In tal caso penso che torno alla mia idea del dragonfire adept con un po' di reflavour. Al prossimo livello prenderò almeno un livello da Mindbender. Il tipo di reflavour sta nel background, sostanzialmente al posto di un legame con i draghi è un legame ai nove mondi, e la possibilità di aprire dei piccoli portali per creare effetti magici. Fiamme da Muspelheim, venti gelidi da Niflheimr, effetti di charme dal Fólkvangr e cose simili. Ah, ovviamente la parte finale del background posso sempre modificarla per riunirmi agli altri come ritieni più opportuno. Background Gli dei possono tanto, piccolo Paavali, ma non possono tutto. Ascolta la storia di Bjegul e Trjegul, araldi di Freyja, coloro che trainano il carro. Un giorno Freyja e Freyr litigarono, come è uso tra i fratelli. Freyr sosteneva che il suo cinghiale fosse molto più veloce dei gatti di Freya, mentre lei argomentava il contrario. Così si diedero appuntamento per una garà, per dirimere la questione una volta per tutte. Il giorno della gara però Bjegul e Trjegul erano scomparsi. La dea li cercò per mari e per monti, ma così felpato era il loro passo, così perfetti i loro agguati che neanche gli occhi di una dea riuscirono a trovarli. Solo a tarda sera, quando la sfida era ormai persa a tavolino, i due gatti si degnarono di tornare da lei, dopo un' intera giornata passata nel nostro mondo, godendo delle sue bellezze. Quando la dea gli chiese spiegazioni i gatti risposero semplicemente: "Oggi volevamo vedere il mondo, incontrare le nostre compagne e gioire dei doni che tu ci hai dato. Domani traineremo di nuovo il tuo carro, ma oggi era per noi". E fu in quel giorno che la nostra razza è stata concepita. Questa è la storia che Paavali, e tutti i piccoli Tibbit ascoltano dai loro genitori. Nati da un atto di disobbedienza a una dea, i tibbit inculcano nei loro figli l' idea che nessuna autorità può controllarli fin da piccoli. Se anche una dea deve chinare il capo davanti all' indipendenza dei gatti, che diritti possono avere le autorità mortali? Paavali ha preso a cuore queste lezioni, e con i suoi genitori ha passato la propria vita sopratutto in forma di gatto, non alzando mai un dito per procurarsi da mangiare o del riparo. Paavali ha sempre vissuto delle attenzioni dei cittadini più ricchi e caritatevoli, coloro che non potevano ignorare i miagolii del "piccolo gattino indifeso" fuori dalla loro porta. Salvo ritrovarsi poi la casa svaligiata e il gatto scomparso quando Paavali si stancava della loro compagnia. Ovviamente questo stile di vita non può funzionare con troppi Tibbit nella stessa città, e Paavali dovette andarsene via presto da quella dei genitori, trovando una confortevole indipendenza a Ilkone. La guerra però ha rovinato tutto. Da un giorno all' altro Paavali si è ritrovato senza una casa, in una città distrutta, e gli umani che prima gli offrivano cibo così volentieri ora sembravano più interessati a usarlo come cibo per sfuggire alla fame. Ha dovuto mangiare topi per sopravvivere. Topi. Lui, abituato ai migliori tagli di pollo. Il semplice fatto che la sua vita comoda e tranquilla gli fosse crollata sotto le zampe era per lui la peggiore tragedia immaginabile. Questo finchè un soldato disertore, provato dagli stenti, non riuscì a prenderlo in trappola. "Gatto o coniglio, almeno si mangia" disse, avvicinandosi con un grosso coltellaccio. Paavali non era sicuro che ritrasformarsi nella sua forma umanoide lo avrebbe aiutato, anzi. Probabilmente sarebbe stato solo rapinato e ucciso. Ma Bjegul e Trjegul dovevano sorridere su di lui quel giorno, perché quando il soldato si avvicinò lo accolse una vampata di fiamme caldissime, provenienti da uno squarcio nell' aria creato dagli artigli di Paavali. Fu così che scoprì di essere un Vegvisir, uno dei rari Tibbit che ha ereditato una scintilla di potere dei suoi antenati divini. I vegvisir non possono viaggiare tra i mondi come loro, ma possono aprire piccoli squarci nella realtà, ferite nella barriera tra i mondi. E' grazie a queste doti che Paavali è riuscito a sopravvivere fino ad adesso, evitando gli scontri dove possibile e aiutando la resistenza come può. Non ha mai pensato di diventare parte di uno sforzo militare effettivo, ma il fato potrebbe scegliere per lui..