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D&D 4e : il punto di vista di un esperto di marketing


andrea15172

Messaggio consigliato

Beh se non altro possiamo promuovere grunf come l'autore dell'intervento più tapiroso del 2009 LOL. Massì il titolo di un topic non serve a nulla ^^

Ovviamente io concordo con fenna: invece di fare queste manovrine assai brutte bastava aprire il forum e leggere. Inoltre, federico, i toni usati sono troppo superficiali...

Riprendo per un attimo ed amplio il discorso di BomberDede: ragazzi D&D è un gioco commerciale e come tale è ovvio che per esistere ha bisogno di un pubblico vasto però io non vedo il problema caro federico perché di giochi adulti e più incentrati sul ruolo ne hai a disposizione altre migliaia e migliaia (pure tradotti) quindi mi spieghi per BENE e seriamente lo scopo di questo intervento? Io ti ho citato sia Pathfinder che Mutant & Mastermind e tu non hai speso una e dico una parola per loro. Insomma io non capisco cosa volevi ottenere.

Ti potresti spiegare per bene?

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Mi permetto anch'io di dire la mia su un argomento un po' ristagnante (come qualcuno sopra ha giustamente sottolineato) ma che comunque mi sta a cuore, in quanto giocatore di d&d (e forse anche un po' fanboy).

Trovo ingiusto sparare critiche tanto gratuite (e, per me, anche un pochino insensate) nei confronti della 4° edizione e, spesso, certe critiche provengono proprio da chi (come l'autore dell'articolo, come lui stesso tra l'altro ha confermato) non ha avuto modo di provare l'edizione in maniera profonda e completa.

Per carità, in qualità di acquirenti possiamo permetterci sempre di esporre giudizi e commenti anche prima di aver provato un prodotto, ma qui si parla di giochi di ruolo, prodotti di una certa complessità e caratura, che necessitano anche di un certo tempo per essere compresi, figuriamoci poi giocati in tutta completezza.

D&D poi è un prodotto "mass market", destinato a chiunque. Non è un indie game, un gioco narrativo o altro... discussioni sul target di D&D secondo me sono anche alquanto sciocche: d&d è destinato a chi vuole giocare di ruolo, che come meglio di me sapete, non ha età. La spettacolarità e l'eroismo che hanno dato ai personaggi di questa nuova edizione (più "powerplayer" se la vogliamo mettere giù in termini meccanici) la faranno certo appetibile a chi non se vuole andare in giro con bibbie e fucili mano, ma non è che la rendono meno interessante a chi vive di sword & sorcery. Stiamo parlando di Dungeons & Dragons, un gioco in cui un manipolo di eroi scendono in un sotterraneo, massacrano i mostri e salvano la principessa non disdegnando un bel gruzzolo di ori e tutto il corollario che ci sta dietro. Il fatto che le regole siano semplici e chiare, che la mortalità sia più bassa (come poi giudicare la mortalità in un gioco di ruolo la trovo cosa molto difficile) e che sia richiesto uno sforzo tattico maggiore da parte dei giocatori (cosa che ha reso necessaria l'introduzione obbligata della scacchiera) non credo siano limature date per abbassare il target. Che poi, abbassare il target non sempre vuol dire vendere di più, ma questo è un altro discorso.

Non ripeterò il concetto trito e ritrito per cui il "giocare di ruolo" lo fanno i giocatori e non le regole o i dadi.

Dungeons & Dragons non è stato certo snaturato secondo il mio punto di vista, anzi è stato concentrato per essere più godibile e divertente, riuscendo appieno in quel che fa. Certo, porta avanti alcuni difetti tipici del gioco e lo rende meno generale del predecessore (difficile, per esempio, ambientare un avventura in un mondo low magic ora..), ma è normale.

Quello che mi trovo davanti spesso leggendo i vari forum sull'argomento è che ci sono persone che si aspettavano una nuova rivisitazione della 3.5 o che semplicemente gli andava bene quello che andava. Per carità, giustissimo così, la 3.5 è un edizione stupenda (seppur lacunosa sotto molti aspetti, secondo me) ricchissima di materiale sui più disparati argomenti, che secondo me merita - al pari della 4 - di essere giocata e goduta appieno. La quarta edizione di d&d non solo ne condivide il nome, ma anche quei clichè che un po' hanno reso anche il gioco di ruolo famoso, quindi perchè non dovrebbe essere il degno successore?

