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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 27/12/2021 in tutte le aree

  1. 😐 Ammetto che su Mystara sono rimasto agli anni '90, ma vuoi dirmi che nel Granducato di Karameikos si consumano delitti più gravi che rubare le caramelle ai bambini o maltrattare i cuccioli di animali?
  2. Ci sono varie ambientazioni spesso ispirate a serie letterarie più mature, come Melniboné, Westeros, o le terre di Aquilonia durante il periodo hyboriano, o anche l'europa della Masquerade. Per tutte sono usciti moduli per giochi di ruolo. Tipicamente sono meno high fantasy, o verso il gothic (Masquerade, Melniboné) o verso il low fantasy (Westeros, era hyboriana). Le ambientazioni standard di D&D sono, visto il sistema, sempre high fantasy: ha poco senso opprimere i poveri se un incantesimo può fare il lavoro di 1000 contadini. La lotta per il potere è una lotta tra potenti eroi che possono piegare le regole della realtà con il loro proprio potere, non tra gente che ottiene il loro potere opprimendo/schiavizzando i poveri (low fantasy) o mangiandoli/prendendogli l'anima (gothic). I contadini in high fantasy sono inutili comparse, ma non particolarmente oppressi. PS: mi piace tantissimo il fatto che hai scritto questo post due ore prima di Natale! Oh oh oh! Voglio schiavi e sangue e sofferenza! Oh oh oh! 🙂
  3. A distanza di 4 anni dall'uscita di questa apprezzata serie di articoli che analizzano le classi del Manuale del Giocatore, abbiamo deciso di riproporveli per maggior visibilità. Avvertenza sul materiale recensito Questa serie di articoli è stata pensata per parlare solamente del materiale pubblicato all'interno del Player's Handbook/Manuale del Giocatore di D&D 5E. Vi vogliamo ricordare, comunque, che le regole presenti in questo manuale non sono necessariamente le uniche a vostra disposizione. Negli ultimi anni, infatti, la WotC ha pubblicato vari altri supplementi contenenti nuove opzioni di gioco e pubblica sul proprio sito la serie di articoli Unearthed Arcana/Arcani Rivelati, pensata per far testare al pubblico sempre nuovo materiale (riguardo gli altri supplementi e gli Arcani Rivelati, potete trovare in Home le nostre recensioni e news relative). IL BARBARO Descrizione generale Nella sua visione più comune il Barbaro è un combattente selvaggio e privo di freni, che impugna un'ascia gigantesca e, gridando e sbavando, carica verso il nemico come un folle, incurante della propria salute. Il Barbaro è, infatti, in particolar modo legato al concetto dell'Ira, la furia devastante che ne infiamma lo spirito durante le battaglie, trasformandolo in una minaccia inarrestabile. E in effetti chi non vorrebbe un amico in grado di tranciare a metà gli avversari a guardargli le spalle? Ovviamente ci sono vari modi per giocare un personaggio del genere, anche molto diversi dalla classica immagine normalmente associata alla Classe. Vi rimandiamo alla sezione Interpretazione per alcuni spunti. Per quanto riguarda invece l’aspetto tattico, il ruolo del Barbaro in un gruppo non è così scontato. Certo, è un tizio veramente grande e grosso e che probabilmente contribuirà a macellare i nemici, ma è anche uno scudo vivente, una specie di muro di carne tra i suoi compagni e i pericoli che li circondano. Fuori dalla mischia, il Barbaro è principalmente utile per i lavori pesanti, ma è anche un ottimo atleta ed è probabilmente un buon personaggio con cui intimidire prigionieri o nemici prima di dover usare le maniere forti. Caratteristiche I suggerimenti che vi diamo in questo capitolo sono da considerarsi un generico esempio, potete come sempre costruire il vostro personaggio seguendo le vostre personali preferenze e idee. Come costruire quindi un Barbaro? Sembrerà forse strano, ma il mio personale consiglio è di non mettere come caratteristica più alta la Forza, come suggerito nel Manuale del Giocatore, ma di puntare invece sulla Costituzione. Perché vi chiederete? Perché il Barbaro ha già un’ottima resistenza ai danni e parte con il più alto Dado Vita di tutte le classi, quindi può essere una buona scelta capitalizzare sulla cosa e rendere il nostro personaggio ancora più resistente. Tra le altre cose, il Barbaro può scegliere di non indossare armature e sommare sia la Destrezza che la Costituzione alla propria Classe Armatura. Esatto, a torso nudo può tranquillamente eguagliare le difese fornite da alcune armature. Detto questo si può poi puntare su Forza e Destrezza, solitamente in quest’ordine, dato che sono sempre utili: la prima per attaccare, sollevare oggetti pesanti e così via, la seconda per aumentare la Classe Armatura e l’iniziativa. Per la distribuzione delle caratteristiche mentali considerate che il Carisma è utile per le interazioni sociali, che la Saggezza vi rende più svegli e percettivi e che l’Intelligenza…beh a che serve? Un barbaro lancia un solo incantesimo, e si chiama “Spacca e Distruggi”. É comunque il caso di avere delle caratteristiche mentali decenti, perché l’ultima cosa che si vuole è vedere il proprio possente personaggio rivoltarsi contro i suoi alleati oppure fuggire in preda al panico... Questi, ribadiamo, sono solo dei consigli generici e di base più legati ad un aspetto di efficienza tattica. Visto, però, che nella 5E tutti i personaggi possono affrontare vari generi di sfida e perseguire diversi approcci al gioco, potete sempre decidere di distribuire le Caratteristiche in maniera differente, allo scopo di creare un Barbaro più particolare e maggiormente incentrato su altri aspetti del gioco. Ad esempio, se volete creare un Barbaro che sia anche il leader di una tribù di cacciatori-raccoglitori, incaricato