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Il concetto dietro la 3ed


Elayne

Messaggio consigliato

E comunque i personaggi "inutli" e quelli "buildati" esistono solo perchè il dm li fa esitere. Io posso ben aver perso milioni di talenti in flavour, invece che in combat. Questo mi rende per caso più debole di un Paracarro del 20° livello con il talento ammazzamentogranguignolesco migliorato? No. E sapete perchè? Perchè se io interpreto bene e mi gioco bene la mia sequela di abilità sociali, tecniche, intellettuali ecc. sarò pericoloso tanto quanto il Paracarro di cui sopra. Per farvi capire cosa voglio dire: Trasportiamo il caro vecchio Napoleone Bonaparte al mondo di D&D. Sarà un Nobile, al massimo, od un Esperto. Forse un combattente. Diciamo di un buon 12° livello. Non credo che avrà alcuna abilità temibile in Cac, ma sono certo che ha "Professione" Generale a +15. Che ha una sfilza di bonus ad autorità. Che ha un cervello grosso così, per la guerra. E vi domando: è pericoloso? Per me si. Certo, chiunque può prenderlo a cazzotti, ma non credo che sarebbe così facile arrivare ad averlo sottomano.

In definitiva, l'unico capace di "decidere" il livello di potere di un pg, per quante build (o talenti "persi") abbia, è il dm. E' lui che decide di tenere conto di altre cose, oltre che dei pf, ca e dps dei mostri e pg. Se si tiene conto SOLO delle stat da picchia, allora si che d&d "tende al PP"!!!

Imho un master equilibrato dovrebbe considerare giusti antrambe i metodi di creazione personaggio e premiarli, facendo sessioni in cui il Paracarro può macerare px sotto forma di mostri ( ed in cui napoleone fa il tifo dietro un riparo) ed altre in cui Napoleone supera magistralmente una situazione sociale od intelletuale impossibile da risolvere a craniate:banghead: (nella quale il paracarro potrà assistere in sbalordito silenzio)...

spero di essere stato chiaro.:bye:

p.s. Dove posso trovare la succitata frase di monte cook, in cui dice che d&d è per i PP??

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come mi hanno saggiamente consigliato ho letto alcuni post indietro...

Elin dice cose molto giuste.

Tuttavia sono convinto che D&D 3.5 apra possibilità. Significa che certamente, per la sua natura matematica, si allarga (rispetto alle edizioni precedenti) ad una larghissima fascia di popolo che ama giocare PP (e questo per esplicita ammissione dei creatori), ma ciò non significa che chiude le possibilità di giocare non PP.

Anzi, trovo che dia tutti gli strumenti per poter giocare le infinite vie di mezzo.

I novellini, è vero, sono influenzati dal sistema e potrebbero correre il rischio di cogliere nel gioco un unico approccio possibile (per questo servono master rampanti ed esperti che si prestino con buona volontà a educare le nuove generazioni aprendo loro le porte dei molteplici stili) ma alla lunga credo che prevalga il loro gusto. Se il loro gusto non è PP e giocano ad un wargame dopo un po' si stancheranno e cambieranno attività. Se gli stessi giocano a D&D 3.5 avranno la possibilità di cambiare stile senza cambiare gioco.

...che ne dite?

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come mi hanno saggiamente consigliato ho letto alcuni post indietro...

Elin dice cose molto giuste.

Tuttavia sono convinto che D&D 3.5 apra possibilità. Significa che certamente, per la sua natura matematica, si allarga (rispetto alle edizioni precedenti) ad una larghissima fascia di popolo che ama giocare PP (e questo per esplicita ammissione dei creatori), ma ciò non significa che chiude le possibilità di giocare non PP.

Anzi, trovo che dia tutti gli strumenti per poter giocare le infinite vie di mezzo.

I novellini, è vero, sono influenzati dal sistema e potrebbero correre il rischio di cogliere nel gioco un unico approccio possibile (per questo servono master rampanti ed esperti che si prestino con buona volontà a educare le nuove generazioni aprendo loro le porte dei molteplici stili) ma alla lunga credo che prevalga il loro gusto. Se il loro gusto non è PP e giocano ad un wargame dopo un po' si stancheranno e cambieranno attività. Se gli stessi giocano a D&D 3.5 avranno la possibilità di cambiare stile senza cambiare gioco.

...che ne dite?

Dico che è ciò che sto cercando di dire anche io da un po' di post a questa parte. Naturalmente concordo! :-p

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come mi hanno saggiamente consigliato ho letto alcuni post indietro...

Elin dice cose molto giuste.