Poi, un'ultima postilla riguardo al concetto di "manuali collezionabili" a cui si fa riferimento sempre sopra. Non tesso le lodi della Wotc (e nè di nessuna altra casa editoriale) in quanto non mi interessa assolutamente farlo, D&D è un prodotto nato e creato per vendere (come tutto ciò che esiste in commercio suppongo) ma non trovo anche qui problemi nella pubblicazione continua e assidua di manuali, supplementi e accessori. Conscio comunque che per giocare si necessita di qualche decina di euro in più (prima il manuale base bastava solo al master e ai caster, mentre ora ogni classe deve praticamente avere sottomano il suo), sarà pure operazione commerciale, ma di fatto è nuovo materiale che chi vuole può avere per ampliare il gioco. Come sempre, vale la regola del libero acquisto, ma secondo me l'unica cosa che vale la pena vedere (e commentare) è la qualità del materiale accessorio, non la frequenza di uscita.

Che le critiche alla 4a siano gratuite o meno è questione di opinioni e la mia opinione è che siano fondate per svariate ragioni ma ripeterle in questo thread si corre il rischio di andare off-topic.

È però solo in parte vero che ne condivida i clichè poichè dal momento che la wizard ha espresso nei manuali il concetto che tutti i manuali siano "core" significherebbe per assurdo che un giocatore potrebbe mettersi in testa si comprare un manuale per psionici e avanzare la pretesa di venire a casa mia e pretendere di fare un simile personaggio nella mia campagna fantasy. Certo nella vita reale questo riceverebbe un bel calcio nel sedere e spedito fuori dalla porta di casa mia, edizione 3.5 o 4 che sia, ma concettualmente il messaggio è commerciale - è come se la wizard intendesse dire: "si si, compra il manuale tanto poi l'arbitro non può impedirti di usarlo poichè è comunque core" - questo ribadisco è un messaggio commerciale che non apprezzo.

Altro punto fondamentale (per la mia visione delle cose) è che seppur sia vero che D&D sia nato e usato come un gioco per "eroi da sotterraneo" la questione è che da secoli al mio tavolo di gioco si è smesso di giocare in quel modo e nonostante tutto posso dire (anche perchè no, con una punta di orgoglio) che i giocatori al mio tavolo non mancano e anzi purtroppo non c'è spazio per alcuni che vorrebbero entrare.

Io pretendo da un regolamento di gioco che mi fornisca regole (o anche solo le basi) per le situazioni più disparate di gioco e non solo per il combattimento. A mio avviso al 4a può anche soddisfare e migliorare il combattimento ma se mi costringe a implementare per conto mio abilità e creare regole ad-hoc per gestirle allora rimango decisamente insoddisfatto. Io preferisco concentrarmi nel creare storie piuttosto che creare regole di gioco.

Il target è cambiato molto e quello che ho detto dovrebbe aiutare a capire.

Aggiungo solo una riflessione: in un gioco di miniature, wargame o combattimenti è abbastanza naturale che vi siano miniature da utilizzare ma in un gioco di ruolo perchè deve essere obbligatorio, di solito il livello di astrazione di questi giochi non dovrebbe richiederlo (obbligatoriamente) e invece lo richiede... se questa non è un'operazione commerciale...

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È però solo in parte vero che ne condivida i clichè poichè dal momento che la wizard ha espresso nei manuali il concetto che tutti i manuali siano "core" significherebbe per assurdo che un giocatore potrebbe mettersi in testa si comprare un manuale per psionici e avanzare la pretesa di venire a casa mia e pretendere di fare un simile personaggio nella mia campagna fantasy.

Perché prima non succedeva mai, ricordiamolo.

è come se la wizard intendesse dire: "si si, compra il manuale tanto poi l'arbitro non può impedirti di usarlo poichè è comunque core" - questo ribadisco è un messaggio commerciale che non apprezzo.

