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Dragons´ Lair

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Pippomaster92

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  1. La patetica offensiva dei villici crea più stupore che altro nei due sacerdoti, ma non tanto da impedirgli di rispondere. L'abate ingaggia William usando la sua arma per cercare invano di fracassargli la fronte. La mischia tra i due è un po' goffa, ma in modo tutt'altro che ridicolo: ciascuno impugna un'arma potenzialmente letale e una mossa sbagliata porterà ad una rapida fine lo sfortunato combattente. Il monaco però è più lesto e con un pugno colpisce Chester al volto. Le sue nocche, la sua pelle, sono dure come la roccia e spaccano la testa del villico come una zucca matura, spandendo cervello e sangue in tutte le direzioni. [Chester]
  2. Narcyssa E per fortuna penso alla sua ultima frase. Non è esattamente nei miei progetti restare qui a lavorare alla vecchia maniera! Almeno sembra che abbia scarso interesse per tutta sta faccenda. "Ce ne faremo una ragione. Non ci metteremo contro Dourstone, ci tengo alla pelle" La storia sembra sistemata. Andarcene domattina significa scampare alla bufera e arrivare in città riposati. Per una volta le cose vanno bene.
  3. Narcyssa Chino il capo "Speravamo di fare affari con i minatori. E giù in città c'è troppa concorrenza. L'idea era di venire qui o in miniera e aspettare che passasse il cattivo tempo" rispondo. Ma cambio rapidamente argomento "Bastano le bende, sopravvivrò. Grazie, Calogero"
  4. Lesti come ladri di galline entrate e aprite la seconda porta, affacciandovi in una stanza non troppo grande, anche qui sgombrata dai mobili per fare spazio ad un intricato disegno tracciato con terriccio sul pavimento di pietra. Ci sono due monaci qui, entrambi con mani e viso sporchi di terriccio... e non poco. Hanno praticamente una patina di fanghiglia rossiccia, con grossi grumi, che copre tutta la loro pelle e macchia qui e là anche i loro sai di stoffa grezza. Uno non lo riconoscete, anche per la sporcizia, ma il secondo è l'abate che un tempo governava il monastero. La barba lunga e carica di prestigio è ora lorda di fango, e tra la mota che gli copre il viso spiccano due occhi sgranati, da invasato. Tiene in mano un randello di pietra grigia, pieno di sporcizia ma dall'aria formidabile. E al vostro ingresso lo solleva con aria minacciosa "Infidi pagani! Siete giunti a profanare la casa del Maestro? Prostratevi e lasciate che vi fracassi le ossa, a penitenza delle vostre malefatte" Ma il vostro ingresso improvviso vi permette di agire prima che possano scagliarsi contro di voi! Iniziativa
  5. Narcyssa Mi avvicino di più, godendomi il caldo. Dopo la tormenta mi sento un pezzo di ghiaccio, e se anche dovessero ammazzarci ora sarà sempre meglio che congelare là fuori. Ma mi spendo per evitare questa triste sorte... dopo tutto quello che abbiamo affrontato sarebbe davvero il colmo! "Non so nemmeno se era la miniera... Barbagrigia dice di sì, e lui è un nano. Ci capirà, no? Comunque erano delle persone con la pelle nera. Forse erano pelose, o forse avevano delle piume. E il becco. Insomma, sembravano dei mostri orribili" mostro la ferita al fianco. Ha smesso di sanguinare ma fa ancora male e non devo dissimulare la smorfia di dolore! "Se sapevo che c'era quel tipo di gente qui, non so se sarei venuta" e anche questa non è proprio una bugia. Diamine, a sapere che la miniera era così affollata di persone e culti e mostri avrei riconsiderato attentamente la spedizione. "Non ci hanno seguito, credo. Non oltre l'imboccatura della miniera, che è dove ci eravamo riparati dal vento"
  6. Ivellios non poteva saperlo. Erano parecchio indietro gli inseguitori di Gregor e Jalrai, e loro due lo sapevano perché erano appunto inseguiti.
  7. Organizzate così la breve spedizione all'esterno, mentre Gregor si riposa brevemente. Ivellios e Jalrai
  8. Narcyssa "Avevamo un accordo, no? Non credevamo che sarebbe stato così brutta. Nella tormenta ci siamo persi e ci siamo avvicinati alla miniera... o credo. Sembrava una miniera. Ci hanno attaccato, cosa non ho capito. Siamo fuggiti nella neve e abbiamo ritrovato il posto" mi avvicino al focolare.