dal suo popolo di fare da mediatore tra le esigenze della comunità e gli estranei del mondo civilizzato, nulla vi vieta di assegnargli qualche punto in più al Carisma e/o alla Saggezza per riflettere la sua abilità nel guidare il gruppo e nel comprendere istintivamente le intenzioni degli altri. Un simile Barbaro non sarà, dunque, solamente una classica macchina da guerra, ma risulterà preziosissimo quando i suoi compagni di gruppo o altri esponenti del mondo civilizzato avranno bisogno di intavolare un dialogo pacifico con la tribù del barbaro o con altre popolazioni similari. Capacità di classe Il Barbaro è caratterizzato da una capacità unica, ovvero l’Ira: può entrare in questo stato poche volte al giorno, ma quando ciò avviene diventa veramente terrificante. Può resistere a danni ingenti, potendo quindi fungere da bersaglio principale per i nemici, e i suoi attacchi divengono ancora più poderosi. Oltre ad essere incredibilmente forte, il Barbaro ha anche altri pregi: finché non indossa armature pesanti è più veloce di una persona normale e, inoltre, ha una sorta di sesto senso che lo avvisa di agguati e pericoli. Al livello 5 riceve un attacco aggiuntivo, e al livello 9 i suoi colpi critici infliggono ancora più danno; due livelli dopo può sopravvivere ad un singolo colpo che lo porterebbe alla morte, restando invece in piedi pronto alla lotta. Infine è l’unico personaggio che possa raggiungere alla fine della sua carriera un massimo di 24 in Forza e Costituzione (gli altri si fermeranno a 20). Sottoclassi Il Barbaro ha a disposizione due sottoclassi, dette Cammini Primordiali, e deve sceglierne una al livello 3. Il Cammino del Berserker è la strada che porta i Barbari verso i limiti più estremi della propria Ira: scelta o dannazione, questo è il percorso attraverso il quale i Barbari - volenti o nolenti – si immergono a fondo nella ferocia della propria Ira, trasformandosi in macchine di distruzione. Questa Sottoclasse, infatti, si concentra sul combattere con ancora maggior violenza e abbandono di quanto accade con un comune barbaro. Durante l'Ira il Barbaro Berserker attacca una volta in più ed è immune alla paura e agli effetti di controllo mentale. Al livello 10 può addirittura spaventare i propri nemici con un mero sguardo e reagire ai loro assalti attaccandoli a sua volta. D’altra parte, una volta finita l’Ira il Berserker si affatica e diventa quindi un poco più fragile. Il Cammino del Combattente Totemico invece punta ad una visione più spirituale e ad una maggior vicinanza alla natura: è il Barbaro che trae il proprio potere entrando in comunione con gli spiriti della natura, sacri per lui, per il suo popolo e per la sua tribù. Il Combattente Totemico riceve dei poteri basati sugli spiriti animali che lo aiutano, capacità che lo rendono più versatile e ne modificano molto lo stile di combattimento. Gli spiriti sono quelli dell’Aquila, del Lupo e dell’Orso: il primo è più agile, il secondo premia il gioco di squadra e il terzo aumenta ulteriormente la resistenza. Questa Sottoclasse offre anche l'accesso ad alcuni incantesimi, che permettono al barbaro di parlare con gli animali ed espandere i propri sensi: non è un incantatore vero e proprio, ma di certo queste aggiunte sono piuttosto interessanti. Interpretazione La classica immagine del barbaro è quella di personaggio selvaggio, istintivo, feroce, legato al mondo della natura e appartenente a una qualche popolazione tribale. Anche questo ruolo tradizionale può essere interpretato in varie maniere, a seconda dei modi in cui volete sviluppare i singoli aspetti della Classe e a seconda delle caratteristiche dell’ambientazione utilizzata dal vostro DM. Quando creerete il vostro Barbaro, potrebbe essere una buona idea porsi delle domande per decidere i dettagli con cui personalizzarlo e renderlo più divertente da giocare. Quelle che seguono sono solo alcune domande di esempio pensate per aiutarvi a trovare qualche spunto: sentitevi liberi di pensare ad altri concetti ed idee e perseguire approcci differenti. Pensando ad una classica origine tribale per un Barbaro potete chiedervi quali siano le caratteristiche della comunità tribale da cui proviene e la situazione in cui si trova nel momento in cui ha inizio la vostra campagna. Come si articola tale società e quali ne sono gli usi e i costumi? Esistono particolari abitudini o rituali che il vostro Barbaro pratica, e qual è la sua fede? E’ devoto agli spiriti della natura oppure si è convertito a una religione predicata dai sacerdoti del mondo civilizzato? Inoltre tenete da conto il ruolo che il vostro Barbaro aveva all’interno della sua tribù, dato che esso si potrebbe rispecchiare nel suo Background. Era un cacciatore o un guerriero? Uno sciamano oppure un artigiano? Un contadino oppure un musico? Un mercante oppure un capo tribù? Oppure è un reietto, scacciato dalla sua stessa gente per un crimine che ha commesso o di cui è stato accusato ingiustamente? Ognuna di queste domande può trovare una risposta e un aggancio, sia interpretativo che meccanico, in uno dei vari Background, uno degli aspetti alla base della costruzione di un personaggio in D&D 5E. L’Ira del Barbaro è inevitabilmente uno degli aspetti più importanti della Classe, quindi è un altro aspetto su cui riflettere e porsi domande. In cosa consiste l’Ira del vostro Barbaro e da dove origina? E’ un puro istinto animalesco a cui il personaggio attinge nei momenti di pericolo, oppure è semplicemente una profonda e incontrollata ferocia, magari conseguenza di traumi subiti nel proprio passato? E’ il dono ricevuto da uno spirito o da una divinità, oppure è la maledizione imposta da uno