SISTEMA DELLA CORRUZIONE
Il sitema della Corruzione di Adventures in Middle-earth è una delle regole più originali del manuale, probabilmente derivato direttamente dal Gdr L'Unico Anello. Si tratta di una regola particolare e interessante, forse un po' complessa per lo standard di D&D 5e e non adatta a tutti i setting, ma decisamente in linea con le esigenze richieste da una ambientazione come quella della Terra di Mezzo e, comunque, capace di dare vita a una interessante atmosfera.
Arda, dopotutto, è un mondo costantemente in balia della lotta fra la luce (rappresentata dai Valar e dalle terre d'oriente) e l'oscurità (rappresentata da Morgoth e dal suo discepolo e prosecutore, Sauron, così come dalle terre cupe dell'ovest). Negli ultimi secoli Arda è finita sempre piu vittima dell'ombra, per via della decisione dei Valar di abbandonare la terra a sè stessa, dell'inabissamento del Beleriand e di Numenor e, per finire, a causa della creazione degli Anelli e del rafforzamento di Sauron. In un mondo in cui le forze del male sono riuscire a conquistare una posizione sempre più rilevante, mentre le forze della luce hanno sempre più chiaramente deciso di lasciare le creature terrene sole nel risolversi i loro problemi, è normale che uno dei temi principali sia il senso di costante minaccia rappresentato dall'ombra e dalla corruzione che essa porta, tanto nel corpo, quanto nell'anima.
Il sistema della corruzione serve proprio a rappresentare in gioco questa costante minaccia di rimanere preda dell'oscurità. Durante la campagna, i PG subiscono costantemente il rischio di accumulrare i Punti Oscurità (Shadow Points). Tipicamente, i Punti Oscurità possono essere acquisiti se il personaggio si trova a vivere situazioni psicologicamente traumatizzanti (ad esempio, essere testimoni di un omicidio, subire tortura, trovarsi a vivere eventi orrorifici, ecc.), se visita uno dei luoghi corrotti dall'Ombra, se il PG cede alla tentazione di compiere malefatte (ad esempio, minacciare qualcuno, mentire spudoratamente, manipolare sottilmente qualcuno, agire in maniera codarda, torturare o uccidere qualcuno, ecc.) o se entra in contatto con tesori maledetti. A seconda della gravita dell'atto compiuto o dell'evento vissuto, oppure dell'entità del potere oscuro che ha corrotto il luogo visitato o l'oggetto posseduto, si possono accumulare in un colpo più o meno Punti Oscurità (in media da 1 a 3). Quando il personaggio arriva a possedere un numero di Punti Oscurità pari o superiori alla sua Saggezza subisce una nuova Condizione chiamata Miserabile (Miserable), che rispecchia l'indebolirsi dell'anima del PG a causa della sofferenza o del senso di colpa, e che impone una serie di penalità. A quel punto, ogni volta che i PG miserabili eseguono una prova, un attacco o un tiro salvezza, ed ottengono un risultato pari o inferiore alla differenza che c'è tra i Punti Ombra e la Saggezza del PG (se un PG ha Saggezza 10 e 16 Punti Ombra, i risultati che vanno da 6 a 1), perdono il controllo e la loro anima si corrompe in maniera più seria. Sostanzialmente, a questo punto i PG soffrono di una pazzia momentanea (che funziona con meccaniche differenti dalle Follie di D&D 5e), subiscono un Punto Oscurità permanente (che bisognerà, poi, sommare automaticamente a tutti i Punti Oscurità di nuovo guadagnati in futuro), acquista una Debolezza dell'Ombra e, infine, si trova i Punti Ombra resettati a zero (ovviamente tranne i Punti Ombra Permanenti).
A questo punto, un ruolo centrale lo acquistano le Debolezze dell'Ombra (Shadow Weakness), la cui tipologia subita dal PG è decisa dalla sua Classe e che aiutano a rendere effettivamente percepibile la degenerazione dell'anima del PG. Le Debolezze dell'Ombra sono divise in 5 categorie: La Maledizione della Vendetta (Curse of Vengeance), la Malattia del Drago (Dragon-Sickness), la Tentazione del Potere (Lure of Power), la Tentazione dei Segreti (Lure of Secrets) e la Follia Delirante (Wandering-medness). Ad ogni categoria sono associate 4 Deolezze, ordinate per gravità. Quando si acquista una Debolezza per la prima volta, il PG acquista quella di grado 1 corrispondente alla categoria a cui è associata la sua Classe. Ogni volta che, a causa della sua degernazione, il PG dovrà acquistare una nuova Debolezza, dovrà selezionare quella di entità più grave, fino a che arriverà a prendere la 4a, ultima e più devastante.
