Vai al contenuto

Un limite alla malvagità??


Messaggio consigliato

Buongiorno a tutti.

scrivo per avere un consiglio sulla gestione di questa macabra situazione.....

Dopo anni di d&d con il mio gruppo decidiamo di testare il gioco Blade in the dark (gioco, per chi non lo conoscesse, dove i pg interpretano membri di una nascente gang criminale che deve farsi strada in una losca città per accrescere il loro potere e la loro influenza).

Un po per cambiare e un po per 'sfogare' un po di caos e malvagità che una classica campagna di D&D solitamente non lascia esprimere.

Dopo un paio di giocate per testare un pò il nuovo regolamento, il gruppo decide di assaltare un carico di merce trasportato da una fazione rivale,e fino a qui tutto regolare,durante l'assalto al gruppo rivale ad un certo punto uno dei pg con un impeto 'barbarico' decide di strappare dalla faccia di un tizio la sua mascella.....e va bè sfoghiamoci......qualche mazzata e qualche sparo poi ad un altro malcapitato viene spezzata la schiena alla Bane/Batman.....e va bene.....il loro capo viene tramortito e catturato insieme al tizio con la schiena spezzata.(faccio notare che i png in questione non sono nè assassini nè tantomeno folli e cose simili,un semplice gruppo che gestisce qualche locale di vizi)una volta raggiunto il covo dei pg i 2 poverini vengono torturati brutalmente e senza senso, vi risparmio i dettagli macabri vi dico solo che ad un certo punto un pg ha iniziato a tagliuzzare pezzi di uno dei 2 e li mangiava🤮,con la giustificazione :'si ma tanto siamo malvagi facciamo quello che ci va......'

 

Ora i miei dubbi sono 2:

1º: lascio continuare su questa strada i pg, lasciandoli liberi di fare, portando il gioco inevitabilmente ad un livello quasi horror/splatter o gli faccio capire che forse è un po troppo e torniamo ad un gioco 'normale'???

 

2º:domanda più ampia : secondo voi la 'malvagità' o 'cattiveria' espressa in un gdr dovrebbe avere comunque un minimo di controllo/limite o può sfociare in violenza folle con il giustificativo'ma tanto sono malvagio,al diavolo squarto la gente e pratico cannibalismo sulle mie vittime???.......non so se ho reso bene l'idea di ciò che mi turba.....spero di sì...

Grazie in anticipo.....

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


  1. Se la cosa è stata semplicemente una sorpresa inaspettata non vedo perché non continuare, dato che mi sembra che i giocatori si siano divertiti.
    Se la cosa invece ti disturba in maniera seria, lo fai presente ai giocatori e parlandone decidete se scendere a compromessi o meno, se continuare o meno.
  2. Il limite della cattiveria al tavolo è quello del divertimento dei giocatori e master. Giocare malvagità e cattiveria eccessiva non è un problema di per sé, ma solo se va contro il divertimento di qualcuno.
    Se al tavolo tutti si divertono anche con livelli di malvagità e violenza fuori scala non c'è nessun problema.
    Se al tavolo un tot di persone si divertono con scenari di violenza fuori scala e poi un altro tot di persone hanno gli incubi la notte e non ci dormono, per dire, allora il problema esiste.

Dal tuo messaggio non è del tutto chiaro, ma mi sembra di capire che quello che è accaduto durante la sessione ti abbia un po' turbato. Quindi, se non ho preso una cantonata, direi di parlarne apertamente con il resto del gruppo per farlo presente a tutti e trovare la soluzione adatta.
Azzarderei anche l'ipotesi che, dato che si tratta di un gruppo che è stato assieme per anni, gli altri giocatori non dovrebbero farsi particolari problemi a moderare un po' le loro giocate.
Nel caso invece che l'ipotesi fosse errata dovrai decidere tu se portare avanti l'avventura, decidendo quindi che il divertimento che ne trai vale di più dei fastidi, o se interrompere e lasciarli giocare senza di te, decidendo quindi che non vale la pena sottoporsi a quei fastidi.
Ma il tutto parte sempre dal presupposto di aver fatto una chiacchierata chiara ed onesta con gli altri giocatori.