  9. Dimal si avvicina anche a Gregor "Vediamo... sanguina molto, ma non è troppo grave" e nuova energia mistica illumina le ferite del giovane, lenendole in parte. Intanto Memnon ascolta le vostre spiegazioni "Si, la compagna di Majida. Temo che faccia parte, in un certo senso, di tutto ciò. Appunto è una di quelle persone che sono sparite e sono tornate poi restando qui, invece che ripartire. Cosa le sia successo non saprei dirlo, non ho osato avvicinarmi troppo per non attirare l'attenzione. Se pensate che assieme potremo capirci qualcosa, e l'avete catturata, allora sì: portatela pure qui" Dm
  10. Kosh Mentre seguo la discussione con i miei sodali tengo sotto controllo anche il resto del fortino. nessun calo di attenzione. senza occhi e orecchie da ingannare, sono un ottimo osservatore. DM
  11. Zisanie "Posso provare... posso vedere se c'è qualcosa che sta facendo tutto ciò" suggerisco. In realtà non è che queste cose siano proprio il mio pane quotidiano. Di solito c'è gente come Mata Riri che indaga ed investiga, e io arrivo per risolvere il problema. Comunque mi concentro e provo a sentire se Mielikki mi concede qualche indizio, qualche suggerimento DM
  12. Vi preparate ed entrate nella miniera abbandonata. Il corridoio è breve e largo, e termina quasi subito con un montacarichi pensato per trasportare oggetti pesanti e minatori, macchinari di grandi dimensioni: ora il piano elevatore è in fondo al pozzo, che si allarga dinanzi a voi come una grande bocca oscura, un pozzo colmo di chissà quali orrori. Prima che possiate richiamare il montacarichi a voi, il macchinario si attiva da solo e comincia a risalire il pozzo verso la vostra postazione. L'eldar si rende conto che non sono coinvolti spettri o poteri psichici: ci sono diverse telecamere di sorveglianza che si muovono, nascoste nel buio della volta di roccia. Qualcuno vi sta osservando, e la miniera non è abbandonata come sembrava inizialmente. Però non vi resta che salire sul montacarichi e scendere nelle profondità del pianeta, perché non c'è altra via. Vi preparate al peggio, armi in mano, ma arrivati alla prima fermata non c'è nessuno ad attendervi. Non c'è un agguato preparato per voi. Non ci sono segni di vita... o di morte, se è per questo. La piattaforma si ferma dinanzi ad un tunnel largo, sgombro, e sul fondo intravedete le luci di qualche scavo di grandi dimensioni, e altri corridoi che diramano dal primo. La piattaforma riprende lentamente a scendere. Fate ancora in tempo a balzare su questo piano, ma avete pochi istanti per decidere. DM
  13. Lester si porta in avanti, ficcando la testa nella porta socchiusa con un'irruenza inaspettata per qualcuno di "furtivo". Per fortuna nessuno si trova nella stanza prospiciente, che risulta essere una sorta di studiolo con un tavolo da amanuense spinto malamente contro una parete per fare spazio. Al suo posto si trovano invece dei mattoni, ammonticchiati con un certo ordine a fianco ad alcuni secchi di legno e ad un paio di sacchi di quelli usati per la farina. E alcuni attrezzi da muratore. Il pavimento è sporchissimo di sabbietta e fango secco, così come alcune zone dei muri. Sul muro di fronte alla porta campeggia un crocifisso appeso a testa ingiù, e attorno sono state dipinte con fango rossiccio strane facce sogghignanti. Sotto al crocifisso un antico reggilibri di legno tiene quella che sembra una bibbia, chiusa e con un sacco di manate e impronte sporche sulla copertina. Da questa stanza si può arrivare ad un'altra, ed è da lì che vengono le voci.
  14. Narcyssa "Salve!" saluto con un sorriso, nonostante il freddo "Vi ricordate? Eravamo d'accordo che sarei tornata... certo non ci aspettavamo questo freddo. Calogero sa tutto. Possiamo entrare, tira un vento qui!"
  15. Kosh Rimetto il bastone in posizione, e mi sposto assieme ai miei compagni. il mio kalashtar è sempre un po' rigido e formale e non esprime le mie emozioni rutilanti esattamente come vorrei io. dispiacere. mancata esultazione. vittoria amara. perché chiaramente i troll non sono stati sconfitti con valore e definitivamente. ma parzialmente. per breve tempo. stratagemma nemico per apprendere. conoscere. sviscerare i nostri segreti e poteri. "Come ribadito in precedenza: è necessario un attacco diretto. veloce. immediato. Tanto il tempo trascorso tentennando, tanto il tormento tollerato dai troll, tanto tartassato sarà il torrione"
  16. Z'ress Ovviamente è stato il mio intervento a ribaltare totalmente la situazione. Come poteva essere altrimenti? Quelle piccole palle di icore demoniaco non erano esattamente grandiose ma che dire, sono servite allo scopo. Ancora non riesco ad evocare demoni davvero importanti, ma il fatto che possa attingere agli abitanti dell'Abisso significa che la mia Signora sta ancora vegliando su di me. "Su, non abbiamo cento anni per svuotare la torre. Muovetevi"
  17. Daphne "Si può dire così" rispondo ad Aedan. Non mi va di ammettere che mi sono sbagliata, specie perché non è certo colpa mia. Però gli devo una spiegazione "in effetti era travestita da badessa in un convento asmodeussiano, un luogo molto sospetto dove ho indagato in merito ad eventi spiacevoli. Il tutto sembrava condurre ad una sola possibilità: che fosse una seguace del male. E invece era lì per il mio stesso motivo" mi stringo nelle spalle, un gesto molto sgraziato ma che mi concedo perché esprime davvero la mia situazione. Non era una cosa prevedibile. Per fortuna non ci sono state conseguenze di sorta.