Di per loro, le Debolezze sono tratti narrativi come le Speranze e le Disperazioni o, come in D&D 5e, gli Ideali e i Tratti della Personalità. Proprio per questo, forniscono una traccia su come interpretare il proprio PG e consentono di acquisire Ispirazione se il giocatore sceglie di interpretarle (il giocatore, quindi, è spinto a interpretare anche i lati oscuri e negativi del suo PG, in cambio di un premio). In aggiunta, tuttavia, proprio per rendere concretamente percepibile il degenero del personaggio, ogni nuova Debolezza ottenuta dopo la 1a impone al PG una serie di penalità che influenzano negativamente le sue capacità di interagire con il mondo attorno a lui, in particolare per quel che riguarda le prove di tipo sociale. Nel momento in cui, infine, il PG si trova ancora nella circostanza di dover acquisire una nuova Debolezza, ma ne ha già ottenute 4, egli si corrompe del tutto e smette di essere giocabile, divenendo piuttosto un PNG o uscendo del tutto dalle vicende della Campagna.
Il pregio di questo sistema è che aiuta concretamente a rendere percepibile la discesa nell'oscurità del personaggio, anche se lo fa in una maniera in un certo modo articolata. Di per sè, inoltre, il sistema risulta perfettamente in linea con l'atmosfera richiesta dalla Terra di Mezzo ed ogni passaggio, dall'accumulo dei Punti Ombra, alla pazzia temporanea, fino all'acquisto delle Debolezze, corrisponde pienamente a quello che viene descritto in molti passaggi dei libri (corruzione dell'Unico Anello in primis). Analizzando la regola per quello che è il suo scopo originario, l'unico difetto che riscontro è che, quando si tratta dei momenti di pazzia temporanea, la regola prevede che il giocatori passi il PG sotto il controllo del DM. Questa scelta di design è decisamente vecchia e anacronistica, soprattutto considerando il già buon esempio delle Follie descritte nel manuale del Giocatore di D&D 5e. Se la logica del lasciare il PG nelle mani del DM poteva ancora essere accettata anni fa, oggi sicuramente appare assurda e inammissibile. Un giocatore non dovrebbe mai essere messo nella condizione di perdere il controllo totale suo suo PG ma, piuttosto, in quella di avere i mezzi per poter giocare lui stesso il degnero del proprio PG. Per questo, piuttosto apprezzo moltissimo la regola delle Debolezze che, oltre a fornire imput narrativo, introducono soluzioni meccaniche che aiutano a giocare il degenero del PG, senza per questo imporre la perdita del controllo dello stesso.
Per quanto riguarda il riutilizzo di questo sistema in altre ambientazioni, ciò è possibile ovviamente solo in quei setting che possiedono del sovrannaturale o, quantomeno, un concreto rischio di degenero psicologico e morale. Considero, dunque, riutilizzabile questo sistema ad esempio in setting in cui si vuol far sentire concretamente la minaccia della corruzione imposta dalle forze demoniache o simili entità corruttive (ad esempio, una campagna medievale o una campagna gotico-vittoriana incentrate sulla lotta contro i demoni). Allo stesso tempo, trovo questo sistema utile anche per rappresentare il senso di corruzione e di perdità di sanità mentale tipico delle storie Lovecraftiane. Questo sistema, infine, lo vedo bene, una volta riadattato per togliere gli aspetti sovrannaturali, per rappresentare il rischio di degenero psicologico e morale in campagne non sovrannaturali, ma in cui hanno una grande centralità le tematiche mature e traumatiche (ad esempio, storie di horror moderno, thriller e storie incentrate su temi maturi). Naturalmente, per portare questo sistema in altre ambientazioni, sarà necessario eseguire più o meno variazioni, in base a quanto diversa è l'ambiemtazione rispetto a quella della originale della Terra di Mezzo.