  • Mi piace 6
Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao!

1 ora fa, masterjack ha scritto:

1º: lascio continuare su questa strada i pg, lasciandoli liberi di fare, portando il gioco inevitabilmente ad un livello quasi horror/splatter o gli faccio capire che forse è un po troppo e torniamo ad un gioco 'normale'???

Siccome dal tuo post traspare che a te non abbia fatto piacere che si sia sfociato nella tortura, nel sadismo e nel cannibalismo, penso che tu debba discutere con i tuoi giocatori che non vuoi che le sessioni degenerino in questo modo. Se anche un solo giocatore al tavolo si sente a disagio per i contenuti della sessione, e buona norma interrompere la sessione. E' un gioco, non esiste che un giocatore debba sentirsi a disagio, turbato o spaventato per il divertimento degli altri.

1 ora fa, masterjack ha scritto:

2º:domanda più ampia : secondo voi la 'malvagità' o 'cattiveria' espressa in un gdr dovrebbe avere comunque un minimo di controllo/limite o può sfociare in violenza folle con il giustificativo'ma tanto sono malvagio,al diavolo squarto la gente e pratico cannibalismo sulle mie vittime???.......non so se ho reso bene l'idea di ciò che mi turba.....spero di sì...

Allora, la domanda che poni è interessante.

Vorrei solo sottolineare una cosa: un PG "malvagio", "malevolo", "crudele", etc., non deve compiere necessariamente azioni "malvage", "malevoli" o "crudeli".

Anzi, può anche mostrare tranquillamente compassione, altruismo e sincero affetto. Può anche essere un padre di famiglia devoto alla moglie e alla figlia, per dire. 

Sinceramente, trovo semplicemente puerile far comportare un PG da "mostro di Firenze" solo perché sul manuale viene scritto che si tratta di un criminale che opera nell'illegalità. 🙃

Modificato da Le Fantome
  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti

10 ore fa, masterjack ha scritto:

1º: lascio continuare su questa strada i pg, lasciandoli liberi di fare, portando il gioco inevitabilmente ad un livello quasi horror/splatter o gli faccio capire che forse è un po troppo e torniamo ad un gioco 'normale'???

Come detto dagli altri finché tutti si divertono non vedo problemi. Se la cosa turba qualcuno, te compreso, è il caso di parlarne.

10 ore fa, masterjack ha scritto:

2º:domanda più ampia : secondo voi la 'malvagità' o 'cattiveria' espressa in un gdr dovrebbe avere comunque un minimo di controllo/limite o può sfociare in violenza folle con il giustificativo'ma tanto sono malvagio,al diavolo squarto la gente e pratico cannibalismo sulle mie vittime???.......non so se ho reso bene l'idea di ciò che mi turba.....spero di sì...

Di base no, perché niente ti impedisce teoricamente di giocare un Hannibal Lecter.
Io personalmente userei questa loro tendenza come spunto per l'avventura: questi crimini efferati fanno eco e magari qualche organizzazione si mette sulle loro tracce attivamente.
È come dire: se rubi una mela in un negozio sì la polizia ti cerca, ma non ti mette un investigatore alle calcagna. Se sei un serial killer di giovani ragazze la polizia concentra tutti gli sforzi per trovarti al più presto.
Che poi può essere invertito il discorso in generale: se tiri un pugno a un contadino magari nessuno dice niente, se urti un principe superbo la guardia cittadina ti arresta.