Se non giochi abitualmente nel Living Forgotten Realms la regola "tutto è core" vale quanto quelle che scrivo io sui ritagli di giornale.

Lo dico perché è importante e la gente se ne scorda spesso: non c'è nessuna squadra di SWAT della Wizards che se non consenti una cosa da manuale viene in casa coi lanciamissili spianati.

La regola, tuttavia, vale per le campagne "ufficiali", ovvero quelle del LFR, che in Italia è, suppongo, estremamente meno popolare e conosciuto che negli stati uniti. Lì sì, puoi automaticamente usare qualunque cosa sia uscita su un manuale ufficiale.

Aggiungo solo una riflessione: in un gioco di miniature, wargame o combattimenti è abbastanza naturale che vi siano miniature da utilizzare ma in un gioco di ruolo perchè deve essere obbligatorio, di solito il livello di astrazione di questi giochi non dovrebbe richiederlo (obbligatoriamente) e invece lo richiede... se questa non è un'operazione commerciale...

Anche l'edizione precedente si affidava pesantemente a posizione, movimento, attacchi di opportunità e, quindi, mappe e miniature.

Questo argomento è stato ripetuto fino alla nausea e continua ad essere, comunque, perfettamente ridicolo. Le miniature non sono state inventate nella quarta edizione, prima non era un paradiso di astrazione new wave o che so io, anzi: a dirla tutta l'uso delle miniature è stato esplicitamente previsto a partire dalle Player's Option della seconda edizione (non ricordo come si chiamasse quella in particolare, perdonatemi).

Santo cielo, persino Agon ha la mappetta tattica con i PG e i mostri, ed è dichiaratamente un hack and slash competitivo, perché nessuno si azzarda anche solo ad accennare che "non è un GdR è un wargame"? Perché nessuno lo dice di 3:16? Perché?

Perché non fa figo dare contro a qualcosa che non conoscono tutti.

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@Mokuren

Santo cielo, persino Agon ha la mappetta tattica con i PG e i mostri, ed è dichiaratamente un hack and slash competitivo, perché nessuno si azzarda anche solo ad accennare che "non è un GdR è un wargame"? Perché nessuno lo dice di 3:16? Perché?

Perché su sto forum, ma anche in generale in Italia, a sapere di cosa stai parlando saremo in un centinaio, di cui buona parte presenti a InternosCon (quest'anno ci vengo sicuro).

Gli dici Agon è come digli Piripacchio, ma fosse solo Agon! C'è una completa mancanza di cultura ludica legata al GDR e nemmeno c'è interesse a farse una.

Brutto da dire, ma è scoraggiante.

Aloa!

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Io invece cercavo un regolamento che mi lasciasse il maggior margine possibile al difuori del combattimento, che mi rendesse ogni giocatore utile al fine del combattimento e un modo semplice di costruire incontri equilibrati. Ed ho avuto quello che cercavo. E' probabile che la scelta che hanno fatto sia dovuta a indagini di mercato.

Io qui sono una minoranza, magari in america sono una maggioranza e a loro è convenuto investire su quello.

:bye:

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Lo dico perché è importante e la gente se ne scorda spesso: non c'è nessuna squadra di SWAT della Wizards che se non consenti una cosa da manuale viene in casa coi lanciamissili spianati.

Come se qualcuno si aspettasse una cosa del genere. Ci mancherebbe proprio. Il punto è che detesto che su un manuale stia scritta una cosa del genere. La considero "diseducativa" per il neofita giocatore di ruolo. Questa è la mia opinione punto.

Anche l'edizione precedente si affidava pesantemente a posizione, movimento, attacchi di opportunità e, quindi, mappe e miniature.

Questo argomento è stato ripetuto fino alla nausea e continua ad essere, comunque, perfettamente ridicolo. Le miniature non sono state inventate nella quarta edizione, prima non era un paradiso di astrazione new wave o che so io, anzi: a dirla tutta l'uso delle miniature è stato esplicitamente previsto a partire dalle Player's Option della seconda edizione (non ricordo come si chiamasse quella in particolare, perdonatemi).