spettro o da un demonio? O ancora si tratta di uno stato in cui il personaggio si cala in battaglia ingerendo una combinazione di sostanze, il cui uso è alla base di un rito sciamanico tramandato di generazione in generazione? E quest’Ira è considerata dal Barbaro e dai suoi compagni una benedizione o una maledizione? E’ un dono straordinario, considerato addirittura un vanto e un onore presso il popolo del Barbaro, oppure è una maledizione che in alcuni casi si può rivelare salvatrice? Ricordatevi, inoltre, che anche la Sottoclasse scelta per il vostro PG vi può aiutare a definire meglio i dettagli del ruolo da interpretare. Prendete in considerazione sia la descrizione generale della Sottoclasse che le singole capacità fornite dalla stessa, e chiedetevi da dove si originino, in che modo il PG possa aver ottenuto tali abilità, in che maniera esse si manifestino e in che modo si collegano con gli altri aspetti interpretativi del vostro PG. Infine un altro dettaglio importante è cosa ha spinto il vostro Barbaro ad intraprendere la strada dell’avventuriero. Ha scelto questa via o ci è stato costretto? Parlate con il vostro DM e decidete assieme a lui le motivazioni che possono aver spinto il vostro PG ad andare all’avventura, in modo da trovare un punto di contatto tra l’idea che avete del vostro personaggio e le necessità che il DM ha per la sua campagna. Studiate assieme a lui obbiettivi immediati e obbiettivi di media e lunga durata del personaggio, così che il DM possa fin da subito creare delle avventure che tengano conto di questi ultimi. E, se possibile, parlate anche con gli altri giocatori del vostro gruppo, in modo da creare collegamenti narrativi tra il vostro Barbaro e gli altri personaggi, così da semplificarvi il gioco, creare un gruppo più unito e fornirvi a vicenda spunti su cui basare la vostra interpretazione. Ad ogni modo, anche se l’immagine del Barbaro selvaggio e tribale è quella più classica, ricordatevi che essa non è l’unica opzione a vostra disposizione. Grazie all'esistenza delle Razze e dei Background in D&D 5E, nulla vi vieta di ripensare la Classe del Barbaro nelle più diverse maniere, anche quelle più atipiche. Qui di seguito potrete trovare alcuni esempi di Barbari un po' fuori dal comune, costruiti pensando a circostanze diverse da quella classicamente proposta come versione standard. Ovviamente, anche per simili personaggi è estremamente utile farsi delle domandi simili a quelle descritte più in alto, così da avere spunti da usare per interpretare e divertirsi al meglio. Naturalmente, simili esempi sono solo dei suggerimenti: sentitevi liberi di modificarli o di inventare i vostri. Il Buttafuori dei bassifondi (Barbaro di qualsiasi razza + Background Criminale): nato e cresciuto nella sordida periferia di una città, lavora come buttafuori in uno dei locali dei bassifondi gestiti dalla locale Gilda dei Ladri. Silenzioso e taciturno, è meglio non avercelo contro quando s’arrabbia…soprattutto se si sta interferendo con gli affari della Gilda. Il Figlio dell'Abisso (Barbaro Cammino del Berserker Tiefling + Background Nobile). Odobrando Versini ha avuto la sventura di nascere macchiato dai peccati del padre, e infatti la sua pelle rossa e le corna ritorte rendono chiara la sua ascendenza demoniaca. Ma non è solo l'aspetto esteriore il problema; infatti Odobrando sente dentro di sé una rabbia e una furia insondabili e inesauribili...voci che gli sussurrano parole di odio verso il mondo. Solo nella battaglia può finalmente trovare sollievo, e lo fa massacrando i suoi nemici con gioioso abbandono. Il Combattente Selvatico (Barbaro Cammino del Combattente Totemico Elfo Silvano + Background Accolito). In seguito alla morte della famiglia, Evelriel ha abbandonato la vita disciplinata degli altri elfi e vive nella foresta con un branco di lupi. Caccia con loro, aggirandosi semi-nuda e armata solo di una lancia, e con il tempo ha anche imparato a parlare la loro lingua. Prega gli spiriti della foresta e ne protegge i figli; con il tempo un piccolo gruppo di druidi ha cominciato a seguirla ritenendola una fonte di ispirazione e una guida spirituale. La Piccola Furia (Barbaro di qualsiasi razza + Background Eroe Popolare). Anche se basso e minuto, è un fiero e valido difensore della propria comunità. Detesta i prepotenti e chi usa la forza per avvantaggiarsi sulle persone comuni e, armato di fionda e randello, pattuglia le terre attorno al suo villaggio. Compensa la taglia ridotta con una furia e un senso di giustizia in grado di muovere le montagne. L’Esperimento (Barbaro di qualsiasi razza + un qualunque Background): rapito qualche anno addietro o propostosi volontariamente in cambio di soldi, ha subito una serie di esperimenti che hanno plasmato irrimediabilmente il suo corpo e la sua mente. Oramai dotato di una robustezza e di una forza innaturali, quando perde il controllo diventa una inarrestabile macchina di distruzione. Conclusione Quindi cosa ne pensate del Barbaro per la 5E? Condividete con noi le vostre idee, opinioni ed esperienze. Visualizza tutto articolo
  4. 😐 Ammetto che su Mystara sono rimasto agli anni '90, ma vuoi dirmi che nel Granducato di Karameikos si consumano delitti più gravi che rubare le caramelle ai bambini o maltrattare i cuccioli di animali? Non nel granducato, solo nella baronia; quest'ultima è governata dal cugino del Duca Stefano Karameikos, che tratta i suoi sudditi come schiavi. Non ricordo il motivo per cui il duca non toglie titolo e terre al cugino, ma mi sembra di ricordare che quest'ultimo (scusa, ma proprio non ricordo il nome) sia addirittura a capo di un gruppo di schiavisti che rapisce gente da un pò ovunque.