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti

beh vedo già ottime risposte, sempre discutere al tavolo e fare una sessione zero , vedere cosa vogliono portare e quali sono le idee dei loro vari cattivi. Dire di si, dire di no, o dire dei forse. L'importante e trovare linea comune tra giocatori e master, soprattutto quando si vogliono affrontare temi del genere, metto di fronte due esempi , uno giusto e l'altro sbagliato: 

una volta come master avevo introdotto un png necrofilo e cannibale, magari mischiava anche le due cose, ovviamente non mi sono neanche sognato di narrare scene dettagliate di lui nel mezzo di  queste sopracitate, una giocatrice mi ha fatto notare come le sue azioni le hanno dato fastidio , nonostante avevo già da prima anticipato che la campagna aveva toni altalenanti tra cui possibili picchi di violenza ecc ecc, non sono nemmeno stato troppo tempo a discutere, ho censurato il personaggio ancora  di più o comunque smussando questi tratti. così si dovrebbe fare, ricordarsi sempre che un giocatore , soprattutto se un amico, vale molto di più di qualsiasi bella ruolata di questo mio png. Sapevo che se non lo avessi fatto tutti si sarebbero divertiti tranne lei , e questo mi faceva male, e avrebbe fatto male a tutto il party. 

 

secondo esempio, è successo qui sul Forum , in privata, se non sbaglio il master dovrebbe ancora esserci e sta mandando avanti una campagna in cui io dovevo esserci , a parte kikkarmi la prima volta per delle cose che etichettarle insensate sarebbe un eufemismo, abbiamo fatto una piccola infra introduttiva in privata tramite messaggi, questo serviva per andare a giustificare come mai il mio pg di una razza molto particolare sia venuto in una città. Sembrava filare tutto liscio , alla fine il mio pg (una donna) viene brutalmente stuprata , e non parliamo di qualcosa ricoperto dal velo, no no signori, parliamo di un wall text di tutto rispetto, ancora oggi non sono mai riuscito a leggerlo, lo avevo intuito giusto dalla prima riga, ed ancora oggi mi si chiude lo stomaco ed un senso di disgusto inconcepibile. tutto questo saltato fuori dal nulla , non mi sono mai arrabbiato così tanto durante una partita in vita mia, non aveva accennato a nulla di simile, capisco magari il concetto di realismo (vuoi che nel medioevo non succedeva sta cosa?) ma direi che per tutto c'è un limite, sfortunatamente questo mio senso di disgusto e di paura che potrebbe succedere ad una altra delle mie pg femmina (o anche maschio per dirsi voglia, lo stupro non va bene in nessun caso)  mi saliva un'ansia tremenda. non posso dire che non mi abbia segnato questa vicenda.  alla fine della fiera dopo quella sessione in solitaria non sono nemmeno stato preso per motivi futili ed ignoti... il mio livello di incazzatura aveva sfiorato il livello di potere di Shaggy Ultra-istinto. quindi mi ero ritrovato con un bel trauma, l'impossibilità di dare un finale equo al pg e di continuare a giocare. 

 

in sinstesi: fare sempre una sessione zero, specificare quali temi andranno affrontati e quali no o magari solamente un poco censurati e i personaggi che il party vuole fare. 

Modificato da MasterX
  • Mi piace 3
  • Triste 2
Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, MasterX ha scritto:

[...] alla fine il mio pg (una donna) viene brutalmente stuprata , e non parliamo di qualcosa ricoperto dal velo, no no signori, parliamo di un wall text di tutto rispetto, ancora oggi non sono mai riuscito a leggerlo, lo avevo intuito giusto dalla prima riga, ed ancora oggi mi si chiude lo stomaco ed un senso di disgusto inconcepibile.

Lo stupro è un argomento troppo delicato e perturbante perché possa essere usato in una campagna senza parlarne preventivamente con i giocatori, a maggior ragione se riguarda un personaggio.

Sono costernato che questo master abbia pensato di descrivere una scena del genere riguardo la tua PG senza prima discuterne in maniera lunga e approfondita con te.

