nata nei secoli successivi. Qui possiamo rimandare tutto a Walter Scott, per dire, non certo ad una cronaca dell'anno 1000.

Il discorso poi è piuttosto semplice: il concetto di bene e male non è innato e varia a seconda della società. Non solo, ma varia anche a seconda delle esperienze personali.

è quindi un concetto assai relativo, e un personaggio che si ritiene "malvagio" solo perchè compie azioni che danneggiano gli altri è stereotipato. Anzi, parlando di personaggi umani o umanoidi, è assai probabile che una persona del genere riesca a trovare numerose giustificazioni non che non solo lo difendano dalla società, ma anche dalla propria coscienza. Basti pensare che uno degli esempi classici e più calzanti di un LM è un sacerdote di un dio Legale (anche Buono) che applicando l'ortodossia in maniera troppo rigida in pratica commette atti immorali, sia verso i suoi seguaci sia verso i "pagani". Lui non sa e non pensa di essere un LM, ma anzi ritene di compiere azioni non solo legali, non solo buone, ma anche utili per la comunità.

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Questo per dire che purtroppo DL è una di quelle ambientazioni dove i cattivi sono proprio malvagioni che cantano "odio il natale" mentre i buoni sono tutti eroi senza macchie.

Nei romanzi delle due originali trilogie di Dragonlance però non è così.

Ci sono vari personaggi "malvagi". Due sono effettivamente tuniche nere - Dalamar e Raistlin - e non aderiscono allo stereotipo che proponi.

Gli altri due che mi vengono in mente sono Lord Soth e Kitiara e nemmeno loro sono cattivi "perché sì".

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Sarebbe imperdonabile se in un romanzo mancasse una anche labile motivazione dietro le azioni dei personaggi.

Lord Soth se non ricordo male ha fatto a pezzi la moglie perchè il figlio è nato deforme. Questo figlio era nato così perchè rappresentava l'anima di Soth, ergo egli era malvagio "perchè si", già prima di tutta la sua storia da non-morto. Egli è chiaramente dipinto come un uomo dall'anima malvagia già in partenza. la sua caduta è completamente colpa sua, non è da reputarsi ad una serie di coincidenze e inganni perpetrati da terzi (non come Anakin che passa al lato oscuro solo con un determinante aiuto da Palpatine).

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Sarebbe imperdonabile se in un romanzo mancasse una anche labile motivazione dietro le azioni dei personaggi.

Lord Soth se non ricordo male ha fatto a pezzi la moglie perchè il figlio è nato deforme. Questo figlio era nato così perchè rappresentava l'anima di Soth, ergo egli era malvagio "perchè si", già prima di tutta la sua storia da non-morto. Egli è chiaramente dipinto come un uomo dall'anima malvagia già in partenza. la sua caduta è completamente colpa sua, non è da reputarsi ad una serie di coincidenze e inganni perpetrati da terzi (non come Anakin che passa al lato oscuro solo con un determinante aiuto da Palpatine).

In verità Lord Soth non ha fatto a pezzi la moglie perché il figlio era deforme, la moglie è morta durante l'assedio al suo castello, le era caduto qualcosa addosso se non erro, mi pare un lampadario, e lui indignato l'ha lasciata morire senza salvare il figlio, che lei gli offriva in salvo. La sua anima si era già dannata perché aveva fatto uccidere la prima moglie dal servo, per potersi sposare con la seconda, l'elfa. Paladine gli aveva offerto la salvezza, in cambio di una giusta morte che avrebbe impedito la caduta della montagna di fuoco su Krynn, ma lui rifiutò votandosi alla Regina Nera.
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ho fatto confusione, indubbiamente...ma quindi il figlio deforme era quello avuto con l'elfa?

Resta il fatto che la sua anima era dannata dall'inizio per l'omicidio della prima moglie (ora mi sovviene che ad un certo punto la cosa si viene a sapere perchè interrogano il servo con la magia). Senza una motivazione ragionevole.

Non ci sono motivazioni particolari dietro la sua malvagità, comunque.

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ho fatto confusione, indubbiamente...ma quindi il figlio deforme era quello avuto con l'elfa?

Resta il fatto che la sua anima era dannata dall'inizio per l'omicidio della prima moglie (ora mi sovviene che ad un certo punto la cosa si viene a sapere perchè interrogano il servo con la magia). Senza una motivazione ragionevole.

Non ci sono motivazioni particolari dietro la sua malvagità, comunque.

Io ricordo Lord Soth era un integerrimo, che però ha preso una sbandata di passione per l'elfa e ha tradito la moglie (1° causa quindi il sesso)

Poi Lord Soth stava andando a sacrificarsi per evitare il cataclisma, ma le ancelle dell'elfa gli dicono che lei sta già festeggiando perché così se ne troverà un altro, per cui fa inversione a "U" e rinuncia al sacrificio (2° causa la gelosia).

Ciao, MadLuke.

1)Contando che essere beccati in flagranza di reato fa decadere ogni sorta di immunità e l'infermità di mente ha regole ferree per essere determinata la vedo dura...

