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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 07/03/2025 in Messaggi

  1. Questo Weekend magari mi metto a fare il DUNGEON MASTER, che da SEMPRE mi piace l’idea di creare Mondi Fantastici, tirar fuori Trame Epiche e far sclerare i Giocatori con enigmi assurdi tipo “la porta si apre solo se offri un pollo arrosto al goblin cieco”... ... ... ... Ho un QUADERNO pieno di Idee, tipo Draghi che parlano al contrario, Villaggi dove tutti son convinti di essere Re ma in realtà è un Illusionista che li frega da anni... Solo che poi mi perdo a disegnare Mappe tutte storte e finisco per litigare con la Matita che non fa le linee come voglio IO...!! ... ... ... Insomma, mi vedo già con la Voce Profonda a dire “il vento ulula tra le rovine” e i miei Amici che mi tirano le patatine perché ho dimenticato di nuovo chi aveva l’Iniziativa...!! Poi boh, fare il Dungeon Master è anche un modo per dire COSE VAGHE e sembrare profondo, tipo “il destino vi osserva da lontano” o “sentite un brivido, ma non sapete perché”... ... ... ... Mi piace l’idea di inventare robe che non hanno senso ma suonano FIGHE, tipo un Orco che colleziona fiori ma solo quelli blu, o una Profezia che dice tutto e niente tipo “quando la luna tace, il cucchiaio danza”...!! ... ... ... Tanto i Giocatori alla fine si incasinano da soli a litigare su chi tiene la Torcia, e io sto lì a ridere bevendo la Coca Cola mentre penso “sono un GENIO ma non lo sanno”...!! Alla fine però NIENTE, non ce la faccio, perché la mia Vita è un DISASTRO TOTALE e ho Problematiche Personali che mi stanno distruggendo... ... ... ... Tra il Cane che ha mangiato il Telecomando, mia Madre che mi urla di lavare i piatti, e il Lavoro che mi succhia l’Anima con riunioni inutili dove parlan solo di “sinergie” e “proattività”...!! ... ... ... Fate conto che ieri ho provato a scrivere una Quest ma mi son addormentato sul Divano con la Penna in mano e ho sognato un Beholder che mi licenziava... Quindi NO, non ce la faccio proprio...!!
  2. 2 punti
    Per il modo di combattere dei nani mi sono ispirato al Tercio Spagnolo rinascimentale. Fondamentale è uno schieramento misto di picche e archibugi che combattono coordinandosi. Dal momento che le picche non funzionano troppo bene in D&D le ho sostituite con le Roncole perché mi piacevano di più. Quindi i nani sono guerrieri professionisti in grado di combattere sia in mischia che a distanza. (Sono specializzati in uno dei due ruoli) Protezioni leggere/medie non troppo omogenee.
  3. Gromnir Lainadan era stato lesto a riconoscere un membro del terzetto accampato fuori dalla capanna diroccata. Un cenno ai compagni era bastato a interrompere il vortice di strategie che si erano agitate nella mente di Gromnir. Il guerriero aveva sospirato, lieto di non doversi scatenare, di non tornare una volta ancora a mostrarsi come il Diavolo delle Catene. Una volta seduti insieme si rese conto che, forse, avrebbe preferito dare battaglia. La fiducia forse non era contagiosa, quella di Lainadan pareva non essere bastata a influenzare lo sguardo dei tre sui suoi compagni. La convivialità del nuovo gruppo era, con evidenza, solo apparente. Le parole degli elfi erano oscure, nella loro lingua remota, oppure centellinate per fare domande senza dare risposte. Gromnir squadrò i due che avevano parlato, prima l'uno e poi l'altra. Bjorn forse avrebbe potuto rivelare quel che si erano detti, ma aveva scelto di lasciarli. Il disagio per quella riunione, il sentirsi tradito dal bardo, lo fecero agitare, come non riuscisse a stare comodo. L'arma dentellata, i cui anelli passavano molte volte sulla sua spalla, emise un lieve tintinnio. «Io sono Gromnir, membro della Mano. Un mago di Haanex, sulla Reanaarian Bay, ci ha affidato delle domande e siamo partiti da lì per trovare le risposte da queste parti. A lui le daremmo volentieri, se le avessimo già trovate. Per riferire a voi i nostri scopi servirebbe molto più che condividere un fuoco, quantomeno che voi siate disposti a fare altrettanto. Ma so che non si va da nessuna parte se si tira la catena da due lati, se uno dei due contendenti non cede per primo. Allora questo penso, che se siamo qui, tutti stranieri in questa terra, forse cerchiamo la stessa cosa e possiamo evitare di pestarci i piedi. Noi cerchiamo la tomba di un antico re hobgoblin, ma di quel che contiene ci interessa una cosa sola. Ora sta a voi, rivelare la vostra ricerca». Passò di nuovo lo sguardo sui due elfi. «E in una lingua che sia comprensibile». Aspetto