Non è ridicolo per niente, questa regola delle miniature "obbligatorie" (notare le virgolette) era già presente nella 3.5 e non mi piaceva nemmeno lì. Nella 3a erano solo consigliate, come nelle player option. A mio avviso questa cosa è un punto a sfavore della 4a come della 3.5. Già nella 3.5 è stata inserita come strategia commerciale, visto che pochi mesi/anni prima hanno iniziato la produzione delle miniature di D&D e nella 4a l'opera di marketing è stata completata con la questione dei manuali "core" un sistema quasi solo incentrato sul combattimento ecc.

Santo cielo, persino Agon ha la mappetta tattica con i PG e i mostri, ed è dichiaratamente un hack and slash competitivo, perché nessuno si azzarda anche solo ad accennare che "non è un GdR è un wargame"? Perché nessuno lo dice di 3:16? Perché?

Perché non fa figo dare contro a qualcosa che non conoscono tutti.

A quanto pare non fa figo nemmeno criticare la 4a edizione ma non mi importa, dal momento che non ho mai basato le mie opinioni sul quello che va di moda.

Per quanto mi riguarda non considero un "un hack and slash competitivo" un GdR. Siete liberi di pensarla come volete.

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Santo cielo, persino Agon ha la mappetta tattica con i PG e i mostri, ed è dichiaratamente un hack and slash competitivo, perché nessuno si azzarda anche solo ad accennare che "non è un GdR è un wargame"? Perché nessuno lo dice di 3:16? Perché?

Perché non fa figo dare contro a qualcosa che non conoscono tutti.

io direi più semplicemente perchè qui si parla di D&D e non di Agon ;)

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boh... secondo me i difetti che si criticano maggiormente di "d&d" non sono altro che caratteristiche di alcuni tipi di giochi di ruolo. D&D si basa completamente sul combattimento tattico, adatto nei sotterranei (dove per intenderci, è facile portare una situazione reale su una mappa quadrettata) e prevede alcuni sistemi (le skill challenge) per gestire le situazioni "out of combat".

Se criticassi di Super (per citare un gioco indie) il fatto che non vengono gestite le persone normali, non mi sembra una critica, ma una precisa scelta di giocabilità.

Per le questioni miniature invece condivido anch'io... anche se però diciamocelo esistono migliaia di metodi incredibilmente efficaci per evitare di comperare le miniature d&d. Quindi ok, per me ci si può passare oltre, la bontà del prodotto non mi sembra derivare certo dalla questione miniature o no.

Tra l'altro, non mi sembra che sia scritto da nessuna parte che il master sia obbligato ad accettare ogni singola possibilità offerta dai vari manuali core. E ci mancherebbe anche altro.

Anche se... come regola generale, se il giocatore cerca un tipo di gioco (magari volendo cercare una certa classe) sarebbe giusto anche venirgli incontro, per non rovinare il suo divertimento.

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Sinceramente, Yanez, a me pare una cosa semplicissima. Grunf si è accorto di averla sparata grossa ed adesso sta cercando di variare il tiro con arrampicate sugli specchi degne di Messner LOL

Penso che qui il problema sia basilare: si è sollevato il discorso marketing, ma il marketing si basa prima di tutto sul confronto. Per confrontare bisogna conoscere.

Direi di smetteral con la storia delle miniature per la quale c'è un topic a sé e continuare sulla falsariga del "prodotto" D&D.

Bello il confronto con Agon tra l'altro.

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Oh, vogliamo parlare di una cosa diseducativa per il giocatore?

Dal Martial Power:

It happens. You’ve played your martial character a

while, and suddenly Martial Power shows up, offering

many new possibilities—options you might have

picked if you had known about them earlier.

Don’t despair; you have a few choices. Retraining

rules (see page 28 of the Player’s Handbook®) make

tapping into Martial Power easy. If retraining won’t do

the trick quickly enough, talk to your DM and your

fellow players about reworking your character along

the lines Martial Power provides. Chances are you

can overhaul your PC to match your desires without

doing any harm to the campaign. Your DM might

even have a way to make the change a part of the

story

Accidenti, quante storie per un paio di talenti!

