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Dungeons & Dragons 5a Edizione


aza

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Interessante, cito una cosa da quella discussione:

Siamo alle solite e prevedo l'oblio per il topic e regole ben più severe sui post appena uscirà la 5a edizione ;)

[..]

Sul discorso Pathfinder invece non mi pronuncio (per scelta non perchè non lo conosca).

Faccio solo notare che è un gioco che ha 3 anni (D&D 37 anni) e anche in questo caso, sono certo che prima o poi arriverà una seconda edizione... e staremo a vedere cosa succederà!

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Tra le righe degli annunci ufficiali sulla nuova edizione, mi pare di leggere un'abiura della 4a edizione. un discorso come "non lo ammetteremo mai pubblicamente, ma lo snaturamento delle vecchie meccaniche introdotto con l'ultima versione è stato un autogol, ed è ora di tornare sui nostri passi". Snaturamento percepito dai giocatori, intendo; non è mia intenzione aprire qui una discussione se nella sostanza esso esistesse o meno.

L'altra cosa che mi ha colpito di più è l'ambientazione di base. Forgotten Realms. Per i miei gusti, è un inizio pessimo. I FR sono concepiti in un certo modo: sono l'ambientazione gamista e pp per eccellenza, il parco giochi degli alti livelli di potere che si pasce di tutti i peggiori stereotipi del fantasy odierno (molti legati proprio a D&D).

Avrei sperato in qualcosa di meglio. Dire FR significa comunque altissimo livello di magia e impostazione come gioco di sfide e missioni. Io avrei voluto che fossero privilegiate tematiche più mature. Mi spiego meglio: da una nuova versione di D&D, vorrei una maggiore attenzione alle meccaniche fuori dal combattimento, diciamo un 50-50 invece del 95-5 delle altre edizioni. Partire con FR mi sembra andare in una direzione molto conservatrice.

Naturalmente capisco che la WotC voglia sfruttare il "capitale" che ha. Per me è un peccato, perché indica inequivocabilmente un desiderio (commercialmente comprensibile) di dedicarsi a un ben preciso bacino di utenza, e non è il mio. Di nuovo, peccato.

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Ciò non toglie che avere una sola fonte sia avere POCO, rispetto ad avere un sacco di fonti... Se quella unica fonte mette fuori materiale al di sotto delle aspettative, il gioco ne risente, se ne mette fuori di decente, ne guadagna, ma è una lotteria ogni volta...
Siamo nel 2012, questo è il quarto anno della quarta... non parlare con i "se".

La storia dice che non è roba decente, ma è roba ottima. Quindi non sussiste un argomento di discussione.

Se vuoi trollare, ammettilo. Prendiamo una torcia e un po' di acido e la facciamo finita.

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La storia dice che non è roba decente, ma è roba ottima. Quindi non sussiste un argomento di discussione.

Davvero?

Non ho seguito molto le riviste durante la 4a ed., ma ho letto quelle della 3a ed.

Che elementi puoi riportare a beneficio di chi non conosce bene i Dragon/Dungeon degli ultimi 4 anni per affermare che si tratta di roba ottima al di là delle opinioni?

Se individuassimo i caratteri di questo successo inopinabile potremmo ben sperare per la 5a.

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Quinta edizione annunciata... qual'è il senso? continuo a chiedermelo, da quando ho letto l'annuncio, e non mi so dare ancora risposta. Ded è un gioco, a parer mio, finito. chiuso. Non c'è piu' nulla da esplorare o inventare: c'è già tutto. Mi sembra si sia entrati in una sorta di loop continuo, dove vengono riproposte sempre le stesse identiche cose... e a che pro? chi vuole giocare col gioco piu' famoso del mondo ormai ha l'imbarazzo della scelta-. Ded 3.5, la 4, pathfinder alternativa di livello... perchè una quinta edizione? secondo me le basi sono quelle di un flop totale. Spero di non sbagliarmi, data la mia simpatia nei confronti della Wizzy. =D

Nonostante questo, visto che devono svilupparla, la mia speranza è che abbandonino certi regolamenti surreali e bambineschi ( gente che cade da 40 metri e si sbuccia un ginocchio o che prende tre spadate in fronte e gli basta tirare un sospiro per riprendersi =D) per attrezzarsi, finalmente, a gioco di ruolo si fantasy ma anche REALISTICO, CRUDO, e piu' maturo. Spero che imparino da giochi tipo Harp, rolemaster, e runequest, anche se la vedo dura. E infine... togliete sti allineamenti, son la morte del gdr.

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Tra le righe degli annunci ufficiali sulla nuova edizione, mi pare di leggere un'abiura della 4a edizione. un discorso come "non lo ammetteremo mai pubblicamente, ma lo snaturamento delle vecchie meccaniche introdotto con l'ultima versione è stato un autogol, ed è ora di tornare sui nostri passi".

e tu questo lo leggi tra le righe?? A me sembra gridato come uno slogan, ed in effetti è piuttosto evidente che si tratta di marketing (vero o falso che sia).

