@Ghal Maraz Nathan Clark Preferisci restare solo. Dopo quello che è successo ieri in mensa, sei diventato un bersaglio e non vuoi che lo diventino anche altri solo perché sono con te. Cammini nel cortile, ti infili tra i gruppi che si formano, ma nessuno ti parla. Al massimo ti osservano. Qualcuno sussurra. Qualcun altro ride sotto i baffi. Altri ti lanciano frecciatine malevole: “Ehi, eccolo lo spione!” “Chissà se anche oggi sbotta.” “Fossi in lui, mi nasconderei di nuovo nella foresta per una settimana.” Avanzi a testa bassa, ignorando tutto, fino a imboccare il corridoio che porta agli armadietti. È il tuo unico obiettivo, rifugiarti lì. Prendere i libri e rifugiarti in aula a lezione. Ma mentre passi davanti alla sala docenti, la porta si apre di scatto e ne esce una figura minuta nascosta dietro una pila di libri e fogli ingialliti. Provi a deviare direzione all’ultimo, ma non ne hai tempo. Sbam. Un impatto lieve ma deciso che fa cadere per terra tutti i libri e i fogli che la figura reggeva a fatica. “Oddio, scusa, tutto bene?” Ti dice una voce femminile abbastanza familiare. Ti abbassi istintivamente a raccogliere i fogli, ma appena alzi lo sguardo per rispondere… Ti blocchi. È lei. La professoressa Lane. Capelli castani raccolti di fretta, un cardigan che scivola leggero sulle spalle, profuma di carta, caffè e primavera. Ha un’espressione preoccupata e insieme un po’ divertita, come se trovasse bellezza anche in questo piccolo disastro tra corridoi e carta. “Non guardavo dove andavo… sono un disastro! Spero non ti sia fatto male!” dice sorridendo, abbassandosi anche lei per raccogliere e raggruppare i fogli sparsi sul pavimento alla rinfusa. @SNESferatu Ana Rivero Rimani così, ferma imbambolata a fissare Darius, a domandarti come sia possibile che sia lì vivo e vegeto, a chiederti se tu non ti sia solo immaginata tutto… potrebbe essere stato solo un errore di sistema? Una falla nelle perfezione con la quale sei stata progettata e costruita? Dimentichi completamente Eliza, che avanza ancora di qualche passo prima di fermarsi accorgendosi che non sei più al suo fianco. Ma tu non te ne rendi nemmeno conto… ti concentri sulla conversazione che Darius sta avendo con Scarlett. I due sono a una decina di metri e, in mezzo al brusio generale di una moltitudine di studenti, non è facile comprendere l’intero discorso. Ti sforzi di provare a leggere anche il labiale. Percepisci solo stralci di conversazione. “…vorrei "comprare" anch'io qualcosa da te, delle informazioni su una persona, posso?” “…io faccio favori, non vendo cose." “…sapere dove è stata e cosa ha fatto una certa ragazza ieri sera; so ……. è finita nei guai con dei tipi strani…” “…La ragazza di cui chiedi era a casa, stesa sul letto a fumare. ….. …potrai vedere che sta divinamente. ….. ..dubito che alla ragazza in questione faccia piacere essere spiata…" “…Ti stai infilando in qualcosa di molto pericoloso, voglio solo aiutarti…….a distanza chi ti vuole dare una mano…” “Ehi… tutto bene?” La voce di Eliza ti fa distogliere lo sguardo e la concentrazione dalla coppia Scarlett-Darius. Eliza si volta a guardare nella tua stessa direzione e si sofferma per un istante anche lei a fissare i vostri due compagni di classe. Poi torna a guardarti e solleva le sopracciglia, facendo spallucce, come a dire “oh beh… i gusti sono gusti!” La osservi un attimo in silenzio. Stai processando informazioni e hai bisogno di conferme. Prendi il telefono e scrivi un veloce messaggio a Max. “Ooook… Abbiamo ufficialmente perso Ana!” Commenta infine, sorridendo leggermente confusa. “Beh… Io vado! Tu che fai?” Ps Max ti risponde circa trenta secondi dopo “Ehi capo cultbusters! Io e i ragazzi siamo nel cortile della scuola!” @Theraimbownerd Orion Kykero Hai gli occhi che bruciano. La gola stretta. Il cuore come incastrato in una morsa. Non c’è più rumore intorno a te… solo un rombo sordo. Il tipo di silenzio che scoppia dentro le orecchie quando la realtà ti umilia senza preavviso. Hai perso. Di brutto. E tutti l’hanno visto. Ti guardi attorno, piano. Gli occhi ti si muovono da una parte all’altra come un predatore ferito. Serve un bersaglio. Qualcuno che paghi. Ora. Vicino ai cancelli vedi Scarlett. Parla con Darius, sguardo intenso, tono basso. Scarlett è off-limits. Ma Darius… lui? Dai… quell’atteggiarsi da misterioso… potrebbe anche reggere dieci secondi, ma poi si sfalderebbe come un cartonato sotto la pioggia. Facile. Poi, più a lato, ci sono Ana ed Eliza. Le due strambe… Ana ha lo sguardo incollato su Darius, come fosse l’unico punto fermo della sua giornata. Mentre Eliza… beh, lei sta già ridacchiando sotto voce. Scommetti che ha già pronto un commentino di quelli suoi da sputarti addosso se solo ti avvicini. Provocarla ti darebbe forse un attimo di soddisfazione… o forse no. Lei è veleno sottile. E tu oggi sei troppo instabile per giocarci. Sulla strada opposta, Alice sta arrivando. Sola. Occhi grandi, quella sua solita aria trasognata, anche se oggi ha meno luce addosso. Strano