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Dragons´ Lair

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Mythic Odysseys of Theros, il nuovo supplemento per D&D 5e dedicato al tema dell'Antica Grecia (di cui vi avevamo parlato qui e qui), è stato appena posticipato a causa del coronavirus. La nuova data di uscita è il 21 Luglio 2020, come riportato dalla pagina ufficiale del supplemento sul sito della WotC.
Come ben saprete, infatti, la malattia Covid19 sta condizionando il lavoro di numerose aziende, rendendo difficile rispettare le tempistiche inizialmente previste. In questo caso specifico, il problema è dovuto al fatto che, essendo chiuse le tipografie, la WotC non ha attualmente modo di far stampare il manuale. Per evitare di ostacolare i giocatori che preferiscono fare affidamento sulle versioni digitali dei manuali, tuttavia, la WotC ha deciso di far uscire queste ultime ugualmente il 2 Giungo e di garantire uno sconto del 50% sull'acquisto della versione digitale su D&D Beyond ai primi 20 giocatori che preordineranno o compreranno Mythic Odysseys of Theros in uno dei negozi appartenenti al circuito Wizards Play Network.
Qui di seguito potete trovate la traduzione dell'annuncio ufficiale della WotC:

Fonte: https://www.enworld.org/threads/mythic-odysseys-of-theros-delayed.671904/
Articolo di Morrus del 26 Aprile
D&D Beyond ha condiviso alcune statistiche sulle opzioni più utilizzate dalla Explorer's Guide to Wildemount. Questi dati sono stati raccolti da un campione di 28 milioni di personaggi.

Come possiamo vedere la sottoclasse preferita dal pubblico è il Cavaliere dell'Eco (Echo Knight), mentre le due Tradizioni Arcane per il Mago (il Graviturgo e il Cronomante) presentano un distacco inferiore.
A proposito di maghi, di seguito trovate delle statistiche relative ai nuovi incantesimi presentati nel manuale:

Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/echo-knight-is-wildemounts-most-popular-subclass.671720/
Giochi, film, spettacoli teatrali e serie televisive ci mostrano spesso eroi e cattivi scambiarsi fendenti di spada, per poi magari dare il colpo di grazia con un preciso affondo! Quali grandezze fisiche si nascondono dietro a questi due stili di attacco? E qual è il migliore?
Questo articolo è parte di una serie di articoli sulla scienza e il combattimento nel medioevo che vi consiglio di leggere prima
5 Falsi miti sulla spada medievale Forza vs Velocità in 7 punti 5 errori sulle armature di Dungeons & Dragons 5 proprietà fisiche delle armi Prima di inoltrarci nella fisica, facciamo una premessa storica: il fendente è comunemente inteso, nell’ambito schermistico, come un particolare tipo di colpo (solitamente dall’alto al basso). In questo articolo useremo un’accezione comune più ampia e lo intenderemo come un colpo di taglio.
Allo stesso modo, l’affondo è in realtà un movimento del corpo che porta in avanti lo schermidore e non un colpo, ma anche in questo caso useremo comunque tale termine improprio per il tipo di colpo associato ad esso nell’immaginario collettivo, cioè un colpo di punta.
Nel precedente articolo abbiamo parlato di quantità di moto (Qdm) di un colpo, ma non abbia definito come calcolarla. Prima ancora invece abbiamo parlato di velocità e forza fisica: in che modo queste due grandezze sono correlate? Per rispondere a questa domanda passeremo da un concetto fisico molto importante, quello di Energia.
7 – Energia
Si tratta di una definizione molto astratta, per cui proviamo a elencare alcune energie che conosciamo:
L’energia Cinetica è l’energia che ha un corpo a causa della sua velocità; L’energia Potenziale è invece l’energia di un corpo a causa dell’altezza; L’energia Termica è quella che ha un corpo a causa della sua temperatura; L’energia Chimica è quella legata alle sue proprietà chimiche… e così via. Queste energie possono trasformarsi l’una nell’altra: ad esempio un oggetto che cade trasforma energia potenziale in cinetica, una pila genera energia elettrica da quella chimica, una macchina a vapore trasforma quella termica in cinetica e così via.

 
6 – Lavoro di una Forza
Anche le Forze possono essere usate per generare energia.
Lavoro = Forza x Spazio
Questa formula indica come, ad esempio, dando una spinta “più lunga” a un oggetto gli si imprima una maggiore energia. Si tratta di una forma semplificata, adatta a spostamenti lineari e forze costanti: inoltre, vale solo la parte di spostamento del corpo parallela alla forza: sollevare una valigetta richiederà il lavoro di una forza opposta alla forza di gravità ma, una volta sollevata, il moto orizzontale non richiederà ulteriori energie se non quelle per camminare.
Vediamo che il Lavoro può generare molti tipi di energia: sollevando una cassa si trasforma quel lavoro in energia potenziale, ruotando le pale eoliche si ottiene energia elettrica dalla forza del vento e spingendo un oggetto gli si imprime velocità, ovvero si ottiene energia cinetica.
È proprio quest’ultimo l’esempio di nostro interesse.

5 – L’Affondo
Immaginiamo adesso di effettuare un affondo con una spada, una lancia o più semplicemente con un corto bastone: in un caso ideale (cosa che non avverrà mai nel mondo reale), tutto il lavoro compiuto dalla Forza nello sferrare un colpo viene convertito nell’energia cinetica di quel colpo.
L’energia cinetica ha un’espressione matematica non proprio immediata (metà della massa, per la velocità al quadrato) che andremo a equiparare con quella del lavoro della forza
Lavoro della Forza = Energia Cinetica 

Come il 99% delle formule anche questa si può usare al contrario.
Sapendo dunque gli altri dati è possibile ricavare la velocità mediante il seguente esercizio di masochismo:

Come ci aspettavamo, tre grandezze hanno effetto sulla velocità:
accrescendo la forza, la velocità aumenta: questo significa, come abbiamo detto nel primo articolo, che guerrieri più forti sferrano colpi più veloci, soprattutto se il colpo è portato correttamente sfruttando le varie leve del proprio corpo. Attenzione però, a causa della radice quadrata per raddoppiare la velocità, la forza deve quadruplicare! accrescendo lo spazio di accelerazione del colpo, la velocità aumenta: un colpo caricato e portato tramite torsione del bacino, delle spalle e del braccio sarà più forte e avrà avuto più tempo per essere accelerato. Inoltre questo risponde alla domanda che ci eravamo posti nel primo articolo: a parità di forza, è meglio un combattente più grande o piccolo? Evidentemente un guerriero più alto avrà gli arti più lunghi e, a parità di forza, sarà in grado di sviluppare un maggiore lavoro della forza, dunque più energia e più velocità. Anche in questo caso per raddoppiare la velocità, lo spazio di accelerazione deve quadruplicare. aumentando la massa, la velocità si riduce: per quanto questo fatto sia molto intuitivo, apre a un dubbio insidioso, ovvero che, sotto sotto, un’arma più leggera, e dunque più veloce, sia migliore.
Quando un uomo con il cannone incontra a Waterloo un uomo con la corazza, l’uomo con la corazza è un uomo morto
4 – Quantità di moto
Per sfatare questo dubbio dobbiamo lanciarsi in un altro, breve momento di autolesionismo matematico. Andremo infatti, partendo dalla formula precedente, a calcolare una grandezza fisica introdotta nel precedente articolo.
Si tratta della Quantità di moto (Qdm) che, come già analizzato, è legata alle forze impulsive: la quantità di moto si calcola moltiplicando la velocità e la massa.
Qdm = Massa x Velocità
Andiamo a introdurre la formula precedentemente ottenuta della velocità in quest’ultima equazione:

Ora, se usiamo una delle proprietà delle radici quadrate e semplifichiamo le masse otteniamo la seguente formula:

E come per magia, la massa non ci è più avversa come sembrava, anzi al suo crescere la quantità di moto aumenta.
Dunque, riassumendo…
Più forza significa più velocità Un colpo maggiormente caricato risulta più veloce all’impatto Una massa maggiore riduce la velocità, tuttavia… Aumentando forza, spazio di caricamento e/o massa aumenta la quantità di moto, che è la grandezza fisica che definisce la violenza di un colpo. A causa della radice quadrata, si può raddoppiare la quantità di moto raddoppiando due delle grandezze al suo interno, o quadruplicandone una.

3 – Fendenti
Cosa cambia se il colpo, invece che tramite un affondo, viene portato circolarmente, attraverso un fendente? Per capire questa nuova dinamica, dobbiamo considerare che in fisica, accanto a equazioni che descrivono moti rettilinei, ci sono le equivalenti equazioni per i moti circolari.
Immaginiamo un’arma molto semplice, come un’ascia da taglialegna: la rotazione avviene sempre attorno a un fulcro che, in base alla perizia del boscaiolo, verrà dipenderà dal moto del busto, delle spalle, dei gomiti e dei polsi.
La rotazione è provocata da una Forza, la cui Distanza dal Fulcro, come vedremo, è fondamentale: in questo caso, se l’arma è impugnata a una mano, la forza verrà impressa in quel punto, mentre con due mani sarà possibile regolare meglio la posizione della forza rispetto al fulcro.
Immaginando di ruotare l’arma di un certo angolo (e supponendo anche, per semplicità, che la forza sia costante e le distanze tra fulcro, forza e testa dell’ascia non varino), possiamo riscrivere la relazione tra lavoro ed energia cinetica, usando stavolta i moti rotatori:
Al posto di

si usa invece

In questa formula, per Distanza intendiamo la distanza tra il Fulcro e il punto nel quale viene impressa la forza di rotazione (ovvero la posizione della/e mano/i) per differenziarla con altre Distanza che vedremo oltre.
Come vediamo, le due formule si somigliano molto: se prima si hanno movimenti e velocità lineari, qui si parla di Velocità angolare, ovvero quanto un oggetto ruota velocemente.
L’unica quantità veramente nuova è il MI, ovvero il Momento di Inerzia: si tratta di una grandezza che può essere anche molto complessa (come accade, ad esempio, nelle spade) e che va a comportarsi in maniera affine alla massa nel caso di moti rotatori.
Per un’arma semplice come un’ascia però, immaginando che il peso del manico possa essere trascurato (assunzione audace che accetteremo per amore di semplicità), il momento di inerzia è tuttavia immediato da esprimere ed è pari alla massa della testa per il quadrato della distanza tra testa e fulcro.

2 – Posizione delle mani
La distanza tra la testa dell’arma e il fulcro della rotazione può variare la dinamica dell’oggetto: se la testa dell’ascia si avvicina al fulcro, ad esempio impugnandola con una mano al centro del manico invece che dal fondo, l’arma sarà più agile ma colpirà con meno forza.
Se invece allontaniamo la cima dell’ascia, otteniamo un’arma meno agile ma una maggiore velocità di impatto. 
Adesso è possibile fare un po’ di conti tramite un’altra formula, che ci dice che la velocità lineare della testa dell’ascia si può calcolare moltiplicando la sua distanza dal fulcro per la velocità angolare.

Sostituendo questo conto nell’equazione del momento di inerzia dell’ascia è possibile riscrivere la formula dei fendenti trovando un’espressione dell’energia cinetica equivalente a quella dell’affondo.

diventa

Le equazioni degli affondi e dei fendenti sono dunque quasi identiche, con la differenza che nei colpi circolari aumentare la distanza tra forza e fulcro accresce la velocità, così come aumentare l’angolo compiuto dall’arma.
Il moto di fendente è particolarmente vantaggioso per il caricamento del colpo in quando la mano, facendo un moto circolare, compie un tragitto più lungo imprimendo la forza per uno spazio maggiore.
Inoltre non dobbiamo dimenticarci che il moto rotatorio è sempre parzialmente accompagnato da uno spostamento in avanti del lottatore, in grado di imprimere ulteriore energia al colpo, e che i muscoli delle braccia sono tendenzialmente più forti quando effettuano questo tipo di movimento rispetto all’affondo.

Un’ascia di dimensioni fantasiose
1 – Colpi dall’alto
Cosa succede invece se un colpo viene portato in maniera circolare, ma partendo in alto da fermo? 
All’energia del colpo viene sommato un contributo di energia potenziale, dovuta al suo peso e all’altezza maggiore. Immaginando l’ascia dell’esempio precedente, supponendo che la testa dell’ascia si trovi a una certa altezza rispetto al bersaglio (data approssimativamente dalla lunghezza del manico e da quella delle braccia dell’utente), l’Energia Cinetica finale sarà la somma dell’Energia Potenziale e del Lavoro della Forza
La formula per l’energia potenziale è:
Energia potenziale = Massa x Altezza x Accelerazione di Gravità 
Quest’ultima è l’accelerazione subita da tutti i corpi in maniera identica e non dipende dunque dal guerriero né dal suo equipaggiamento: abbiamo già parlato di accelerazioni nel primo articolo di questa serie.
Sulla terra, l’accelerazione di gravità vale poco meno di 10 metri al secondo quadro. questo significa che, ogni secondo, la velocità di un corpo in caduta libera aumenta di circa 10 metri al secondo.
La formula ci comunica che un’arma che, partendo da ferma, cali dall’alto sul nemico avrà un incremento importante alla velocità finale che aumenterà sia con la massa che con la lunghezza dell’arma e delle braccia dell’utente: in quest’ottica è vantaggioso tenere invece l’arma dal fondo.
Attenzione però, per fare questo calcolo abbiamo un po’ barato.
Infatti, non abbiamo considerato che per portare l’arma in quella posizione è necessario un precedente consumo di energia ottenuta dalla forza dell’utente: qualcuno deve pur fornirla quell’energia potenziale!
Dunque, in generale, aver usato quell’energia per sollevare un corpo e poi farlo cadere è equivalente ad aver usato una traiettoria circolare orizzontale: l’energia cinetica finale del colpo risulterà la stessa.
Tuttavia è necessario considerare che un colpo richieda un certo tempo per essere portato: sollevare una pesante ascia a due mani sarà più lento e faticoso che per un pugnale, ma l’energia potenziale accumulabile in un oggetto lungo e pesante risulterà superiore e potrà essere sprigionata rapidamente quando il nemico è a portata.
Sollevare un colpo per poi calarlo sull’avversario è quindi un modo per accumulare energia e sprigionarla rapidamente in un secondo momento: avendo il tempo di preparare il colpo, questo è tanto più conveniente, rispetto a un normale fendente orizzontale, tanto più l’arma è lunga e pesante.
Conclusioni e analisi storica
Dai precedenti punti risulta evidente che un fendente tenda a trasportare più energia di un affondo. Ma questo implica che i fendenti siano automaticamente migliori degli affondi?
Partiamo dall’arma utilizzata: ci sono evidentemente armi più adatte agli affondi, come le lance; altre più adatte ai fendenti, come le mazze; altre infine, come la classica spada lunga, sono più versatili.
Spesso armi diverse hanno diverse superfici di impatto in base a come vengono utilizzate: ad esempio, una spada lunga avrà l’impatto di una lama nei fendenti, ma di una punta negli affondi.
Come abbiamo visto nell’articolo precedente, questi due tipi di attacco possono avere effetti differenti in base anche alle protezioni a disposizione dell’avversario.

Storicamente, quello che si evince dalle fonti è che le spade venissero usate sia di taglio che di fendente con risultati leggermente differenti: pare infatti che i colpi di punta potessero risultare molto o poco letali in base al punto colpito, mentre i fendenti avessero un’efficacia più mediata, capaci piuttosto nel mettere fuori combattimento l’avversario mediante piccole mutilazioni, danni ai tendini e copiosi sanguinamenti.  Un fendente potrebbe essere più facile da parare, ma porterà con sé più energia, mentre un affondo avrà il vantaggio di penetrare più facilmente in profondità e minacciare gli organi vitali.
Articolo originale: http://www.profmarrelli.it/2019/09/09/affondo-vs-fendente/

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aza
Brancalonia, il primo progetto della Acheron Books, sta avendo un successo spettacolare su Kickstarter: un progetto finanziato in solo mezz'ora e che ad oggi è stato più che abbondamentemente finanziato, avendo raccolto 100.000€ sui 10.000€ necessari per partire.

