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  • I Mondi del Design #62: Esiste un'Ambientazione Fantascientifica Standard?

    Lucane
    • 733 visualizzazioni
    • L'ambientazione fantascientifica standard è un pò meno ovvia dello standard fantasy del "Tardo Medioevo con un pizzico di Tolkien", ma vediamo di parlarne.

    I Mondi del Design #60: La Morte dal Cielo (trovate i link agli articoli precedenti di questa serie nell'articolo #60)
    I Mondi del Design #61: Viene Prima il Personaggio o il Background?

    Articolo di Lewis Pulsipher del 16 Aprile 2021

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    Mesi fa ho descritto l'ambientazione fantasy standard nell'articolo "Gli Assunti di Base del Fantasy". Non esiste un vero e proprio standard per le categorie di fantascienza descritte di seguito, ma credo valga la pena discuterne. 

    La Differenza dell'Automazione

    Tenete a mente l'enorme differenza tra il fantasy e la fantascienza: l'automazione. Le storie riguardano le persone, non le macchine, anche se l'automazione sarà probabilmente dominante nel futuro. Lo stiamo già vedendo accadere, con gli esploratori robotici di Marte, e droni senza nome che combattono le guerre terrestri. 

    È anche possibile che gli autori di romanzi e giochi di fantascienza passino più tempo a descrivere la loro ambientazione rispetto a quanto facciano gli autori fantasy, forse perché c'è molta più divergenza dallo standard rispetto a quanta ce ne sia nel fantasy. In generale, si pone meno enfasi sui "mostri" e sui "barbari" incivili rispetto ai mondi fantasy.

    Senza un ordine specifico parlerò di:

    • Automazione
    • Trasporti
    • Comunicazioni
    • Avventurieri
    • Alieni
    • Storia & Cambiamento
    • Tecnologia
    • Guerra & Militari
    • Demografia & Abitazioni
    • Longevità

    Automazione

    Iniziamo con l'automazione. Nelle ambientazioni fantascientifiche, l'automazione tende a variare vertiginosamente. Potrebbero esserci robot intelligenti quanto gli umani, e altre ambientazioni in cui l'automazione non ha raggiunto i livelli dell'intelligenza umana. Raramente si vedrà l'automazione dominare gli eserciti, di nuovo perché le storie riguardano le persone, non le macchine. Nell'universo di Frank Herbert (Dune), la Jihad Butleriana ha eliminato l'automazione in cui sia coinvolto qualsiasi tipo di intelligenza. 

    Trasporti

    I viaggi più veloci della luce sono i più comuni: spesso anche navicelle spaziali molto piccole, come shuttle o caccia, possono raggiungere la velocità della luce, a volte ci vogliono navi più grosse. Se non esiste la velocità della luce, allora l'ambientazione sarà limitata ad un sistema stellare, o includerà "navi generazionali". A volte le navi hanno dei piloti automatici, perciò possono andare da ovunque a ovunque; altre volte dovranno sfruttare dei collegamenti fissi o qualche sorta di rete naturale o artefatta, che siano wormholes o altro.

    Comunicazioni

    Di solito le comunicazioni sono alla velocità della luce, o alla velocità di viaggio, qualunque sia la più veloce. Ogni tanto ci sono comunicazioni istantanee (come in Star Wars) ma questo diventa poco credibile sulla scala di un'intera galassia, fosse anche solo per le potenziali interferenze. 

    Avventurieri

    Esistono gli "avventurieri"? Forse dovremmo dire persone che vanno, o che si trovano, in avventure? Non riesco a stabilire una tendenza comune per il numero di persone simili.

    Alieni

    Non esiste uno standard qui, ma di solito si trovano universi umano-centrici, possibilmente senza alieni, con alieni ignorati da o subordinati agli umani. Ci sono anche umani subordinati agli alieni, in alcuni sottogeneri.

    Storia & Cambiamento

    La cornice temporale varia dal futuro prossimo ai molti millenni da ora. La velocità dei cambiamenti è di solito molto lenta nel secondo caso, così che i lettori e i giocatori possano trovarli familiari. La velocità di cambiamento è inevitabilmente rapida nel futuro prossimo, dato che vediamo le cose cambiare così rapidamente al giorno d'oggi che saremmo confusi da un cambiamento tecnologico lento in una società simile alla nostra.

    Tecnologia

    Non c'è uno standard qui. Il paranormale può essere importante. Molto di ciò che succede è familiare per i contemporanei, perché questo aiuta a rendere più semplice la sospensione dell'incredulità.

    Guerra & Militari

    Questo è piuttosto confuso. I conflitti di solito si svolgono tra mondi o gruppi di mondi. È degno di nota il fatto che gli autori spesso sono bloccati un una sorta di modello di storia basata su quella terrestre in cui le forze di terra sono molto importanti. Tenete a mente che il tipico scenario fantascientifico è una grande quantità di sistemi stellari separati, proprio come molte piccole isole. Quello che conta davvero è la marina (spaziale), se tutti hanno intenzione di "far piombare i pianeti all'età della pietra". Se desiderano farlo, le forze di terra non contano, o sono in missione suicida. Se non desiderano bombardare i pianeti, allora le forze di terra non sono marginali, ma sono tremendamente svantaggiate se il nemico controlla la zona orbitale del pianeta.