  4. Hrólfr Bierbrauer Il destino operava in maniera misteriosa ed imprevedibile, l unico valore saldo ed inamovibile come l incudine del grande padre e' la fede....quante volte aveva sentito quella frase da maestri e precettori...e quante volte l aveva ripetuta ai suoi novizi in seguito. Sebbene la vita avesse tolto tanto a Hrólfr, costringendolo a lasciare il suo clan, la sua famiglia, allo stesso modo la fede e la determinazione gli avevano permesso di realizzarsi e diventare un nano rispettabile al servizio della comunita' che lo aveva accolto alcuni decenni orsono. E poco importava che quella comunita' fosse a maggioranza elfica, Hrólfr aveva sempre dato del suo meglio e cercato di mantenere buoni rapporti con tutti, il segreto, si ripeteva nei momenti in cui la testardaggine dei suoi interlocutori lo portava allo stremo, era immaginarli tutti con la voce roca e la barba. E fu proprio grazie a quei buoni propositi conditi da chiacchiere, cibo, buona birra e partite a scacchi che conobbe Seldanna e con lei il piu austero Enarion. Sebbene non lo avrebbe mai ammesso davanti a testimoni, contro ogni legge della natura, quella conoscenza divenne col passare del tempo una piacevole frequentazione ma mai si sarebbe aspettato da li a qualche anno, di ritrovarsi con loro attorno ad un bivacco sulle tracce di una qualche diavoleria che i due arcanisti ritenevano di vitale importanza e che, per qualche motivo, era legata ad una sua vecchia amica. Fu Enarion a prendere la parola, per qualche motivo la cosa non lo sorprese, il chierico conosceva abbastanza Lainadan, la ragazza era un po strampalata e fuori dalle righe ma di buon cuore e non si sarebbe mai associata con dei tagliagole. Lascio' comunque che i suoi due compagni di viaggio facessero le loro valutazioni. La cena era stata veloce ma sostanziosa, rimosse le stoviglie tiro' fuori la pipa e si mise a riempire il fornello.
  5. Enarion Amar di Bosco Grigio - Aerlindir - Divinatore da Battaglia L’aria della sera portava con sé il crepitare del fuoco e l’odore resinoso degli aghi di pino bruciati. Nell’ombra tremolante, Enarion osservava i volti riuniti attorno alla fiamma, le fisionomie tagliate a metà dalla luce danzante. Un tempo, forse, avrebbe trovato conforto in una compagnia simile. Ora, era solo un’altra convergenza del destino, un filo intrecciato a forza nel telaio del fato. L’indagine sulle energie extraplanari aveva portato lui e Seldanna fin qui, e ora la loro ricerca si fondeva con quella di altri. Uno scopo comune, per quanto effimero. Il portale divinatorio, la tomba, i sussurri di poteri antichi e dimenticati, ombre che si stagliavano sul sentiero ancora avvolto nell’incertezza. Sfiorò il bordo del suo mantello, scacciando la polvere del viaggio, e si rivolse a Seldanna con un cenno ed una breve frase in elfico: «Non sono sicuro che ci possiamo fidare.» . Avevano attraversato il mondo e il tempo insieme, la sua presenza era una costante, un legame al passato che ancora non si era dissolto. E ora c’era anche questo nano, Hrolfr, un’altra scheggia di storia raccolta nel cammino. Se Seldanna aveva visto in lui una risorsa, allora Enarion avrebbe sospeso il giudizio… per ora. Il suo sguardo si spostò sul fuoco, e senza volerlo, la memoria lo trascinò indietro nel tempo. La Torre Bianca di Tor Leah nel Continente Occidentale, alcuni decenni prima Era giovane allora, con il peso del nome Amar ancora saldo sulle spalle e la furia della guerra impressa nella memoria. La Torre Bianca di Tor Leah lo aveva accolto come un rifugiato del passato, uno studioso della battaglia, e