Ma il vero pezzo forte è rappresentato da quest'ultima frase:

If doing that ultimately proves too difficult, a

dramatic exit for the older character could make way

for a new one.

Ah, però.

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Oh, vogliamo parlare di una cosa diseducativa per il giocatore?

Dal Martial Power:

Accidenti, quante storie per un paio di talenti!

Ma il vero pezzo forte è rappresentato da quest'ultima frase:

Ah, però.

Ehm...il fatto è che tutto questo succedeva già prima. Non vi è mai capitato, in 3.5, di venire a conoscenza di un talento che avreste voluto prendere prima? E non vi è mai successo di chiedere al DM di sostituire un vecchio talento per quello? A meno che non si trattasse di powerplayerate assurde, penso che l'assenso del DM fosse quasi scontato (mediato dal buon senso di entrambe le parti).

Il fatto che adesso sia "ufficiale" (cioé scritto in un manuale), mette a disposizione anche di giocatori inesperti questa conoscenza (cambiare un talento non è la fine del mondo) che prima era prerogativa di chi giocava già da un po'. Tutto lì.

Non capisco davvero cosa ci sia di "diseducativo". Il primo punto di D&D è divertirsi: se cambiare un talento è importante per il divertimento di un giocatore, perché no? Basta che non avvenga troppo spesso o non stravolga il personaggio, ma questo resta delegato alla maturità dei giocatori in qualsiasi sistema di gioco.

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Federico, nulla da aggiungere sulle tue osservazioni, se non che (a mio modo di vedere) sono abbastanza scontate... ma preferisco di gran lunga banali verità a originali falsità (tra cui molte opinioni che ho letto in questa discussione).

Se sei interessato ad un ulteriore punto di vista sulla 4E (ma non basato sul solo ambito del marketing) mandami un pvt che ti linko una mia recensione (farlo qui credo sarebbe spamming e OT).

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Aloa!

@Cyrano

credo che dal punto di vista prettamente di marketing e mercato D&D si confronta solo come D&D - un po' come le spade di Hattori Hanzō -.

Ma sono l'unico a vedere l'assurdità di tenere in piedi sta discussione?

E' pazzesco che il soggetto della discussione sia il marketing di D&D - ribadendo il fatto che, chi ha postato non è un esperto di marketing; non ha postato dati ne analisi; l'uso dell'articolo è stato strumentale al trolling -> cose che dovrebbero fare chiudere un topic all'istante e ammonire almeno chi l'ha fatto - e si parla di tutto forché di marketing.

Parliamone però di marketing e strategie di vendita.

- Game Day nei negozi -> utili e intelligenti, anche se porti poche persone a giocare sono sempre un modo per far interessare e giocare le persone; i master che partecipano si portano a casa delle belle minature aggratis, quindi anche una strategia per far partecipare dei master; i negozi hanno un evento di lancio dove non ci spendono una lira visto che viene mandato loro il materiale e si portano in negozio persone -> probabilmente saranno anche invogliati a prenotare il manuale legato all'evento;

- "Istituzionalizzazione" dell'uso delle miniature -> non sto parlando del sistema di gioco, sto parlando della scelta di fare in modo di vedere pacchetti di miniature per il gioco di ruolo - abbandonando lo skirmish, anche se era carino e giocato - rendendo appetibile l'acquisto

- divisione dei manuali fra manuali destinati a giocatori e manuali destinati al master, rendendo appetibili i supplementi ad un maggior numero di clienti potenziali;

- nella stessa direzione le carte potere -> comode e destinate ai giocatori, azzardo, per tentare di vedere un prodotto anche ai giocatori che non comprano il manuale base [?]

- hanno smesso di applicare la OGL, usando una licenza più restrittiva, cosa che, da un lato ha fatto infuriare parecchie case, ma dall'altro protegge meglio il loro prodotto e da prodotti di scarso valore e da concorrenti che ne copiano il sistema di base aggiungendo veramente poco

Ne avete altre? Aggiungetele e commentate.

Perché a dirla tutta, questo sarebbero le mosse in discussione del topic, quelle di marketing appunto, se vogliamo dare un dignità e un minimo di serità di questo dovremmo parlare, in positivo e in negativo, ma di questo e dei riflessi sul mercato.