Ma qual'è il segreto di tanto successo? Lasciamo che siano i ragazzi della Acheron Books a rivelarcelo.
Dalla pagina Kickstarter di Brancalonia:
Brancalonia è l’ambientazione tutta italiana per la Quinta Edizione del gioco di ruolo più famoso di tutti i tempi. Questo mondo fantastico, cialtrone e picaresco è una versione “alla rovescia” dell’Italia Medievale, che cita, raccoglie e mescola insieme contributi di narrativa contemporanea italiana e rimandi a cento e passa opere della tradizione fantasy nostrana, della cultura pop e dell’immaginario collettivo. 
Lo “Spaghetti Fantasy” è un nuovo genere fantastico, immaginate uno Spaghetti Western con le spade, basato su folklore, storia, letteratura fantastica e cultura pop italiani
I capolavori fantastici, da Pinocchio all'Orlando Furioso, dalla Divina Commedia al Morgante di Pulci. La favolistica dello stivale, da Le piacevoli notti di Straparola al Cunto de li cunti del Basile. I film in costume del nostro cinema, da L'Armata Brancaleone a Il mestiere delle armi, da L’Arcidiavolo ad Attila Flagello di Dio. Il fantastico novecentesco: Calvino, Buzzati, Eco, Pederiali, Guerra-Malerba
Il Manuale Base di Brancalonia conta 192 pagine a colori, riccamente illustrate con mappe, personaggi, antagonisti, mostri e altre immagini evocative del Regno. Al suo interno ci sono:
Una descrizione generale del Regno di Taglia, della sua storia e delle sue regioni principali, dai Monti Pallidi del nord al Mar dei Cariddi a meridione, dalla barbarica città di Tergesta a est alle coste del Mar Zigano nell’estremo occidente. 5 nuove razze giocabili in aggiunta all’Umano, prese dalla tradizione e dal folklore italiani: Dotato, Malebranche, Marionetta, Morgante e Selvatico. 12 nuove Sottoclassi, una per ognuna delle Classi base, ciascuna delle quali adattata al Regno e fortemente caratteristica della storia, delle tradizioni e del folklore italiani: dal Benandante allo Scaramante, dallo Spadaccino al Brigante, dal Gabbamondo al Fratacchione. Nuovi Background, Tratti Caratteriali, Ideali, Legami e Difetti tipici delle Canaglie di Brancalonia. Segreti, minacce, curiosità, luoghi d’interesse, dicerie, mostri e spunti di gioco, compresi un generatore di Bettole, uno di Cimeli e uno di Strade che non vanno in nessun posto! Nuove Regole di Ambientazione: Botte da Orbi; Equipaggiamento Scadente ed Equipaggiamento Rubato; gestione della Banda, dei Compari e del Covo; Taglie, Bagordi e Profezie; Recupero lento e Realismo Crudo; Giochi da Bettola.
In Brancalonia, tutti i personaggi giocanti sono Canaglie, ovvero membri di una Banda di mercenari, manigoldi e cialtroni loro pari, e saranno impegnati in discutibili Lavoretti tra i vari domini di quello che rimane di un antico Regno ormai in rovina.
Questa enorme marmaglia, questa masnada senza fine di pendagli da forca di cui voi siete degni esponenti è anche identificata nella sua interezza come Fratelli di Taglia: Infami, Mal Tagliati, Mezze Taglie, Fratelli, Tagliole, Vecchie Taglie e Grandi Taglie sono i modi principali con cui voi Canaglie vi identificate.
Le Bande di Brancalonia compiono le proprie scorribande liberamente su e giù per il Regno, agiscono di propria iniziativa o si vendono al miglior offerente per ogni sorta di Lavoretti, in genere cose illecite, pericolose e che nessuno vuole fare. E questo quando va bene... Quando va male, ci sono dietro maledizioni, demoni, stregonerie, mostri e doppi giochi.
Dopotutto, se la gente si affida a delle Canaglie è perché c’è la fregatura, no?

Il Manuale del giocatore di Brancalonia, un volume di 192 pagine, è inoltre accompagnato dal Macaronicon, libro dove si trovano tutti i contenuti aggiuntivi sbloccati durante la campagna kickstarter, tra cui: avventure, personaggi pregenerati e atlanti delle città più importanti del Regno di Taglia.
Mancano pochi giorni alla fine della campagna, perciò vi consigliamo di affrettarvi se volete ancora brancarlo!
Link alla pagina Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/acherongames/brancalonia-the-spaghetti-fantasy-rpg
Lo studio grafico berlinese SIXMOREVODKA è discretamente noto nel nostro ambiente per via delle sue numerose collaborazioni con diversi marchi noti al grande pubblico (Marvel, Riot Games e Hasbro, per nominarne alcuni), soprattutto visto che nel 2014 è stato rilasciato il loro primo gioco di ruolo da tavolo: DeGenesis: Rebirth. Iniziato come progetto grafico, questo gioco è riuscito a crearsi facilmente una stretta cerchia di fan accaniti, grazie alla qualità dei manuali e alla profondità dell'ambientazione. E SIXMOREVODKA ha stupito tutti quando ha annunciato qualche settimana fa che DeGenesis sarebbe diventato un regolamento completamente gratuito. 

Ma prima di parlare di questa curiosa decisione è giusto presentare il "nostro" protagonista: DeGenesis usa un sistema creato dallo stesso studio SIXMOREVODKA, il KatharSys. Il gioco può essere definito come skill based: ogni azione viene risolta tirando un numero di d6 pari alla somma tra un attributo, come Agilità, Carisma, Corpo, Intelletto, Istinto, Psiche (Agility, Body, Charisma, Intelligence, Instict, Psyche) e una abilità, come Atletica, Medicina, Fede, Empatia (Athletics, Medicine, Faith, Empathy). SI ottiene un successo per ogni risultato di 4 o più, inoltre ogni 6 conta come un Trigger, una speciale risorsa che permette di comprendere quanto sia stata svolta bene l'azione. Le abilità e gli attributi vengono determinate dalla Cultura (Culture) del personaggio, che indica la propria provenienza, dal Concetto (Concept) attorno a cui ruota il personaggio, ovvero ciò che definisce la sua identità e che è ispirato agli Arcani Maggiori dei Tarocchi, e il Culto (Cults) a cui appartiene, ovvero un'organizzazione a cui ha aderito.

L'ambientazione, come abbiamo già detto, è post apocalittica: il manuale parla di una Terra proiettata avanti di qualche secolo, dove l'intera umanità è degenerata ad uno stato "primitivo" e "tribale" (che molti paragonano alla furia selvaggia di Mad Max) in seguito ad una severa pioggia di meteoriti. La degenerazione non è però solamente sociale: gli asteroidi hanno portato con sé un pericoloso virus, che ha mutato gli animali...e gli esseri umani. La vera guerra, quindi, non è tra barbarie e civiltà, ma tra la vecchia umanità (Homo Sapiens) e la nuova (Homo Degenesis), più forte e adatta a vivere in ciò che è diventata la Terra in seguito alla catastrofe. Il manuale descrive solamente l'Europa e l'Africa (ironicamente più ricca e avanzata, per via della naturale abbondanza di risorse), tratteggiandole sia a livello geografico che socioculturale, raccontandoci la storia dei vari territori e delle organizzazioni che li hanno reclamati per sé.

Eccoci quindi al fulcro di questo articolo: la decisione dei creatori di DeGenesis. Nell'area dedicata alle FAQ del sito recentemente creato hanno pubblicato una sorta di dichiarazione di intenti in cui spiegano le ragioni di questa scelta: i manuali pubblicati fino ad ora hanno sempre sforato ogni preventivo sui costi e sul numero di pagine, richiedendo quindi del lavoro extra e risultando decisamente dispendiosi a livello di risorse per un team di dimensioni limitate come il loro. I ritardi di produzione erano molto frequenti, un fatto fastidioso sia per i fan che per gli stessi sviluppatori. Il team ha quindi deciso di creare un sito liberamente accessibile (che trovate in calce all'articolo) dove pubblicare del nuovo materiale di settimana in settimana, così da potersi dedicare alla scrittura e alla revisione dei manuali senza deludere il pubblico con delle pubblicazioni ritardate. I manuali cartacei, infatti, saranno ancora disponibili e verranno stampati sulla base degli ordini ricevuti dalla società.
In questi giorni sono riuscito a dare un'occhiata al sito: la qualità è indiscutibile. Ogni sezione è collegata alle altre attraverso dei link multimediali, che permettono di scoprire rapidamente l'ambientazione e immergersi pienamente in questo mondo barbarico, misterioso e affascinante. Ciò che risalta veramente è la mappa virtuale: il layout non è troppo dissimile da quello di Google Maps o di molti altri servizi di mappe virtuali. E' possibile studiare i vari territori, scoprendo così quali siano i culti più diffusi, i PNG degni di nota o i dettagli della vita locale. Un'altra risorsa molto gradevole è l'area "Do it yourself": SIXMOREVODKA ha deciso di fornire tutti gli strumenti per creare contenuti ispirati al gioco di ruolo, così da poterli diffondere sui social attraverso le loro pagine ufficiali. 

Date un'occhiata ai link che trovate qui sotto e immergetevi anche voi nella Terra del 26° secolo!
Link utili
Sito ufficiale di DeGenesis: Rebirth GdR: https://degenesis.com/
Sito ufficiale di SIXMOREVODKA: https://sixmorevodka.com/
Nell'ambito del suo programma di rilascio settimanale di materiale gratuito (in inglese) pensato per aiutare i giocatori in quarantena, la Wizards of the Coast come contributo per Martedì 28 Aprile ha rilasciato L'Essential Kit Rulebook, il manualetto di regole che si trova nel Boxed Set dell'Essential Kit.

 
Questo manualetto di 66 pagine contiene una versione abbreviata delle regole di D&D 5E per cominciare a giocare fin da subito, ma la sua caratteristica più interessante è il fatto che contenga anche delle inedite regole per i Sidekicks, i Gregari.
I Gregari qui proposti non sono altro che dei PNG che possono accompagnare i giocatori nelle loro avventure, salendo di livello insieme a loro (fino al 6°), ma si differenziano dai PG in quanto hanno classi differenti, da Sidekick appunto.
All'interno dell'Essential Kit Rulebook si possono trovare tre classi da Sidekick:
Expert (Esperto): che mischia privilegi di Ladro e Bardo per avere sempre l'abilità giusta al momento giusto. Spellcaster (Incantatore): classe basata sulla magia arcana o divina, a seconda della scelta iniziale. Warrior (Combattente): il quale può specializzarsi nell'attaccare i nemici o nel difendere i PG. Da notare che solamente L'Essential Kit Rulebook è scaricabile gratuitamente, il file in PDF non include l'avventura Dragon of Icespire Peak compresa nel Boxed Set.
Potete scaricare L'Essential Kit Rulebook qui.
Per le altre uscite gratuite settimanali della Wizards of the Coast invece andate qui.
Vi conviene affrettarvi, in quanto i rilasci settimanali della Wizards non sono permanenti e questa è un'ottima occasione per mettere le mani sulle regole per i Gregari, visto che L'Essential Kit non verrà tradotto in Italiano.

Articolo di Justin Alexander del 17 aprile 2020
Questa è una cosa dei Forgotten Realms che mi ha infastidito per trent'anni: Vedete quell'interruzione nella Via del Commercio?

Non dovrebbe esistere.
Secondo la storia tradizionale di Faerun, la Via del Commercio va da Luskan nel nord fino (a seconda del periodo storico/edizione) all'Amn o al Tethyr o a Calimport nel sud. Non ci dovrebbe essere nessuna interruzione.
A quanto pare l'origine di questa interruzione proviene da questa mappa del boxed set di Forgotten Realms Campaign Setting per AD&D 1E:

Per lungo tempo ho ritenuto che questo passaggio all'interno del manuale fosse il responsabile di questa interruzione:
Data l'assenza della strada sulla mappa, ho pensato che "non considerata un territorio sicuro" e "devastato" significassero che la Via del Commercio fosse stata distrutta in questo punto, tagliando la rotta commerciale più facile tra gli estremi nord e sud della Costa della Spada.
Ma non era questo il caso. Infatti un esercitò marciò contro i diavoli di Castello Dragonspear, saccheggiò quest'ultimo e stabilì delle regolari pattuglie armate stanziate nella Locanda di Via.
Prima di continuare, però, parliamo di quello che succede tra Scornubel e Baldur's Gate:

Per un tempo ancora più lungo (basandomi sulla mappa), ho supposto che la Via del Commercio fosse in effetti interrotta qui: I mercanti sarebbero venuti giù lungo la strada per Scornubel e avrebbero poi preso il Fiume Chionthar fino a Baldur's Gate prima di continuare verso sud.
A quanto pare neppure questo è il caso: la Via del Commercio è sempre passata da Baldur's Gate attraverso la porta nord della città, il che implica che ci debba essere una strada che porta da Scornubel a Baldur's Gate ( e vari frammenti di testo lo lasciano intendere).
Ma ecco la cosa strana: Elturel non è mai descritta come facente parte della Via del Commercio, nonostante il fatto che logicamente una strada che porti da Scornubel a Baldur's Gate passerebbe proprio in mezzo alla città. In realtà Elturel esplicitamente NON è sulla Via del Commercio; invece una strada che parte dalla città e porta a nordest "si incrocia con la Via del Commercio" al villaggio di Triel.
Ora, C'ERANO delle mappe più dettagliate:

Da questa mappa potete vedere che "l'interruzione" è praticamente una sezione di strada meno sviluppata lungo la Via del Commercio. Tuttavia ancora non c'è una strada tra Elturel e Scornubel, dunque ancora non sappiamo come la Via del Commercio arriva da Scornubel a Baldur's Gate.
La prossima mappa fu, per quel che ne so io, prodotta per il Forgotten Realms Atlas (1990):

Qui la grande differenza sta nel fatto che la strada che porta direttamente da Castello Dragonspear a Baldur's Gate è stata migliorata, diventando una strada maggiore. Il che porta ad una nuova domanda: Perché non è QUESTA strada ad essere usata come Via del Commercio?
Qui abbiamo un'altra fonte: le mappe originali di Ed Greenwood.

Le quali a quanto pare sono state esposte al pubblico alla Gamehole Con nel 2019, ne potete trovare le foto qui.
I dettagli sono un po' difficili da distinguere, ma possiamo bene o male capire come le mappe che abbiamo siano in gran parte un eco della cartografia originale di Greenwood. (L'unico dubbio che ho è che sono piuttosto certo che l'intenzione di Greenwood fosse di avere due strade che partivano dal Ponte Boareskyr verso sud; non di avere una sola strada che copriva molte dozzine di miglia verso sud prima di dividersi.) La cosa che spicca maggiormente è che l'assenza di una strada tra Elturel e Scornubel NON è un errore di produzione; Greenwood stesso non ce l'aveva sulla sua mappa originale.
Questo ci porta ad AD&D 2E, la quale segue bene o male ciò che abbiamo visto finora, ma con il particolare di nominare la strada per Baldur's Gate come la "Via della Costa"

(Su questo ci torneremo in seguito)
La mappa dei Reami fu rifatta completamente per la 3E:

A quanto pare questa mappa è oggetto di molte controversie tra gli esperti dei Reami. Anche se aggiunge una dose considerevole di dettagli, è evidente che introduce un sacco di errori. (Per esempio in questa sezione potete vedere come la strada che si suppone passi dalle Acque Tortuose lungo il guado degli Artigli di Troll è rappresentata non passare minimamente attraverso gli Artigli di Troll.)
Per quel che riguarda la Via del Commercio le cose vanno così e così. É stata presa la decisione di farla diventare una strada maggiore per tutta la sua lunghezza, ed è stata anche aggiunta la strada tra Scornubel ed Elturel che abbiamo ipotizzato potesse esistere. Ma il percorso rimane poco chiaro: ad Ovest di Elturel, adesso la strada prende una scorciatoia lontano verso nordovest (quasi fino agli Artigli di Troll), e questa sezione non è diventata una strada maggiore come il resto della Via del Commercio.
Passiamo alla 4E:

Questa mappa è... interessante. È ovviamente una regressione in termini di dettagli, ma ci sono anche un numero di lampanti imprecisioni. (La strada che passa lungo il fiume ad est di Baldur's Gate, invece che attraverso Baldur's Gate, è probabilmente l'imprecisione più rilevante ai nostri scopi).
L'altra cosa rilevante da notare, tuttavia, è che gli scrittori della 4a Edizione chiaramente si chiesero come mai la Via del Commercio andasse fino in fondo a Scornubel, se c'era una strada che porta direttamente a Baldur's Gate.
La soluzione fu semplice: Non lo fa. Nella 4a Edizione, la Via del Commercio non passa più da Scornubel. Il paragrafo di Scornubel non menziona mai la Via del Commercio e la stessa descrizione della Via del Commercio rende esplicita la cosa:
(Abbastanza incoerentemente, però, lo stesso manuale d'ambientazione dice ancora che la Via del Commercio attraversa il ponte di Boareskyr. Il che, naturalmente, non dovrebbe farlo se segue la strada per Baldur's Gate)
Questo ci riporta alla versione dei Reami della 5E, con la versione originale dell'interruzione che abbiamo visto per prima. Ciò che ho inteso è che la cartografia della 5E sia stata modellata sulle mappe originali della 1E per una sorta di "ritorno alle origini". Sfortunatamente il risultato è stato anche la reintroduzione di un sacco di errori e difetti di quelle mappe originali (inclusa l'interruzione nella Via del Commercio). 
La verità sulle Vie del Commercio
Quando ho cominciato questo articolo, la mia intenzione originale era praticamente solo di dire, "Hey! Guarda quell'interruzione!"
Ma a quanto pare ci sono ragioni profonde dietro di essa.
Se date un'attenta lettura al boxed set della 1E (cosa che, infatti, ho appena fatto mentre controllavo le fonti), scoprirete che l'intera idea del fatto che possa esserci un'unica "Via del Commercio" è un'illusione.
C'era una Via del Commercio che andava dall'Amn a Waterdeep. Per esempio, Baldur's Gate era "situata alla riva più a nord del fiume,  lungo la Via del Commercio dall'Amn a Waterdeep."
Ma c'era un'altra Via del Commercio, da Waterdeep a Iriaebor:
*(NDT: la traduzione è rimasta fedele al testo originale, compresa la parte dove ci si riferisce a Lord Dhelt chiamandolo erroneamente Elturel)
Ed è questa seconda Via del Commercio ad andare a Scornubel!
La ragione per cui non c'è nessuna strada da Scornubel a Baldur's Gate (e per cui Elturel esplicitamente non fa parte della Via del Commercio) è perché NON C'È una Via del Commercio tra Baldur's Gate e Scornubel.
Ci sono due differenti Vie del Commercio. (Infatti, il mio sospetto è che originariamente ci fossero molte più Vie del Commercio. Queste due furono solo quelle che ebbero una particolare menzione nel primo boxed set.)
Nel boxed set della 2E, l'aggiunta della "Via della Costa" in realtà fu un tentativo di creare una distinzione chiara tra le due differenti rotte commerciali. Tra l'altro, in questo boxed set non si fa mai riferimento a Baldur's Gate come facente parte della Via del Commercio. Invece, "é situata sulla riva nord del fiume, lungo la Via della Costa da Amn a Waterdeep".
Ma ho il sospetto che, dati gli evidenti riferimenti a Baldur's Gate e al suo "essere sulla Via del Commercio" e a "la Via del Commercio segue la costa" già esistenti, questa distinzione si fece confusa. In parole povere, la Via della Costa era effettivamente un altro nome per la Via del Commercio, e di lì a poco sarebbe stata di nuovo chiamata così, facendo di nuovo confusione.
Naturalmente ciò significa effettivamente che c'è UN'ALTRA interruzione nella Via del Commercio, questa si trova tra Scornubel e Iriaebor:

