Il problema non è nel recupero, è proprio nell'interpretare i PF come ferite. Se interpreti un personaggio con 1PF rimasto come "in punto di morte", e in generale i PF come ferite, il problema non è che una notte di sonno lo fa tornare a piena forza, ma
che in punto di morte possa fare una mezza maratona e saltare un fossato come se fosse un atleta professionista, o anche riuscire a concentrarsi su una prova di conoscenza senza penalità. Sicuramente io non sono un cavaliere medievale, ma una volta che ho perso un pezzo di dito per un coltello usato male non ero decisamente al 100% in nessuna attività.
che un guerriero di secondo livello non possa morire per una spada ficcata nel cuore
che non vi siano mai ferite permanenti, e una spadata non possa mai saltuariamente farti saltare un braccio o una gamba
che vi siano numerose ferite di spada in un combattimento: nella realtà, se una spada ti apre la carne cadi a terra, ferito o morente a seconda della locazione.
Il modo per risolvere entrambi i problemi è nel non considerare le perdite di PF come ferite e non considerare un personaggio rimasto con 1PF come "in punto di morte". Devi interpretarli come l'energia, stanchezza e forza mentale. Non devi immaginarti gli scontri come al cinema, con una spadata che taglia a metà un uomo in armatura. Anche un vestito pesante è sufficiente a evitare molte ferite. Un cobattente subisce decine di colpi, qualcuno li para o li schiva, qualcuno viene assorbito completamente dall'armatura. Questi sono tutti colpi mancati. Ma anche un colpo che colpisce non necessariamente fa uscire sangue: magari lo colpisce al fegato, mozzandogli il fiato attraverso l'armatura. Una spadata sulla gamba viene bloccata dal cuoio, ma gli addormenta il quadricipite. Un colpo al volto che non riesce a accompagnare bene gli rompe il sopracciglio, e il sangue gli oscura la vista. Non ha subito vere ferite, il giorno dopo potrebbe essere al 100% o quasi. Ma la sua difesa si è abbassata, i riflessi sono rallentati: non ha più punti ferita. Finiti i PF, non è più in grado di evitare gli attacchi con attenzione, è stordito: una spadata vera entra, e lo ferisce. Ora sta morendo. Se il combattimento si fosse fermato un istante prima però, non avrebbe ferite sostanziali.
La vita umana è così, binaria: o sei ferito/morente o stai tutto sommato bene.