Tuttavia sono convinto che D&D 3.5 apra possibilità. Significa che certamente, per la sua natura matematica, si allarga (rispetto alle edizioni precedenti) ad una larghissima fascia di popolo che ama giocare PP (e questo per esplicita ammissione dei creatori), ma ciò non significa che chiude le possibilità di giocare non PP.

Anzi, trovo che dia tutti gli strumenti per poter giocare le infinite vie di mezzo.

I novellini, è vero, sono influenzati dal sistema e potrebbero correre il rischio di cogliere nel gioco un unico approccio possibile (per questo servono master rampanti ed esperti che si prestino con buona volontà a educare le nuove generazioni aprendo loro le porte dei molteplici stili) ma alla lunga credo che prevalga il loro gusto. Se il loro gusto non è PP e giocano ad un wargame dopo un po' si stancheranno e cambieranno attività. Se gli stessi giocano a D&D 3.5 avranno la possibilità di cambiare stile senza cambiare gioco.

...che ne dite?

Ecco, qui stiamo già ragionando meglio, almeno secondo me.

Anche io non dico che D&D preclude il gioco di ruolo. Ci sono tante persone qui che potrebbero dimostrarci come sia possibile giocare di ruolo anche con D&D.

Io dico solo che il regolamento spinge vero il PP (o min-maxing... vedete voi) quindi può dare i seguenti problemi:

A) un gruppo di novellini può finire per fare solo EUMATE, ed è possibile (moooooolto più di come pensate voi) che poi non ne escano più da soli, ovvero che ne escano solo se un esterno li fa uscire da questo tipo di gioco

B) in un gruppo di ruolatori uno o 2 PP possono rovinare bei momenti di gioco, proprio perché il gioco regolisticamente li premia. E questo è un male secondo me...

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Ospite DeathFromAbove

... cut ...

I novellini, è vero, sono influenzati dal sistema

... cut ...

Anche io concordo. Come già detto la 3.x è una via di mezzo.

Fruibile per un pò tutte le situazioni.

Ma non solo i novellini ne vengono influenzati.

Io direi TUTTI ne vengono influenzati, più O meno.

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B) in un gruppo di ruolatori uno o 2 PP possono rovinare bei momenti di gioco, proprio perché il gioco regolisticamente li premia. E questo è un male secondo me...

Questo in particolare è sacrosanto, molti topic di richiesta di aiuto in situazioni simili lo confermano. E' un problema implicito e ovvio in qualsiasi sistema/gioco/altraattivitàmodulare che abbia la possibilità, senza averne anche la necessità, di fare "combo", a prescindere dal fatto che durante la creazione queste siano state cercate o meno.

Ma è un caso particolare compreso in un caso più generale: se ad un tavolo lo stile di gioco è comune, il gioco viene meglio. E' come dire che se io mi metto a giocare con altre 4 persone a briscola, ma preferisco scopa, non mi diverto.

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L'importante e` che i pg del gruppo siano grosso modo equilibrati.

Un talento in piu` o in meno non fa quella gran differenza.

Sulla prima frase concordo abbastanza. Aggiungi che devono essere circa equilibrati tra loro e circa nei canoni di potenza prevista per quel livello, visto che le regole sono fatte pensando che pg di livello x siano forti y e non z. Bene, mi piacerebbe un sistema dove ciò sia possibile senza perdere giornate a paragonare build tra loro per accertarmi che non ve ne sia una più forte o più debole delle altre

Sulla seconda frase invece non concordo ed il motivo è semplice: prova a contare i talenti di un pg di livello medio (i più giocati) cioè 8° e poi togliene uno. Prova poi a sviluppare qualcosa e vediamo che ne viene fuori. Se vuoi una CdP probabilmente ti bastano a malapena per quella...

Imho un master equilibrato dovrebbe considerare giusti antrambe i metodi di creazione personaggio e premiarli, facendo sessioni in cui il Paracarro può macerare px sotto forma di mostri ( ed in cui napoleone fa il tifo dietro un riparo) ed altre in cui Napoleone supera magistralmente una situazione sociale od intelletuale impossibile da risolvere a craniate (nella quale il paracarro potrà assistere in sbalordito silenzio)...

Insomma fanno ad annoiarsi a turno?

Se il loro gusto non è PP e giocano ad un wargame dopo un po' si stancheranno e cambieranno attività. Se gli stessi giocano a D&D 3.5 avranno la possibilità di cambiare stile senza cambiare gioco.

...che ne dite?

Sicuramente. E a quel punto si dovrà vedere quanto il sistema li aiuti e sostenga.

