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Personaggio coi tre voti (Non violenza, Povertà, Pace)


Hanzo

Messaggio consigliato

A vostro giudizio un personaggio del genere sarà mai giocabile, pur con tutti gli sforzi che bisogna fare per non perdere i voti? Quali metodi suggerireste? Fareste un discorso preliminare ai giocatori con cui vi accingete a giocare (per evitare rimbrotti, rosicamenti e quant'altro)?

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[attenzione=]Vista l'alta percentuale di flame che hanno le discussioni sul VoP cerchiamo di mantenere i toni civili, altrimenti qui si chiude ;)[/attenzione]

Detto questo, aggiungo che quando mastero impongo ai miei pg che siano assolutamente consapevoli di cosa comporti avere un voto, e soprattutto, di cosa significa giocare un personaggio [eroico]. Inoltre, se il party non sarà totalmente di allineamento buono (o comunque ci sarà almeno un personaggio con un allineamento malvagio) in genere non concedo i talenti eroici, per evitare che i pg si ammazzino tra di loro alla prima sessione.

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Io mi ricordo che per via di un giocatore che voleva adoperare questi 3 voti una volta, prima dell'inizio della prima sessione, siamo arrivati anche a parole grosse per farlo desistere, il voto di povertà lo accettavamo anche ma gli altri 2 castravano immensamente la libertà del gruppo (che tra l'altro erano mercenari di allineamenti tendenzialmente neutrali)

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Imho, sì. Sei più o meno Gandhi in D&D, cosa non prevista, quindi occorre molta attenzione.

Di sicuro bisogna che DM e giocatore (e almeno in un secondo tempo gli altri giocatori) siano consapevoli dell'attrito che si viene a creare tra i dettami dei voti e alcune azioni "normali" del gioco (l'uccisione di mostri di ogni tipo e il loro saccheggio, per dirne due). L'allineamento poi gioca un ulteriore peso: se tutti giocano fedelmente il loro pg, può darsi che abbiano scelto una composizione di gruppo incompatibile; lo stesso dicasi per la scelta dell'avventura da parte del DM, se l'unico modo per proseguire nella storia va contro i principi dei voti, il giocatore non potrà far altro che fallire...

Per forza di cose, esistendo queste configurazioni, esistono anche i loro opposti: quindi un gruppo consapevole che accetta di inserire questi elementi nella campagna può far organizzare al DM un'avventura compatibile.

Il discorso serve più a capire quale sarà la composizione (e le esigenze) del gruppo, più che evitare rosik (?). Le meccaniche sono abbastanza semplici ma hanno un fortissimo impatto sul gdr, quindi per far sì che Gandhi possa proseguire con il gruppo occorre che gli altri possano almeno rispettare (se non comprendere) le sue azioni, e che il DM non crei situazioni di potenziale stallo. Se uno gioca un bellissimo stregone voodoo che sacrifica le interiora dei nemici sconfitti al suo dio, non c'è verso di farli coesistere... questo bisogna contarlo

Giocare un Gandhi in un'avventura "c'è un'orda di orchi, andate e sterminateli tutti" sarà sicuramente più difficile che non una di indagine/esplorazione/interazione sociale.

Se per esempio il gruppo sconfigge un nemico e gli risparmia la vita perchè Gandhi ha chiesto così, il DM deve evitare che questa decisione sia un punto debole di cui far pentire subito il gruppo, perchè il responsabile sarà subito lui

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siamo ancora in tempo! c'è un tasto per fare in modo che maldazar non veda la discussione?

(^_^)

battute a parte io non trovo assolutamente che siano un problema. intanto mi pare di ricordare che per infrazioni involontarie "basti" espiazione...poi se uno ha buildato bene il pg non dovrebbe aver problemi (un bardo buffer-healer e amaliatore; un monaco che fa danni debilitanti e usa il pugno stordente; un mago col talento metamagico di conversione debilitante; ecc ecc ecc)

i problemi, come accennato, possono nascere nei rapporti col gruppo, ma non li vedo particolarmente diversi di quelli che si avrebbero con un paladino nel party. ok, bisogna sopportarlo, oppure ingannarlo, ma non è infattibile. così anche per i tre voti.

(ladro del gruppo: "ok, non possiamo uccidere il super cattivo. hai ragione, teniamolo in vita. anzi, sai che faccio? ora lo porto in città e lo assicuro alla giustizia". esce e gli taglia la gola. saluti e baci) (era una semplificazione, ok. il punto è che si usano gli stessi mezzi che entrano in gioco quando si va in giro con un paladino con cui non si condivide appieno il codice)

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A vostro giudizio un personaggio del genere sarà mai giocabile, pur con tutti gli sforzi che bisogna fare per non perdere i voti? Quali metodi suggerireste? Fareste un discorso preliminare ai giocatori con cui vi accingete a giocare (per evitare rimbrotti, rosicamenti e quant'altro)?

