@Plettro
Aggirata la taverna , Beregor e Jasmine ricevono una pessima accoglienza. Ciononostante decidono di attaccare egualmente, a testa bassa. Il colosso emette un basso ruggito fin soddisfazione, mentre esce totalmente dalla locanda con in mano Svetlana, tenuta come si può tenere una bambola non pezza, quasi fosse senza peso. Dall’interno si ente sommessa, una marea di imprecazioni: potete notare come all'interno ci sia una nube spessa di fumo biancastro che già da qui vi risulta urticante al naso, gli occhi e la gola.
Beregor è il primo che raggiunge il “suo soldato” e cerca di colpirlo alla gola. Il colpo viene facilmente parato, ma il giovane fluviale tira prima un cacio allo stinco, poi un colpo a ginocchio, aprendo la difesa del soldato che viene colpito di striscio ad un braccio e poi più duramente alla coscia: lo squarcio sanguina vistosamente.
Jasmine e Rajah non sono da meno, almeno nelle intenzioni: la prima è costretta ad aggirare Beregor, mentre la seconda si getta quasi in balzo contro il suo avversario. Il soldato però pare essere ben addestrato ed agevola il movimento di Rajah facendola atterrare di lato e non sopra di lui. Jasmine invece porta a termine un veloce scambio di colpi con il suo avversario, per poi affondargli la lama nella spalla. Veloce la estrae per non subire ritorsioni.
Il colosso, con la donna in spalla, si allontana a passo d’uomo dopo aver mormorato qualcosa con tono seccato e terribilmente basso.
I tre soldati si preparano al contrattacco ( od a vendere cara la pelle, visto che tranne uno sono tremendamente feriti) quello ferito da Beregor fa per vibrargli un colpo, ma poi lascia andare una bomba dietro alle spalle di lui. Beregor se ne accorge appena in tempo per stargli al fianco e chiudersi, ma la minor protezione rispetto a quella del nemico si fa sentire quando la carica esplosiva detona investendolo di schegge. Fortunatamente la sua chiusura a riccio è servita a limitare i danni. Più sfortunata è Jasmine, che dopo il pesante colpo inferto si era rilassata: il suo avversario sfrutta una lama che ha al braccio per aprirle una ferita superficiale alla pancia e poi conficcarle nella coscia la spada.