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Il Mondo Perduto : Un Nuovo Inizio


Zyl

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Shiryu

Kyle e la sua compagna ci fanno camminare per più di un'ora prima di farci fermare in quella che sembra una strada, segnata da tracce di carri. Poi ci lasciano i nostri zaini ed un coltello per tagliare le funi e se ne vanno. Quindi mi chino per prendere il coltello e comincio a tagliare le funi che mi legano le mani, dopodiché procedo a fare lo stesso anche a Valinor e a Scania. Poi prendo il mio zaino per controllare che ci sia tutta la mia roba e mi metto a controllare che Skar non abbia ferite di alcun tipo. Dopo aver fatto tutte queste cose mi alzo e mi volto verso Valinor e gli dico: Valinor devi imparare a controllarti. Quello che hai detto ci poteva far ammazzare. Capisco che quello stocco è prezioso per te, ma non puoi perdere il controllo in quel modo. Abbiamo sbagliato tutti a violare la loro casa e ci stavamo per rimettere la vita, concedo che avevi ragione a non volerlo fare. Ma questo ci ha permesso di imparare di più su questo mondo che non conosciamo: qui non siamo i più forti, i più furbi o i meglio equipaggiati. Dobbiamo diventare più potenti se vogliamo liberare i nostri concittadini. Il tono con cui parlo a Valinor è duro ma non fa trascendere sentimenti; non inentdo sgridarlo ma fargli capire la gravita del suo gesto. Ora con tono più calmo dico: Però abbiamo ottenuto un' informazione preziosa: la direzione del mercato in cui potrebbero esserci le donne e i bambini. Quindi suggerisco di dirigerci a quel villaggio di cui ha parlato Kyle e da li al mercato per cercare di recuperarli. Però prima sarebbe il caso di recuperare il Ratto che potrebbe essere ovunque. Pensate sia rimasto nascosto nella loro casa? 

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Il Ratto

Spoiler

1) Bluff 15+5=20 L'uomo davanti a te si siede anche lui e ti osserva mentre segnali e scrivi sulla sabbia. Poi annuisce solennemente una volta. No parlare.

2) Bluff 4+5=9 Il disegno di un ratto provoca un po' di perplessita' nel tuo interlocutore. Questi si volta e chiama un ragazzino. Per quel che ne sai potrebbe essere quello di prima. Parlottano un po' e il ragazzino scappa via, tornando poco dopo con un bel ratto morto, lungo almeno un braccio esclusa la coda. Lo getta davanti a te e sorride timidamente.

3) Bluff 11+5=16 L'uomo annuisce di nuovo. Fuori. Grande fuori.

4) Bluff 9+5=14 L'uomo osserva il pentolone e fa di nuovo cenno al ragazzino. Solito scambio di parole incomprensibili e poi quest'ultimo raccoglie il mestolo, tira fuori una ciotola da uno zainetto che ha in spalla e la riempie del brodo del pentolone e poi te lo offre. Quasi scappando quando tu lo prendi dalle sue mani.

Poi l'uomo parla nuovamente: Fare? Volere?

 

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Trodgar Nerofuoco

 

No Ratto

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Guardo ancora per un po' quei due strani personaggi e il loro modo di fare... "Che bevanda avete dato al mezz'orco? Cosa la compone?" in fondo che senso ha rimanere fermi in un posto quando chiunque può entrare e rubarti quello che hai? Non è meglio rimanere sempre in movimento? tengo per me tutti questi pensieri mentre veniamo trasportati lontano dalla casa, cercando di memorizzare il paesaggio circostante ed eventualmente qualcosa che ci potrebbe tornare utile per il viaggio, come posti dove sistemarci per la notte e riprenderci dallo scontro.

Lo sfogo del mezz'orco mi distoglie dalla mia riflessione "Oltre al vostro amico dovremmo preoccuparci anche di noi, in che condizioni siamo? Non so che intenzioni abbiate, ma al momento la vostra conoscenza mi è costata l'arma e un buco in petto... sarebbe il caso di farmi capire qualcosa in più!"

 

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Scania

Ero talmente preso dalla nostra situazione che non mi ero neanche accorto che il tozzo uomo fosse ancora con noi. Io sto come se mi avessero riempito di buchi. Fa un male boia e non credo di poter sopportare un'altro scontro, ma camminare posso. Ma che mi succede? Non è da me essere così educato. Meglio rimediare. Tu, oltre a essere l'uomo più basso che abbia mai visto chi sei? 