Sfortunatamente, non sembra esserci nessuna soluzione chiara a questo mistero. Nessuna mappa dei Reami sembra raffigurare strade che vadano a sud di Scornubel.
Ciò nondimeno, l'intento originale rimane chiaro: la Via del Commercio da Waterdeep si divide a nord delle Acque Tortuose, dirigendosi nell'Amn (lungo la strada per il Sud) e Iriaebor (lungo la strada per il Mare Interno).
La perduta Iriaebor
Penso che qui la vera vittima sia Iriaebor.
Se la cartografia avesse raffigurato accuratamente la Via del Commercio che corre fino alla Città dalle Mille Torri, Iriaebor non sarebbe solo una delle tante città accalcate intorno alle Colline Lontane. Invece, sarebbe stata chiaramente la Costantinopoli dei Reami, il perno tra la Costa della Spada e le Valli.
Lasciate che vi mostri cosa intendo disegnando le strade "mancanti" sulla mappa di AD&D 1a Edizione (per mancanza di opzioni migliori, immaginando la Via del Commercio farsi strada attraverso i Boschi Remoti a sudest di Scornubel):

L'importanza di Iriaebor salta subito all'occhio. La cosa è ovvia: basta uno sguardo alla mappa per vedere che è l'unica città ad essere perfetta come appoggio per i viaggi da est a ovest nel raggio di centinaia o migliaia di chilometri in entrambe le direzioni.
Ogni carovana nelle Valli che volesse andare a Waterdeep passerebbe attraverso Iriaebor, situata quasi direttamente in mezzo alla mappa con ogni strada a nord dell'Amn che porta direttamente ad essa.
Trovo abbastanza plausibile immaginare che molti DM, designer e romanzieri sarebbero stati attratti dalla città. La pagina 54 della Cyclopedia of the Realms sarebbe diventata una pagina segnata da costanti letture.
Prendiamoci un momento per sognare il sogno di Bron tutti assieme.
Link all'articolo originale: https://thealexandrian.net/wordpress/44297/roleplaying-games/forgotten-realms-the-trade-way
Articolo di J.R. Zambrano del 21 Aprile
Gli archi e le spade magiche sono carini, lo so. Adatti alle occasioni informali. Ma quando le cose si fanno serie, è il momento per un'ascia incantata, non c'è niente di meglio.
Quando si parla di armi ce n'è chiaramente una migliore delle altre. Le spade sono le armi della nobiltà: parlano di ricchezza e di una vita nel lusso, un qualcosa che lascia impreparati di fronte alle difficoltà. Sono ottime per uccidere e hanno un bell'aspetto...e tant'è. Bloccati dietro ad una porta? Rovinerete la vostra bella spadina cercando di buttarla giù.
E non fatemi parlare degli archi. Prendere uno strumento per la caccia e renderlo un'arma? Non c'è onore in tutto ciò, nessun trionfo nello sconfiggere un nemico da distante. Dove sono il rischio, il pericolo? Il vero signore degli armamenti è un semplice strumento che può essere usato per ogni cosa. Aprire porte. Aprire finestre. Scoperchiare casse. Aprire bauli pieni di tesori. Liberare antiche entità malvagie. Fare a pezzi i nemici. Intimidire. Rimuovere scudi e altri ostacoli. Questo per dire che l'ascia è la più possente delle armi e non ne troverete di più possenti di quelle presentate nell'Encyclopedia Magica, quella raccolta in quattro massicci volumi con copertina in cuoio, dove erano stati raccolti tutti gli oggetti magici di AD&D, molti dei quali sono prima o poi tornati nelle edizioni successive.
Mietitrice Glaciale (Frostreaver)

Non c'è niente di più "cool" di un'ascia fatta di ghiaccio...e Frostreaver è un'ascia forgiata con un ghiaccio speciale recuperato da un ghiacciaio magico noto solo ai sacerdoti più saggi del Popolo Glaciale. La sua lama è fredda come l'inverno, ci vuole un mese per crearla (e al termine del mese potrebbe anche non essere completa), ma se si riesce a completarne la creazione è un'ascia magica +4. Finché non la si porta in un luogo più temperato e a quel punto si scioglie.
Lamazzurra, Distruttrice dell'Immondo (Azuredge, Slayer of the Netherborn)

Questo è un oggetto ideato ed introdotto nell'Encyclopedia Magica, e si vede. È descritta con amorevoli dettagli e con uno stile tipico delle armi ordinate da un catalogo:
Forgiata in leghe di argento, elettro e acciaio, il suo manico è fatto di puro acciaio e avvolto da pelle di drago blu...
Si tratta di un'ascia decisamente potente e brilla di una luce blu quando i suoi poteri sono attivi, da qui il nome. Può essere usata per ferire creature che sono danneggiate solo da armi magiche e impedisce la rigenerazione...ed è solo l'inizio. Quest'arma è pensata per crescere assieme al padrone e riceve nuove abilità, tra le quali:
Può essere lanciata (4° livello) Funziona come una Mazza della Distruzione (8° livello) Diventa senziente (12° livello) e riceve altri poteri. L'Ascia dei Signori dei Nani (Axe of the Dwarvish Lords)

Abbastanza potente da aver dedicata a sé un'avventura di alto livello, l'Ascia dei Signori dei Nani fu forgiata quando il mondo era giovane, da un fabbro nanico che amava così tanto l'atto della creazione che lo stesso Moradin gli insegnò le sue arti. L'ascia è stata molte cose durante le ere: simbolo dei Grandi Re dei Nani, causa di almeno una guerra civile, strumento che delle profezie vedono in mano ad eroi futuri. Perfetta sia come arma che come strumento di lavoro, l'Ascia dei Signori dei Nani è il meglio che un avventuriero nano può sperare di avere.
Spaccaroccia (Rocksplitter)

Quest'ascia era un'arma usata durante i tornei ufficiali: è un'ascia da lancio nanica che, quando viene scagliata contro una pietra, genera una grossa spaccatura che si estende per 30m nella direzione del tiro, spaccando in due la roccia o abbattendo una grossa porzione di un muro. Quando è impugnata da un abile e degno nano, è un'arma molto versatile.
L'Ascia Ronfante di Zzzzzz (Zzzzzz's Axe of Snoring)

Una normale ascia finché non viene impugnata da un nano. Se usata da un nano per combattere contro i suoi nemici razziali, costringe questi ultimi a compiere un tiro salvezza contro la magia. In caso di fallimento essi cadono addormentati, presumibilmente perché costretti a sentire le innumerevoli tradizioni naniche legate all'arma.
Buone Avventure!
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/04/dd-and-my-axe-five-magical-axes-fit-for-the-son-of-gloin.html
Articolo di J.R. Zambrano del 20 Aprile 2020
Gestire una lotta contro un boss è difficile in D&D. Vi siete sforzati di progettare un mostro fantastico e i vostri giocatori si presentano pronti a spaccare il gioco e ucciderlo in un solo round o quanto meno pronti a fare sì che per i loro personaggi risulti impossibile sentirsi minacciati. O ancora, quando si presenta il momento culmine, tutti sono distratti mentre state cercando di far fare al vostro malvagio un monologo su come tutti loro siano condannati.
Non possiamo influenzare le facce che mostreranno i dadi, ma possiamo cercare di far sì che i vostri combattimenti contro i boss risultino dei momenti emozionanti come si meritano di essere, sia meccanicamente che narrativamente. Ma per farlo dobbiamo prima capire cosa significhi combattere un boss. Ebbene ci sono innumerevoli articoli su diversi media che analizzano l'argomento, dai film ai videogiochi alla narrativa. Potete andare voi stessi a leggerne alcuni (ho inserito degli esempi sotto forma di link alla fine dell’articolo), ma parleremo qui di alcuni principi di base che sono uguali a prescindere dai media, da quel boss del videogioco con cui siete morti trentasette volte, fino a un epico scontro finale che occupa tre episodi del vostro anime preferito. Questi stessi principi si applicano anche ai giochi di ruolo da tavolo.
Farlo sembrare Diverso

Se c'è una cosa che dovete afferrare da questo articolo, è che una battaglia contro un boss dovrebbe dare una sensazione diversa da un incontro normale. E non intendo solamente di far variare il numero di avversari o la quantità di punti ferita/danni che infliggono. Entrare in un combattimento contro dei boss significa entrare in un mondo a parte, almeno così dovrebbe essere. Abbiamo già parlato di alcuni modi per migliorare la creazione degli incontri, ma in breve:
Modificate le regole in modi interessanti: Un boss dovrebbe sembrare speciale, che si tratti di un'abilità che va al di fuori della norma (come sacrificare un servitore goblin per evitare di subire danni), una qualità posseduta sotto forma di una resistenza unica o una debolezza particolare che offra ai giocatori la possibilità di usare abilità conosciute in nuovi modi, che ci porta a…
  Date ai giocatori più cose da fare durante il combattimento: Non fate un combattimento che abbia come scopo solo quello di ridurre a zero i punti ferita del nemico. Quale storia potete raccontare mentre combattete contro un boss? Quali abilità possono usare i vostri giocatori per avere un impatto sullo scontro? Quali altre cose possono fare durante il combattimento? Ci sono cristalli da distruggere? Delle vittime da salvare? Tomi segreti da tenere lontano dalle mani del cattivo? Un combattimento che è solo una gara a chi possiede più punti ferita può essere divertente, ma difficilmente memorabile.
  Variate il ritmo dell'incontro: Dividete la vostra battaglia in diverse fasi. I videogiochi lo fanno sempre, una volta che il boss perde il 25% dei suoi punti ferita, passano in una modalità “inseguimento” e i giocatori devono compiere una corsa ad ostacoli. Oppure si trasforma in un lupo mannaro. O qualunque altra cosa vogliate. Variate il ritmo della lotta per renderla emozionante.
  Rendetela impegnativa sia per i giocatori che per i personaggi. Non abbiate paura di rendere il boss un poco come un enigma. Forse le loro resistenze cambiano: essere resistenti al fuoco fa scattare una vulnerabilità al freddo o simili. Volete indicare ai vostri giocatori che c'è qualcosa di diverso in questa battaglia. E le meccaniche dovrebbe riflettere ciò. Di solito la progettazione degli incontri viene fatta di corsa e con pigrizia, ma se c'è un qualcosa su cui lavorare sono i momenti climatici.
Preparare il Terreno

Ora che avete impostato un incontro che si distingue dalla routine quotidiana, è tempo di entusiasmare i giocatori. Una lotta contro un boss è una ricompensa, per i vostri giocatori e per voi. È un piacere che tutti ottengono per essere arrivati alla fine. È un'occasione per mettersi in mostra, quindi dovete fare una campagna pubblicitaria. Come nel caso di un incontro della WWE, dovete realizzare alcuni segmenti promozionali.
Altri media lo fanno accadere continuamente, che si tratti del breve incontro in cui il gruppo cattura il cattivo subito dopo che ha commesso un atto atroce e il cattivo li schernisce prima di scappare, o i momenti in cui combattete i suoi servitori per volere del boss. Volete quindi dare al vostro boss la possibilità di scaldare un po' la temperatura, in sostanza deve incombere sui giocatori come una minaccia o una provocazione. Volete far loro sapere cosa li aspetta, che si tratta di un conflitto diverso.
Se il vostro boss possiede dei poteri speciali, ora è il momento di preannunciarlo.
Se volete che i vostri giocatori facciano qualcosa di diverso, dovete far presagire loro qualcosa. Forse hanno usato Arcano per rompere protezioni speciali sulle porte, ovvero un'abilità che useranno per superare le stesse protezioni magiche del cattivo rendendolo poi vulnerabile agli attacchi durante il duello epico. O forse impareranno che Natura può aiutare a identificare quali delle piante nella tana del malvagio sono tossiche per i licantropi, ecc. Fate sapere ai giocatori sia dentro che fuori dal personaggio che sta arrivando qualcosa di bello.
Momento di Gloria

Una lotta contro un boss è una ricompensa per il tavolo, non potrà mai ripeterlo abbastanza. È un'opportunità per sfidare davvero i giocatori, ma è anche un'opportunità per loro di sentirsi forti ed efficaci. Stanno già facendo cose al di fuori della norma, ora è il momento di attingere a tutti i loro punti di forza. Ecco dove aiuta sapere esattamente in cosa consiste il vostro gruppo. Se sapete di avere un barbaro che adora andare in ira, amplificate questo aspetto nella lotta contro il boss.
Perché lo sporco segreto delle lotte contro i boss è che tutti noi vogliamo che siano stimolanti, ma vogliamo anche un'occasione per dimostrare la nostra padronanza del gioco, dei nostri personaggi, della storia. Ecco la questione focale. Ecco perché ci sono così tante guide là fuori per la costruzione di personaggi che possano infliggere più di 100 danni in un round senza sudare, e perché il gioco ai livelli alti è così complicato. I combattimenti contro i boss sono una prova, ma sono anche una ricompensa.
E possiamo rendere uno scontro con un boss un'opportunità per riflettere in modo creativo. Se sapete che i giocatori hanno un sacco di oggetti magici casuali, sapete anche che cercheranno un'opportunità per usarli ogni volta che l’avranno. Adesso è il momento. Volete fare sì che le punizioni del paladino siano extra-punitive, ma volete anche che i colpi del malvagio vengano percepiti come davvero pericolosi. Tutto dovrebbe risaltare, sia il pericolo che l'esaltazione.
Non dimenticare la storia

Una lotta contro un boss è anche una storia. Dovrebbe avere le sue battute, i suoi ritmi. Ogni buona lotta deve avere un ritmo tutto suo. Le migliori rispecchiano l'ascesa e la caduta della tensione nella storia. Ma non dobbiamo preoccuparci di narrazioni ben scritte e sapientemente elaborate, ciò di cui dobbiamo preoccuparci è di prendere le decisioni che i personaggi reputano essere importanti.
Una lotta contro un boss è un momento in cui i personaggi hanno la possibilità di ottenere ciò che vogliono. Ma è anche una possibilità per loro di perdere tutto. Volete che sia chiaro quali sono le poste in gioco. Dovrebbe assolutamente essere più di un semplice "se battete questo boss lui muore". Pensate a cosa significa se i personaggi vincono. E a cosa significa se perdono. Un buon combattimento contro un boss potrebbe non essere nemmeno quello in cui lo ucciderete; potrebbe trattarsi di combattere un nemico inarrestabile e trattenerlo abbastanza a lungo da consentire ad altri di scappare.
Oppure distrarlo abbastanza a lungo da far terminare l’allineamento delle stelle e fargli perdere il collegamento verso il loro sire di un altro mondo. Quindi pensate a cosa i personaggi potrebbero guadagnare e a cosa potrebbero perdere. Qual è il loro rapporto con il boss? Se stanno irrompendo in una fortezza di goblin per combattere il re dei goblin, perché lo fanno? È perché è lì? O perché il re dei goblin ha rapito il loro fratellino e ora lo rivogliono indietro? Se non sconfiggono il boss, qualcuno dei loro cari perderà? Il boss otterrà qualcosa? Forse il rituale è completo e anche se non riuscirà ad invocare il dio malvagio per divorare il mondo, avrà comunque ottenuto un qualche potere.
Che si vinca o si perda, le azioni hanno delle conseguenze. E dovrebbero incentrarsi su ciò che i giocatori fanno e su ciò che vogliono.
Parlarne
 
Ogni grande battaglia climatica è senz'anima se non si considera ciò che i personaggi vogliono. E se non si dà ai nemici la possibilità di interagire oltre il combattere o scambiare battute spiritose. Combattere può fare molto di più che banalmente "ridurre i punti ferita". Può dimostrare qualcosa. Un combattimento potrebbe essere un'opportunità per i personaggi di discutere della loro visione del mondo.
Quando Batman e Ra’s al Ghul hanno il loro culminante in Batman Begins, è per dimostrare se Gotham può essere salvata o meno. Ma si tratta anche di dimostrare chi ha ragione nella propria visione del mondo. Tutto ciò che Ra’s deve fare è convincere Batman a infrangere la sua regola di non uccidere e vincerà. La sua visione del mondo incentrata su "a volte devi uccidere per salvare una città" verrebbe dimostrata. Ignoriamo per il momento tutte le volte nel film in cui Batman ha effettivamente ucciso delle persone.
Ma il punto è che i combattimenti contro i boss sono un momento adatto a grandi idee e discorsi epici. Ed interrompere il cattivo durante un monologo è un grande classico.
Ma anche quando questo stereotipo viene sovvertito, i momenti tra un attacco e l'altro danno alla lotta il peso emotivo che la porta oltre un semplice combattimento. La chiave è pensare agli attacchi e alle difese come una parte della conversazione tanto quanto le parole. Punteggiate un attacco con un poco di dialogo o, meglio ancora, costruite delle pause in cui i personaggi possono curarsi per aiutare ad esplorare la storia.
Qualunque cosa voi facciate, focalizzate l'attenzione sui giocatori e fate in modo che il boss reagisca a loro (piuttosto che cercare di far enunciare al boss dei discorsi melodrammatici giusto per un banale senso di finta epicità) e così li troverete desiderosi di rispondere.
 