  18. "Maledizioni? Un argomento interessante, abbiamo diversi scaffali dedicati a questo genere di cose. Potete essere più specifici? Altrimenti temo di dovervi rimandare prima a volumi bibliografici, e da lì procedere a tentativi. Lo so, non è molto comodo... ma è l'unico modo per gestire questa mole di informazioni" spiega il nano, cercando di essere servizievole e cortese. Si rivolge infatti a Snorri "Ecco, dovete scendere di due livelli da qui e cercare la Casa Zagrakdin. L'accesso è fuori dall'edificio, perché libero. Ma non è proprio facile da notare se si passa semplicemente per la strada, sembra una porta qualunque" Poi ovviamente si volta verso Chazia, con un mezzo inchino scusandosi per averla fatta aspettare "Ecco, sull'argomento abbiamo un po' pochino... sapete, sono pur sempre segreti di un trog. Ci sono sicuramente molte fonti che parlano di loro e di ciò che hanno fatto, e ricordo distintamente un rotolo che ne elenca esempi simili fuori da Kel Boldar. Però se cercate informazioni più dettagliate temo che resterete amaramente delusa. Eh, in pratica l'unico modo per sapere qualcosa su quelli è sposarsene uno" scherza.
  19. Memnon scuote la testa avvilito "Ahimé, non so dire cosa sia ciò che è uscito dalla miniera... se pure ne è emerso. A quanto ne sappiamo, è ancora laggiù e qui ci sono solo i suoi servitori. Abbiamo raccolto poche informazioni, la più attendibile è che il fuoco è il suo potere maggiore. Eppure credo che possa anche creare malie e miraggi, e annebbiare le menti con qualche tipo di magia. Tant'è che molti abitanti di Stila, prima brave persone, sono ora diventati come burattini. Non hanno perso la propria volontà, come avrete notato. Belit per esempio sembra una persona qualsiasi, e ha ingannato tanto voi quanto costoro" indica i due viaggiatori. "In effetti" ammette la donna "non ci eravamo resi conto del pericolo nemmeno guardandolo in faccia. Ci reputiamo viaggiatori esperti e sappiamo leggere le intenzioni del prossimo, di solito. Ma chi dovete recuperare? Avevate una compagna che non abbiamo notato?" chiede incuriosita, mentre il marito si china vicino a Jalrai ed estrae un pendente di legno dalla forma di testa di lupo, tinto di verde. Con la mano libera spande una leggera luce color miele sulla ferita, provocando un certo sollievo nell'Al'Yadai. Jalrai
  20. Tayyip Chi resta nel piccolo accampamento di fortuna si incontra con il capo dei "Lupi". L'orco ascolta le parole di Wurrzag annuendo "Ah, certo! Festeggeremo sui corpi dei nostri nemici! Non vedo l'ora di sventrarne un po'. Beh, comunque siete arrivati ben in tempo, così ascolterete quello che dovete fare. Vi guiderò in modo da ottenere una vittoria di gloria, sangue e bottino"
  21. Narcyssa "Proviamo a vedere se sono generosi, con questo tempaccio. Mal che vada proviamo la vecchia strada, che funziona sempre. In caso estremo ho ancora abbastanza energie per qualche bel fuoco d'artificio. Non molto, però" rispondo ad Ed, lasciando che dia lui a bussare. Intanto butto una seconda occhiata al rifugio-capanno. Dentro farà forse più caldo del previsto, con questa conformazione!
  22. Z'ress "Avanti, è solo uno! Quanto mai potrà essere difficile?" chiedo con un ringhio. Insomma, che delusione! Dovrò fare a modo mio. Traccio rapidamente un cerchio con del sangue fresco, recuperato da un abitante di superficie, e uso ciò che ne resta per fare un simbolo in aria "Madre, mia signora. Concedimi alcuni dei tuoi servi più infimi" DM

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