    Demografia & Abitazioni

    Mondi simili alla Terra o mondi naturalmente abitabili, contrapposti a molte persone che vivono in habitat protetti per proteggersi da un ambiente ostile. Nel videogioco Elite: Dangerous, i pianeti sono solo luoghi desolati da esplorare, le persone vivono in stazioni spaziali. Di nuovo, non esiste uno standard. 

    Longevità

    Ho sempre trovato bizzarro che gli Elfi, con le loro lunghe vite, siano disposti a rischiare il loro lunghissimo futuro in avventure potenzialmente letali come sembra che siano nei giochi fantasy. Se la tecnologia dell'ambientazione fantascientifica fornisce una lunga vita o persino l'immortalità, in che modo questo influenza il modo di andare all'avventura?

    Per ulteriori approfondimenti, leggete Atomic Rockets. È un sito web che descrive diversi argomenti fantascientifici, spesso gettando le basi di quello che la realtà richiederebbe. Tipo perché il commercio interstellare sarebbe molto scarso o inesistente. 


    For further reading, see Atomic Rockets. It’s a website describing various SF topics, often baring the fundamentals of what reality might demand. Such as why interstellar trade is likely to be very sparse or non-existent.

    Tocca a Voi: Avete mai sviluppato un'ambientazione per un gioco di ruolo fantascientifico?



    Tipo Articolo: Approfondimenti

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    Commento consigliato

    IMHO è più difficile creare un'ambientazione di fantascienza "standard", rispetto ad un fantasy "standard", per 2 motivi:

    1. è più facile immaginare il passato che il futuro; il passato c'è già stato, è uno solo, lo conosciamo e non cambia; il futuro possiamo solo immaginarlo, e partendo da presupposti diversi si possono immaginare miriadi di futuri diversi.
    2. (che deriva dall'1, e anche dalla "premessa" dell'autore sul "fantasy standard = tardo medioevo con un pizzico di Tolkien") c'è stato un solo Tolkien, da cui poi tutti (o quasi) hanno poi preso più o meno ispirazione; le uniche eccezioni che mi vengono in mente in questo momento sono il Conan di R.E. Howard e il mondo di "Earthsea" di Ursula Le Guin... ce ne saranno di sicuro altre, ma certamente non sono altrettanto famose/diffuse. Nella fantascienza, invece, ci sono stati molti più autori e mondi; quindi, anche se ci sono ambientazioni più famose e diffuse ("Star Trek" e "Star Wars" su tutte), non c'è mai stato un "modello base" di riferimento.
    Modificato da MattoMatteo
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    4 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

    Se vogliamo il modello base di riferimento per lo sci-fi potrebbe essere la Fondazione di Asimov. Ha fatto da apripista a molti altri autori sia di Hard Sci-Fi che di Space Opera. 

    Per quanto apripista, non è uno standard. Mancano (nel senso che sono assenti perchè voluto) alcuni elementi quali la religione e gli alieni e sono presenti elementi quali la psicostoriografia (considerando la sua conseguenza non la materia) che è presente praticamente solo su Asimov. È stato il primo ma non ha creato una base come avvenuto per Tolkien.

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    4 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

    Per quanto apripista, non è uno standard. Mancano (nel senso che sono assenti perchè voluto) alcuni elementi quali la religione e gli alieni e sono presenti elementi quali la psicostoriografia (considerando la sua conseguenza non la materia) che è presente praticamente solo su Asimov. È stato il primo ma non ha creato una base come avvenuto per Tolkien.

    Nemmeno Tolkien è stato una fonte univoca. Conan il Barbaro ha più di dieci anni di Lotr, per esempio, e la sua influenza nel creare uno "standard" non è poca. Pensiamo agli stregoni malvagi, ai barbari a torso nudo, agli animali giganti, alla presenza di demoni e strani esseri da altre dimensioni. Tutte cose che Tolkien non ha (il balrog per esempio non corrisponde al concetto più esteso di demone/diavolo subdolo, caotico, senziente, messo a guardia di qualcosa). 

    Inevitabilmente ci sono fonti più preponderanti di altre, ma restando nei macrogeneri ci possono essere precursori, ma non fonti univoche. 

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    • Supermoderatore
    21 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

    Se vogliamo il modello base di riferimento per lo sci-fi potrebbe essere la Fondazione di Asimov. Ha fatto da apripista a molti altri autori sia di Hard Sci-Fi che di Space Opera. 

    Sicuramente la Fondazione è stato molto importante, ma mi viene da pensare che forse di Asimov è stato il ciclo dei robot quello più influente sulla sci-fi successiva.

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