1 ora fa, MasterX ha scritto:

tutto questo saltato fuori dal nulla , non mi sono mai arrabbiato in vita mia, non aveva accennato a nulla di simile, capisco magari il concetto di realismo (vuoi che nel medioevo non succedeva sta cosa?) ma direi che per tutto c'è un limite

Il realismo nel gioco di ruolo è una cosa di terziaria importanza. Anteporlo al piacere per chi gioca è ridicolo e grottesco. Nel mondo accadono cose tremende, alcuni esseri umani sono capaci di compiere atrocità indicibili, lo sappiamo. Non abbiamo bisogno che ci venga brutalmente ricordato durante un gioco che ha come suo scopo principale quello di essere uno svago ricreativo in piacevole compagnia. Non vi sono giustificazioni che tengano per quello fatto dal master.

1 ora fa, MasterX ha scritto:

il mio livello di incazzatura aveva sfiorato il livello di potere di Shaggy Ultra-istinto. quindi mi ero ritrovato con un bel trauma, l'impossibilità di dare un finale equo al pg e di continuare a giocare. 

Hai avuto tutte le ragioni di arrabbiarti e hai fatto bene a non continuare a giocare. Spero davvero che questa spiacevolissima situazione non ti abbia dissuaso dal giocare nuovamente PG femminili in altre campagne. 

  • Mi piace 3
  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Le Fantome ha scritto:

Il realismo nel gioco di ruolo è una cosa di terziaria importanza. Anteporlo al piacere per chi gioca è ridicolo e grottesco

si è quello che penso anche io, difatti non riuscirei a giocare un gdr troppo realistico o comunque con un master che vuole fare tutto realistico , diventa tutto macchinoso ed ingiocabile, stessa cosa un gdr storico (dipende ovviamente). 

1 ora fa, Le Fantome ha scritto:

Hai avuto tutte le ragioni di arrabbiarti e hai fatto bene a non continuare a giocare. Spero davvero che questa spiacevolissima situazione non ti abbia dissuaso dal giocare nuovamente PG femminili in altre campagne. 

beh mi fa piacere avere qualcuno che la pensa come  me al riguardo e che la mia rabbia è giustificata, quando mi sono arrabbiato il "Master" mi ha considerato infantile, sono contento che non mi abbia scelto definendomi "immaturo e con un stile di gioco troppo semplice" bah. Pensare che avevo già giocato un'altra sua campagna, una space opera bellissima (peccato per il d100 system) mi ero divertito più o meno, tranne il finale, poi effettivamente passa del tempo.. rileggo sulla gilda le nostre giocate ed ho notato svariate cose tra cui una in particolare : ero l'unico personaggio buono, i miei nemici erano cattivi, il mio "compagno di squadra" era un cattivo, gli altri png alleati dei completi neutrali pezzi di cemento. ed io il mio pg era in completa balia del master come un burattino, non faceva altro che prendere botte a destra e a manca da ogni nemico, e con nemico dico 3 cavolo di boss, BOSS, con tutto maiuscolo. ed il fatto che l'ho scoperto da pochissimo.. cavoli che pugnalata.  

Comunque no, mi piace ancora giocare pg femminili, sono più tranquillo adesso, mi piace giocare i miei OC femmina. è bello. lo sto facendo appunto nella nuova campagna DW con Alexis il mio barbaro donna. 

  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti

L'unico limite all'espressione della malvagità (come di qualunque altra cosa) in un GdR è la volontà dei partecipanti, il cosiddetto "contratto sociale". Se qualcuno di voi (master incluso) è a disagio e vuole mettere un limite, fa benissimo a dirlo e il limite deve essere messo. Se invece vi piace così e siete tutti d'accordo, nessuno vi può giudicare.

  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti

17 ore fa, Casa ha scritto:

Come quando in marcia si va al passo del più lento, così si deve adottare il limite di sensibilità del più suscettibile.

sacrosante parole. Io l'ho vissuta da giocatore, con master e giocatori che si sono scatenati in atteggiamenti sadici e malvagi oltre ogni limite per la mia sensibilita' (e che francamente mi hanno piuttosto sconvolto)

Grazie anche ai consigli qui ricevuti ne ho parlato con il master ed poi con i giocatori che hanno ben compreso il mio disagio. Non si sono piu' ripetute occasioni e situazioni del genere.