Sarebbe anche da distinguere PP, Eumate, prevalenza di combattimenti, interpretazione....

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Ospite DeathFromAbove

Sulla prima frase concordo abbastanza. Aggiungi che devono essere circa equilibrati tra loro e circa nei canoni di potenza prevista per quel livello, visto che le regole sono fatte pensando che pg di livello x siano forti y e non z. Bene, mi piacerebbe un sistema dove ciò sia possibile senza perdere giornate a paragonare build tra loro per accertarmi che non ve ne sia una più forte o più debole delle altre

Thondar, il mercato è pieno di giochi di questo tipo.

Non volgio ripetermi con nomi di sistemi citati decine di volte, ma se credi che D&D diverrà un sistema dove ciò sia possibile senza perdere giornate a paragonare build tra loro per accertarmi che non ve ne sia una più forte o più debole delle altre, allora spera. E aspetta.

Insomma fanno ad annoiarsi a turno?

Rimango basito da queste risposte che trasudano quanto il GdR vengo approcciato in maniera superficiale.

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Questo in particolare è sacrosanto, molti topic di richiesta di aiuto in situazioni simili lo confermano. E' un problema implicito e ovvio in qualsiasi sistema/gioco/altraattivitàmodulare che abbia la possibilità, senza averne anche la necessità, di fare "combo", a prescindere dal fatto che durante la creazione queste siano state cercate o meno.

Ma è un caso particolare compreso in un caso più generale: se ad un tavolo lo stile di gioco è comune, il gioco viene meglio. E' come dire che se io mi metto a giocare con altre 4 persone a briscola, ma preferisco scopa, non mi diverto.

Yes, giusto. Prima di tutto bisogna vedere se lo stile è comune. E' chiaro che se siamo tutti PP nessuno avvertirà il problema di giocare con un sistema da min-maxing, ma anche se siamo tutti ruolatori non lo avvertiremo.

Io pongo il caso (molto comune), di un gruppo misto, dove ci sono ruolatori e giocatori che vogliono massimizzare le statistiche del PG.

Io contesto solo il regolamento in quanto permette a loro di fare PG troppo sopra la media rispetto a coloro che vogliono giocare in modo diverso.

E' chiaro che se al tavolo di gioco il nostro modo di giocare è diverso qualcuno un po' scontento ci sarà sempre. Quello che però non deve succedere è che un tipo di gioco eclissi l'altro, nel senso che la cosa sbagliata è decidere che se tu fai il pg massimizzato allora sarai il re incontrastato della partita, perché, per dire, in combattimento avrai la meglio sempre te, fuori dal combattimento le tue abilità eclisseranno quelle degli altri giocatori, ecc ecc.

Mi piacerebbe un regolamento dove ogni persona potesse fare le sue scelte (in base al background, in base ai numeri, ecc) ma dove alla fin fine ognuno ha i suoi spazi, tutto qui.

E data l'affermazione di Cook io non posso pensare che D&D sia un gioco del genere.

Poi è ovvio che se il gruppo è troppo eterogeneo allora accontentare tutti è come fare 6 al superenalotto, ma nemmeno deve succedere che è sempre lo stesso tipo di giocatore che viene penalizzato. No??

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Mi piacerebbe un regolamento dove ogni persona potesse fare le sue scelte (in base al background, in base ai numeri, ecc) ma dove alla fin fine ognuno ha i suoi spazi, tutto qui.
A me piacerebbe che delle persone che si mettono a giocare intorno ad un tavolo, che molte volte sono anche amici, abbiano la maturita` sufficiente per capire fino a dove possono arrivare per non dare fastidio agli altri. A me piacerebbe che non si desse al regolamento la colpa dell'incapacita` di cinque persone di trovare un modo comune di giocare.

Poi è ovvio che se il gruppo è troppo eterogeneo allora accontentare tutti è come fare 6 al superenalotto, ma nemmeno deve succedere che è sempre lo stesso tipo di giocatore che viene penalizzato. No??
dipende dai giocatori e dal master: se tu fai uno con AC 150 e 3000 HP e io faccio una campagna in cui si parla e basta il tuo PP del piffero te lo infili dove non batte il sole.
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Io preferirei di gran lunga un sistema dove possono divertirsi e partecipare tutti a tutte le fasi di gioco, tutto qui

E io ti quoto. E' questo che cerco anche io (Anche se la Belluci va beeeeeenissimo!!!)

E io vorrei Monica Bellucci muta nel letto ogni sera.
(E anche se parla...)
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Thondar, il mercato è pieno di giochi di questo tipo.

Non è di loro che stiamo parlando.