  5. Anche il mio (complice la quarantena). Quindi ti serve più il background che tutto il resto…
  6. 😄 Mio figlio completamente controcorrente è voluto andare a dormire alle 21:00 "così la mattina di Natale arriva prima e posso aprire i regali"... Dagli torto..! :-)
  7. Se le stats sono quelle che hai postato prima (15 15 14 13 12 11) io andrei di 15/12/16/11/13/17 con carisma iniziale dispari, elven accuracy come primo feat, warcaster come 2° e +2 car come 3° (e non hai problemi con la forza per le armature pesanti) Tra le 3 quella che secondo me funziona meglio è pal 6/hex 1/incantatore pieno il resto: l'hexblade prende i suoi privilegi migliori al primo livello e per l'avanzamento degli slot da incantatore sei indietro di 4 livelli. Con pal 6/hex 3 e con pal 2/hex 5 sei indietro invece di 6 livelli. La prima la farei solo in caso volessi utilizzare per forza arma a 2 mani (con great weapon master al posto di warcaster ed eldricht mind come una delle invocazioni) mentre l'ultima mi fa scendere una lacrimuccia per i tiri salvezza ed il potere dell'oath of vengeance per avere vantaggio contro un nemico. Inoltre secondo me c'è un po' troppo il rischio di overkill perché tra smite, eldricht smite e psychic blade con critico 19/20 con elven accuracy va a finire che gli spari un critico da 130 danni quando gli restano 60 pf
  8. TdS

    1 punto
    Domani rientro dalle vacanze e lo faccio
  9. ciao a tutti, spero abbiate passato delle buone feste! @Alonewolf87 alla fine faccio 1 livello da bardo e 1 livello da hexblade se ti va bene. Inoltre, io ho 100 Mo, visto che i pg si stanno preparando, vorrei acquistare un nuovo equip: - Vorrei vendere la mia armatura di cuoio; - Vorrei acquistare una Chain Shirt (50 Mo) - Vorrei acquistare un scudo (10 Mo) Se mi dai conferma modifico la scheda scalando i soldi e confermando il livello da warlock (Potremmo far si che lo stocco che uso, cimelio di famiglia, sia in realtà connesso con chi sa quale entità, io ne traggo i poteri senza realmente rendermene conto).
  10. TdS

    1 punto
    Facciamo il punto per le schede ☺️ @Albedo inviata e controllata @Pentolino inviata e controllata , dovresti aggiungere nel dettaglio l'equipaggiamento . @Calistar non pervenuta
  11. 1 punto
    Collegati, così evitiamo fraintendimenti
  12. Con che regolamento giochi? Giusto per capire quanto è facile adattare il tutto. L'avventura contiene dettagli sufficienti per essere spostata in un'ambientazione diversa, la peculiarità dell'Alfeimur che la influenza in particolare è che i chierici possono curare solo i seguaci della propria divinità. La Signoria di Tallia viene descritta nell'Ambientazione ma resta una porzione abbastanza sandbox del mondo. Le descrizioni del culto di Jeesa e dei Fratelli del Pentagono un Master scafato le può desumere dal contesto abbastanza facilmente. Se poi giochi alla 3.x posso recuperare i vecchi manuali nell'HD…
  13. Mitterfrühl 2512 i.c. - Poco dopo ora di pranzo [parzialmente nuvoloso - metà primavera] @Octo Sotto gli occhi di Andimus che guadavano da lontano, i compagni vennero condotti nella vicina Corte del Festival. Questa era una tenda presidiata da due guardie cittadina armate di alabarda e che sull'ingresso montava il blasone della città. Affianco all'entrata vi erano poste due gogne ora vuote ma che in precedenza erano state occupate dal nano ubriacone liberato da Maus Senza per dire tempo il compagni vennero condotti all'interno @Tutti senza Andimus