Aloa!

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.

- Game Day nei negozi -> utili e intelligenti, anche se porti poche persone a giocare sono sempre un modo per far interessare e giocare le persone; i master che partecipano si portano a casa delle belle minature aggratis, quindi anche una strategia per far partecipare dei master; i negozi hanno un evento di lancio dove non ci spendono una lira visto che viene mandato loro il materiale e si portano in negozio persone -> probabilmente saranno anche invogliati a prenotare il manuale legato all'evento;

Ottimi ma purtroppo fattibili solo all'estero, in italia negozianti e venditori sono ancora poco avvezzi a 'ste robe. Peccato.

- "Istituzionalizzazione" dell'uso delle miniature -> non sto parlando del sistema di gioco, sto parlando della scelta di fare in modo di vedere pacchetti di miniature per il gioco di ruolo - abbandonando lo skirmish, anche se era carino e giocato - rendendo appetibile l'acquisto

Ecco qui invece il concetto ci sta però han scavolto due punti: il più importante è la qualità prezzo perché le miniature costano e sono orribili. Il secondo è il sistema della "scatola assortita" che tarpa le mani a molti master.

- divisione dei manuali fra manuali destinati a giocatori e manuali destinati al master, rendendo appetibili i supplementi ad un maggior numero di clienti potenziali;

è dalla seconda edizione che funziona quindi nulla da dire...

- nella stessa direzione le carte potere -> comode e destinate ai giocatori, azzardo, per tentare di vedere un prodotto anche ai giocatori che non comprano il manuale base [?]

Un po' ardita

- hanno smesso di applicare la OGL, usando una licenza più restrittiva, cosa che, da un lato ha fatto infuriare parecchie case, ma dall'altro protegge meglio il loro prodotto e da prodotti di scarso valore e da concorrenti che ne copiano il sistema di base aggiungendo veramente poco

Però qui si arrva al nocciolo della questione: senza la OGL il d20 (seppur migliorato) è ancora un sistema valido nel 2009? Trhue venti e M&M mi sembrano estremamente più giocabili ed il successo estero di questi sistemi dovrebbe far pensare.

Ne avete altre? Aggiungetele e commentate.

Una sola ma importantissima: il nome. Perché ho l'impressione che una qualsiasi ciofeca basti chiamarla D&D e si vende? Non sto dicendo che la quarta edizione è una ciofeca in sé ma a me sembra che "nel nome di D&D" si passi sopra con troppa leggerezza a problemi che ad altri sistemi non verrebbero perdonati.

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@Cyrano

ottimo contributo.

I game day a Brescia li fanno :D, ho sentito anche da altre parti, sarebbe interessantissimo sapere in quanti aderiscono, sicuramente tutta la catena Magik Market.

Ovviamente il problema dei giochi intelligenti è quello del fatto che non esiste distribuzione nei piccoli centri e nemmeno ci sarebbe la possibilità di sopravvivenza pe run negozio organizzato.

Quindi buona parte del territorio italiano è escluso.

Ovviamente, bravissimo a farlo notare il marchio fa la differenza.

Aloa!

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Una cosa mi ha stupito:

da un'edizione come questa ricca di token e miniature io mi aspettavo molti più manuali con pagine ricche di cartine ed ambienti particolari sullo stile dell'Antro del dungeon (ma fatti meglio). Insomma grafica "succosa" per giocare. Invece nulla di nulla. Qualche griglia "base" i soliti token con muri e dungeon e nulla di più...

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- hanno smesso di applicare la OGL, usando una licenza più restrittiva, cosa che, da un lato ha fatto infuriare parecchie case, ma dall'altro protegge meglio il loro prodotto e da prodotti di scarso valore e da concorrenti che ne copiano il sistema di base aggiungendo veramente poco

Impedisce anche a prodotti di ottimo valore di essere pubblicati. Vedi, col d20 system roba come Sovereign Stone, Midnight, Ravenloft, Nephandum, Kingdoms of Kalamar (quest'ultimo non lo conosco, ma dei miei amici ne osno assolutamente entusiasti, quindi lo includo sulla fiducia). Di contro, uno dei peggiori manuali d20 mai usciti è Call of Chtulhu, che incidentalmente è prodotto dalla stessa wizards. Il mio sospetto è fondamentalmente che abbiano dismesso la OGL per il semplice motivo che l'unica cosa decente che sono riusciti a produrre è stato D&D... Mentre gli altri producevano signore ambientazioni e signori prodotti.