vederla così. Lei è tua amica… Ma dove ca**o era mentre tu avevi bisogno? Perché arriva solo ora con quell’aria mortificata? É triste per Nathan? E chi se ne frega?? Cerchi altrove. Qualcosa di più semplice. Un gruppetto del primo anno seduto sulla panchina poco lontano. Uno di loro indossa ancora lo zaino in spalla, come se avesse paura a poggiarlo. Lo guardi e già immagini la sua voce tremante. O quel tizio grassottello dei club di scacchi che passa ora, abbozzando un sorriso nervoso appena ti incrocia. Se lo guardi storto, si scusa da solo. Pura polvere. E poi, eccola. Mei-Lin. Libri stretti al petto, passo composto, sguardo alto. Perfettina. Inamovibile. Ti irrita solo a guardarla. Hai opzioni. E hai rabbia. Troppa. Ti sta salendo dallo stomaco come un’onda. Non puoi permetterti di crollare. Non davanti a loro. @TheBaddus Scarlett Bloomblight Il ragazzetto ti guarda perplesso quando gli spieghi cosa deve fare. Non sei sicura che abbia capito cosa dovrà aspettarsi, ma sicuramente qualcosa ha percepito. Farfuglia qualcosa tipo “Non.. non capisco… eh.. tutto qui?” É quasi un bisbiglio, che svanisce nel nulla quando lo fulmini con lo sguardo e gli dici che avete finito. Non sai se lo rivedrai mai come cliente, ma poco ti importa. Al momento è Darius ad aver attirato la tua attenzione e di fatti il ragazzo si fa sotto non appena ti liberi. La conversazione con Darius ti ha lasciata confusa e infastidita nello stesso tempo. Lui lo hai sempre considerato un oggetto senza alcun valore, una monetina di scambio di basso conto… eppure questa volta ti ha tenuto testa… Le sue allusioni… i suoi doppi sensi sul finale non ti hanno lasciata del tutto indifferente e la cosa ha lasciato sorpresa anche te. Era come se anche lui questa mattina emanasse un’aura particolare… Come se ad un tratto fosse diventato più interessante… un pezzo più importante sulla tua scacchiera. Possibile che sia bastato un semplice tatuaggio? É davvero così forte l’influenza che tuo padre ha su di te? “Deboli… Tuo padre ci rende deboli…” Senti di nuovo la voce dentro di te… un misto di disapprovazione e disgusto. La scacci e riporti i tuoi pensieri su Darius. Perché tutto d’un tratto ha deciso di interessarsi così tanto a te e ai tuoi affari? Ieri ti ha spiata mentre parlavi con Tanaka… e probabilmente anche dopo scuola… Altrimenti come è possibile che sia a conoscenza di quello che ti è successo nel vicolo? Ti allontani assorta nei tuoi pensieri, fumando velocemente la sigaretta mentre attraversi il cortile della scuola. Quando sollevi lo vedi Harper in piedi a pochi passi da te. Ha la schiena appoggiata sulla colonna alla destra della porta per entrare in corridoio. In mano il suo piccolo bloc-notes su cui è intenta a scrivere qualcosa. Solleva lo sguardo e ti fissa a sua volta. Solleva un sopracciglio. “Tutto a posto Bloomblight?” ti domanda. Ecco un’altra piccola monetina che ultimamente si sta intromettendo un po’ troppo. Sei sicura che ieri, prima fuori da scuola e poi nello spogliatoio della palestra, abbia notato la strana tensione tra te ed Emily… Off game Allora.. per come è andato a concludersi il discorso direi che non hai un filo su Darius.. le sue ultime affermazioni allusive ti hanno confusa abbastanza da varati passare di mente che potrebbe avere un debito con te. Anche perché sembrava che non vedesse l’ora di saldarlo questo debito e la cosa, in un certo modo, ti togli potere su di lui… @Voignar Darius Whitesand Ti porti ancora addosso l’eco delle ultime parole di Scarlett. La tua camminata ha un altro peso ora. Nel petto ti vibra quell’adrenalina tagliente che hai provato a mascherare durante tutta la conversazione, ma che adesso ti attraversa come una scarica. Non sai se hai vinto. Ma di sicuro non hai perso. E con lei, questo è già tanto. Forse anche troppo. Entri nel cortile come se il cemento fosse tuo. Occhi bassi, spalle larghe. Qualcuno ti lancia uno sguardo. Magari l’hanno notato, quel momento con Scarlett. Magari no. Poco importa. Passi l'ingresso e ti lasci alle spalle il rumore delle chiacchiere da branco. Il corridoio è più quieto. L’aria sa di carta e disinfettante. Ti guardi attorno e ti vedi venire incontro Ben. Ti intercetta come se ti stesse aspettando da due ore. “Oh! Darius! Ieri sera non ti sei connesso? Abbiamo fatto la sessione extra. Ti aspettavo! Potevamo salvarla, ma Liam ha deciso di entrare nella cripta da solo, ‘sto genio, e ovviamente ha attivato tutte le trappole. Fine del ladro. Game over. L’hai vista poi la roba che ho messo sulla chat? Il concept del nuovo boss? Ho disegnato pure la mappa. Una bomba.” Te lo spara tutto d’un fiato, come se avesse paura che potessi svanire a metà frase. Ha gli occhi pieni di entusiasmo sincero, quello raro. Ti guarda come uno che ti conosce davvero… almeno in parte… e non gliene frega niente dei drammi scolastici, delle gerarchie sociali o di Scarlett. Ti rilassa. Un po’. Ti rimette a terra, dopo il volo. E la tua adrenalina, piano, si trasforma in un sorriso appena accennato.