  14. Waaagh! di buone feste a tutti
  15. Buon natale a tutti. Propongo di mettere il gioco in pausa e di riprendere dopo le feste.
  16. Ora che potete vederlo, Ceredic riconosce la creatura, udita in racconti di avventurieri che prima di voi hanno sfidato il sottosuolo. E' un chuul, antichissima aberrazione che abita le acque sotterranee, partorita dagli incubi di antichi imperi dimenticati che li crearono dotandoli di un'intelligenza superiore rispetto ai semplici animali. Rallo crea un'illusione tra sé e la creatura, sperando di distrarla ma con poca efficacia, mentre Andrej infonde magia nel suo scherno e frustra l'ego della bestia e la sua mente, come affondandone un pugnale. Kyrian e Pennarossa la aggrediscono con efficaci colpi d'ascia e di balestra. Questa, stordita e confusa, reagisce allungando le grandi pinze verso Kyrian, che è però sufficientemente agile da evitarle. Le cose cominciano a mettersi peggio quando un'altro chuul emerge furente dalle acque, ignora la sua illusione e aggredisce Rallo. Lo gnomo viene colpito da una pinzata tremenda stemperata solo dall'arma di Andrej che si frappone limitando i danni, ma senza impedire che il ladruncolo resti intrappolato tra le chele e poi raggiunto da una sferzata dei barbigli tentatolari del mostro. Il corpo di Rallo improvvisamente si irrigidisce immobile. Veleno! vi avvisa la sciamana alle vostre spalle Posso curarlo, ma dovete portarlo da me! *INIZIATIVA, CONDIZIONI, MAPPA* *DADI*
  17. Venerdì 10 Febbraio 1893 - ore 01:25 [sereno] Sotto gli occhi irati di Kapok e il ghigno soddisfatto di Menkhap Banks e Amelia lasciarono la cabina Poi il dottore, con stupore e rabbia del turco, chiamò il capotreno che intervenne avvicinandosi davanti a loro chiedendo "Tutto bene li dentro?" mentre da altre porte delle cabine si aprirono per capire cosa stava succedendo
  18. Martino Umano Monaco Dopo la prima mia uccisione sono ancora più su di giri, è ora che scendano in battaglia pure i miei pugni: senza pensarci due volte mi avvento addosso al mostro marino che ho più vicino. Mi getto nella mischia lanciando un urlo di battaglia che, tuttavia, risuona troppo poco a causa dell'acqua. Un colpo sul volto per stordirlo fin da subito, uno nello stomaco e per finire un calcio rotante dritto nei gioielli di famiglia (sempre che ne siano dotati) che uso come appoggio per darmi una spinta in là
  19. Io ho esperienza con entrambi i mondi. Quando ho iniziato a giocare a D&D anni fa, giocavo con gli amici, poi nel corso degli anni ho iniziato a giocare con sconosciuti (spesso con lo scopo di introdurre ai giochi di ruolo persone nuove) e oggi come oggi per vari motivi gioco quasi esclusivamente online con gruppi di giocatori che recluto "ad hoc" per ogni campagna, e che non conosco prima di iniziare il gioco. Concordo con quello che ha scritto @Bille Boo. Giocare con gli amici: Sicuramente e' vero che c'e' piu' intesa tra amici, e le sessioni hanno un'atmosfera piu' rilassata e spensierata. In linea di massima, anche io preferisco giocare con gli amici. Pero' e' anche vero come dice @Bille Boo che e' anche piu' facile perdersi in chiacchiere e divagazioni. Inoltre, nella mia esperienza un buon amico non e' necessariamente un buon giocatore di ruolo da avere al tavolo, con la complicazione che puo' essere difficile correggere comportamenti indesiderati perche' c'e' il legame di amicizia di mezzo. Nel senso: immagina di avere il classico giocatore problematico che rovina il divertimento del resto del gruppo (per esempio, non prendendo il gioco sul serio quando tutti gli altri giocatori vogliono una campagna seria, oppure agendo in modo da creare caos nel mondo di gioco, ecc), oppure che arriva sempre in ritardo ecc. ecc. Se e' un tuo caro amico, magari ci parli e gli spieghi che il suo comportamento sta causando problemi - pero' se continua, puo' essere difficile allontanarlo dal tavolo di gioco. Sono sicuro che sia un'esperienza comune quella che, giocando con amici, a volte ti ritrovi a dover giocare tuo malgrado con persone che continui a "portarti dietro" in ogni campagna perche' sono amici, ma che se potessi non inviteresti a giocare perche' sono dei giocatori pessimi con cui non ti diverti. Giocare con sconosciuti: Magari manca l'affiatamento iniziale, ma nella mia esperienza si crea via via che si gioca insieme Meno chiacchiere e divagazioni - in parte perche' non ci si conosce, in parte perche' mediamente i giocatori sono piu' interessati al gioco Se c'e' un giocatore problematico e' relativamente facile risolvere il problema perche' non c'e' un legame di amicizia di mezzo. Ci parli, se non si risolve non mi faccio troppi problemi ad allontanarlo dal tavolo di gioco. La cosa piu' importante e' fare un reclutamento molto attento dei giocatori e cercare di capire chi hai davanti *prima* di cominciare. In linea di massima, se cerchi giocatori per giochi diversi da D&D, in genere trovi giocatori decenti senza dover fare grosse selezioni. In pratica c'e' un processo di autoselezione che avviene prima: se sei un giocatore che conosce Apocalypse World e vuole giocarci, prima di tutto vuol dire che probabilmente hai un interesse nei giochi di ruolo superiore alla media visto che AW e' abbastanza sconosciuto al di fuori dell'ambiente, secondariamente probabilmente ti piace un certo tipo di gioco e un certo stile di campagna (es. probabilmente non sei molto interessato a farti la "build"), per cui alla fine e' abbastanza facile trovare giocatori che sono sulla stessa lunghezza d'onda senza fare particolari selezioni. Per D&D e' l'opposto. Dal momento che D&D e' estremamente popolare e conosciuto, se cerchi giocatori da una parte non avrai nessuna difficolta' a trovarli (se metti un annuncio su FB, trovi facilmente 20-30 potenziali giocatori nello spazio di poche ore o giorni), dall'altra devi necessariamente fare una selezione perche' ti arriveranno proposte da giocatori estremamente diversi (qualcuno direbbe "cani e porci"). Avrai i classici giocatori che equiparano D&D al teatro di improvvisazione (background di 45 pagine, vogliono interpretare qualunque interazione in gioco - anche prendersi un panino al bar - recitando in prima persona, ecc). Poi avrai quello che ti arriva con la build minmaxata e combinazioni improbabili di razze/classi (mezzo-drago mezzo-celestiale vampiro warlock 1/stregone del caos 5/ ambasciatore oscuro 3 ecc ecc). Avrai un altro che fara' il lupo solitario e andra' nella direzione opposta a quella del gruppo aspettandosi che il GM essenzialmente gli faccia un'avventura in single player solo per lui etc. etc. Al momento, quando recluto online per D&D, metto una descrizione della campagna il piu' dettagliata possibile, chiedo agli aspiranti giocatori di fare domanda tramite un form online (che sembra una cavolata ma in realta' ti permette di scremare un sacco di gente che palesemente non ha nemmeno letto l'annuncio), e poi gioco una o piu' one shot di prova con i giocatori che ho selezionato. Facendo cosi' riesco a trovare regolarmente giocatori con cui mi sono trovato abbastanza bene e non ho avuto enormi problemi.