Ecco alcune altre risorse sulla costruzione di una migliore battaglia contro i boss:
 
Spero vi siano piaciuti questi consigli, che siano utili per migliorare le battaglie con i vostri boss. Se desiderate vedere altri contenuti simili, fatecelo sapere e, come sempre, Buone Avventure!
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/04/dd-running-boss-fights-is-hard-heres-five-ways-to-fix-that.html
Per aiutare i giocatori a meglio passare questo difficile periodo, la WotC sta mettendo a disposizione un gran quantitativo di materiale (che potete trovare qui). Tra le altre cose, di recente sono state rese gratuite per un breve periodo su alcune delle principali piattaforme per il gioco online le versioni per D&D 5E di due storiche avventure: La Cittadella senza Sole e La Forgia della Furia.
Entrambe le avventure sono adatte a giocatori che hanno già preso un po' di dimestichezza con le regole base, magari giocando allo Starter Set, e sono pensate per personaggi di basso livello: La Cittadella Senza Sole è pensata per personaggi di 1° livello, mentre La Forgia della Furia è rivolta a personaggi di 3° livello. Queste due avventure erano le prime due di un ciclo di otto avventure per D&D 3.0 connesse tra di loro e con un tema di fondo legato al potente drago Ashardalon. Sono state rivisitate per D&D 5E nel manuale Tales From the Yawning Portal, anche se in modalità a sé stante.

L'illustrazione di copertina per D&D 3E de La Cittadella Senza Sole (di Todd Lockwood)
Ne La Cittadella Senza Sole i personaggi devono investigare un'antica cittadella sprofondata sotto terra e i misteri che nasconde, affrontando nemici insidiosi e minacce inattese, tra cui il temibile Albero di Gulthias. La Forgia della Furia, invece, vede i personaggi intenti ad esplorare un complesso nanico abbandonato e, anche in questo caso, dovranno affrontare svariati nemici e pericoli, tra cui l'insidioso Scaglia Notturna. In entrambi i casi potrete vivere una classica esperienza alla D&D, esplorando dei labirintici dungeon pieni di alcuni tra i nemici più iconici di questo gioco.

L'illustrazione di copertina per D&D 3E de La Forgia della Furia (di Todd Lockwood)
Quindi perché non approfittarne per rivisitare o provare per la prima volta questi due grandi classici?
Le potete trovare su D&D Beyond, su Roll20 e su Fantasy Grounds.
La natura ci ha creato più deboli, più spogli e gracili di molti altri animali.
Non ci ha dato pelli spesse, zanne, artigli, corna e forze devastanti.

Ma ci ha dato il cervello.
E noi, con il cervello, abbiamo creato quello che ci serviva per sopperire alle nostre carenze fisiche.
Con il cervello abbiamo creato le armi.
Ma perché un’arma funziona? Quali sono i vantaggi nell’usare un’arma e su quali principi fisici più o meno evidenti si basano? Bentornati a questo secondo articolo della rubrica BattleScience, oggi andremo a scoprire 5 vantaggi delle armi analizzati dal punto di vista della fisica.

5 – La portata
Il primo evidente motivo per usare un’arma è che è possibile attaccare più lontano: la lancia, che si può usare per tenere i predatori alla larga e scagliare contro le prede, è stato un passo fondamentale per l’egemonia della nostra specie.
La portata è la distanza alla quale è possibile colpire il bersaglio: per le armi a distanza viene chiamata comunemente gittata e, nella maggior parte dei casi, dipende sostanzialmente dal funzionamento dell’arma e dai materiali di cui è composta. Per le armi da lancio, invece, essa deriva principalmente dalla forza e dalla tecnica del combattente.

Al fine di capire come ottenere la gittata massima di un’arma è importante l’angolo con il quale il proiettile viene scagliato: si tratta di un classico problema di fisica delle superiori.
Un angolo troppo vicino all’orizzonte non fornirà abbastanza tempo di volo al proiettile, mentre un tiro eccessivamente diretto verso l’alto non darà abbastanza spinta orizzontale.
Senza entrare nei conti, è possibile ricavare che, ignorando l’attrito dell’aria, l’angolo migliore è proprio quello a metà tra un lancio orizzontale e uno verticale, cioè 45 gradi; introdurre l’attrito dell’aria avvantaggia invece lanci più vicini all’orizzonte, con l’angolo preciso che dipende dalla forma del proiettile.
Per quanto riguarda invece le armi da mischia, è evidente che la portata dipenda dalla forma e dimensione dell’arma e dalla lunghezza degli arti del combattente, dando ulteriori vantaggi a combattenti di dimensioni maggiori come sottolineato già nel precedente articolo.
4 – Massa extra: la Quantità di Moto
In che modo la massa extra di un’arma “fa più male”? Per capire questo concetto, introduciamo la Quantità di Moto (da ora Qdm)
Chi ha letto il precedente articolo (altrimenti recuperabile qui) si ricorderà come l’efficacia di un colpo dipenda dalla massa e dalla velocità.
Una delle grandezze fisiche che si ricava da questi due dati è proprio la quantità di moto: essa aumenta al crescere della massa e/o della velocità, diminuisce al loro ridursi. La quantità di moto, come vedremo, è una grandezza molto importante per quanto riguarda gli impatti tra due oggetti.
Durante un urto tra due corpi si sviluppano, per tempi estremamente brevi, delle forze molto intense dette Forze Impulsive che, come andremo a vedere, dipendono anche dai materiali.
Queste forze, in pochi attimi, possono variare molto, alternando istanti di intensità molto differenti ed è per questo che andremo a considerare i loro effetti medi (o Forza Impulsiva Media)

Le forze impulsive possono variare anche molto in poco tempo
Quando un corpo si abbatte su un altro fino ad arrestarsi, come accade per un colpo o un proiettile, è possibile mettere in relazione tramite una formula:
la Qdm iniziale del corpo prima dell’urto; la Forza impulsiva media sviluppata nell’urto. la Durata dell’urto, cioè per quanto tempo il corpo subisce tale FIM; La relazione che lega queste tre grandezze è:
Forza impulsiva media = Qdm / Durata
Sapendo dunque la quantità di moto di un corpo, per esempio quella legata a un attacco, e la durata dell’urto è possibile avere una stima delle Forze in gioco. È importante comprendere che la durata dell’urto non è il tempo necessario per portare l’attacco: è invece il tempo necessario per fermare il colpo a partire dall’inizio del contatto o, se vogliamo, il tempo necessario per assorbire la potenza del colpo.
A questo punto è facile notare come la Forza impulsiva legata a un colpo aumenti con la massa e la velocità del colpo e diminuisca se il tempo per fermare il colpo aumenta: per avere colpi più devastanti, dunque, abbiamo bisogno di tempi di frenata inferiori.
3 – Materiali
Abbiamo visto che per aumentare le forze impulsive bisogna ridurre i tempi di frenata e per ridurre le forze impulsive bisogna aumentare questi tempi.
Il secondo caso è evidente se pensiamo agli air bag o ai materassi contro le cadute: in quel caso, il soggetto ha a disposizione più tempo per frenare, quindi viene fermato più dolcemente e riduce i danni subiti.
Ma in che modo un materiale più duro funziona al contrario?
Per comprenderlo, dobbiamo andare ad analizzare la struttura molecolare dei materiali.
Un materiale è formato da tante molecole o atomi uniti, negli oggetti solidi, da stretti legami tra loro.
L’effetto complessivo è simile a quello di una molla: se soggetto alla compressione, man mano che un legame si accorcia, diventa sempre più difficile comprimerlo ulteriormente.
I materiali duri funzionano come delle molle molto robuste, che sviluppano resistenze particolarmente intense anche con poca compressione.
Ecco così spiegato come mai un materiale duro ha delle forze impulsive molto grandi: i legami del materiale, soggetti alla compressione del colpo, riescono in poco tempo a sviluppare una reazione tale da fermare il colpo. In questo modo la reazione è brevissima e la Forza impulsiva diventa quindi molto intensa.

Martello e incudine possono produrre forze estremamente intense, essendo entrambi molto duri
Anche se avremo modo di parlarne in seguito, è evidente come armature diverse sfruttino queste proprietà in maniera diversa: un’armatura imbottita tenderà a ridurre le forze impulsive, rendendola efficace contro urti intensi, mentre un’armatura più dura come quella a piastre sarà meno efficace nel ridurre gli impatti. Allora come mai le armature di metallo sono universalmente riconosciute come migliori?
2 – Pressione
Facciamo il classico esempio dei chiodi.
Se premete con tutta la vostra forza con un dito sulla punta di un chiodo vi fate male.
Eppure, i fachiri sono famosi per stendersi su letti di chiodi senza uccidersi: come fanno?
Nessuna magia in corso: nel caso del fachiro, la sua forza peso è suddivisa su un’area più ampia, ovvero la somma di tutte le punte dei chiodi, e in questo caso non è sufficiente per la penetrazione della punta all’interno della carne.
Sì, perché è la pressione a determinare se un oggetto penetra o meno all’interno di una superficie.

La Pressione aumenta se la Forza cresce, mentre si riduce se la superficie si ingrandisce: se fate più forza sul vostro martello, riuscirete a piantare meglio il chiodo… ma pensate ora di piantare a forza un birillo. Molto più arduo!
È però evidente che cercare di piantare lo stesso chiodo su un muro di cemento o di acciaio sia cosa molto differente: il secondo infatti, essendo un materiale più duro, risponde alle forze esterne con delle reazioni che, come abbiamo visto, sono molto più intense ed è dunque necessaria una forza maggiore per penetrarlo.
In conclusione la difficoltà di penetrazione di un materiale dipende sia dalla forza con cui si agisce, sia dalla superficie interessate, sia dalle proprietà del materiale.
1 – Punte e lame
Alla luce di questo dato, è evidente l’utilità delle armi appuntite: una punta concentra la forza di un colpo in un solo punto, rendendo più facile penetrare carni e armature.

Ma cosa possiamo dire invece sulle lame? Le armi munite di lama sono in grado di esercitare pressioni inferiori a quelle di una punta, ma sufficienti per tagliare la carne e, se ben affilate, vestiti o armature molto leggere. Chiaramente migliore è il filo, più stretta e precisa è la lama, maggiore è la pressione.
Le armi da taglio tuttavia sono in grado di effettuare gravi danni ai tessuti biologici non tanto per la loro capacità di penetrazione, ma perché durante un taglio si generano degli attriti tra la lama e il bersaglio in grado di danneggiare i tessuti.

Questo rende le armi da taglio perfette contro nemici privi di armatura o comunque poco protetti, come abbiamo già detto nell’articolo sulle spade.
Le armi da taglio riescono meglio nel loro compito se aumentano il tempo in cui tagliano le carni nemiche e la forma che più si adatta a questa necessità è quella arcuata: inoltre questa forma riduce la porzione di lama a contatto con il bersaglio, aumentando la pressione. È per questo motivo che molte delle migliori armi da taglio come sciabole e katane hanno la lama curva.
È chiaro d’altra parte come le lance e, entro un certo limite, gli affondi delle spade siano uno strumento ideale contro le armature, per quanto le corazze più dure siano spesso in grado di resistere a tali penetrazioni. Le protezioni più leggere potrebbero perfino essere tagliate da un fendente di spada o un colpo di ascia.

Le mazze hanno più punte di quello che si possa pensare
Infine armi note per essere contundenti, come mazze e martelli, oltre che avere masse importanti e dunque grandi quantità di moto concentrano in realtà la loro forza su superfici relativamente piccole come la testa del martello o le punte le flange di una mazza: questo le rende quindi ottime contro le armature.
Se tuttavia le forze impulsive sono più intense contro superfici più dure, non pensiamo comunque che le armature metalliche siano del tutto inutili contro le armi da impatto: il metallo infatti, subendo il colpo, può ovviamente piegarsi o ammaccarsi. Nel farlo dissipa una parte dell’energia del colpo riducendo di fatto la quantità di moto subita dal malcapitato. Ma come calcolare queste quantità di moto, a partire dalle forze? Lo scopriremo nel prossimo articolo che parlerà di affondi, fendenti ed energie ad essi legate.
Se ti è piaciuto questo articolo, dai un’occhiata al precedente della rubrica BattleScience:
Articolo originale: http://www.profmarrelli.it/2019/06/24/5-proprieta-armi-secondo-la-scienza-battle-science-ii/

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aza
A breve anche il pubblico italiano potrà usufruire dei manuali di Pathfinder Seconda Edizione, basati sul playtest pubblico di quasi due anni fa.
Dal 05 Maggio saranno disponibili il Manuale di Gioco, che include tutte le regole necessarie a DM e giocatori per iniziare le loro avventure con questa nuova edizione, la Caduta di Cuor della Piaga, il primo modulo di avventura per PF 2E, e l'immancabile Schermo del GM

Cosa aspettate? Preparatevi anche voi a questa nuova era per Golarion!
Articolo di J.R.Zambrano del 02 Aprile
Non si può parlare di avventure senza una profezia mistica su un antico male che sorge dalle viscere della terra, o su degli eroi prescelti per imbracciare la loro spada ed eliminare la minaccia di turno. Nonostante sia un cliché, uno sguardo nel futuro può aiutarvi notevolmente ad immergervi nel gioco. Implica che sappiate ciò che state facendo, anche se non è così, e fornisce ai PG degli indizi su ciò che accadrà.

Sì, stiamo guardando te, mazzo dei tarocchi
Ma non dovete necessariamente mettervi a declamare una profezia che riguarda un gruppo di guerrieri prescelti che i vostri giocatori proveranno a comprendere (o a pervertire a proprio vantaggio). Invece potete inserire degli eventi infausti. Sia il mondo reale che quelli inventati sono pieni di esempi del genere: che sia un teschio formatosi nei fondi di tè, trovare degli uccelli annegati, ascoltare delle voci spettrali che sussurrano il vostro nome... Sono tutti degli esempi di presagi che possono accrescere il mistero nelle vostre giocate.
La Stella Verde Pulsante

Una stella verde sorge nel cielo notturno durante una notte d'inverno. Un mago o un saggio locale vuole studiarla, ma la sua luce spettrale porta con sé un'aura di terrore. Per aumentare l'aura di mistero potete decidere che tutte le luci di un luogo vicino inizino a sfarfallare e a diventare verdi per qualche istante. O decidere che una nebbia verde (come una sorta di aurora boreale fuori stagione) sorga attorno ad un'area particolare e lasciare che i vostri giocatori cerchino di comprenderne il significato.
Il Volo degli Uccelli

Uno stormo di uccelli è un presagio classico e questo non sarà molto differente. Mentre i personaggi raggiungono una nuova zona, viaggiando per una foresta, uno stormo si alza in volo da un albero, gracchiando rumorosamente. I loro versi rompono un silenzio inquietante e c'è qualcosa nel loro movimento che sembra indicare un pericolo imminente.
Il Freddo Improvviso

I personaggi si trovano in un posto caldo? Si chiederanno cosa stia succedendo in caso le temperature dovessero scendere all'improvviso. Fate in modo di descrivere il gelo improvviso e come il loro fiato si condensi nell'aria. In questo caso siate più drammatici possibile: sarete sicuri di aver catturato la loro attenzione.
Le Comete Gemelle

Le comete sono sempre un presagio, indipendentemente da ciò che sta accadendo: ci sarà sempre qualcuno pronto a fare delle predizioni basate sul loro movimento. Ma la cometa osservata dai PG sopra le loro teste risalta in maniera evidente: non è ordinaria. Mentre la guardano, infatti, si divide e possono notare come uno dei due frammenti risplenda di rosso contro il cielo.
L'Eclissi inattesa

Le eclissi possono essere predette, no? Quindi che cosa potrebbe accadere nel caso in cui un evento astrologico del genere avvenga all'improvviso, facendo sprofondare le terre nell'oscurità? E' stregoneria o un indizio su ciò che accadrà in futuro? Sta a voi determinarlo!
La prossima volta che volete creare un po' di atmosfera date un'occhiata a questi presagi. Buone avventure!
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/04/dd-five-ill-omens-that-will-unsooth-any-sayer.html
Articolo di J.R. Zambrano del 14 Aprile
Col fatto di dover rimanere in casa, D&D è il modo perfetto per scappare dalla realtà della quarantena e vivere qualche avventura. Ma se non avete un gruppo, trovare dei giocatori può essere complicato ed ecco perché daremo un'occhiata ad uno dei set di regole più estesi rilasciato su Arcani Rivelati, le regole per i Gregari che danno ai vostri PNG amichevoli dei livelli di classe per stare alla pari col gruppo.