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Io avrei voluto che fossero privilegiate tematiche più mature. Mi spiego meglio: da una nuova versione di D&D, vorrei una maggiore attenzione alle meccaniche fuori dal combattimento, diciamo un 50-50 invece del 95-5 delle altre edizioni. Partire con FR mi sembra andare in una direzione molto conservatrice.

Secondo me non è plausibile che D&D diventi un 50/50 come dici tu, D&D è da sempre avvicinato da giocatori che amano un fantasy "spinto" in cui il le classi, il combattimento e il dungeon sono uno dei capisaldi. Questo non toglie che gruppi più maturi riescano a fare GdR anche con D&D.

Io mi accontenterei di un 25/75, ciò permetterebbe una maggiore flessibilità rispetto all'odierna 4E :)

Ciao

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Anche un 25/75 andrebbe benissimo. Con la terza edizione secondo me sono stati fatti grandi passi avanti in questa direzione, dando alle abilità meccaniche precise e inserendo una serie di talenti interessanti fuori dal combattimento; mi piacerebbe se si lavorasse in questa direzione aumentando ancora la cosa, anche senza perdere la preponderanza delle regole di combattimento.

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Anche un 25/75 andrebbe benissimo. Con la terza edizione secondo me sono stati fatti grandi passi avanti in questa direzione, dando alle abilità meccaniche precise e inserendo una serie di talenti interessanti fuori dal combattimento; mi piacerebbe se si lavorasse in questa direzione aumentando ancora la cosa, anche senza perdere la preponderanza delle regole di combattimento.

Quello che mancava nella 3a era più che altro un sistema serio per dare PX a sfide esterne al combattimento. Il sistema a GS poteva essere ottimo per questo, bastava fare un bel capitolone a proposito, con molti esempi di sfide out-of-combat da gestire con abilità, e il GS corrispondente. D'altronde di mostri ne hanno stampati a pacchi, stampare un sacco di sfide (da usare pari pari o da usare come spunti) non mi sembra una cretinata o_O O lo è?

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Mah, io alla quarta ho giocato pochissimo. Devo dire che ho apprezzato il nuovo bilanciamento, ma non la "poca epicità".

Se fossi nella Wotc mi fionderei su un D&D delle origini riletto, per dare qualcosa di nuovo ai giocatori di 20/30 anni oltre che ai giovincelli a cui si potrebbe continuare a vendere la quarta: il mio sogno sarebbe un mix tra OD&D e 3.5, con maggiore realismo nelle regole, il superamento dei pf, una maggior libertà interpretativa.

Inoltre, i boxed set secondo me sono una grande idea, se strutturati come un tempo. D&D è un gioco che alla lunga va a finire nel PP, non c'è scampo. le "scatole", come le chiamavamo, avevano alcuni grandi vantaggi:

- mettevano un limite al PP: non potevi lanciare dita della morte se avevi solo la scatole rossa, e non potevi creare avversari da 30 dadi vita se avevi solo il set master, ecc. Tutto quindi era più equilibrato e i giocatori si gustavano davvero, fino in fondo, l'intera esperienza del gdr. Non è più stato così da quando si è avuta subito la possibilità, il primo giorno di manuali, di leggere la descrizione di sciame di meteore e le statistiche di un Pit Fiend. Quindi ben venga "ah, oggi ho compratto la scatola rossa, possiamo giocare fino al 7° livello!!! madò, hai visto che roba l'orsogufo??? cattivissimo!", e via così.

- davano un vero senso di scoperta e soddisfazione: si voleva arrivare al 14 livello per vedere cosa mai ci sarebbe stato nel companion set! e se ci si riusciva, ovviamente dopo aver spolpato fino all'ultimo i set precedenti, ci si sentiva dei grandi! I manuali della 3.5 non avevano lo stesso feeling, ognuno era qualcosa a sè, non erano qualcosa di "speciale" e, soprattutto, di obbligatorio per la continuazione della campagna

- infine, proprio parlando dell'"obbligatorietà" dei set superiori, ci sarebbe un gran vantaggio anche per l'azienda, in termini di $$$

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Concordo pienamente con allsunday... Quando io ho cominciato a giocare a D&D usavo la 3.5, da DM, ma, non essendo ancora arrivate in negozio le mie copie dei manuali base, un amico mi ha passato le fotocopie necessarie per cominciare; e mi ha dato solo mostri fino al GS 6/7/8, tanto cominciavo con un gruppo di 1° livello. Ricordo benissimo la sensazione "hai visto che roba l'orsogufo?? cattivissimo!!": questa sensazione, di crescita dei PG, che tuttavia ai primi tempi si sentivano forti anche solo sconfiggendo una decina di coboldi, ha appassionato il gruppo.

Auspicherei un sistema che faccia rivivere questa sensazione.

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Attenzione, queste sensazioni non le avrete mai più... o almeno non in quel modo.

Perché sapete che esiste comunque il drago rosso antico, con tutti i suoi PF e il suo soffio.

L'unica cosa che potrebbe sorprendere il giocatore, sarebbe un nutrito parco mostri completamente nuovo... ma basterebbe che il DM inventasse un mostro nuovo prendendo le statistiche da un altro (se non ha voglia di crearlo), i giocatori non hanno una descrizione che conoscono a cui appigliarsi e trovano qualcosa di più eccitante.