  20. Questo nuovo manuale per D&D 5E ci offre più di 250 pagine di divinità, mostri, armi, sottoclassi, razze e molto altro. Theros è un mondo eroico, in cui miti e leggende sono al centro della vita quotidiana. L'ambientazione di Theros è basata sulla mitologia della Grecia antica, ma la base rimane sempre quella di D&D 5E (a livello di classi, incantesimi, regole, eccetera). Se, però, vi aspettavate di vedere elfi e nani in armatura da opliti non è questo il caso. L'unica razza che si mantiene dai manuali base sono gli umani (ovviamente). Gli aspetti che più balzano agli occhi di Theros sono il tema "eroi contro mostri" e l'enorme importanza e presenza degli dei. Il primo di questi aspetti va perfettamente a nozze con D&D. Certo è pur vero che D&D non è semplicemente un massacro di mostri dietro l'altro, ma non si può negare con combatterli sia una parte importante delle partite. Per coloro di voi che non giocano a Magic: the Gathering, Theros non è semplicemente un'ambientazione che usa la mitologia greca e basta. Gli sviluppatori e artisti di MtG hanno preso quelle storie ad ispirazione, ma hanno creato un mondo nuovo, con un pantheon ricco e variegato. Divinità Ci sono 15 divinità attive sul mondo di Theros e, come le divinità greche a cui sono state ispirate, sono una famiglia disfunzionale, piena di rivalità, amicizie e complotti. Le divinità di Theros sono direttamente coinvolte con il loro mondo e si scontrano le une con le altre usando mostri e persone come pedine. Sono legate a tutto, non solo a livello narrativo, ma anche di meccaniche e di avventure. Su Theros le divinità sono state create dai sogni e dalle credenze dell'umanità, e questo li rende umani, fin troppo umani. E fa sì che abbiano bisogno di seguaci, visto che sono stati i sogni dell'umanità a crearli ed è la loro fede nelle divinità a mantenerle in vita. Le persone non si rendono conto di questo, ma gli dei ne sono consapevoli e la cosa è alla base di molte delle loro motivazioni, piani e personalità. Su Theros la devozione dei mortali è la vera fonte del potere divino e questo non viene sempre accettato di buon cuore dagli dei. Theros rimane comunque un'ambientazione politeistica e gli dei sicuramente cercano di ottenere più attenzione e devozione possibile, ma molte persone adorano l'intero pantheon senza troppo focalizzarsi su una singola divinità. E dunque, per quanto Erebos possa odiare Heliod, non cercherà di convertire od uccidere tutti gli adoratori di quest'ultimo. Questa presenza costante e centrale degli dei è parte integrante del sentore mitico di Theros. Tra le varie divinità alcune delle più interessanti per le campagne potrebbero essere: Heliod, dio del sole e autoproclamato “re” degli dei (una sorta di misto tra Zeus e Apollo). Da un lato è l'incarnazione di ordine e giustizia, qualcuno che sicuramente può essere apprezzato da molti eroi. Ma è anche arrogante e eccessivamente autoritario. Può, quindi, fungere sia da figura riverita e amichevole, che da antagonista laddove quello che i PG considerano la “cosa giusta” non corrisponde alla visione di Heliod. Ephara, Karametra e Nylea sono tre dee, rispettivamente incarnazioni della civilizzazione, dell'agricoltura e della caccia. Spesso lavorano fianco a fianco, ma possono anche facilmente trovarsi in opposizione. Erebos è il dio dei morti e può sicuramente apparire come una figura sinistra e spietata, ma non è priva di compassione. Si è trovato quasi a forza in quel ruolo e lo svolge con dedizione, assicurando il ciclo della vita e della morte su Theros. Non è necessariamente un'entità così oscura e terribile come molti pensano. Vengono anche fornite al DM delle linee guida su come creare delle avventure legate agli dei che interferiscono con gli affari dei mortali e tra di queste ci sono degli ottimi suggerimenti su come gestire una forte presenza degli dei: Non togliere scelte ai personaggi. Le divinità possono dire ai personaggi come agire e persino minacciarli se disubbidiscono, ma le divinità non controllano le azioni dei mortali. Non eliminare il senso di rischio. L'intervento di una divinità non dovrebbe assicurare né il successo né la sconfitta. Le divinità possono mutare le sorti di una situazione, ma spetta sempre ai loro campioni agire e rischiare. Doni Sovrannaturali Una parte centrale di molti personaggi giocati su Theros sarà il loro essere destinati a grandi cose o l'essere legati a potenti entità. Su Theros tutto ciò che un PG deve fare per mettersi in strada su un cammino epico ed eroico è semplicemente scegliere di agire. Da un lato questo si traduce nel consiglio dato dal manuale di rivedere i legami, difetti ed ideali dei background del MdG nella maniera più epica possibile. Dall'altro viene incarnato dai Doni Sovrannaturali (Supernatural Gifts). Fin