il suo apprendimento era stato duro come l’acciaio forgiato. Era lì che aveva conosciuto Seldanna. La prima volta che si erano incrociati era stato nella biblioteca della Torre. Lui era immerso nella lettura di un antico trattato sulla divinazione bellica, quando una figura alta e imponente si era seduta accanto a lui senza preavviso. «Non dovresti leggere quel libro senza prima studiare il Trattato di Althir sulla Percezione Temporale.» La voce era stata ferma, con un lieve accenno di divertimento. Quando aveva alzato lo sguardo, aveva trovato due occhi chiari, penetranti, incorniciati da una cascata di capelli bianchi. La donna aveva l’aspetto di chi aveva vissuto abbastanza da non curarsi più delle apparenze, eppure in lei c’era un’energia che sfidava il tempo stesso. «Mi pare un buon inizio.» Aveva risposto lui, chiudendo il tomo con un gesto misurato. Seldanna aveva riso, un suono sincero e spensierato. «Se vuoi davvero imparare, allora lascia che ti mostri qualcosa.» E così era iniziata la loro conoscenze. Lei lo aveva guidato attraverso il labirinto del sapere, insegnandogli che la magia non era solo potere, ma anche comprensione, che il destino poteva essere letto come un libro, se si sapeva dove cercare. Ma non era stata la sua unica insegnante... Gli altri maestri della Torre lo avevano visto per ciò che era: un giovane spezzato, con uno spirito forgiato nella furia e nel dolore. Ma loro non erano lì per curarlo. Loro erano lì per affinare quella furia. Fra le fila dei Divinatori da Battaglia, aveva scoperto come le sale di Tor Leah non erano solo biblioteche e luoghi di pratica arcana, ma veri e propri campi d’addestramento per strateghi, ed i veggenti il cuore pulsante di un sapere antico che esisteva solo per servire l’arte della guerra. Lì la magia non era contemplazione, ma uno strumento per il dominio. Enarion aveva imparato presto che la preveggenza non era fatta infatti solo di visioni astratte o di predizioni oscure, ma di pura logica affinata dalla magia. I maestri della Torre Bianca lo avevano temprato in questo: imparare a calcolare ogni variabile, a vedere le possibilità come sentieri aperti nella nebbia, a scegliere quello che avrebbe condotto alla vittoria con la precisione di una lama che affonda nella carne. Quando lasciò la Torre per la prima volta, Enarion era ancora un soldato con una visione chiara della guerra. Quando tornò, era qualcosa di diverso. La sua pelle era più pallida, i suoi occhi più freddi. Era stato lontano da troppo tempo, in un mondo che non lasciava spazio all’innocenza. Per mesi aveva marciato con gli esploratori, inseguendo gli orchi che si spingevano troppo vicino alle citta' od ai boschi sotto la protezione di Tor Leah. Era una guerra senza gloria, combattuta nell’ombra degli alberi, dove ogni passo era un potenziale agguato e ogni notte un’altra macchia di sangue sulla terra. Le regole della guerra civile non si applicavano ai campi di battaglia senza testimoni. Qui, la vittoria non era data dalla superiorità numerica o dall’abilità nelle armi: era una questione di paura. Gli orchi erano brutali, ma non stupidi. Avevano imparato a temere gli esploratori elfici. E se la paura era un’arma, Enarion la impugnava senza esitazione. Corpi lasciati a marcire lungo i sentieri. Accampamenti dati alle fiamme nella notte. Trappole che lasciavano i nemici a rantolare nella penombra, prede per i loro stessi simili. Fu durante quelle prime guerriglie, che i soldati che guidava attraverso le sue divinazione presero a chiamarlo "Aerlindir", Il Mostra Via. Si riscosse dai suoi pensieri, tornando al momento presente. «Le stelle ci hanno condotti sullo stesso sentiero.» La sua voce era bassa, priva di inflessioni superflue, misurata come sempre ed in un Comune ben scandito «Ma non esiste alleanza che non abbia un prezzo. Prima di avanzare, vorrei sapere quali sono le motivazioni che vi guidano .» disse saltando con lo sguardo ognuo dei presenti del nuovo gruppo. Diretto come gli elfi spesso non sono, o almeno non quelli che sanno come risultare diplomatici e affabili.