Riuscite a trovare i gregari nella foto?
Le regole qui presentate possono trasformare qualsiasi tipo di alleato, che sia umano o animale o altro, in un compagno che guadagna abilità e talenti man mano che il gruppo avanza di livello. E come si fa? Dandogli alcune di queste Classi da Gregario.
Disclaimer: le traduzioni seguenti sono da considerarsi non ufficiali
Fonte: Wizards of the Coast
Ci sono tre differenti Classi da Gregario: Combattente, Esperto e Incantatore (Warrior, Expert, Spellcaster), e se state avendo la sensazione di stare per scoprire delle classi importanti da PNG è perché ci siete andati molto vicino, e potrei dire che sono i successori spirituali di cose come le classi da PNG della 3.5. Due addirittura hanno lo stesso nome, ma ci sono parecchie differenze a livello di gioco. E prese così come sono risultano quasi comparabili ad alcune classi di PG, potreste persino usarle come classi base se giocate con dei novizi di D&D e volete aiutarli a imparare le basi. Tutte e tre queste classi sono semplici da giocare, ma nascondono comunque qualche bella sorpresa. Sono abbastanza potenti da darvi la sensazione di potervi sedere al tavolo dei grandi. Anzi ad una prima occhiata, alcuni giocatori potrebbero lamentarsi di quanto sembrino potenti.
Un sacco di giocatori guardando l'Incantatore vedranno che può usare la lista degli incantesimi dello Stregone o del Warlock, lanciare gli incantesimi col Carisma e guadagnare comunque un sacco di slot e ottimi Privilegi. Ma non capiscono che il contraltare a tutto questo è l'assenza di unicità delle altre classi ad esempio i privilegi del Patto del Warlock e di Metamagia dello Stregone (quest'ultima è probabilmente la più forte tra i due ed è ciò che rende gli Stregoni superiori a molte altre classi di incantatori nonostante il minor numero di incantesimi conosciuti) in cambio di un tipo di magia più semplice. E per essere più specifici sono progettate per essere aggiunte a creature che hanno GS 1 o meno, le quali frequentemente avranno più di 1 dado vita già dall'inizio.
Quindi un giocatore con un Orso Bruno Gregario, per esempio, sarà approssimativamente intorno al 5° livello o giù di lì e avrà, salendo di livello, un Gregario che partirà dal primo livello, in questo modo un Orso da 4d10 dadi vita acquisirà livelli mentre il gruppo procede nelle avventure, ma sarà sempre un po' più debole rispetto al gruppo.
Combattente (Warrior)
  Livello Bonus di competenza Privilegi 1°  +2 Competenze Bonus1 (Bonus Proficiencies), Recuperare Energie (1 uso) 2°  +2 Percezione del Pericolo 3°  +2 Critico Migliorato 4°  +2 Aumento dei punteggi di Caratteristica 5°  +3 Attacco Extra (1 extra) 6°  +3 Aumento dei punteggi di Caratteristica 7°  +3 Prontezza in Battaglia1 (Battle Readiness) 8°  +3 Aumento dei punteggi di Caratteristica 9°  +4 Indomito (1 uso) 10°  +4 Difesa Migliorata1 (Improved Defense) 11°  +4 Attacco Extra (2 extra) 12°  +4 Aumento dei punteggi di Caratteristica 13°  +5 Indomito (2 usi) 14°  +5 Aumento dei punteggi di Caratteristica 15°  +5 Critico Superiore 16°  +5 Aumento dei punteggi di Caratteristica 17°  +6 Indomito (3 usi) 18°  +6 Recuperare Energie (2 usi) 19°  +6 Aumento dei punteggi di Caratteristica 20°  +6 Attacco Extra (3 extra) 1) Traduzione non ufficiale, la versione originale è stata lasciata tra parentesi in modo che il privilegio possa venire facilmente trovato all'interno dell'Unearthed Arcana
Il combattente è un eccellente classe universale per qualsiasi Gregario il cui compito sia solo combattere ed essere tosto. La maggior parte dei compagni animali che salgono di livello insieme a voi ricadono in questa categoria, ma la classe può includere anche Scudieri, Cavalieri e Fanti, praticamente qualsiasi creatura che sia collegata principalmente alla violenza fisica può contare come Combattente.

Avete qualche non morto preferito che volete tenere?
E i Combattenti prendono un sacco di bella roba: Recuperare Energie e Critico Migliorato vengono direttamente dal Guerriero Campione, mentre Percezione del Pericolo e Prontezza in Battaglia (Battle Readiness) sono presi direttamente dall'ossatura base del Barbaro (NdT: Prontezza in Battaglia è simile a Istinto Ferino del Barbaro, ma leggermente meno potente). E questo dovrebbe darvi un'idea di quello che avrete. È come giocare qualcosa a metà strada tra il Guerriero ed il Barbaro, senza però ottenere nessuna delle caratteristiche migliori, solo una sorta di scambio costante di privilegi di classi base fino al 20° livello. Ma rimane comunque un ottimo archetipo di combattente.
Esperto (Expert)
  Livello Bonus di Competenza Privilegi 1°  +2 Competenze Bonus1 (Bonus Proficiencies), Maestria, Utile1 (Helpful) 2°  +2 Azione Scaltra 3°  +2 Factotum 4°  +2 Aumento dei punteggi di Caratteristica 5°  +3 Attacco Extra 6°  +3 Maestria 7°  +3 Elusione 8°  +3 Aumento dei punteggi di Caratteristica 9°  +4 Aiuto Ispirante1 (Inspiring Help) (1d6) 10°  +4 Aumento dei punteggi di Caratteristica 11°  +4 Dote Affidabile 12°  +4 Aumento dei punteggi di Caratteristica 13°  +5 Competenze Bonus1 (Bonus Proficiencies) 14°  +5 Aumento dei punteggi di Caratteristica 15°  +5 Mente Acuta1 (Sharp Mind) 16°  +5 Aumento dei punteggi di Caratteristica 17°  +6 Maestria 18°  +6 Aiuto Ispirante1 (Inspiring Help) (2d6) 19°  +6 Aumento dei punteggi di Caratteristica 20°  +6 Colpo di Fortuna 1) Traduzione non ufficiale, la versione originale è stata lasciata tra parentesi in modo che il privilegio possa venire facilmente trovato all'interno dell'Unearthed Arcana
Conosciuto anche come la classe skill monkey (per usare un termine da 3E), l'Esperto si focalizza sul dare aiuto alle persone a cui sta facendo da Gregario. Questo può avvenire tramite Aiuto Ispirante (Inspiring Help) o altri privilegi che ruotano attorno al dare supporto ai personaggi giocanti.

Non avete un'abilità? Il vostro Gregario Esperto è pronto a darvi una mano. E man mano che salite di livello Dote Affidabile si sposerà incredibilmente bene sia con Maestria che con Factotum. Questa classe combina le basi di Ladro e Bardo in un discreto personaggio di supporto.
Incantatore (Spellcaster)
  Livello Bonus di Competenza Privilegi Trucchetti conosciuti Incantesimi Conosciuti 1°  +2 Competenze Bonus1 (Bonus Proficiencies), Incantesimi  3  3 2°  +2 Recupero Magico1 (Magical Recovery)  3  3 3°  +2 –  3  4 4°  +2 Aumento dei punteggi di Caratteristica  4  5 5°  +3 –  4  6 6°  +3 Trucchetti Potenti1,2 (Potent Cantrips)  4  7 7°  +3 –  4  8 8°  +3 Aumento dei punteggi di Caratteristica  4  9 9°  +4 –  4  10 10°  +4 Incantesimi Potenziati1,3 (Empowered Spells)  5  11 11°  +4 –  5  12 12°  +4 Aumento dei punteggi di Caratteristica  5  12 13°  +5 –  5  13 14°  +5 Lancio Focalizzato1 (Focused Casting)  5  13 15°  +5 –  5  14 16°  +5 Aumento dei punteggi di Caratteristica  5  14 17°  +6 –  5  15 18°  +6 Aumento dei punteggi di Caratteristica  5  15 19°  +6 –  5  16 20°  +6 Incantesimi personali1,4 (Signature Spells)  5  16 1) Traduzione non ufficiale, la versione originale è stata lasciata tra parentesi in modo che il privilegio possa venire facilmente trovato all'interno dell'Unearthed Arcana
2) Da non confondersi con il privilegio Trucchetto Potente (Potent Cantrip) del Mago Invocatore
3) Da non confondersi con la capacità di metamagia Incantesimo Potenziato (Empowered Spell) dello Stregone
4) Sebbene abbia lo stesso nome del privilegio da Mago Incantesimi Personali (Signature Spells) funziona in modo leggermente diverso
Incantesimi per Livello Livello 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 1°  2 – – – – – – – – 2°  3 – – – – – – – – 3°  4  2 – – – – – – – 4°  4  3 – – – – – – – 5°  4  3  2 – – – – – – 6°  4  3  3 – – – – – – 7°  4  3  3  1 – – – – – 8°  4  3  3  2 – – – – – 9°  4  3  3  3  1 – – – – 10°  4  3  3  3  2 – – – – 11°  4  3  3  3  2  1 – – – 12°  4  3  3  3  2  1 – – – 13°  4  3  3  3  2  1  1 – – 14°  4  3  3  3   2  1  1 – – 15°  4  3  3  3  2  1  1  1 – 16°  4  3  3  3   2  1  1  1 – 17°  4  3  3  3  2  1  1  1  1 18°  4  3  3  3  3  1  1  1  1 19°  4  3  3  3  3  2  1  1  1 20°  4  3  3  3  3  2  2  1  1 Qui è dove le cose si fanno interessanti. L'Incantatore è una delle classi che probabilmente farà sollevare un polverone (eccetto ai giocatori di Ranger Signori delle Bestie che guarderanno al Gregario Combattente per trovare nuovi modi di lamentarsi su quanto siano depotenziati, il che ad essere sinceri, è anche vero), perché possiede alcuni privilegi che sono potenzialmente migliori di quelli delle classi magiche per PG. Cose come Trucchetti Potenti (Potent Cantrips) ne sono un grande esempio, dato che la versione per PNG fa aggiungere il proprio bonus di caratteristica da incantatore ai Trucchetti che fanno danni invece di far subire metà dei danni in caso di TS fallito, come nel caso di un Mago Invocatore.

Ad ogni modo, questo ci dà la sensazione di essere sulla strada giusta. Penso che sia l'Incantatore che l'Esperto dovrebbero ricevere qualche modifica, e sarebbe carino che queste classi si distinguessero un po' da quelle per PG, ma tutto sommato sono facili da usare. E richiedono solo un po' di creatività per essere applicate a qualunque cosa. Volete evocare creature specifiche che diano l'impressione di essere uniche o che sembrino potenziate più di quanto possa fare il Mago Evocatore? Pronti. Volete un compagno animale nelle vostre partite o trasformare quella Guardia Cittadina PNG con cui avete fatto amicizia in un combattente di cui potete fidarvi e che stia sempre al vostro fianco? Potenziateli.
Queste regole potranno non essere perfette, ma sono d'ispirazione. Leggendo la lista delle classi si nota che fanno quel che devono: vi fanno pensare a come poterle usare nel gioco e rendono eccitati all'idea di giocarle. Danno ai personaggi degli obiettivi da inseguire diversi dal salire di livello. Al vostro Mago potrebbe dare soddisfazione trovare un apprendista, e stessa cosa potrebbe valere per un accolito o anche solo uno scudiero per quanto riguarda il vostro Chierico. Avere qualcuno a cui passare la propria eredità può anche amplificare il coinvolgimento verso il proprio personaggio.
Dopotutto, dovete conoscere ciò di cui state parlando prima di poterlo spiegare a qualcun altro.
Buone Avventure!
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/04/dd-only-have-a-couple-of-players-sidekicks-are-here-for-you.html
Fino al 05 maggio Alfeimur Quinta Edizione sarà disponibile a soli 7,35 € (8 dollari, soggetto a variazioni di cambio) con uno sconto speciale per i lettori di Dragons' Lair, seguendo questo link: https://www.drivethrurpg.com/browse.php?discount=9b40a604c6
L'ambientazione
Tagalor, il mondo della Regione dell’Alfeimur, è solcato da profonde cicatrici, lasciate sulle terre e sul campo magico dalla guerra che sette millenni fa si è conclusa col quasi completo sterminio di ogni forma di vita senziente.
La morte degli Dei, la magia impazzita, l’ostilità tra le razze e la presenza di mostri e mutati di ogni tipo sono i quattro elementi che più caratterizzano il mondo. 
Alfeimur Quinta Edizione è un'ambientazione completa: per giocare è sufficiente questo manuale e il Manuale del Giocatore di D&D 5E. Alfeimur Quinta Edizione è compatibile con la SRD 5E, ma anche con tutti i manuali per D&D 5E.

Cosa c’è di diverso
Cosa offre Alfeimur Quinta Edizione a coloro che si avvicinano a questo mondo per la prima volta, magari provenendo da mondi tradizionali come i Forgotten Realms?
Per prima cosa le razze: le specie intelligenti dell’Alfeimur sono poche e molto diverse da quelle tradizionali. In questo mondo gli elfi si sono estinti (hmm, sono stati sterminati) millenni fa, la razza più antica è rappresentata da umanoidi anfibi noti come Manshuera, il 90% delle terre emerse è dominato dagli Yrch, che hanno reso schiavi i Golb e vogliono completare l’opera assoggettando Umani – divisi in stirpi che si odiano l’un l’altra -, Dworak, Fate, Centauri, Alar e Giganti Wojiek.
Grazie alle regole presentate è possibile interpretare Umani, Fate, Manshuera, Dworak, Yrch, Golb (sì, è possibile interpretare Orchi e Goblin) e vari mezzosangue come Figli della Foresta, Figli delle Montagne, Muli e Bruti.
L’elemento forse più interessante per i giocatori è rappresentato dalle classi: il manuale non solo descrive gli aggiustamenti da applicare ad alcune classi definite base (Guerriero, Ladro – di cui presenta anche un nuovo archetipo, il Cantore -, Druido, Monaco e Ranger), ma riscrive completamente tutte le classi incantatrici, definite rare. Il Mago (definito Arcanista), il Chierico, lo Stregone, il Paladino e il Warlock occupano 24 pagine del manuale, dedicate all’analisi di come la morte degli Dei e il campo magico impazzito influenzano le abilità di queste classi.
Il manuale dedica poi 22 pagine alla presentazione di tre nuove classi molto particolari, le classi nuove, ovvero l’Apostata (il fedele di una divinità priva di seguaci), l’Aristocratico (un condottiero nato) e l’Esploratore (un vagabondo spinto dalla curiosità). Se i vostri giocatori amano contribuire allo sviluppo del mondo in cui giocheranno, adoreranno sia l’Apostata che il capitolo Divinità e Potenze, che gli permetterà di crearsi un dio su misura: nell’Alfeimur infatti le divinità non sono fisse, ma nascono e muoiono in base all’adorazione dei mortali. Un buon giocatore, con un personaggio disinibito, può influenzare la vita di milioni di persone con le sue credenze… sincere o meno.

Chiuso il capitolo sulle classi, il manuale presenta un background molto particolare, quello dello Scambiato, ovvero di una Fata sostituita nottetempo a un bimbo Umano e lasciata a crescere nella cosiddetta civiltà. Se volete un personaggio che davvero è diviso tra due mondi, lo Scambiato fa per voi.
Una particolarità dell’Alfeimur, descritta nel capitolo Magia e Maghi, è rappresentata dal fatto che la magia non solo è impazzita (causando o Tempeste di Magia o Eruzioni Arcane a seconda che si sia un Arcanista o uno Stregone) ma è anche rigida: per imbrigliarla è necessario impiegare le Catene del Potere, ovvero apprendere gli incantesimi in sequenze fisse, dove la conoscenza di allarme è un prerequisito per poter apprendere globo di invulnerabilità.
Cosa c’è di nuovo
Qui ci rivolgiamo a quanti già conoscono l’Alfeimur attraverso i suoi manuali d20 System per D&D 3.5 o Pathfinderd e vogliono capire cosa offre loro Alfeimur Quinta Edizione che non sia presente nei vecchi manuali.
Ovviamente ci sono tante piccole perle, che non vogliamo però elencare minuziosamente: per esempio il manuale aggiorna alla SRD5E le principali razze della Regione dell’Alfeimur, ma alle stirpi Umane dei Bruni, dei Silvani, dei Norici e dei Chakbash aggiunge quella dei Dorati, più volte nominati in passato ma descritti di sfuggita solo in Segreti e Bugie. A livello di classi, la Quinta Edizione permette l’uso del Paladino come classe giocante, anche se con qualche limitazione interpretativa (solo i Veri Dei possono investire Paladini, cosa che comporta essere malvagi o fedeli della Morte). O ancora tutte le Classi di Prestigio della 3.5 sono descritte in modo da poter essere gestite come archetipi o semplici varianti di classe nella 5e, con la notevole eccezione del Corriere, che ci siamo riservati di rilasciare in occasione dell’uscita dell’aggiornamento de L’Ultima Crociata.

In generale Alfeimur Quinta Edizione offre una maggior chiarezza espositiva rispetto alla versione d20 System: la scelta di condensare i due manuali Ambientazione e Segreti e Bugie in un unico volume ha portato ad un notevole lavoro di pulizia, che ha permesso di rendere i testi più chiari e semplici. E soprattutto l’adozione di illustrazioni e mappe di qualità ha permesso di accompagnare i testi con immagini che ne esaltano il senso e lo chiariscono, permettendo al Master di mostrare ai giocatori ciò che intende in più di una occasione.
Infine, particolare non trascurabile, Alfeimur Quinta Edizione porta l’arco narrativo dal 2054 dfW (l’anno dell’Ultima Crociata) al 2066 dfW, anno particolarmente adatto a campagne sandbox e di esplorazione, che possono partire dalla nuova avventura introduttiva: L'Idolo della Donna Serpente.
Cosa c’è di strano
Qui dobbiamo partire dalle scelte di design di D&D 5E stesso, ovvero dividere il gioco in tre pilastri di uguale peso (interazione, esplorazione e combattimento), semplificare le regole e restituire potere al Master.
Alfeimur Quinta Edizione sposa in pieno le scelte di filosofia di D&D 5E, anzi: le aveva adottate come basi già ai tempi del d20 System e ora si trova finalmente a convivere con un regolamento che esalta l’ambientazione. Proprio per questo Alfeimur Quinta Edizione presenta una enorme quantità di contenuti opzionali, extra o dedicati solo a situazioni particolari (ne avevamo così tanti che molti sono stati lasciati fuori, e ora sono accessibili su questo sito).

Il Master dell’Alfeimur è invitato a prendere ciò che vuole e usarlo come e quando crede: se tra i contenuti sperimentali diffusi mensilmente vi sono regole che vuole inserire nell’Alfeimur, è non solo libero di farlo, ma formalmente invitato a provarci.
Bentornati nell'ultima trincea dall'Umanità!
Articolo di Ed Greenwood del 17 Aprile
In questi ultimi anni quando gioco nei Reami al di fuori di un torneo, di un playtest o di una one-shot ad una fiera vado molto a braccio. Ormai conosco quel mondo a menadito (quanto meno la mia versione di quel mondo) e sono i giocatori che mandano avanti la storia con quello che vogliono far fare ai loro personaggi.