Finch'e' non vivi la situazione sulla tua persona non gli dai peso, ma poi non te la scordi piu'.

ciao

Andres

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Il 15/10/2022 at 15:55, MasterX ha scritto:

[...] alla fine il mio pg (una donna) viene brutalmente stuprata , e non parliamo di qualcosa ricoperto dal velo, no no signori, parliamo di un wall text di tutto rispetto [...]

Certo che dopo oltre 20 anni di gioco di ruolo, riesco ancora a sorprendermi del livello di disagio che possono raggiungere alcune persone che, invece di scegliere di farsi aiutare, utilizzano il gioco come valvola di sfogo per le peggiori nefandezze...

C'è sempre qualcuno che riesce ad alzare l'asticella...

  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti

 

2 minuti fa, Morlas ha scritto:

C'è sempre qualcuno che riesce ad alzare l'asticella...

Si non ne hai idea. È stato orribile, sono tentato di pubblicare il testo direttamente. Lo mando di solito a gente per fargli capire "come non fare il master". 

Comunque più che farsi aiutare , non presuppongo da subito che sia una persona malata, credo che semplicemente abbia preso tutto molto alla leggera o che lo trovasse nella norma.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

4 minuti fa, MasterX ha scritto:

 

Si non ne hai idea. È stato orribile, sono tentato di pubblicare il testo direttamente. Lo mando di solito a gente per fargli capire "come non fare il master". 

Comunque più che farsi aiutare , non presuppongo da subito che sia una persona malata, credo che semplicemente abbia preso tutto molto alla leggera o che lo trovasse nella norma.

Beh, per quanto magari possa averlo fatto senza una manifesta cattiveria, il meglio che ne posso pensare è che si tratti di una persona infantile o che sia la persona meno empatica del mondo...

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

"Le peggiori nefandezze" in un GdR non sono assolutamente un sintomo della necessità di dover farsi aiutare, né sono un sintomo di infantilità.
Se il personaggio caotico malvagio di un giocatore si diletta in torture medievali, quel giocatore non è automaticamente una persona peggiore del giocatore che gioca il paladino legale buono.
Non penso che Martin debba andare in terapia solo perché ha scritto un personaggio come Ramsay Bolton.

Come già detto, il limite è il divertimento al tavolo da gioco. Il limite si è passato nel momento in cui una delle persone al tavolo, detta in maniera semplificata, non si diverte più.
Niente di più, niente di meno.
Inventarsi profili psicologici o diagnosi di malattie mentali per giocatori con cui non si condividono i limiti solo per il gusto di farlo non serve a nulla.

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Adesso, Ash ha scritto:

"Le peggiori nefandezze" in un GdR non sono assolutamente un sintomo della necessità di dover farsi aiutare, né sono un sintomo di infantilità.
Se il personaggio caotico malvagio di un giocatore si diletta in torture medievali, quel giocatore non è automaticamente una persona peggiore del giocatore che gioca il paladino legale buono.
Non penso che Martin debba andare in terapia solo perché ha scritto un personaggio come Ramsay Bolton.

Come già detto, il limite è il divertimento al tavolo da gioco. Il limite si è passato nel momento in cui una delle persone al tavolo, detta in maniera semplificata, non si diverte più.
Niente di più, niente di meno.
Inventarsi profili psicologici o diagnosi di malattie mentali per giocatori con cui non si condividono i limiti solo per il gusto di farlo non serve a nulla.

Contesto solo i modi...

Non era di certo necessario descrivere nei minimi particolari l'accaduto. Non ho assolutamente nulla contro un certo tipo di gioco o cronologia degli avvenimenti se sono funzionali alla trama o coerenti con pg e ambientazione.