Ma questo è più da discussione "come evitare il metagame".

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Non son proprio d'accordo, nel senso che se il sistema di gioco è nuovo l'aspettativa e la sopresa avranno il loro perchè anche con giocatori esperti.

Arrivare ad avere un eventuale "Expert set" mi darebbe parecchia emozione, perchè mi darebbe la possibilità di riscoprire wraith, giare magiche e abilità del ladro riviste come, si spera, nella 5 dovrebbe essere.

E poi ci sono i nuovi giocatori per cui una progressione a boxed set manterrebbe il mistero e alimenterebbere la soddisfazione di scalare i gradini dei livelli.

Senza contare che non aver fin da subito il 18esimo livello e 40 cdp disponibili metterebbe un bel freno al powerplayeraggio ed all'ottimizzazione dei pg.

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Senza contare che non aver fin da subito il 18esimo livello e 40 cdp disponibili metterebbe un bel freno al powerplayeraggio ed all'ottimizzazione dei pg.
Vero, ma questo vale solo per la prima campagna, purtroppo... e poi il vero powerplayer vorrà cambiare PG e non si preoccuperà di sopravvivere.
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L'annuncio della Quinta anche secondo me decreta l'abiura della Quarta - soprattutto con una prospettiva di così lungo periodo. Chiedere l'intervento di beta tester è ok, ma aprirlo a troppi interventi denoterebbe scarsa fiducia da parte degli sviluppatori.

Insomma - è il loro mestiere o no? Porca vacca, stupiteci! Dadi con eventi e non con soli numeri? abolizione delle classi? sto ovviamente sparando, ma mi aspetto un botto, un bel sistema complesso e da subito customizzabile, interpretabile, riorganizzabile. Tante, tante, tante regole maledizione e tante tante tante descrizioni e approfondimenti. Un bel manualone martufo da 600pp, un moloch da scagliare in faccia alla concorrenza. Ci spero e penso che alla WOTC abbiamo bisogno di tutto il supporto dei fan più che delle loro opinioni - okkey gente, per molti di noi con la Quarta avete non proprio centrato l'obiettivo, ora fate questa benedetta rivoluzione e reinsegnateci cosa vuol dire roleplaying game nel mondo di d&d...

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Chiedere l'intervento di beta tester è ok, ma aprirlo a troppi interventi denoterebbe scarsa fiducia da parte degli sviluppatori.

Insomma - è il loro mestiere o no?

Si. E proprio per questo fanno un beta test pubblico. Con i metodi odierni si può pensare di fare. Sono game designer quelli che progettano il gioco. Ma la wotc deve far soldi. E come fa soldi? Vendendo. Come vende? Dando al pubblico ciò che vuole. E ocme da' al pubblico ciò che vuole? Chiedendogli cosa vuole. Bonjour, beta-tester. L'avere un beta test pubblico non è indice di scarsa fiducia, non vedo perchè dovrebbe esserlo. Anzi, raccogliere i feedback dei tuoi utenti è NECESSARIO per offrire un buon prodotto. Seriamente, non capisco in che modo la richiesta di beta tester pubblici possa in qualsiasi modo minare la fiducia dei game designer. Non siamo piu nel '70.

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Un bel manualone martufo da 600pp

Ne dubito proprio, ma sul meccanismo iper-modulare concordo.

A questo proposito, io personalmente dedicherei i talenti solo alle capacità non di combattimento, creando un meta-livello opzionale dedicato allo stimolo del "ruolo" comprensivo di kit/cdp/destino (mix poteri di combattimento e ruolo), abilità (utili in combattimento ma legate al ruolo) e talenti (puro ruolo).

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Salve a tutti!

Io credo che non ci sarà nessun manualone da millemila pagine,imho. Questo progetto pare voglia dare la possibilità ad ognuno di giocare il “D&D che preferisce”, con una complessità delle regole variabile a seconda dei gusti e, allo stesso tempo, consentire magari a ognuno di questi giocatori di poter all’occorrenza giocare assieme, se ho capito bene. Secondo me il beta test servirà a delineare cosa mettere nei primi manuali, quelli indispensabili, per cercare di venderne il più possibile, manuali che indicheranno le linee guida del gioco e forniranno le regole basilari; in un secondo momento cominceranno a tirare fuori manuali specifici: “ il tuo party vuole ruolare dei mercenari di una compagnia di ventura? Compra il tomo delle battaglie campali e scopri tutti i segreti ecc ecc”.

E magari non c’è niente di nuovo in tutto questo; ci forniranno dapprima una tela bianca e poi dovremo comprare i colori che preferiamo per dipingerci su. Quello che mi preoccupa un po’, è la volontà di voler dare la possibilità di far giocare allo stesso tavolo giocatori con esigenze diverse dal punto di vista della complessità del gioco, non so fino a che punto sia una cosa fattibile, ma i capoccioni sono loro comunque. :D Potrei sbagliarmi, correggetemi se ho detto delle gran cassate!

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