Tuttavia c'è stato un tempo (circa 40 anni fa) quando da DM non solo spendevo circa quattro ore di creazione del mondo e compilazione di dettagli per ogni ora di gioco effettivo, ma ero ansioso se non avevo già da parte svariate "avventure pronte" da tirare fuori alla bisogna: intere avventure secondarie già pronte e che potevano riempire un'intera serata di gioco se succedeva qualcosa di inatteso. Avevo con me una valigetta piena di esse (e a casa vari armadietti) e bastava una pausa per bere qualcosa per farmi rovistare e trovare qualcosa di utile.
All'inizio erano dei "mini-dungeon", spesso una tomba o i sotterranei di alcune rovine da esplorare, ma col tempo cambiarono per incentrarsi maggiormente su aspetti narrativi e legati a dei PNG, le cui attività od intrighi i PG scoprivano o in cui venivano immischiati.
Ma tra quelle prime avventure ce n'era una che non ha mai perso la sua attrattiva per me, visto che è legata a fascinazioni dell'infanzia: un castello abbandonato e invaso dalla vegetazione, ma non (quanto meno al momento, anche se forse lo era stato in precedenza) un nascondiglio per fuorilegge o fuggiaschi (anche se potrebbe essere usato come luogo di sosta da bande di guerra di goblin ed orchi). Al momento è in stato di rovina ed in abbandono totale perché infestato: i non morti ne hanno preso possesso e allontanano chiunque con la paura (a parte i mostri spaventosi o senza intelletto che si trovano nei sotterranei, naturalmente).
Ma non sto parlando dei non morti di D&D, con le possibili eccezioni degli scheletri o degli artigli striscianti e dei Maledetti che avevo inventato per i Reami nei primi anni, ma dei "fantasmi", apparizioni che potevano volare e svanire nel nulla, degli "spettri" o "wraith" (creature da folklore, non i mostri specifici di D&D che vi risucchiano la vita o gli anni). O, più raramente, teschi volanti parlanti.
Volevo che fossero spaventosi, entità sussurranti e mai viste chiaramente, qualcosa che cercava di comunicare con i PG per far sì che li aiutassero a compiere qualcosa che queste entità, ormai morte, non potevano più portare a termine.

Presentato adeguatamente, un Castello Infestato poteva fornire l'equivalente di svariati libri di storie e informazioni sul luogo, avvolte in intriganti misteri e garantire ai PG svariati agganci di avventura da perseguire più avanti. Ma la fascinazione maggiore di questa avventura era semplicemente nel voler esplorare un luogo oscuro e cavernoso tutto in rovina, mentre entità terrificanti gironzolavano tutto intorno.
Mi ricordo ancora il grido lanciato da una delle mie giocatrici quando il suo ranger trovò una porta segreta nel castello infestato, la aprì ed uno scheletro le cadde addosso, disfacendosi tutto in polvere quando la colpì. Tutto tranne il teschio che le cadde sulla spalla per poi rimbalzare e rotolare sul pavimento. Posso ancora sentire le unghie della giocatrice che si piantarono nella carne della mia mano mentre la stringeva terrorizzata.
Tutto perché mi giocai il momento molto pacatamente, mormorando piano quello che stava succedendo, invece di gridarlo o di saltare in piedi drammaticamente facendo gesti e interpretando fisicamente il momento.
E lo scheletro, che era appartenuto a qualcuno di intrappolato in quel passaggio segreto e morto lì dentro, sussurrò "Libero infine!" mentre le sue braccia si avvolgevano intorno alla ranger.
Ad anni di distanza uno qualsiasi dei giocatori presenti a quella sessione può ancora farla paralizzare dal terrore sussurrando quelle parole. Anche se non sono così crudeli da farlo. Troppo spesso.

Mi ricordo ancora chiaramente le imprecazioni sconcertate di un altro giocatore, il cui personaggio si era cautamente fermato per studiare con attenzione una lunga e cavernosa stanza del trono mezza collassata, sul cui lato opposto si trovava un trono con sopra uno scheletro che indossa una corona. Improvvisamente lo spirito invisibile di quel monarca ormai scomparso gli apparve al fianco sussurrandogli nell'orecchio "Non li ho visti per tempo....tu ne sarai in grado?"

In questo caso da DM ero stato in grado di sorprendere il giocatore sussurrandogli nell'orecchio in una stanza illuminata solo da delle candele, con il rumore di un altro giocatore che finiva di divorare gli ultimi snack che aveva coperto il suono del mio alzarmi dalla sedia per avvicinarmi al giocatore.

Lo so, sono trucchetti banali, vecchi già prima che io nascessi e quindi prima ancora che ci fosse anche solo una vaga idea di un gioco di ruolo fantasy. Ma funzionarono alla grande.

L'aspetto chiave era (ed è tuttora) conoscere i miei giocatori. Alcuni di noi odiano profondamente essere spaventati al tavolo da gioco, ma non si fanno problemi ad affrontare eventi sinistri in gioco che sanno che il DM non spingerà mai troppo oltre. Altri ancora adorano affrontare dei misteri, a meno che non siano troppo stanchi; ma con misteri non intendi puzzle od indovinelli. Anzi, molti dei giocatori che conosco trovano puzzle ed indovinelli al meglio noiosi. Intendo misteri più del tipo "Cosa è capitato qui in passato" oppure "Cosa sta succedendo", che includono inganni di PNG o uccisioni ancora in atto.

Un piccolo castello è uno stage perfetto per raccontare una storia senza persone che parlano, ma che i PG possono decifrare una volta che notano dove sono caduti o stati lasciati degli oggetti, la posizione dei cadaveri, quali porte sono aperte e quali messaggi consunti possono ancora leggere.
A volte ci possono essere tre o quattro storie sovrapposte, alcune antiche, altre recenti e altre magari ancora in atto. E i miei giocatori hanno imparato che, se riescono a capire come comunicare con ciò che infesta il castello, possono ottenere delle informazioni cruciali. Spesso dopo aver fatto qualcosa che permette a quelle entità di avere finalmente pace. Possono essere cose piccole, come riportare un piccolo oggetto a qualcuno (o alla sua tomba) che non erano riusciti a consegnare quando erano ancora vivi, oppure richieste importanti come rovesciare un usurpatore e far tornare l'erede legittimo sul trono (sì lo so, entrambe queste richieste sono dei cliché visti e rivisti, ma lo sono diventati perché funzionano bene, soddisfano un certo senso di giustizia che i giocatori hanno quando "raddrizzano la storia" e questo intorno ad un tavolo ha decisamente più importanza di una sensazione di déjà vu o di un "lo sapevo che finiva così").
A volte, anche se sappiamo come andranno a finire le cose con Excalibur o con il Signore Oscuro, vogliamo semplicemente partecipare. Ed assaporare le cose fino in fondo.

Ecco perché c'è sempre un piccolo ma nutrito numero di Castelli Infestati in agguato vicino ad ogni tavolo da gioco a cui partecipo. Sono una specie in pericolo, ma non li lascerò mai morire.
Sono troppo utili.
Ovvero sono dannatamente troppo divertenti.

Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/the-haunted-castle.667199/
Articolo di J.R. Zambrano del 14 Aprile 2020 
Miguel Zavalas, conosciuto su reddit come u/mz4250, il cui lavoro abbiamo già avuto modo di ammirare in precedenza è un "demone" della stampa 3D che ha stampato in 3D tutti i demoni degli inferi, per così dire. Possiamo trovare praticamente tutte le creature di D&D 5E tra i file 3D che ha creato, basate sui mostri presenti nei vari manuali che sono stati rilasciati nel corso degli anni. Dalle creature angeliche provenienti dall'empireo celestiale (prima di una caduta nell'Averno)...

fino ai territori infuocati dominati dai demoni del Mordenkainen’s Tome of Foes.

Se siete interessati ad ottenere anche voi queste creature, potete trovare i file per stampare delle miniature di praticamente qualunque cosa (purché compatibile con OGL) o su Shapeways sotto la dicitura mz4250 oppure nel DM’s Workshop.
Avete bisogno di miniature? Ne ho io qui per voi, dai semplici Coboldi ai complessi Draghi! E questo è solo un esempio! Il resto può essere trovato qui: https://www.shapeways.com/designer/mz4250/creations . Sono anche tutti scaricabili gratuitamente! Volete sostenere i miei sforzi? Nessun problema: https://www.patreon.com/mz4250 . Desiderate ancora più file? Offro l’accesso al mio Google Drive per i miei sottoscrittori di Patreon, che contiene TUTTI I MIEI FILE, compresi i file Blender! Quindi scaricate, stampate a volontà e rendete i vostri giochi ancora più fantastici! Felici lanci a tutti!
Buone Avventure!  
Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2020/04/dd-one-artist-has-been-3-d-printing-every-monster-in-5th-edition-now-you-can-do-the-same.html
Benvenuti in questo primo articolo della rubrica Battle Science.
In questa nuova rubrica, andremo ad analizzare la scienza, in particolare la fisica, che si nasconde dietro al combattimento, specialmente gli scontro corpo a corpo del periodo medievale o dei racconti e giochi, anche fantasy, ad esso ispirati.
Affronteremo piano piano la fisica che si nasconde dietro le battaglie, le armi e le armature, cominciando da una domanda che attanaglia da sempre i fan di ogni storia a tema “duelli”.

 
Meglio Forte o Veloce?
Abbiamo tutti in mente la seguente, classica scena: una enorme montagna di muscoli affronta un avversario mingherlino ma agilissimo.
Raramente l’autore, a questo punto, decide di far finire la battaglia con un pesantissimo colpo che manda a terra il combattente agile, anche perché, tra i due, è più probabile che il secondo sia il protagonista: è la rappresentazione per eccellenza della ribellione, del debole contro il forte, Davide contro Golia.
Ma cosa ci dice la scienza? Chi vince? E’ meglio Forte o Veloce?
7 – Cos’è la Forza?
Se lasciamo andare un oggetto dalla cima di una scogliera, questo comincia a cadere sempre più velocemente verso il suolo: questo perché il corpo sta subendo una forza, dovuta alla gravità, nota come forza peso alla quale corrisponde l’accelerazione gravitazionale.

Una persona più forte è in grado di fornire una maggiore spinta alle cose (o, come vedremo, anche al proprio corpo), ad esempio sollevando oggetti più pesanti ai quali corrispondono Forze Peso superiori.
6 – Cos’è la Massa?
Due corpi possono avere la stessa massa anche se molto diversi: un kg di ferro occuperà molto meno spazio di un kg di paglia, ma saranno perfettamente in equilibrio sui piatti di una bilancia adeguata.
La Massa è diversa dal peso in quanto quest’ultimo dipende dal contesto in cui si trova l’oggetto mentre la massa non varia (se non consideriamo la relatività di Einstein).
L’esempio più famoso è il peso di un astronauta sulla luna: se vi pesaste sulla sua superficie non sareste improvvisamente dimagriti, alla faccia di tutti i dietologi, ma semplicemente soggetti a una differente accelerazione di gravità.

Un astronauta sulla terra o sulla luna: stessa massa (Mass), diverso peso (Weight)
5 –Cos’è l’accelerazione?
Supponiamo di avere due automobili, una delle quali è un’auto sportiva in grado di raggiungere da ferma i 100km/h in pochi secondi. L’altra invece è una vecchia macchina scassata che richiede diverso tempo per raggiungere la stessa velocità
Una volta arrivate entrambe a 100km/h, le due macchine avranno la stessa velocità, ma la macchina sportiva avrà impiegato molto meno tempo per raggiungerla e avrà dunque subito un’accelerazione maggiore.

Arrivano entrambe a 100km/h. In tempi molto diversi. Con esperienze ESTREMAMENTE diverse.
Ora, lo so cosa state pensando. Pensate che sia colpa del governo, delle banche, delle multinazionali.
Vi sbagliate, è colpa sua!

La prossima volta che fate un conto, ricordate che lo sguardo severo di Sir Isaac Newton veglia su di voi.
Eh già, è colpa di Isaac Newton se ora mi tocca scrivervi una formula!
Forza = massa x accelerazione
Questa formulina facile facile è ottenuta tramite la seconda legge della Dinamica del suddetto Sir. Newton.
Come vi accorgerete nel corso della nostra avventura, la maggior parte delle formule fisiche possono essere scritte in varie maniere in base a quali dati conosciamo e quali dobbiamo trovare.
Questa, ad esempio ci è in realtà più utile scritta in quest’altra forma:
Accelerazione = Forza / Massa
Da questa formula possiamo vedere che:
A parità di massa, una Forza superiore fornisce un’accelerazione maggiore. Se Mike Tyson ti da una spinta, vieni lanciato molto più lontano che se te la dà mia nonna. A parità di Forza, oggetti con massa inferiore subiranno un’accelerazione superiore. Se cercate di sollevare un pesante bilanciere o un bicchiere d’acqua, farete molto prima col bicchiere. 4 – Velocità o Accelerazione?
Supponiamo che le due macchine dell’esempio precedente abbiano la stessa massa e che, una volta raggiunta per entrambe la velocità di 100km/h, vi colpiscano in pieno.
Si possono notare due cose fondamentali:
Siete morti All’impatto, il fatto che la macchina abbia raggiunto la propria velocità in più o meno tempo è ininfluente sul vostro stato di morte. Il fatto che siate stati colpiti proprio da una macchina e proprio a 100km/h è importante per determinare la vostra fine: infatti se foste stati colpiti da un granello di polvere a 100km/h sareste probabilmente vivi, e alla stessa maniera se aveste toccato una macchina a 0.05km/h sareste stati dolcemente spostati.
Dunque, all’atto pratico, due cose assieme rendono letale l’impatto con un corpo: la sua massa e la sua velocità.

BBBBOOOOM.
Tranquilli, è parte di uno spettacolo e nessuno si fa male davvero.
Tranne le macchine.
3 – Torniamo al duello…
Partiamo dal combattente agile: se avesse una massa inferiore, richiederebbe una forza inferiore per essere spinto. Tuttavia va detto che per sprigionare forza serve massa muscolare: il combattente agile ha tutto l’interesse nell’essere forte, in quanto non deve solo essere veloce, ma deve poter variare rapidamente direzione. Variare la velocità, come abbiamo visto, richiede un’accelerazione e l’accelerazione deriva dalla forza. Essere agile in combattimento, dunque, non richiede solo grosse velocità ma anche grosse accelerazioni.
Inoltre, un combattente meno forte avrà grossi problemi a parare i colpi nemici e, sebbene possa sempre tentare di evitarli, è decisamente più complesso.
Il combattente più grosso probabilmente avrà una massa maggiore: infatti i muscoli pesano più del grasso. Potremmo erroneamente pensare che i colpi del combattente leggero, dovendo muovere meno massa, siano più veloci e quindi più letali: tuttavia abbiamo visto che la massa di un colpo è importante e inoltre i muscoli spingono masse maggiori della loro, quindi sono convenienti nonostante l’aumento di peso.
D’altra parte un combattente muscoloso avrà i suoi vantaggi, ma uno troppo muscoloso non sarà in grado neanche di compiere alcuni movimenti: c’è molta differenza tra il fisico di un rugbista, forte ma al contempo capace di movimenti rapidi, e quello di un bodybuilder estremo.

Orco contro Elfo: la quintessenza dello scontro tra forte e agile
Entrambi i combattenti hanno bisogno di forza: un combattente forte, sprigionando accelerazioni maggiori, fornirà velocità ai suoi colpi in meno tempo e questo significa che, in media, potrà attaccare più rapidamente.
D’altra parte, un colpo ben caricato avrà più tempo a disposizione per accelerare, e sarà dunque, a parità di forza, più veloce all’impatto.
Tra l’altro, non è proprio corretto dire che l’impatto dipenda solo dalla massa e dalla velocità: se questo è vero, infatti, per un proiettile, in uno scontro corpo a corpo la forza del colpo da parte dell’attaccante viene impressa anche durante l’impatto fornendo una certa marcia in più a un lottatore forte.
In tutto ciò però non abbiamo detto quale massa stiamo considerando: ogni buon marzialista sa infatti che un colpo non viene portato solo con il braccio, bensì è la spinta di tutto il corpo, gambe, bacino, torace, spalla e braccio che imprime forza all’attacco. Ancor più che le caratteristiche fisiche stesse, è la tecnica sviluppata e la capacità di usufruire delle leve del proprio corpo che determina l’efficacia di un colpo.
Inoltre, non stiamo mettendo in gioco i riflessi e la capacità di reagire dei due combattenti, oltre a quello che è lo specifico allenamento al combattimento che sviluppa nel guerriero una capacità di leggere le azioni dell’avversario e reagire di conseguenza, la conoscenza propria dei tempi di attacco e difesa e delle distanze ottimali da tenere.
2 – Ma dunque chi vince?
Partiamo dal presupposto che i due esempi mostrano stereotipi distanti dal tipico combattente. Un guerriero che si allena a combattere avrà una forma fisica muscolosa e atletica allo stesso tempo, focalizzandosi sia sulla rapidità, fondamentale per combattere, che sulla forza necessaria per lottare efficacemente.