2)questo è un mero sofismo=>immorale(che implica un giudizio negativo) e amorale non sono la stessa cosa quindi dici una cavolata...socialmente pericoloso è "una definizione sociale di male" in base alle teorie contrattualistiche,illuministe ecc.,la battuta sulla escort me la risparmio di commentare..l'abbiamo capito che la vedi grigia e che il mondo è immorale ma diamoci una calmata e evitiamo i discorsi da bar.

3)era un'arbitro morale ma non OGGETTIVO come la legge o gli ideali moderni richiedono(o come sopratutto la ideologia degli allineamenti richiede).... sopratutto se "credi" a un'oggettività del bene del male un giudice del genere non è allineabile al tuo pensiero in quanto relativista...è ipocrita(ripeto tanto per dire:non uccidere principio generale ma se sei un'infedele si per gli officianti del clero del periodo)...e ragionare per massimi assoluti come le religioni porta a non poche contraddizioni.

4)si blabla l'abbiam cattivo una volta eran santi e oggi no...se uno si pente per motivo di guadagno personale (vado in paradiso) non è un pentimento sincero quindi puoi chiedere scusa ma alla fine menti pure per salvarti...è ipocrita ancora di più....credi seriamente che si pentissero in quanto "avevan capito i propri errori" o perchè avevan paura di andare all'inferno?:P

5)leggi leggi che ti fa bene... :)

1) Avimu "Mind Flayer Perry Mason". Ci saranno pure gli estremi irrimediabili, ma il mio era un discorso di massima... Un po' di agilità, grazie.

2) certo che immorale e amorale non sono la stessa cosa. Ti sto appunto dicendo oggi si tende a scalare gli atti immorali ad amorali, altrimenti perché lo si farebbe?

Il fatto poi che bene e male siano mere convenzioni sociali, io la rifiuto categoricamente. Cosa è bene e cosa è male è scritto nella parte più profonda di noi, si chiama coscienza. Lo spiegò in maniera mirabile il prof. Ratzinger parlando dell'ambizione totalitaristica di Hitler, l'ha spiegato Pirandello, il Buddha e il Dalai Lama (tanto per dirne qualcuno). Potrei dire una stupidata perché non lo conosco realmente, ma credo l'abbia detto anche Kant.

I danni dell'Illuminismo te li lascio volentieri per tutti i tuoi gorgheggi nozionistici.

3) ovvio che in realtà non fosse oggettivo, ma al tempo lo ritenevano tale...

4) guarda che l'ho scritto io per primo che si pentivano dal venerdì alla domenica per ricominciare il lunedì, non era cioè un pentimento sincero. Ma la coscienza del male, e la paura che ne derivava era sincerissima, oggi invece non c'è paura di nulla, perché tutto è considerato possibile e scevro da conseguenze.

Non è cioè che 1000 anni fa fossero più o meno santi di oggi, solo ne avevano più consapevolezza, come i cattivoni in veste nera di DL (tanto per tornare in topic).

5) senz'altro, ma te leggi quello che ti scrivo coinvolgendo entrambi i neuroni o non rispondere neanche, così evitiamo di perdere tempo in due. ;-)

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Il fatto poi che bene e male siano mere convenzioni sociali, io la rifiuto categoricamente. Cosa è bene e cosa è male è scritto nella parte più profonda di noi, si chiama coscienza. Lo spiegò in maniera mirabile il prof. Ratzinger parlando dell'ambizione totalitaristica di Hitler, l'ha spiegato Pirandello, il Buddha e il Dalai Lama (tanto per dirne qualcuno). Potrei dire una stupidata perché non lo conosco realmente, ma credo l'abbia detto anche Kant.

I danni dell'Illuminismo te li lascio volentieri per tutti i tuoi gorgheggi nozionistici.

No, mi dispiace, bene e male sono concetti puramente astratti che nascono dalla società nel suo insieme. Poi il singolo personalmente può scegliere se aderire o meno a tali concetti, ma lo farà comunque in relazione all'idea che si è fatto in seguito alla sua vita nella società.

L'omicidio è ritenuto dalla nostra società un reato ma anche una colpa: non è sempre stato così, e semplicemente l'altissimo numero di variabili che si incontrano nella storia dovrebbero essere un buon esempio.

Basti pensare alla faida, il sistema legale secondo il quale per ricevere soddisfazione in seguito ad un danno o un'offesa, io posso procedere con la violenza contro il colpevole. Si tratta di una legge germanica che aveva valenza legale (aveva regole molto precise) ma anche sociale: era riconosciuta da tutti come una forma di giustizia valida. Solo in seguito è stata sostituita dal guidrigildo, la tassa in denaro, concetto nato in seguito alla conversione al cristianesimo.

Ma anche un esempio più semplice: il classico crociato che uccide un infedele. Di sicuro non si ritiene malvagio. Sta anzi compiendo il volere di Dio e del Papa, e lo sta facendo nella maniera più rischiosa e pericolosa. Oggi uccidere una persona solo perchè appartiene ad un'altra fede sarebbe un atto moralmente inaccettabile, nella nostra società occidentale. All'epoca no.

Poi ognuno è libero di esprimere la propria opinione eh. Hanno tutte pari dignità; questo però non implica che siano tutte giuste.

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