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Ah me è stato sul "cavolo" il fatto che non ha dato preavviso di nulla al riguardo e successo di botto , questo mi da ancora fastidio. Comunque per me azioni di stupro sono proprio da evitare in qualsiasi maniera possibile. Poi ogniuno di pensarla come li pare ma se devo giocare una GDR storico iper realistico preferisco starmene a casa a guardare History Channel. 

44 minuti fa, Morlas ha scritto:

Non era di certo necessario descrivere nei minimi particolari l'accaduto

Anche.. sfortunatamente è successo e basta.. 

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Morlas ha scritto:

Contesto solo i modi...

Non era di certo necessario descrivere nei minimi particolari l'accaduto. Non ho assolutamente nulla contro un certo tipo di gioco o cronologia degli avvenimenti se sono funzionali alla trama o coerenti con pg e ambientazione.

I modi sono gli stessi del giocatore che si lancia in descrizioni accurate del proprio pg o di quello che fa in contesti diversi, o del giocatore del bardo che fa cinque minuti di monologo in prima persona prima della battaglia.
Non è necessario nessuno degli scenari. Semplicemente qualcuno si diverte in un modo e qualcuno in un altro. E finché i modi di divertirsi di qualcuno non vanno a discapito degli altri per me non c'è niente da contestare, né tantomeno c'è da additarli come gente a cui "serve aiuto".
Non è che se un altro giocatore si annoia mentre il bardo parla allora scattano le diagnosi di megalomania per il giocatore del bardo. Semplicemente si chiede magari al giocatore del bardo di stringere un po' i tempi e si va avanti.

Per fare un esempio: Se a Mario piacciono i film splatter pieni di gore non c'è niente da contestare e Mario non ha bisogno di farsi aiutare. La contestazione può cominciare quando Mario vuole portare Luigi al cinema quando Luigi non sopporta la vista del sangue. Per questo motivo Mario e Luigi parlano e decidono se Mario va a vedere un film splatter da solo mentre Luigi va a vedere una commedia romantica da solo o se Mario e Luigi vanno assieme a vedere un film che piace ad entrambi, magari Wall-E.
Se invece di Luigi, Mario porta Wario a vedere un film splatter e Wario si diverte non c'è nessun problema. E né Mario, né Wario sono persone che hanno bisogno di farsi aiutare.

  • Mi piace 1
  • Haha 1
Link al commento
Condividi su altri siti

28 minuti fa, Ash ha scritto:

I modi sono gli stessi del giocatore che si lancia in descrizioni accurate del proprio pg o di quello che fa in contesti diversi, o del giocatore del bardo che fa cinque minuti di monologo in prima persona prima della battaglia.

[...]

Per fare un esempio: Se a Mario piacciono i film splatter pieni di gore non c'è niente da contestare e Mario non ha bisogno di farsi aiutare. La contestazione può cominciare quando Mario vuole portare Luigi al cinema quando Luigi non sopporta la vista del sangue.

Concordo sul discorso generale che non ci sia niente di a priori moralmente superiore o inferiore nell'uno o nell'altro, ma non è la stessa cosa. Un pezzo potenzialmente noioso e non necessario per gli altri giocatori può essere corretto discutendone dopo, un pezzo potenzialmente traumatico va discusso prima.

Se Luigi al risveglio del gruppo inizia una accurata descrizione del suo rito mattutino di pulizia e trucco e parrucco, e questo per Mario è molto noioso, glielo farà notare a fine sessione e la prossima volta Luigi lo accorcia. Se Mario descrive una lunga sequenza di stupro e Luigi ha un crollo e non dormirà la notte, sarebbe stato meglio discuterne in anticipo, e Mario è una persona poco empatica.

C'è un motivo per cui i film che hanno contenuto scabroso devono avvisare di tal contenuto, mentre non devo mettere un warning se il mio film è potenzialmente noioso. Temi più maturi vanno discussi e accettati dal gruppo a priori, a prescindere dall'attività in cui i temi vengono fuori. Non perché siano moralmente disdicevoli, ma semplicemente perché i casi di recezione negativa possono essere molto negativi, e attrarre reazioni traumatiche o comunque sufficienti a rovinare una serata a qualcuno. Gli altri temi possono interessare o meno, ma difficilmente vengono ricordati per i giorni a venire dopo un "la prossima volta evita".