Leonida. Ti raggiunge a piedi la macchina senza freno a mano. E poi la ferma.
Se prendessimo un omone grasso contro una ragazzina agile, vedremmo che corpi pesanti e poco muscolosi sono indubbiamente svantaggiati, in quanto sprigionano poca forza in relazione alla propria massa. Ma attenzione, anche i corpi con una muscolatura eccessiva, cresciuta in modo non armonico, possono essere meno performanti del previsto: non è detto che un bodybuilder sia un combattente eccellente. D’altro lato, corpi leggeri che si muovono rapidamente hanno una forza più che sufficiente per risultare agili, ma poca massa per portare colpi efficaci contro bersagli più grandi.
C’è da dire, in tutto questo, che non stiamo considerando armi e armature nello scontro che possono variare completamente le sorti del duello. Come vedremo nei prossimi articoli un combattente mingherlino con una spada è molto più pericoloso di uno grosso ma lento, tuttavia questo vantaggio può essere facilmente ridotto dall’armatura dell’avversario.
1 – Una questione di taglia
Se prendiamo due combattenti di taglia differente, uno più alto e pesante dell’altro, con un allenamento simile, in modo da ricevere la stessa accelerazione dalla propria forza, vediamo che quello più grande è avvantaggiato: infatti, se ha massa maggiore ma riceve la stessa accelerazione, avrà una forza maggiore, i suoi colpi saranno più rapidi o quanto meno più pesanti da parare.
Inoltre, un combattente più grande ha in generale delle leve più estese che danno vantaggio nella lotta e delle braccia più lunghe che gli permettono di attaccare avversari più distanti e dunque tenere a bada il nemico più piccolo.

Puoi essere piccolo e atletico. Se incontri uno grande e atletico, sei fregato.
Immaginiamoci dunque un’ultima situazione: se i due combattenti precedenti avessero la stessa forza.
In questo caso, il più grande avrebbe più massa ma il più piccolo sprigionerebbe più accelerazione. Chi porterebbe colpi più letali?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo aspettare i prossimi articoli nei quali parleremo impatti, materiali, affondi, fendenti e delle grandezze fisiche ad essi legate.
Articolo originale: http://www.profmarrelli.it/2019/06/18/forza-vs-velocita-in-7-punti-battle-science/

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aza
Articolo di Morrus del 14 Aprile
Fantasy Grounds ha condiviso le statistiche sugli utilizzatori degli ultimi 12 mesi. A causa delle recente pandemia possiamo notare un massiccio incremento del 150% delle sessioni di gioco da tavolo virtuale!

Ed ecco invece come sono distribuite le sessioni tra i vari sistemi di gioco. "MoreCore" e "CoreRPG" sono dei set generici di regole che possono essere usati con vari sistemi. D&D 5E guida il gruppo come sempre, con un percentuale del 63%, seguito da Pathfinder che, tra 1E e 2E, registra un 13% complessivo.

Qui potete trovare le statistiche dello stesso periodo per l'anno scorso. D&D ha in realtà subito una flessione nelle quote complessive (passando dal 69% al 63%), cosa che rispecchia i dati di Roll20 usciti qualche tempo fa in cui D&D era sceso sul loro sito dal 52% al 48% (questo non implica però che come numeri totali ci siano meno persone che giocano a D&D). Per Pathfinder risulta più difficile fare un confronto visto che PF2 è stato rilasciato all'incirca a metà del periodo considerato, quindi buona parte dei giochi sono ancora legati a PF1. Potremo fare considerazioni più precise verso fine anno, quando saranno passati 12 mesi dall'uscita di PF2.
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/fantasy-grounds-stats-show-massive-pandemic-bump.671486/
Non sono solo le convention ad essere cancellate: la pandemia sta colpendo l'intera industria dei giochi di ruolo. I distributori, come Alliance, stanno chiudendo temporaneamente, il che significa che molti giochi di ruolo non possono raggiungere i negozi; ovviamente anche i negozi stessi sono chiusi nella maggior parte delle città. A peggiorare le cose, almeno un distributore di giochi di ruolo ha sospeso i pagamenti agli editori.
Tutto ciò mette molti editori di giochi di ruolo in una posizione molto precaria. Molti di loro hanno interrotto le operazioni di magazzino o messo i dipendenti in congedo non pagato.
Tuttavia, le vendite digitali continuano a funzionare e sono un modo eccellente per aiutare i vostri editori preferiti a superare questa crisi. Ovviamente, acquistate prima beni essenziali. Abbiate cura di voi e dei vostri cari. Ma se potete, considerate l'acquisto di prodotti digitali (PDF e simili) dei vostri editori preferiti.
Se possibile, provate ad acquistare direttamente dagli editori, in modo che riescano a incassare l'intero prezzo di acquisto anziché dover dare una percentuale sostanziale a un venditore secondario.
Questa è una lettera di Diamond, un distributore di fumetti che fa anche da distributore per molte società di giochi di ruolo:
Il CEO di Alliance (che ha la stessa proprietà di Diamond) ha dichiarato, una settimana fa:
Molti piccoli editori stanno avendo difficoltà in questo momento. Noi di EN Publishing abbiamo letteralmente inviato la nostra prima e più grande spedizione in stock di sempre negli Stati Uniti.
Quindi, se potete permettervelo, e se le vostre necessità vengono prese in considerazione per prime, considerate l'acquisto di prodotti digitali direttamente dagli editori. Potrebbe essere il loro unico flusso di reddito al momento. Iscrivetevi ai loro Patreon, acquistate PDF, guardate i loro streaming, supportate i Kickstarter se potete.
Inoltre, molti negozi di giochi locali potrebbero ancora effettuare ordini tramite posta. Se potete e se i vostri negozi locali lo fanno, ordinate direttamente da loro. Potrebbe fare la differenza nell'aiutarli in questo momento difficile.
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/game-distributors-closing-down-rpg-publishers-affected.671257/
Articolo di Egg Embry del 03 Aprile
Tales from the Loop è adesso in streaming su Amazon Prime e, per sfruttarne i riflettori, la Free League Publishing sta lanciando dei nuovi prodotti. Inoltre, il loro Free League Workshop sta crescendo e stanno acquisendo la licenza per i giochi di ruolo da tavolo della Terra di Mezzo (prodotti come L'Unico Anello e Avventure nella Terra di Mezzo di Francesco Nepitello, NdT). Il CEO della Free League, Thomas Härenstam, mi racconta di questi risultati, della loro storia con Simon Stålenhag, il creatore di TftL, e su cos'altro stanno lavorando.

EGG EMBRY (EGG): Questa è la nostra terza intervista (ALIEN RPG su EN World e la chiacchierata su come la Free League Publishing supporta i rivenditori di Around the Table #2 di GAMA) e voglio ringraziarti per aver trovato il tempo di parlarmi. Detto questo, Tales From The Loop di Simon Stålenhag ha ispirato sia il pluripremiato gioco di ruolo da tavolo della Free League sia la serie ora in streaming di Amazon. Cosa vi ha spinto a trasformare le opere d’arte di Simon in questo gioco di ruolo? Com’è iniziato tutto?
TOMAS HÄRENSTAM (TH): Ciao e grazie per avermi invitato! La nostra collaborazione con Simon risale a molto tempo fa. Noi, così come molti altri, abbiamo iniziato a notare le sue opere d’arte nel 2013. A quel tempo aveva semplicemente pubblicato il tutto sul suo blog. Attraverso un conoscente in comune ci siamo messi in contatto con Simon e abbiamo iniziato a discutere di pubblicare le sue creazioni in un formato da artbook. Presto ci siamo resi conto che non c'era solo dell'arte: Simon aveva creato un intero universo e aveva scritto racconti abbinati alle immagini. Abbiamo pubblicato l'originale Tales from the Loop artbook, all'inizio solamente in svedese, nel 2014. L'anno successivo, abbiamo realizzato un Kickstarter per l'edizione inglese di Tales e il libro successivo, Things from the Flood, ed è allora che le cose sono davvero decollate. Per quanto riguarda il gioco di ruolo - come editore di giochi, l'idea di creare un gioco di ruolo basato sul lavoro di Simon è nata in modo molto naturale. Quando siamo entrati in contatto con Nils Hintze e lo abbiamo assunto come lead writer del progetto, le cose sono passate rapidamente dall'idea alla realtà. Dopo il successo di Stranger Things nell'estate del 2016, abbiamo spinto sempre di più sul progetto e abbiamo lanciato un Kickstarter per Tales from the Loop RPG più tardi nello stesso anno. Il gioco è stato quindi rilasciato nell'aprile 2017.
EGG: le opere d'arte di Simon Stålenhag hanno ispirato Tales From The Loop - The Roleplaying Game, Our Friends The Machines & Other Mysteries, Out of Time Mystery Compendium, e Things From The Flood - The Roleplaying Game. Con la serie Amazon lanciata oggi, quale nuovo prodotto state rilasciando per sfruttare questo prezioso riflettore?
TH: Tre cose, in realtà. Innanzitutto, il nuovo Starter Set per Tales from the Loop RPG, che include un nuovo Mistero completo da giocare con personaggi pre-generati. Sarà lanciato ad Aprile. In secondo luogo, una nuova edizione dell'artbook di Tales from the Loop. La terza novità non è stata ancora annunciata, ma sarà fatto molto presto...
[NOTA DELL'AUTORE: da quando ha condotto questa intervista, Free League ha annunciato la sua terza proposta per TftL. "Martedì prossimo, 7 aprile alle 15:00 CEST, lanceremo il Kickstarter per TALES FROM THE LOOP BOARD GAME, un gioco da tavolo cooperativo ambientato nell'universo creato da Simon Stålenhag e con miniature di Dust Studio di Paolo Parente.”]
EGG: Tales From The Loop e lo Year Zero Engine (ossia il suo motore di gioco) sono prodotti molto apprezzati in quanto hanno ottenuto numerosi riconoscimenti, alcuni dei quali sono elencati qui e qui. Perché quel motore funziona così bene nel creare divertimento attorno al tavolo da gioco?
TH: Bella domanda! L'obiettivo cardine della progettazione è un sistema intuitivo e facile da imparare, che non interferisca con il gioco di ruolo, ma che al contempo supporti i temi chiave del gioco in questione. Penso che lo Year Zero Engine faccia tutto questo abbastanza bene. È anche facile da modificare e aggiustare, che è la motivazione per cui lo usiamo anche per ambientazioni e giochi molto diversi.
EGG: Tra la visibilità di questo gioco di ruolo e altri giochi come ALIEN RPG, ci sono piani per costruire un programma di eventi di gioco organizzato?
TH: Un'altra bella domanda! Un programma di gioco organizzato è qualcosa che finora non siamo riusciti a realizzare, ma ne abbiamo discusso recentemente con diversi partner al GAMA Trade Show e le cose su questo fronte dovrebbero iniziare ad avvenire molto presto.

EGG: I nuovi giocatori possono passare dal set iniziale in scatola al manuale delle regole e alle avventure. Per coloro che quindi vogliono di più, di cosa tratta Things From The Flood - The Roleplaying Game?
TH: Definiamo Things From The Flood un gioco sequel di Tales from the Loop. Condividono lo stesso universo, ma Things è ambientato negli anni '90 e si concentra su dei personaggi più grandi come età. I temi sono più scuri e presentano elementi più forti di orrore e stranezze. Potete persino fare "diplomare" i vostri personaggi da Tales e trasferirli su Things man mano che invecchiano.
EGG: Avete collaborato con Sophisticated Games per pubblicare i giochi di ruolo basati su Middle-earth di J.R.R Tolkien. Saranno quindi le continuazioni delle linee editoriali di Avventure nella Terra di Mezzo per Dungeons & Dragons 5a Edizione e L'Unico Anello?
TH: Sì, questa è l'idea!

EGG: Cubicle 7 ha pubblicato questi giochi, ora stai prendendo il controllo. Come è nato questo accordo?
TH: Il nostro accordo è con il titolare della licenza Sophisticated Games e Francesco Nepitello, il designer principale di L'Unico Anello. Dopo che loro e Cubicle 7 hanno seguito strade separate - qualcosa di cui ovviamente non avevamo alcuna parte - si sono avvicinati a noi. Riteniamo di avere una filosofia molto simile a quella di Francesco quando si tratta di game design e lui sembra vederla allo stesso modo. Pensiamo semplicemente che L'Unico Anello si adatti perfettamente al nostro portfolio e non vediamo l'ora di scoprire cosa potremo fare insieme.
EGG: So che è presto, ma c'è qualche discussione sull'uso di questa impostazione in combinazione con lo Year Zero Engine?
TH: Attualmente, il piano è di pubblicare una nuova edizione di L'Unico Anello con le regole progettate da Francesco, sviluppando ulteriormente le regole della prima edizione. Molto probabilmente non si utilizzerà il motore di gioco Year Zero Engine. Detto questo, saremo sicuramente coinvolti nel processo di design e avremo il nostro contributo sulle regole. Non vedo l'ora di avere con Francesco molte discussioni interessanti e gratificanti riguardanti il design!
EGG: spostiamo l'attenzione da TFTL e Middle-earth a un altro progetto: Free League Workshop (FLW) su DriveThruRPG. Questo è il vostro programma di contenuti creati dalla community. Nel FLW, per quali sistemi e giochi i fan possono scrivere contenuti? Come è stata la reazione?
TH: Attualmente, il programma è aperto a Forbidden Lands, Symbaroum, Coriolis e Mutant: Year Zero. Dovrebbe seguire a breve Tales from the Loop. La reazione è stata finora eccezionale! Sappiamo di avere una comunità molto creativa e siamo molto felici di poter offrire tale sfogo per questo.
EGG: i giochi della Free League sono stati localizzati in più lingue attraverso diversi partner editoriali. Esistono versioni localizzate del Free League Workshop oppure tutte le parti che creano dei lavori originali dovrebbero passare attraverso quell'hub?
TH: Al momento, i prodotti di Free League Workshop devono essere in inglese o svedese. Se possibile, lo estenderemo in futuro.
EGG: Oltre Tales From The Loop e il Free League Workshop, su cosa sta lavorando la Free League?
TH: Molte cose! Abbiamo molti prodotti legati ad ALIEN in lavorazione: prima c'è un nuovo Starter Set e un nuovo scenario cinematografico chiamato Destroyer of Worlds, e poi un manuale di Campagna per i Marine Coloniali. Per Forbidden Lands, lanceremo presto un nuovo enorme manuale di campagna chiamato The Bitter Reach. Stiamo anche lavorando al prossimo capitolo dell'epica campagna Mercy of the Icons per Coriolis, una conversione a 5E e altro per Symbaroum, e ovviamente l'imminente gioco di ruolo di Gothic Horror Vaesen. E molto altro ancora che non siamo ancora pronti ad annunciare!
EGG: siete molto impegnati! Grazie per aver parlato con me. Dov’è che i fan possono saperne di più sulla Free League Publishing?
TH: sul nostro sito Web o su Facebook. Grazie!
Potete leggere la mia recensione di ALIEN RPG della Free League (qui), Coriolis (qui) e Symbaroum (qui). Lo Starter Set di Tales from the Loop RPG è disponibile per il pre-ordine (qui). Free League Workshop è disponibile tramite DriveThruRPG.
La serie di Tales from the Loop viene trasmessa in streaming su Amazon Prime a partire dal 3 aprile.
Egg Embry partecipa al OneBookShelf Affiliate Program ed è un associato Amazon. Questi programmi forniscono commissioni pubblicitarie collegandosi a DriveThruRPG e Amazon.
Articolo originale: https://www.enworld.org/threads/tales-from-the-loop-middle-earth-and-free-league-interview-with-tomas-härenstam.671219/
Articolo di Jeremy Crawford e Dan Dillon, con Ben Petrisor, Taymoor Rehman e F. Wesley Schneider - 14 Aprile 2020
Risplendete con il potere della mente in questo nuovo episodio degli Arcani Rivelati. Oggi rivisitiamo diverse opzioni basate sul tema psionico che abbiamo rilasciato negli ultimi mesi. Studiando il vostro feedback riguardante queste opzioni, abbiamo creato questa nuova collezione di sottoclassi, incantesimi e talenti, che potete trovare nel PDF qui di seguito.
E' disponibile anche un Sondaggio riguardante il precedente Arcani Rivelati, il quale presentava incantesimi e tatuaggi magici. Per favore, seguite il link del Sondaggio per farci sapere cosa ne pensate.
Questo è Materiale da Playtest
Il materiale degli Arcani Rivelati è presentato allo scopo di effettuarne il playtesting e di stimolare la vostra immaginazione. Queste meccaniche di gioco sono ancora delle bozze, usabili nelle vostre campagne ma non ancora forgiate tramite playtest e iterazioni ripetute. Non sono ufficialmente parte del gioco. Per queste ragioni, il materiale presentato in questa rubrica non è legale per gli eventi del D&D Adventurers League.
Arcani rivelati: opzioni psioniche rivisitate
sondaggio: incantesimi e tatuaggi magici
Link all'articolo originale: https://dnd.wizards.com/articles/unearthed-arcana/psionic-options-revisited
Articolo di brimmel del 06 Aprile
Siamo onesti: i dadi sono uno dei feticismi di ogni giocatore. Per supportare le nostre abitudini, la Wizard of the Coast ha rilasciato un altro set di "dadi e opzioni varie", chiamato il Laeral Silverhand's Explorer Kit. Come il suo predecessore, il Baldur's Gate: Descent Into Avernus Dice and Miscellany, questo nuovo set presenta dei dadi, custodie per gli stessi, una mappa e altro materiale.