  6. ---senza data--- Una debole luce penetrò le palpebre degli accoliti risvegliandoli: aprendo gli occhi videro che si ritrovavano in una fossa ampia, circolare, forse di circa quindici metri di diametro, con lati alti molti metri. Il terreno era coperto di sabbia umida e puzzolente ed era disseminato di ossa rotte e altri detriti. Incastonate nelle pareti di metallo arrugginite a intervalli irregolari vi erano griglie di ferro chiodate e borchiate di varie forme e dimensioni e globi luminosi tremolanti incassati dietro una spessa rete. Circa sei metri sopra di loro, le pareti della fossa sono sormontate da lame simili a sciabole, ricurve verso l'interno e da spire allentate di filo spinato corroso. Al di là vi era l'oscurità da cui si poteva sentire il lontano rombo di macchinari pesanti. Catene univano i loro polsi e le loro caviglie: addosso avevano solo vestiti, niente equipaggiamento ne armi. @Dop Erano prigionieri. Con loro vi erano altri carcerati, ombre tristi di quelle che dovevano essere statate persone, tutte accomunate da essere state picchiate violentemente. Tra di loro i quattro accoliti presenti si riconobbero: già altre volte si erano incontrati su Bastion Serpentis la sede dell'Inqisizione. Chi li avesse rapiti e ridotti in quello stato era a loro sconosciuto @all
  7. Ciao a tutti, mi chiedevo se si potesse definire la classe in oggetto, rinunciando agli incantesimi (ma non alle abilità speciali, supernaturali o magiche che siano, che possiede). Si potrebbe sostituirli (come i non-spellcasting Ranger e Paladin) con talenti bonus (uno ogni 2 livelli come il guerriero?) selezionabili tra quelli Wildshape, Wild Empathy, Animal Companion, Athletic, Skill Focus (Climb, Jump, Swim.). Come giocatore e come master, lo trovereste equilibrato? Ciao e grazie, MadLuke.
  8. Redwall di Brian Jaques, un libro davvero bellissimo, un fantasy con animali ma con uno spessore dei personaggi e un'evoluzione della trama davvero sorprendenti. Lo lessi giusto a quell'età, penso sia perfetto. Altrimenti i librogame di lupo solitario o di ad&d
  9. Soladain 21 Yarthmont 992, tarda mattina [sereno - fine primavera] Con l'ago che creava una zona dove il buio magico non era presente, Vass esaminò la porta e non trovando trappole l'aprì Al di là l'incanto non era presente e si vedeva una grossa caverna con una prima parte davanti alla porta più alta del resto dello spazio: tra la prima e la seconda parte della caverna vi erano sbarre metalliche che dividevano i due ambienti La caverna non presentava porte apparenti Sul fondo della caverna vi era appoggiato quello che pareva il grosso cilindro metallico di cui avevano sentito parlare dagli Hutakaans: appoggiato sulla superficie laterale, la sua base aveva un raggio di 2 metri e la sua altezza era una decina di metri. Sul fronte vie era quella che pareva una porta Sul lato destro vi era una vecchia scrivania in legno alla quale era seduto un giovane pallido vestito di stracci. Il giovane stava scrivendo alla luce di una sfera magica. Sul soffitto si vedeva il foro del pozzo che dava sulla sala grande del tempio @all
  10. si , io l'ho sempre accostata al primo film di conan il barbaro, senza troppi fronzoli, soprattutto nel presente dell'ambientazione, con un passato invece ricco di storia e spunti interessanti
  11. Scusami, i miei bimbi sono bilingue, la mamma è britannica e molti libri li abbiamo in inglese, non so se ci siano le versioni in italiano. Gli autori sono questi Il ciclo di Arlo – Joseph Delaney The Last Dragon Chronicles – Chris d'Lacey Il Mago delle Nuvole – Kai Meyer
  12. Mi spiace per la tua situazione lavorativa. In questo frangente io aspettavo la risposta di @Theraimbownerd dato che senza saperlo ci siamo ritrovati ad interagire. Sempre che il suo elfo non decida di snobbare il mio povero Kender.