dall'inizio del gioco i PG di Theros ottengono uno di questi doni, che possono essere visti come benedizioni delle divinità, doni di potenti esseri magici come le Sfingi oppure come l'essere nati sotto stelle particolarmente fauste. Eccovi un esempio abbastanza semplice e diretto: Altri Doni Sovrannaturali sembrano quasi delle razze, per esempio Nyxiano (Nyxborn). Un Nyxiano assomiglia ad un mortale ma racchiude un frammento di divinità. Nyx è il luogo mistico dove nascono divinità e mostri. Vengono fornite delle tabelle per gestire le origini e peculiarità di un Nyxiano, ma è sempre meglio parlare con il proprio DM su come meglio intessere il proprio personaggio Nyxiano nella trama. Così come Nyxiano può essere quasi visto come una seconda razza, il Dono Oracolo (Oracle) può essere considerato una seconda razza (specie vista la classe con lo stesso nome e tematiche da Pathfinder). Gli Oracoli aiutano gli dei e gli uomini a comunicare e sono di solito dotati di grandi poteri divinatori, compensati però da grandi difetti e maledizioni. Alcune di queste possono essere spunti interessanti di gioco (ad esempio il non essere creduti, proprio come la mitologica Cassandra), altri sono a mio avviso decisamente frustranti sia per il giocatore che per il DM (ad esempio “so esattamente come e quando morirò, ma non posso fare o dire nulla per evitarlo”). In contrastato ai classici eroi di Theros troviamo il Dono dell'Iconoclasta. Esso permette al personaggio di resistere all'influenza delle divinità sul mondo e fornisce spunti per i PG che sono stufi dell'interferenza degli dei. A specifici livelli del personaggio (invece che a specifici punteggi di Devozione) gli Iconoclasti ottengono poteri che consentono loro di interferire con la magia nel mondo. Avrei preferito la cosa fosse limitata alla magia divina, ma forse sarebbe stato qualcosa di troppo complesso per lo stile di D&D 5E. Devozione Le regole sulla Devozione erano state originariamente presentate sulla GdDM, come variante della Fama per misurare il rapporto tra un PG e il suo dio. La versione della GdDM era basata sull'onorare i precetti e i tabù del dio, ma quella di Theros è legata al soddisfare le richieste e portare a termine i piani della propria divinità. E le divinità di Theros sanno essere molto esigenti nelle loro richieste. In cambio dei poteri conferiti tramite la Devozione si aspettano grandi imprese. Solitamente un'impresa conferisce 1 punto di Devozione e il punteggio di Devozione di un personaggio è legato ad una specifica divinità. Le abilità concesse e le imprese richieste variano in base alla divinità. Per esempio un personaggio devoto a Ephara potrebbe ottenere Devozione quando rovescia un tiranno o aiuta a creare delle leggi più giuste. Potrebbe perdere Devozione se diffonde il panico in una città o ne attacca ingiustamente le istituzioni. A specifiche soglie di Devozione (3, 10, 25 e 50) un personaggio ottiene delle abilità specifiche, che permangono fintanto che si mantiene quel punteggio. Ad esempio un personaggio devoto a Keranos (dio delle tempeste e dell'intuizione) potrebbe ottenere la capacità di infliggere danni elettrici extra (3+), di ritirare tiri salvezza falliti su Intelligenza o Saggezza (15+), avere vantaggio ad iniziativa (25+) oppure incrementare di 2 il suo punteggio di Saggezza o Intelligenza, sia come punteggio che come massimale. Razze Su Theros, oltre agli umani troviamo altre cinque razze: minotauri e centauri (già visti su Ravnica), tritoni (già presenti nella Volo's Guide to Monsters) e due razze completamente nuove, ovvero satiri e leonid. Le prime tre razze mantengono le loro abilità meccaniche dai precedenti manuali, ma sono adattati a livello narrativo all'ambientazione. I leonid sono uomini-leone (simili ma diversi dai tabaxi come popolo felino). Sono forti e resistenti, in grado di vedere al buio e portati a sopravvivere all'aperto. Hanno artigli con cui attaccare e possono emettere possenti ruggiti. Sono regali e fieri e apprezzano poco le divinità e la loro interferenza. Questo loro atteggiamento inusuale per l'ambientazione può fornire interessanti spunti di gioco. I satiri sono simili fisicamente e caratterialmente a quelli mitologici. Sono carismatici ed agili, sempre pronti a darsi a danze e canti. Sono grandi saltatori e possono incornare i nemici. Risultano particolarmente difficili da influenzare con la magia. La loro natura allegra e festosa porta un contrasto necessario alla epicità e serietà degli altri personaggi. Opzioni per i Giocatori Come omaggio ai giochi Olimpici il manuale aggiunge il background Atleta. Come nuove sottoclassi troviamo il Bardo del Collegio dell'Eloquenza e il Paladino del Giuramento della Gloria. Il Paladino del Giuramento della Gloria è in grado di fornire punti ferita temporanei agli