Io sono un grande appassionato di vela d'altura, l'ho studiata a scuola prima, a Greenwich dopo. Come riferimento è simpatico: le navi di Colombo, a livello velico, hanno viaggiato a circa 4,5 nodi, una velocità di tutto rispetto non lontana dal massimo consentito alla vela pre-rivoluzione industriale. Il massimo comunque ottenuto a vela senza ausilio di motori non è poi così lontano (la media era circa il doppio, cioè 8 nodi), con punte attorno a 12-14 nodi (21-25 km/h per intenderci). Questo per navi di dimensioni utili a navigare in qualunque mare, e non esclusivamente da "corsa" (quindi mercantili e militari, con queste ultime in grado di stabilire le velocità migliori; dopo la rivoluzione industriale e l'avvento dell'acciaio per scafi e alberature, i mercantili presero il sopravvento, più che altro perché le imbarcazioni militari passarono velocemente al vapore ). Alla velocità della Eurus (17-23 nodi, cioè 32-43 km/h) subentrano problemi di armo velico: è impossibile navigare a quelle velocità con armo a vele quadre, bisogna per forza scegliere armo aurico perché la velocità "di prua", cioè la pressione dell'aria all'avanzamento, fa ruotare la direzione del vento reale verso prua appunto, riducendo l'angolo d'entrata del vento sulla vela e quindi rendendo le vele quadre inefficienti.