  13. Nel 2023 Roll 20 aveva circa 11 milioni di giocatori registrati. E' da qualche parte in uno dei due link che ti ho mandato. A giugno di quest'anno sarà pubblicato il report ORR, quindi si deve pazientare ancora un po'. Ieri sera, dopo 2 ore di infruttuosa ricerca tra link e pdf, non sono riuscito a trovare i dati che cercavo e mi sono arreso.
  14. Nix "Wandler" - Jack L'incontro con Renner aveva aggiunto ben poche informazioni rispetto a quelle fornite dall'oste. Ti capisco, con questo tempo preferirei anch'io essere altrove dico a Thorek, cercando di farlo smettere di borbottare. Non credo che Elisette ci tenga così tanto in considerazione da darci missioni mirate. rispondo di primo acchito all'altra lamentela del nano Peccato però che sia così fredda, perchè tutto sommato è piuttosto bellina. Trappole e non solo, potrebbero avere qualche sentinella...aggiungo procedendo cercando di non farmi sfuggire alcun dettaglio per non farci sorprendere da trappole, come evidenziato dal forgiato, o eventuali sentinelle che possano avvisare i briganti nel covo. Covo che ancora dobbiamo individuare.. @DM
  15. Seldanna Ilivaris L'elfa aveva accolto con grande piacere una nuova avventura. Tra gli studiosi di Tor Leah era una dei pochi a considerare fondamentale scendere sul campo, esplorare il mondo e recuperare quanta più conoscenza possibile. E per lei tutto era conoscenza, dagli antichi tomi scritti in linguaggi ancora sconosciuti, fino alla più ridicola storia per i bambini. Questo suo atteggiamento aveva portato non pochi malumori nel consiglio di Tor Leah, ma la caparbietà e le capacità dell'elfa avevano avuto la meglio ed ora nessuno osava mettere in discussione la sua parola. E nessuno aveva fiatato quando aveva caldamente "suggerito" che Hrólfr si unisse alla missione. Il nano era ben conosciuto alla torre ed era riuscito a guadagnare la fiducia di molti, in parte per le sue grandi abilità, in parte per la sua maestria con gli alcolci. Seldanna inizialmente era decisamente più interessata a quest'ultima, ma anche lei col tempo aveva imparato ad apprezzare la compagnia del nano, complice anche una missione di recupero in cui erano stati coinvolti entrambi. Non dare per scontato che nessuno conosca la nostra lingua e impara a fidarti un po', è vero che la catena è tanto forte quanto il suo anello più debole, ma servono molti anelli per farne una rispose sempre in elfico Aveva imparato molto bene a conoscere il carattere del suo studente e oramai il suo atteggiamento diretto non la infastidiva, ma sapeva bene che spesso i suoi modi venivano male interpretati da chi non lo conosceva suvvia Enarion disse sollevando un boccale brindiamo a questo incontro, Hrólfr hai ancora quella buonissima birra di tua produzione? finì il contenuto del boccale per poi allungarlo verso il nano Io sono Seldanna, prima bibliotecaria di Tor Leah sorrise presentandosi la domanda di Enarion, per quanto posta in maniera un po' scortese, è però una buona domanda lanciò una veloce occhiata di rimprovero al suo allievo, ma subito tornò a sorridere Aspetto
  16. ambientazione semplice ma molto interessante, conosco di "fama" Kossuth e Tempus
  17. 1 punto
    L'ho considerata azione preparata. Aspetto anche il post di @MaxEaster93 per andare avanti. Come ho un ritaglio di tempo vi do una descrizione migliore dei nani. Purtroppo a differenza degli altri ancora non ho trovato un immagine che mi soddisfa.
  18. bellissima ambientazione, ho fatto alcune avventure ambientate a narfell, tra barbari, demoni e rovine perdute.