alleati quando usa il Punire, e ha vari incantesimi adatti a potenziarsi nell'attacco e nelle difese mentre è intento a compiere le sue eroiche imprese. Il Bardo del Collegio dell'Eloquenza è incentrato sulla dialettica e sulla Persuasione, sicuramente più utile fuori dal combattimento. Può farsi capire in qualsiasi lingua e può influenzare chiunque con particolare efficacia, in bene o in male. Il Mondo Il mondo di Theros non è particolarmente grande, all'incirca vasto come la Costa della Spada. Al centro di esso si trovano le tre più grandi polis umane: Meletik, Akros e Setessa (rispettivamente ispirate a Atene, Sparta e la Themyscira dei fumetti della DC). Oltre a queste polis ci sono vari regni umani o meno. I tritoni, devoti a Thassa dea del mare, vivono nelle acque del sud. I minotauri, spesso devoti a Mogis dio del massacro, abitano a Skophos e sono in costante guerra con Akros, i cui abitanti sono devoti a Iroas, altra divinità della guerra più legata all'onore. Strumenti per il DM Ci sono vari capitoli e informazioni utili per creare le vostre avventure su Theros, da tabelle di portenti e segni inviati dagli dei a idee per avventure che coinvolgono lunghi viaggi via mare tra terre misteriose in stile Odissea. Sono presentate idee anche per le spedizioni nell'Ade, in pieno stile epica greca. Anche in queste sezioni la presenza delle divinità, dei loro piani e delle motivazioni, è forte. Rimangono sempre al centro delle storie e delle vicende di Theros, nel bene e nel male, e le relazioni tra le divinità e i personaggi sono esplorate sotto vari punti di vista. Inoltre nel manuale viene presentata una breve avventura di esempio (per 4-6 personaggi di 1° livello) che serve a dare un'idea sia al DM che ai giocatori dello stile di storie e avventure che si possono ambientare in questo mondo. Nello specifico questa avventura include un oracolo e delle persone che sono tornate dall'aldilà, per meglio calarvi nell'atmosfera da mitologia greca. Ci sono vari nuovi oggetti e tesori e apprezzo le indicazioni su come dare un tono epico anche agli oggetti più semplici, come una lancia +1. Gli artefatti, in particolare le armi degli dei (per esempio Ephixis l'Arco di Nylea), sono particolarmente interessanti visto che offrono abilità differenti in base alla Devozione di chi le impugna. Peccato che ce ne siano solo cinque, invece che uno per ciascuna divinità. Mostri La parte più interessante del manuale, però, è sicuramente quella sui mostri. Molte creature classiche di D&D prendono spunto dalla mitologia greca e vengono incluse delle modifiche per farle meglio adattare all'ambientazione (altri mostri classici sono eliminati o pesantemente modificati). Ad esempio le chimere hanno tabelle che permettono di personalizzarle a livello di parti del corpo ed attacchi (cosa che sicuramente riuserò anche in altre mie campagne). Ci sono nuove creature come leoni e tori alati, Cerberi (in versione sia normale che dell'Ade). Il divoratore della speranza (Eater of Hope) e il pastore degli incubi (Nightmare Sheperd) fanno fede ai loro nomi inquietanti. E poi ci sono i mostri mitici, che non sono solo mostri leggendari e potenti (con GS che vanno da 17 a 26), ma hanno anche dei tratti mitici specifici, dovuti a loro peculiarità o alla benedizione di un dio. Le abilità mitiche (che si vanno a sommare alle azioni leggendarie, di tana e all'influenza regionale) sono estremamente potenti e molto evocative, con tanto di paragrafi specifici da leggere ai vostri giocatori quanto sono invocate. I tratti mitici si attivano quando la creatura viene ridotta a 0 punti ferita e le danno accesso ad una nuova forma e nuovi poteri, con un approccio molto da “boss a fasi”. Per esempio, Arasta della Ragnatela Infinita (una donna maledetta dagli dei e trasformata in un ragno mostruoso) ha il tratto mitico Armatura di Ragni (Armor of Spiders). Quando viene ridotta a 0 punti ferita, invece di morire o svenire recupera 200 pf (rispetto ai suoi 300 standard) e viene ricoperta da migliaia di ragni sua prole, che la proteggono e le danno accesso ad una serie di attacchi aggiuntivi. Conclusione In generale ho molto apprezzato Mythic Odysseys of Theros. L'approccio epico e la meccanica della Devozione aiutano a svecchiare certe dinamiche di gioco. L'ambientazione (al di là di quanto uno possa essere fan di Magic o meno) è interessante e presentata bene. C'è una forte spinta a compiere avventure di largo respiro, epiche e coinvolgenti, tutto sotto forma di un pacchetto estremamente ben illustrato e organizzato.
  21. No problem, s'era detto una cosa un po' alla It (a dirla tutta stavo adeguandomi alle loro proposte iniziali) ma visto l'andazzo credo che reimpacchetto tutto e ritiro l'offerta di masteraggio. 😄
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