Code "Lenny" Ashtrayer
Azalea, Zarkov "Astalunga" Tianon
Roxy e Neldor Iliyadar
La situazione è surreale: la capitale sembra essersi fermata e le persone si sono diradate, formando una specie di arena. Al centro ci siete voi, incontrati per pura casualità, a fissarvi con sguardo incredulo.
Più che guardarvi l'un con l'altra, avete gli occhi fissi sulla gemma che volteggia a mezz'aria ed osservate, chi con stupore, chi con cupidigia, l'evorversi della situazione.
-Ur'Grak Lashar!- sbraita l'orco nella sua lingua madre, indicando la pietra con il grosso femore stretto in mano. Si muove in avanti con una certa rapidità, nonostante la stazza, ed allunga la mano libera per afferrare la gemma...ma questa sembra avere volontà propria e pare poter modificare a suo piacimento le leggi della fisica. Lo vedete tutti quella sorta di prodigio: con uno scatto accelera la discesa, sorpassando l'arto del ferale essere dalla pelle grigia.
-Nooo!- ulula l'orco sgranando gli occhi giallognoli.
Il rubino, dal canto suo, non sembra voler interrompere la sua caduta, ed anzi pare che il suo volere sia quello di...
...schiantarsi al suolo.
Come un macigno, il gioiello finisce al centro di quell'arena improvvisata, tra i piedi del piccolo halfling, a qualche metro da voi tutti.
L'impatto è silenzioso, innaturale.
In equilibrio su uno spigolo, rimane fermo per qualche istante, prima di appoggiarsi a terra su una delle innumerevoli facce.
Resta lì, immobile.
Un silenzio disumano cala sulle strade della capitale.
Poi, in maniera quasi impercettibile, sentite il chiaro rumore del vetro che inizia ad incrinarsi...
L'attimo dopo della gemma non c'è più alcuna traccia: al suo posto un'infinità di frammenti sparsi a terra, che hanno perso il loro colore acceso. Sono spenti, inermi, simili a piccoli sassolini.
L'orco scuote la testa, piegandosi a toccare i pezzi della pietra.
-No...no...Ur'Grak Lashar!- ripete come un mantra.
Alla fine, con occhi di brace ed uno sguardo omicida sul volto, si gira verso il piccolo halfling, piombando su di lui come un terribile boia.
-Tu!!!- ringhia afferrando il piccoletto per la collottola. Non compie nessuno sforzo nell'alzarlo a mezz'aria: sembra stia sollevando un ramoscello d'ulivo.
-Tu! Kura ora spezzare te!- ulula, il volto deformato nella smorfia dell'ira.
Lenny
Zarkov
Neldor Iliyadar
Roxy
Azalea