  19. Per quel che riguarda i Forgotten Realms c'è la serie di articoli "Le Nazioni del Faerun", oppure questo libro che però esiste solo in inglese. https://www.dmsguild.com/product/51644/Grand-History-of-the-Realms-35
  20. Fireday 11 Mustering 420, sera [Sereno - Fine Primavera] Il fuoco del focolare scoppiettava emanando un odore di aghi e un gradevole calore Quando avevano aperto la porta i compagni della mano avevano incontrato un gruppo di avventurieri accampato e fra questi Lainadan aveva riconosciuto un sacerdote nano suo amico e conoscente Questi stavano indagando sulla presenza di una potente energia extraplanare nella regione e una divinazione aveva loro mostrato che proprio la Mano era sulle stesse tracce: proprio il portale divinatorio che lo stregone Kain, attraverso il mago Veoden, aveva chiesto loro di ritrovare nella tomba del grande re hobgoblin Kruk-Ma-Kali, pareva essere la chiave di ciò E Hrolfr e Lainadan facilitarono l'incontro. Ora i due gruppi erano uniti e avevano una missione comune. Solo Byrnjolf decise di allontanarsi: il possente guerriero voleva ritrovare le loro guide. Forse li avrebbe raggiunti in seguito @all
  21. 1 punto
    I due archi che avete recuperato sono entrambi Archi corti +1 compositi +1.
  22. Ah, il rugginofago! L'unico mostro che abbia sinceramente detestato in un GDR. Era nell'avventura introduttiva del manuale, ricordo. Ed è uno dei motivi per cui ora faccio personaggi monaci.
  23. Dunque, fonte ufficiale Roll20: 9 anni fa i sottoscrittori erano 1.3 milioni, nel marzo 2021 erano poco più di 8 (!!!) milioni (https://en.wikipedia.org/wiki/Roll20). Questo è il report (sempre del 2020): https://blog.roll20.net/posts/the-orr-group-industry-report-q4-2020-8-million-users-edition/ Dati vari e assortiti: https://www.globalgrowthinsights.com/market-reports/tabletop-role-playing-game-ttrpg-market-103239 https://www.themarketintelligence.com/market-reports/tabletop-role-playing-game-ttrpg-market-3921 Stasera vedo se trovo altro. So di avere da qualche parte i report di Enworld e ICV ma non so dove 😞
  24. Non la vuoi, fidati, dalla quarta edizione in poi hanno distrutto l'ambientazione con terremoti, nazioni distrutte e deicidi solo per cacciarci dentro i Dragonidi. Personalmente per mappe e ambientazione ti consiglio di usare i moduli di Advanced o il volumone che uscì per la Terza Edizione.
  25. Eberron non mi è mai piaciuta come ambientazione. Troppo tecnologica. La sua pubblicazione scivolerà sul piano inclinato della mia indifferenza. A quando una Enciclopedia dei Reami Dimenticati?
  26. io parlo per me : non parto certo con l ' intenzione di scortesia , anche perchè di offesa non c ' è traccia , è questione di logica , io penso che se su un forum italiano , si parla del gioco in edizione italiana ... le risposte siano in italiano (o in italiese , come sostengo da sempre) . inoltre , anche usando google traduttore , certi termini italici scelti non hanno corrispondenza (magic missile = missile magico , non dardo incantato) (carrion crawler = strisciatore della carcassa , non verme iena) .
  27. più che altro a volte la traduzione può aiutare a capire una frase che per noi (e la nostra cultura) non ha senso ma ce l'ha in inglese (o altra lingua) Un esempio rapido preso dal giapponese, loro alle domande negative rispondono in modo opposto rispetto a noi. Poichè in Italia si studiano anche altre lingue (tedesco, francese e spagnolo) non è male andare incontro a chi sa queste lingue ma non l'inglese. Di base concordo comunque con @The Stroy
  28. Premesso che in questa sede io personalmente non ho accusato nessuno di pigrizia, e che è del tutto naturale che chi ha fatto le elementari negli anni '80 e oggi ha lavoro e famiglia non abbia giustamente tempo di impararsi una lingua per giocare ai maghetti, è chiaro però che ci sono diversi livelli. Un conto è non volersi tradurre (o anche solo leggere) un'intera avventura in inglese, che ci sta. Però non serve andare lontano per vedere che molto spesso ci sono persone e utenti che si rifiutano ciecamente di cercare su Google fosse anche un singolo termine in inglese il che, oltre che una scortesia verso l'interlocutore, è anche una manifestazione di pigrizia bella e buona.