Ottimi ma purtroppo fattibili solo all'estero, in italia negozianti e venditori sono ancora poco avvezzi a 'ste robe. Peccato.

Mah, rispetto ad anche solo 3 o 4 anni fa, ci sono stati più game day del normale qui in italia.

Ecco qui invece il concetto ci sta però han scavolto due punti: il più importante è la qualità prezzo perché le miniature costano e sono orribili. Il secondo è il sistema della "scatola assortita" che tarpa le mani a molti master.

Diciamo che in generale, un master usa i soliti artifici e le miniature non le compra... Secondo me è una mossa per chi è abituato ai boardgame.

Però qui si arrva al nocciolo della questione: senza la OGL il d20 (seppur migliorato) è ancora un sistema valido nel 2009? Trhue venti e M&M mi sembrano estremamente più giocabili ed il successo estero di questi sistemi dovrebbe far pensare.

Non mi risulta che la licenza ogl sia stata ritirata per il d20 system...

Una sola ma importantissima: il nome. Perché ho l'impressione che una qualsiasi ciofeca basti chiamarla D&D e si vende? Non sto dicendo che la quarta edizione è una ciofeca in sé ma a me sembra che "nel nome di D&D" si passi sopra con troppa leggerezza a problemi che ad altri sistemi non verrebbero perdonati.

Si chiama zoccolo duro. Un po' come i fanatici apple.

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Per quel che riguarda l'apple quando i programmi adobe si impalleranno di meno sotto win magari ne riparliamo. Lavorarci ad un certo livello è un'incubo te lo assicuro. Mi è simpaticissimo linux invece. Sia Gimp che Xara si comportano benino. Non son o ancora a livello professionale ma fanno. ^^

Torniamo IT

quando esponevo il dubbio che il d20 senza OGL non valga molto io mi riferivo proprio alla quarta edizione. Nel senso che, parere mio, a 'sto punto se la Wizard se ne frega dichiaratamente della retrocompatibilità che l'OGL garantiva poteva calcare ancor di più la mano nelle migliorie. Però è un'idea mia, vedo che a molti il nuovo d20 va benissimo.

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Per quel che riguarda l'apple quando i programmi adobe si impalleranno di meno sotto win magari ne riparliamo. Lavorarci ad un certo livello è un'incubo te lo assicuro. Mi è simpaticissimo linux invece. Sia Gimp che Xara si comportano benino. Non son o ancora a livello professionale ma fanno. ^^

Era un discorso diverso il mio: come dappertutto esistono persone che qualsiasi vaccata l'azienda faccia, è perfetta anche se non lo è... tipicamente, nel caso di apple la cosa è molto evidente... Tutto lì... al di là della possibile efficienza di prodotti di terze parti...

quando esponevo il dubbio che il d20 senza OGL non valga molto io mi riferivo proprio alla quarta edizione. Nel senso che, parere mio, a 'sto punto se la Wizard se ne frega dichiaratamente della retrocompatibilità che l'OGL garantiva poteva calcare ancor di più la mano nelle migliorie. Però è un'idea mia, vedo che a molti il nuovo d20 va benissimo.

Mah, alla fine hanno deciso di usare un sistema fondamentalmente diverso con una licenza diversa. Il vecchio d20 funziona e continua a rimanere sotto ogl, con quello nuovo hanno voluto mantenre una sorta di "semplicità" d'uso, ma non permettendo ad altri di sfornare prodotti che usino quel sistema. Con tutto che le meccaniche in se non dovrebbero essere licenziabili, a quanto ne so, quindi volendo si potrebbero usare benissimo le stesse meccaniche, senza timori di ritorsioni. Anche se non ho mai capito bene come stanno le cose effettivamente.

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