Fortunatamente non ho ancora dovuto masterizzare un personaggio del genere, dato che l'eliminazione dei talenti [Exalted] è una delle tre leggerissime restrizioni che impongo in fase creazione personaggio.

In ogni caso, ne ho avuti più di uno in diverse campagne come giocatore, quindi ho provato su pelle quanto possono essere fastidiosi.

Io sono dell'idea che un personaggio del genere condizioni eccessivamente il resto del gruppo e la cosa non mi piace per niente. Come hanno evidenziato altri, il VoP è un danno che si impone un personaggio solo, sono gli altri due voti a creare casini all'intero gruppo, master annesso.

Se noti, parecchie delle soluzioni suggerite vogliono che:

  • il master prepari un'avventura ad hoc per il personaggio in questione
  • il master prepari scontri ad hoc per il personaggio in questione
  • i giocatori preparino builds ad hoc per non entrare in conflitto col personaggio in questione
  • i giocatori preparino bg, allineamenti e profili psicologici ad hoc per non entrare in conflitto col personaggio in questione

Come si può notare, il giocatore plurivotato necessita di troppe coccole ed attenzioni per essere inserito in un gruppo e a me la cosa fa sinceramente schifo.

Non si può condizionare tutto il gruppo di gioco a causa di un solo giocatore: non è giusto, non è bello e non è divertente.

siamo ancora in tempo! c'è un tasto per fare in modo che maldazar non veda la discussione?

(^_^)

Sembra di no :lol:

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il problema è che un personaggio tale finché ti sta ha un'aura di "buonismo forzato" se cos' vogliamo chiamarla. (P.s : il paladino rompiballe lo abbiamo lasciato più volte indietro durante le fughe per fare da esca/ostacolo/preda XD)

bè, l'aura è attiva nel raggio di 6 e basta. per se si sta solo un po' lontani si risolve il problema.

poi ha effetto virtualmente anche sui nemici, e se non ne subiscono gli effetti un qualunque danno subito fa cessare la calma forzata.

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A vostro giudizio un personaggio del genere sarà mai giocabile, pur con tutti gli sforzi che bisogna fare per non perdere i voti? Quali metodi suggerireste? Fareste un discorso preliminare ai giocatori con cui vi accingete a giocare (per evitare rimbrotti, rosicamenti e quant'altro)?

A mio avviso non può essere giocabile, vedo questi tipi di talenti più da PNG che da PG.

Penso che probabilmente gli pianterei 647 frecce in faccia nel sonno per risolvere il problema alla radice

Basta in colpo di grazia :D

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intanto mi pare di ricordare che per infrazioni involontarie "basti" espiazione...

Per Voto di Non Violenza e Voto di Pace sì. Per Voto di Pace no, anche se lo infrangi involontariamente lo perdi per sempre.

Il manuale in italiano contiene un errore di traduzione in proposito. Inserisce un "volontariamente" che nella versione originale non c'è.

bè, l'aura è attiva nel raggio di 6 e basta. per se si sta solo un po' lontani si risolve il problema.

Peccato che l'aura di "rimorso" di Voto di Non Violenza (che infligge una penalità cumulativa per ogni nemico ucciso) si estende per ben 36 m! Se i PG devono stare così distanti fanno prima a giocare in due gruppi differenti.

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In una campagna di qualche anno fa nel nostro gruppo c'era un monaco con esattamente gli stessi voti citati e forse anche altri ora non ricordo. Il resto del gruppo era composto da personaggi di allineamenti diversi ma tutti non malvagi. E' stato un incubo: qualsiasi azione facessimo questo pg si intrometteva(a mio parere interpretando bene il suo pg e i voti), ogni sessione vi erano scontri verbali e non tra i pg. Alla fin fine il DM ha chiesto al giocatore di cambiare pg oppure chiudeva la campagna. tuttora quando sento nominare i voti sento un brivido percorrermi la schiena. Per esperienza personale sconsiglio di usarli in un pg: se interpretati seriamente sono sicura garanzia di fallimento dell'intento stesso del gioco: divertire

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Dipende molto dal tipo di campagna, attualmente sto giocando una chierica con questi tre voti e mi diverto molto.

Per il party non è un problema, visto che i casini, per loro, sono nel caso si uccida un avversario indifeso. Per l'interpretazione, visti i vari buff alla CA posso permettermi di perdere tempo a parlare e a cercare di risolvere lo scontro con la diplomazia. Questo è possibile perché il master ha deciso di farci interagire con molti png e pochi mostri.