  • Mi piace 5
  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti

15 minuti fa, bobon123 ha scritto:

Concordo sul discorso generale che non ci sia niente di a priori moralmente superiore o inferiore nell'uno o nell'altro, ma non è la stessa cosa. Un pezzo potenzialmente noioso e non necessario per gli altri giocatori può essere corretto discutendone dopo, un pezzo potenzialmente traumatico va discusso prima.

Se Luigi al risveglio del gruppo inizia una accurata descrizione del suo rito mattutino di pulizia e trucco e parrucco, e questo per Mario è molto noioso, glielo farà notare a fine sessione e la prossima volta Luigi lo accorcia. ha un crollo e non dormirà la notte, sarebbe stato meglio discuterne in anticipo, e Mario è una persona poco empatica.

C'è un motivo per cui i film che hanno contenuto scabroso devono avvisare di tal contenuto, mentre non devo mettere un warning se il mio film è potenzialmente noioso. Temi più maturi vanno discussi e accettati dal gruppo a priori, a prescindere dall'attività in cui i temi vengono fuori. Non perché siano moralmente disdicevoli, ma semplicemente perché i casi di recezione negativa possono essere molto negativi, e attrarre reazioni traumatiche o comunque sufficienti a rovinare una serata a qualcuno. Gli altri temi possono interessare o meno, ma difficilmente vengono ricordati per i giorni a venire dopo un "la prossima volta evita".

Ma infatti ho detto subito che bisogna parlarne.
Mario e Luigi ne parlano e decidono che film andare a vedere, se ognuno per la sua strada con i rispettivi film preferiti o se assieme con un film che incontra i gusti di tutti e due.

Se Mario comincia a descrivere una lunga sequenza di stupro e Luigi è disturbato da questa cosa, assumendo che non se ne sia parlato in precedenza, la cosa migliore sarebbe fermare Mario sul nascere. Personalmente penso che non si dovrebbe proprio arrivare alla fine, ma neanche a metà, della descrizione. Luigi, o qualcuno che ha notato / sa che Luigi è disturbato dall'argomento, ferma Mario appena si rende conto della direzione presa dal discorso, prima ancora che le descrizioni diventino "pittoresche".
Ma questo è Luigi che esce dalla sala cinematografica 10 minuti dopo l'inizio del film splatter, appena resosi conto del tipo di film, perché Mario e Luigi non si sono chiariti su che film sarebbero andati a vedere.

Questo non cambia il fatto che al tavolo i modi siano gli stessi. Giocatori che si divertono in visualizzazioni esplicite e descrizioni altrettanto esplicite. Semplicemente di argomenti diversi. Uno con trucco e parrucco, l'altro con torture medievali. La scelta dell'argomento della tortura semplicemente non la trovo una motivazione valida per additare qualcuno come persona disturbata.
C'è differenza tra mettere il bollino rosso sui film violenti, ed accusare di essere violento lo spettatore che va a guardare i film con bollino rosso.

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, Ash ha scritto:

C'è differenza tra mettere il bollino rosso sui film violenti, ed accusare di essere violento lo spettatore che va a guardare i film con bollino rosso.

Sono assolutamente d'accordo eh, ma infatti non sto assolutamente giudicando lo spettatore che decide di guardare i film con bollino rosso. Non c'è niente di male.

Sto solo dicendo che i diversi tipi di contenuto non voluto non sono uguali, il fatto stesso che quel tipo di contenuto lo chiamiamo "contenuto da bollino rosso" dice esattamente quello: alcuni contenuti non voluti necessitano di un warning prima, altri possono essere segnalati durante il gioco. Sempre senza giudicare in modo diverso chi ama questo o quello, è semplicemente nella natura del contenuto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...