I dadi sono il solito set di sette dadi poliedrici, un secondo d20 per i tiri con vantaggio/svantaggio e tre ulteriori d6 per tutti coloro che amano tirare le caratteristiche. I dadi sono di un gradevole blu con delle decorazioni argentate. I numeri sono del medesimo colore, inoltre è stata messa una E commerciale (come quella del logo di Dungeons & Dragons) sul 20 dei due dadi a venti facce.
Nell'imballaggio di plastica troverete anche una scatola con coperchio foderata di velluto che può essere usata come due contenitori dove riporre o tirare dadi. Il coperchio è di colore blu marino con una bellissima punta di compasso in inchiostro argento iridiscente (d'altronde, visto il nome di che altro colore avrebbe potuto essere?) e la scritta "Le nostre storie vengono raccontate insieme in armonia" (Together in Armony Our Stories are Told, Ndt). La parte inferiore della scatola è altrettanto piacevole esteticamente, ma le frasi presenti sui quattro lati sembrano quasi essere uscite da una guida turistica dozzinale. "Faerun, Mondo di Avventure, Patria di Eroi", "Creature Straordinarie, Magia senza Limiti", "Potenti Eroi, Crudeli Malvagi", "Civiltà Perdute, Antichi Misteri". In più sul fondo abbiamo "un'etichetta" firmata da Laeral che recita "Il cammino per scoprire la bellezza del Faerun non ha mai fine ed è pieno di pericoli, ma non lo percorrerai mai da solo".
Il kit include anche una mappa pieghevole a colori su due lati, che rappresenta Waterdeep e la Costa della Spada. Una nota di Laeral parla in maniera poetica del Faerun del passato e del presente, collegandosi direttamente a Dungeons & Dragons.
Oltre ai dadi, il kit include 19 carte colorate, con delle illustrazioni su un lato e i commenti di Laeral sull'argomento nell'altro. Rappresentano un misto di persone, organizzazioni e luoghi che avrebbero potuto fare molto comodo in caso fossero stati rilasciati assieme a Waterdeep: Dragon Heist. Mi piacciono, ma mi sembrano abbastanza casuali. Gli Arpisti e gli Zentharim, ad esempio, hanno delle carte, ma non le altre fazioni. E il fatto che le abbia scritte Laeral non dovrebbe influenzare questo aspetto. Avrà presumibilmente opinioni anche sull'Ordine del Guanto, sull'Alleanza dei Lord, eccetera.
Allo stesso modo, Vajra Safarh (l'attuale Bastone Nero), Durnan, Mirt, il Granduca Ulder Ravengard di Baldur's Gate, Halaster Blackcloak (il "mago pazzo"), Jarlaxle Baenre, Lord Dagul Neverember, Drizzt Do'Urden e Xanathar hanno delle carte a loro dedicate, ma questa è un'altra delle ragioni del mio disappunto con questo prodotto. Quando ho scoperto che la WoTC avrebbe rilasciato il "Laeral Silverhand's Explorer's Kit" mi aspettavo un manuale sul modello del Mordekainen's Tome of Foes ma focalizzato sui PNG famosi del Faerun, con delle informazioni utili a esploratori e avventurieri. Amo l'estetica del prodotto e i dadi, ma continuo a pensare che una guida ai volti noti del Faerun (e del multiverso?) potrebbe essere una grande aggiunta a quello che è stato fatto fino ad ora.
Le ultime carte sono dedicate ai luoghi: Baldur's Gate, Candlekeep, Neverwinter, Porto Nyanzaru, Waterdeep e Icewind Dale. Ancora una volta, interessante, ma avrebbero potuto includere altri posti importanti, sebbene queste siano le zone dove sono presenti la maggior parte delle attività umane.
Nel complesso, le carte sono buone, ma sarebbero state migliori se fossero state rilasciate durante le due avventure ambientate a Waterdeep. Sono però molto belle, così come le custodie per i dadi, e saranno la parte che userò più spesso. Non definirei il Laeral Silverhand's Explorer's Kit un acquisto obbligatorio, ma se avete soldi da buttare e vi piacciono gli accessori (o semplicemente amate i dadi) è una buona scelta, vista la qualità complessiva.
Link all'articolo originale: https://www.enworld.org/threads/laeral-silverhands-explorers-kit-a-review.671333/
Con questo articolo vogliamo dare uno sguardo alla storia dei Dadi Vita in Dungeons & Dragons e di come sono cambiati attraverso le varie edizioni.
Inizieremo con una panoramica generale per poi analizzare le singole edizioni, da OD&D alla 5a Edizione.
Il Dado Vita (Hit Die), abbreviato in DV (HD), è una regola di Dungeons & Dragons originariamente riferita al numero di dadi lanciati per calcolare il numero dei punti ferita con cui un personaggio o un mostro inizia a giocare. Questo determina quanto sono difficili da uccidere.
Durante le varie edizioni delle regole di Dungeons & Dragons, i Dadi Vita interagiscono anche con altre meccaniche del gioco, incluso il livello del personaggio, l'esperienza, la forza degli attacchi dei mostri e il recupero dei punti ferita durante un riposo.
 
Punti Ferita
Nel Dungeons & Dragons originale del 1974, i Dadi Vita di un personaggio giocante sono uguali al livello del personaggio. Un personaggio di 1° livello appena creato lancia un dado per determinare il totale dei suoi punti ferita. Un minotauro, che ha sei DV, lancia sei dadi per determinare il suo totale di punti ferita.
Mentre i personaggi inizialmente utilizzavano tutti il dado a sei facce (d6) per calcolare i punti ferita, una prima innovazione presentata in Greyhawk (Supplemento 1) (1975) assegnava alle classi Dadi Vita diversi (d4, d6, ecc.), dando ai guerrieri più punti ferita e meno agli incantatori (magic-users). Questa variante sarebbe poi stata trasposta nelle successive edizioni di D&D.
Il punteggio di Costituzione di un personaggio può aumentare o diminuire il totale dei suoi punti ferita.
In alcune edizioni di D&D, un personaggio guadagna usualmente il massimo risultato possibile del suo Dado Vita al primo livello. Questo aiuta a migliorare la sopravvivenza dei personaggi al primo livello ed evita la situazione in cui un personaggio sfortunato possa iniziare a giocare con un solo punto ferita.
Una regola facoltativa di alcune edizioni consente ai giocatori di prendere il valore medio invece di tirare il Dado Vita quando salgono di livelli. Questo aiuta ad evitare che un giocatore sfortunato abbia un basso numero di punti ferita.
 
Spendere i Dadi Vita
Questo è un caso specifico di D&D 5E in cui un personaggio può "spendere" i Dadi Vita per recuperare punti ferita fuori dal combattimento. Questo essenzialmente offre ai personaggi del giocatore una riserva personale di cure da usare al di fuori del combattimento.
 
Altre interazioni con le regole
I Dadi Vita sono spesso sinonimo di livello del personaggio, e spesso vengono usati al posto di "livello" quando si fa riferimento ai mostri. Di conseguenza, molte regole riguardanti i mostri in particolare sono influenzate dai Dadi Vita.
In particolare in D&D 3E molte delle statistiche di un mostro sono calcolate in base ai loro Dadi Vita, allo stesso modo in cui alcune delle statistiche di un personaggio sono basate sul livello del personaggio. Queste includono bonus di attacco base, bonus base al tiro salvezza, numero di talenti e classe di difficoltà di alcuni attacchi soprannaturali.
Alcuni incantesimi influenzano i bersagli in modo diverso in base ai loro Dadi Vita. Ad esempio, l'incantesimo spruzzo colorato in D&D 3.5 è più efficace contro le creature con meno Dadi Vita.
 
Inflazione dei Dadi Vita
Un fenomeno che si può facilmente osservare è come il tipo di Dado Vita legato ad una classe tenda ad aumentare tra le edizioni di D&D. I guerrieri originariamente usavano un d8, aumentato successivamente a d10, mentre i maghi sono passati dal d4 al d6. I ladri iniziarono con il d4, ma con D&D 5E sono arrivati fino al d8.
Ogni classe di personaggio che era apparsa in OD&D ha finito per vedere i suoi Dadi Vita aumentati in una successiva edizione delle regole. L'ultimo a cambiare fu l'assassino, che dopo 39 anni passò dal d6 al d8 in virtù del fatto di diventare una sottoclasse del ladro.
Passiamo ora in rassegna più nello specifico le varie edizioni di D&D

Original D&D
Nel Dungeons & Dragons del 1974, "Dado Vita" è stato usato per la prima volta come abbreviazione di "Dado per colpi cumulativi" (ricordiamo che in inglese Dado Vita è Hit Dice –ndt). Tutti i Dadi Vita, sia per i personaggi che per i mostri, vengono lanciati usando dadi a sei facce (d6). I Dadi Vita di un personaggio potrebbero non essere uguali al loro livello; un guerriero di 9° livello ha 9d6 + 3 punti ferita (nove dadi vita con un bonus di 3 PF), mentre un incantatore di 9° livello ne ha 6d6 + 1.
Greyhawk (Supplemento 1) (1975) introduce Dadi Vita variabili per le classi, con lo scopo preciso di rafforzare i guerrieri e indebolire gli incantatori. Tim Kask, editore presso la TSR, lo attribuirà in seguito alla preferenza dell'autore Gary Gygax per i guerrieri stile Conan rispetto ai maghi. I personaggi di alto livello hanno un limite al numero totale di Dadi Vita oltre al quale non possono andare, forse per evitare che i personaggi diventassero quasi immortali, una regola che persisterà fino alla sua rimozione in D&D 3E.
Compresi i supplementi OD&D, le classi dei personaggi hanno avuto i seguenti Dadi Vita in questa edizione:
Dado Vita  Classi in OD&D d4 Incantatore, monaco, ladro d6 Assassino, chierico, la maggior parte dei mostri d8 Guerriero d10 Mostri potenti (demoni di tipo IV e VI, Demogorgon) d12, d20 Demoni potenti (definiti nelle regole, ma non nelle liste)  

Basic D&D
In tutte le versioni della linea di prodotti Basic Dungeons & Dragons, parallela a Advanced Dungeons & Dragons, le razze erano considerate classi. I seguenti valori dei Dadi Vita sono stati utilizzati da tutte queste edizioni:
Dado Vita  Classi in Holmes D&D d4 Incantatore, ladro d6 Chierico, elfo, halfling, mistico d8 Guerriero, nano Moldvay Basic (1981) consente a un giocatore di rilanciare facoltativamente un risultato di 1 o 2 sul Dado Vita. Il mistico è apparso nella Rules Cyclopedia (1991), ma non in altre edizioni. Alcune altre classi apparvero come sottoclassi, come il vendicatore e il paladino (sottoclassi del guerriero) e il druido (come sottoclasse del chierico neutrale), e basavano i loro Dadi Vita sulla classe principale.
Come in OD&D e AD&D, i personaggi di Basic D&D ad un certo livello non guadagnano più Dadi Vita, ma guadagnano solo un numero fisso di punti ferita ad ogni livello.
 

AD&D 1a Edizione
I personaggi ora ottengono semplicemente un Dado Vita per livello fino a quando non raggiungono il numero massimo di Dadi Vita per la loro classe (mediamente intorno al 10° livello). Un'eccezione insolita in AD&D 1e è che il ranger e il monaco ottengono due Dadi Vita al primo livello.
Le classi di AD&D 1E hanno i seguenti Dadi Vita:
Dado Vita  Classi in AD&D 1e d4 Incantatore, illusionista, monaco d6 Assassino, bardo, ladro, ladro-acrobata d8 Chierico, druido, la maggior parte dei mostri d10 Cavaliere, guerriero, paladino, ranger d12 Barbaro Da notare che il ladro, il chierico, il druido e il guerriero aumentano di una categoria il tipo di dado in questa edizione. Anche i mostri aumentano da d6 a d8. Questo ha l'effetto complessivo di indebolire ulteriormente gli incantatori.
 

AD&D 2a Edizione
Il Manuale del Giocatore 2e (1989) non modifica i Dadi vVta di AD&D, ma organizza formalmente le classi in archetipi che hanno lo stesso dado vita:
Dado Vita  Classi in AD&D 2e d4 Incantatori (mago, illusionista, mago specialistico) d6 Ladri (ladro, bardo) d8 Sacerdoti (chierico, druido) d10 Combattenti (guerriero, paladino ranger) AD&D 2e è l'ultima edizione del gioco ad avere un limite massimo ai Dadi Vita sotto il livello massimo del personaggio. Ad esempio, un guerriero sopra il 9° livello guadagna solo 3 punti ferita fissi per livello e non ottiene punti ferita bonus per la Costituzione alta.
 

D&D 3a Edizione
Da D&D 3E in poi tutti i personaggi ottengono un Dado Vita per livello e aggiungono il proprio modificatore Costituzione ad ogni livello. Questa modifica ha reso personaggi e mostri di alto livello particolarmente carichi di punti ferita.
Dado Vita  Classi in D&D 3e Tipo di mostro d4 Mago (mago specialista), stregone — d6 Bardo, ladro Folletto d8 Chierico, druido, monaco, ranger (3.5e) Abberrazione, animale, elementale, gigante, umanoide, umanoide mostruoso, esterno, vegetale, mutaforma (3e), parassita  d10 Guerriero, paladino, ranger (3e) Bestia (3e), bestia magica, costrutto, melma d12 Barbaro Drago, non morto I tipi di Dadi Vita per classe di questa edizione prendono spunto in modo significativo dalla seconda edizione di AD&D. Il monaco, che non era apparso nel Manuale del giocatore di AD&D 2e, aumenta il Dado Vita di due taglie, passando dal d4 al d8, mentre il barbaro ritorna ad essere l'unica classe col d12.
Le classi di prestigio di D&D 3E, troppe per elencarle qui, usavano vari dadi vita da d4 a d12 e di solito seguivano la tipica classe base.
Nella revisione 3.5 di D&D (2003), il ranger è stato portato dal d10, che utilizzava nelle precedenti edizioni come sottoclasse del guerriero, al d8. Una possibile ragione di ciò è la tendenza storica a sovrastimare la forza del ranger a causa della sua potenza in AD&D.
I Dadi Vita dei mostri si basano sul "tipo", con la maggior parte dei tipi che usano il d8, le differenze più notevoli sono Non morti (che non ottengono bonus Costituzione ai punti ferita e hanno come dado vita il d12), e i Draghi (che hanno un minaccioso d12). I potenti demoni, i soli ad avere avuto il dado vita più alto in Original D&D, ora fanno semplicemente parte del gruppo Esterni e ottengono solo il d8.
 

D&D 4a Edizione
La quarta edizione di D&D abbandona il termine "Dadi Vita" in favore di "livello", poiché i personaggi e i mostri non tirano più casualmente i dadi vita, ma guadagnano un numero fisso di punti ferita per ogni livello. Il modificatore di costituzione non viene più aggiunto ai punti ferita ogni livello. Tuttavia, i personaggi ottengono un enorme bonus ai loro punti ferita al primo livello, in quanto aggiungono l'intero punteggio della Costituzione (non solo il modificatore).
Esempi di classi di personaggi che compaiono nel Manuale del giocatore 4e (2008), Manuale del giocatore 2 (4e) (2009) e Manuale del giocatore 3 (4e) (2010) includono:
PF al primo livello PF per livello successivo Classe 10 4 Mago, invocatore 12 4 Psionico 12 5 Ardent, bardo, chierico, druido, monaco, ranger, ladro, sacerdote runico, seeker, sciamano, stregone, warlock, warlord 14 6 Avenger 15 6 Barbaro, battlemind, guerriero, paladino 17 7 Warden L'incremento dei punti ferita al primo livello è il più grande nella storia di D&D ed è progettato per consentire ai giocatori di evitare le esperienze di gioco rischiose e mortali, tipiche dei primi livelli dei personaggi che si avevano in D&D 3E. D&D 4e ha intenzionalmente preso i "livelli migliori" percepiti nella 3e (quelli tra i livelli 5-15) e li ha usati come base per i suoi livelli (1-30).
Supponendo che i punti ferita ottenuti rappresentino la media di ogni dado (arrotondando per eccesso), diverse classi ottengono un aumento dei punti ferita rispetto alle loro versioni in D&D 3.5: mago, psion, bardo, ladro, stregone e warlock. Il barbaro viene retrocesso allo stesso valore del guerriero.
Il "livello" dei mostri, così come il “ruolo” dei mostri, viene utilizzato per determinare i loro punti ferita e altre statistiche chiave. Il livello determina anche la quantità di PE guadagnati sconfiggendo un mostro, sostituendo la meccanica più soggettiva dei gradi di sfida di D&D 3e.
 

D&D 5a Edizione
Nella 5a edizione di D&D, "Dadi Vita" è definito come un'abbreviazione di "Dadi dei punti ferita" (“hit point dice”, omesso nell’edizione italiana, p.12 PHB –ndt). Il termine rappresenta sia i Dadi Vita per determinare i punti ferita di un personaggio o una creatura, sia una nuova meccanica di recupero dei punti ferita a seguito di un riposo breve.
Dado Vita  Classi in D&D 5e Taglia mostri d4 — Minuscola d6 Mago, stregone Piccola d8 Bardo, chierico, druido, monaco, ladro, warlock Media d10 Guerriero, paladino, ranger   Grande d12 Barbaro  Enorme d20 — Gigantesca In confronto a D&D 3.5, il mago e lo stregone sono passati dal d4 al d6; il bardo, il ladro e il warlock sono passati dal d6 al d8; e il ranger è stato riportato al suo d10 come nell’era di AD&D. Rispetto a D&D 4E, il bardo, il ladro, il warlock e il mago hanno mantenuto i loro miglioramenti dei punti ferita, lo stregone è stato ridotto per uniformarsi al mago, mentre il ranger e il barbaro sono stati promossi di una taglia di dado per tornare come nelle precedenti edizioni.
I dadi vita dei mostri ora si basano sulla taglia e non più sul tipo.
I personaggi ora possono "spendere" i dadi vita per recuperare punti ferita con un riposo breve. Ad esempio, un barbaro di livello 5 con Dado Vita d12 e un modificatore di Costituzione di +3 può, al termine di un riposo breve, tirare per recuperare 1d12 + 3 punti ferita e può farlo un numero di volte pari al suo livello di barbaro, anche tutte nello stesso riposo breve se desidera. Tramite un riposo lungo un personaggio recupera metà dei suoi Dadi Vita massimi spesi.
Articolo originale: https://dungeonsdragons.fandom.com/wiki/Hit_dice#cite_note-dmg4e-2008-184-1

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