Rimango basito da queste risposte che trasudano quanto il GdR vengo approcciato in maniera superficiale.

il bilanciamento non si fa sbilanciando in contrapposizione i pg in varie situazioni perchè ciò significherebbe avere il gruppo sbilanciato sia in combattimento che fuori dal combattimento. Due sbilancimenti non fanno l'equilibrio. E' opinione diffusa...

E' chiaro che se siamo tutti PP nessuno avvertirà il problema di giocare con un sistema da min-maxing

In realtà il master lo avvertirà quando on gli torna più nulla

A me piacerebbe che non si desse al regolamento la colpa dell'incapacita` di cinque persone di trovare un modo comune di giocare.

Non è una colpa ma una particolarità (che solo soggettivamente diventa colpa)

dipende dai giocatori e dal master: se tu fai uno con AC 150 e 3000 HP e io faccio una campagna in cui si parla e basta il tuo PP del piffero te lo infili dove non batte il sole.

E dove sta il suo divertimento? no, perchè anche lui deve divertirsi... Questo è un discorso anologo a quelli che dicono: se il mago è troppo forte non farlo dormire, rubagli il libro incantesimi, fai il super mostro immune alla magia... ecco, è venuto il tuo turno di annoiarti.

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E dove sta il suo divertimento? no, perchè anche lui deve divertirsi... Questo è un discorso anologo a quelli che dicono: se il mago è troppo forte non farlo dormire, rubagli il libro incantesimi, fai il super mostro immune alla magia... ecco, è venuto il tuo turno di annoiarti.
Tu mi stai dicendo che se io invito 5 amici per fare una partita di basket tre contro tre e uno arriva con la racchetta da tennis e vuole a giocare a tennis e` colpa del basket che non gli permette di divertirsi?
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Ospite DeathFromAbove

Non è di loro che stiamo parlando.

Parliamo di giochi di ruolo. Quindi ANCHE di giochi non D&D.

Hai detto che ti piacerebbe un sistema. Un sistema è generico.

La mia risposta inoltre comprendeva anche D&D.

Ti consigliavo di aspettare... e sperare.

il bilanciamento non si fa sbilanciando in contrapposizione i pg in varie situazioni perchè ciò significherebbe avere il gruppo sbilanciato sia in combattimento che fuori dal combattimento. Due sbilancimenti non fanno l'equilibrio. E' opinione diffusa...

Due sbilanciamenti? Le tue risposte sono sintomatiche di chi non ha chiare le cose.

Hai mai giocato ad un GdR?

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Tu mi stai dicendo che se io invito 5 amici per fare una partita di basket tre contro tre e uno arriva con la racchetta da tennis e vuole a giocare a tennis e` colpa del basket che non gli permette di divertirsi?

No stiamo dicendoc he se chiami 5 amici per fare una partita a basket e uno è un campione che fa la partita praticamente da solo i suoi compagni hanno poco di che divertirsi. (discorso dall'inizio che il bilanciamento per divertirsi è importante)

Poi per continuare il paragone qualcuno ha sostenuto che il campione di basket non sarà bravo a studiare e quindi è giusto che domini in campo che poi fa schifo quando devono studiare (ovvero se è bravo in combat farà schifo altrove e va tutto bene) e infine hai suggerito che visto che è tanto bravo a giocare a basket non si giochi più a basket e si studi sempre così la sua altezza e bravura a basket "te lo infili dove non batte il sole" (siccome il tipo è bravo a combattere e domina il combattimento niente più combattimenti per fargli dispetto)

E se anche agli altri piacesse combattere? dovrebbero rinunciarci per fare dispetto al PP?

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No stiamo dicendoc he se chiami 5 amici per fare una partita a basket e uno è un campione che fa la partita praticamente da solo i suoi compagni hanno poco di che divertirsi. (discorso dall'inizio che il bilanciamento per divertirsi è importante)

Poi per continuare il paragone qualcuno ha sostenuto che il campione di basket non sarà bravo a studiare e quindi è giusto che domini in campo che poi fa schifo quando devono studiare (ovvero se è bravo in combat farà schifo altrove e va tutto bene) e infine hai suggerito che visto che è tanto bravo a giocare a basket non si giochi più a basket e si studi sempre così la sua altezza e bravura a basket "te lo infili dove non batte il sole" (siccome il tipo è bravo a combattere e domina il combattimento niente più combattimenti per fargli dispetto)

E se anche agli altri piacesse combattere? dovrebbero rinunciarci per fare dispetto al PP?

vedo che non hai capito la sottile allegoria: il basket non e` il combattimento, ma il gioco di ruolo.
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