Ovvio, se la campagna è basata sull'uccidere il grande dragone rosso e rubargli il tesoro allora è del tutto sconsigliato; se invece è basata sul salvataggio del regno e sulla liberazione di una popolazione schiava o qualunque altra cosa che richieda una grande interazione, allora è giocabile.

Ricordo anche che si può chiedere al nemico di formulare un voto e nel caso questo venga infranto il PG non ne è più responsabile.

Quando un nemico è indifeso non è necessario portarselo dietro e farlo prigioniero, ci sono i vari Geas o Mark of Justice apposta.

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Vabbe' che D&D è solo un gioco, quindi divertiamoci in qualunque modo ci pare e tanti saluti... Ma il mondo fantasy è ontologicamente differente da quello reale, per questa ragione il voto di pace non ha possibilità d'esistere.

Nel nostro mondo il voto di pace e non violenza parte dal presupposto religioso o filosofico che siamo tutti figli dello stesso dio, o dello stesso cosmo (in una concezione panteistica) o che comunque tutti concorriamo alla stessa grande vita. Per questo motivo, di pure non immediata comprensione, per quanto a livello superficiale taluni si scannino, in realtà siamo tutti fratelli e figli dello stesso madre o padre. Farci male l'un l'altro sarebbe come se la nostra mano destra picchiasse la sinistra (roba che ti sbattono in una cella imbottita e buttano la chiave). Bene.

In un mondo fantasy tutta questa premessa filosofica o religiosa invece non c'è, non si è affatto tutti figli dello stesso dio: uno è figlio di Takkisis e l'altro di Paladine, uno è una creatura celestiale e l'altro demoniaca, una ha iscritto nella propria natura il male e la sofferenza, l'altro la gioia e la felicità.

Per questo motivo un buono non ha solo il diritto, ma anche il dovere di sopprimere le creature che appartengono agli dei dell'oscurità, che causano sofferenza nel mondo. Se lasciasse fare non sarebbe bontà, sarebbe solo buonismo e lassismo.

Dante amava Dio e non di meno all'inferno ricacciava a manate in faccia l'iracondo Filippo Argenti che rappresentava appunto il peccato. Dante cioè non perseguita l'uomo ma la cattiva natura dell'animo che egli rappresenta.

Allo stesso modo un uomo buono nel mondo fantasy non può non desiderare di uccidere un servitore di Chemosh, per esempio.

Spero di essermi spiegato decentemente.

Ciao, MadLuke.

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In un mondo fantasy tutta questa premessa filosofica o religiosa invece non c'è, non si è affatto tutti figli dello stesso dio: uno è figlio di Takkisis e l'altro di Paladine, uno è una creatura celestiale e l'altro demoniaca, una ha iscritto nella propria natura il male e la sofferenza, l'altro la gioia e la felicità.

Per questo motivo un buono non ha solo il diritto, ma anche il dovere di sopprimere le creature che appartengono agli dei dell'oscurità, che causano sofferenza nel mondo. Se lasciasse fare non sarebbe bontà, sarebbe solo buonismo e lassismo.

Non sono affatto d'accordo, il voto di pace permette di uccidere creature al di là di ogni redenzione, come esterni malvagi e non-morti. Che sono, in effetti, le uniche creature che davvero appartengono agli dei dell'oscurità.

Riguardo al costruirci la campagna attorno, non lo so, io ho annunciato al master la mia volontà di giocare una santa (senza archetipo eh) a campagna in corso, quindi non saprei dire se è stata costruita ad hoc. Di certo non è per tutte le campagne, ma non lo è nemmeno un paladino in una campagna malvagia.

Riguardo ai comportamenti del party, ancora il paladino. Un party che deruba, anche se per una buona causa, è una degna compagnia per un paladino?

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Non sono affatto d'accordo, il voto di pace permette di uccidere creature al di là di ogni redenzione, come esterni malvagi e non-morti.

Errato. Il Voto di Pace ti impedisce di ferire tutte le creature viventi. Quindi sono esclusi solo i non morti e i costrutti (e i senzamorte se ci sono), mentre invece ferire un esterno malvagio è tabù.

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Penso che qualunque cosa che faccia venire dubbi di problematicità nella gestione si sia già dimostrata da sé problematica. E i problemi di gestione non credo aiutino spesso il divertimento, in questo continuum.

Ragionevolmente parlando, s'intende, perché se qualcuno arriva a pensare che Arma Accurata sia problematico è la fine.

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