  29. Sono contento che stiano prendendo piano a piano in mano tutto. Personalmente è una cosa di cui mi frega ben poco, ho imparato da anni che se non voglio aspettare devo adattarmi all'inglese (cosa che ho fatto), ma perlomeno ora la gente saprà che i manuali verranno tradotti. Non mi esprimo sul discorso sapere o no l'inglese nel 2019, perchè si aprirebbe un vaso di Pandora che sarebbe altamente OT.
  30. Guarda posso essere concorde che un po' di sana autocritica non fa mai male, in inglese ne abbiamo da migliorarci. Ma da qui a dire che serve un inglese elementare per riuscire a tradurre un' avventura media ne passa di acqua sotto i ponti. Ho letto centinaia di discussioni nei forum inglesi, ho seguito diverse serie tv in inglese, ma mi servono in genere diverse ore per tradurre anche solo delle semplici one-shot, questo perché hanno un lessico ben più difficile e articolato che nei manuali base. Quindi questo mi porta ad essere pigro?
  31. buon per chi ne ha il tempo , io faccio già i salti mortali per poter giocare .
  32. Ragionare in senso assoluto lascia un po' in tempo che trova. Siamo un Paese membro dell'Unione Europea e del G8, non è che possiamo confrontarci con l'Etiopia e sentirci soddisfatti di saper l'inglese meglio di loro. In inglese facciamo schifo e non è certo cosa da proclamare in tono d'orgoglio il ritenere che, nell'età della globalizzazione, di internet e dell'informazione, abbiamo "altro (ma si legge: di meglio) da fare" che non imparare quel tanto di inglese elementare che servirebbe per comprendere i manuali di D&D (e non solo).
  33. Oh beh con l' essere, come al solito, il fanalino di coda in Europa lo supponevo già. Muso sembrava che ne parlasse in senso assoluto.
  34. Parliamone. Peggio di noi in Europa c'è solo la Francia. Nel mondo, solo la Cina, la Russia, (EDIT: il Giappone) e nazioni del Terzo Mondo.
  35. Io personalmente sono contento che ci sia stata la localizzazione. A costo di sembrare "quello pigro", sinceramente io non ho la sbatta di tradurmi un' avventura da 200 e passa pagine. E riguardo ad essere i peggiori con l' inglese, non è assolutamente vero.
  36. Avevo esultato nel momento dell'annuncio della localizzazione di questo gioco...purtroppo avevo il presentimento che al di là dell'annuncio mi sarei dovuto invecchiare prima di poterlo avere tra le mani :(
  37. Figlio di 9 anni, appassionato di manga e D&D Lo hobbit (l'inizio ideale) Le cronache di Dragonlance (cominciando da I draghi del crepuscolo d'autunno) Il cavaliere drago di Gordon Dickson (anche noto come Il Drago e il George)
  38. Snorri Laikarakkin Continuo i lavori per tornare a far funzionare il golem, consapevole dell'investimento che sto facendo. Mi chiedo se sia giusto sacrificare ciò che ho guadagnato di recente, e spero che l'investimento sia fruttuoso. Ultimamente, mi faccio vedere al tempio di Yesna, guarda caso quando anche i Klaya si presentano. Gli chiedo come si trovano fuori dalle mura, se di recente hanno avuto problemi, se si sentono al sicuro, e quanto tempo trascorrono di solito all'interno della fortezza e se si sentono bene accolti durante le loro visite al tempio. Gli interrogo anche su chi sia il loro capo, ma non prima di essermi presentato come membro del consiglio. Gli chiedo anche se il loro capo ha qualche progetto per il futuro e gli dico anche che ogni tanto mi piacerebbe scendere a visitarli: sono un accademico e uno storico che vorrebbe conoscere meglio i suoi salvatori.
  39. Sinceramente non mi sembra possibile. Talenti ogni due livelli diventa un guerriero con una selezione di talenti diversa. Magari si potrebbe fare uno molto più orientato all'uso delle forme selvatiche e i talenti potrebbero essere introdotti in quella direzione. Ma di base non sento grosse necessità di fare una cosa del genere, un druido che non casta (o casata poco) esiste già, si chiama ranger.
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