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Valinor

"Scusate, avete pienamente ragione, ho avuto una crisi di nervi, in quel momento non ne potevo davvero più, preferivo finirla una volta per tutte. D'altronde siamo spacciati, non abbiamo armi e non possiamo vendere l'antidoto o saremmo completamente alla mercé delle lame avvelenate dei Guerrieri. È pure improbabile che si riesca a superare l'oasi con il pozzo, ae davvero è sempre frequentata da altri individui, appena vedranno come siamo malconci e che siamo disarmato, ci salteranno addosso senza battere ciglio, siamo una preda troppo facile, persino per le bestie. Io sono messo davvero male, mi sentivo ancora tutto dolorante per il veleno ed ora ho questo buco che continua a riaprirsi e sanguinare, posso sentire il proiettile dentro di me certe volte. Scania pure è messo male, e nemmeno tu e lui siete in ottime condizioni, sta meglio Skar di tutti noi. Ci metteremo troppo per guarire le ferite e recuperare le armi, se anche riuscissimo in tutto questo forse arriveremmo troppo tardi comunque per salvare la nostra gente dalla vendita. Quanto al Ratto secondo me quando siamo usciti tutti dalla baracca deve essere uscito dalla finestra che dava sul cancello ed è scappato più lontano ed al sicuro possibile, cosa ci si poteva aspettare da lui d'altronde?!?"dissi tremendamente sconsolato mentre una morfia di dolore si dipingeva ad ogni passo e si acuiva ogni volta che premevo con la mano per tamponare.

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Shiryu

Accetto le tue scuse e comprendo i tuoi dubbi: la nostra situazione è insostenibile, ma sapevamo già dall'inizio che sarebbe stata dura salvare gli abitanti del nostro villaggio. Ricordati questo però: noi siamo la loro unica speranza di salvezza e per portare a termine il nostro compito dobbiamo restare vivi. Suggerisco dunque di cominciare a dirigerci a quel villaggio e una volta arrivati nei suoi pressi di muoverci furtivamente per valutare la situazione e decidere il da farsi. Non è detto che incontreremo altre persone e se anche fosse non è detto che ci attacchino. Ci muoveremo lentamente per non aggravare le ferite e cercare di guarire. Di cibo ne abbiamo più che a sufficienza quindi potremmo anche barattarne un po' in cambio di armi se troveremo delle persone disposte ad accettare. Non vedo altre vie per proseguire a parte mollare tutto e tornare indietro e lasciare i nostri compaesani al loro destino. Riguardo al Ratto beh non sappiamo dove sia perciò direi che non possiamo aspettarlo; proseguiamo e speriamo che sia fortunato e di ritrovarci. Poi voltandomi verso Trodgar li dico: Riguardo a te Trodgar mi dispiace per le tue perdite e cercherò di risarcirti. Non sei tenuto a seguirci, ma te ne saremmo grati se ci aiutassi a salvare il nostro villaggio; le tue abilità ci sarebbero utili. 

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noi non possiamo usare armi da fuoco senza talento vero?

 

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X DM

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Questa è facile! penso mimando simboli per bere, mangiare, dormire, fuoco, riparo. sopravvivere. cerco di comunicare alla creatura lasciando intendere di non avere un "agenda" circa la mia presenza; a di cercare solo occasione per ristabilirmi. Inoltre, detto questo, cerco di raccontargli le vicende che mi hanno portato a questa situazione: Non sarà facile spiegare tutto per bene; ma di tempo ne ho; e, in fin dei conti, i dettagli non sono poi così importanti. 

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cerco di dirgli che non cerco nulla di particolare; ma solo l'occasione di riposare per rimettermi in forze (una dormita di 9 ore dovrebbe rimettermi in sesto) prima di levare il disturbo. Inoltre, se riesco, gli racconto per sommi capi come sia finito qui: del villaggio attaccato, del fatto che con gli altri stessimo seguendoli; della coppia armata di strane armi esplosive che ci hanno sopraffatti; della mia fuga per la galleria ed il mio arrivo qui.

 

 

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Il Ratto

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Fare capire che vuoi riposare e' abbastanza semplice, tutto il resto viene fuori un qualcosa di caotico e il tipo di fronte a te ti guarda come se fossi un pazzo. Poi, quando hai finito, si alza e torna tra i suoi, mentre tu sorbi la zuppa, che non e' affatto male. Dopo un conciliabolo di qualche minuto dove gesticolano molto, il tipo torna da te e dice, indicandoti: Riposare. Dare. Cosa. Noi. E incrocia le braccia sull'esile petto in posa decisa.

 

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X DM

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Mi gratto la testa perplesso: Non ho proprio nulla da scambiare. naturalmente, l'idea di scambiare il pugnale, la cosa più preziosa che abbia mai posseduto in vita mia, per la possibilità di dormire, non mi sfiora nemmeno il cervello; a parte quello, non mi rimangono che il sacchetto con le ossa e le chiavi della struttura in superficie: Le ossa mi servono per il mio rito; e le chiavi mi saranno utili, se vorrò tornare a recuperare le armi degli altri. considero perplesso; beh...potrò sempre trovare altre ossa; e, per quel che riguarda le chiavi, posso sempre risalire dal buco per cui sono sceso. mi dico oppure, magari hanno qualche lavoro da farmi fare in pagamento. dico cercando di mimare l'idea di lavoro, indicando i miei bicipiti e mimando il sollevare qualcosa di pesante. In caso non sembri essere una transazione adeguata, pongo le chiavi ed il sacchetto delle ossa davanti a me.

 

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Shiryu

Alla risposta di Valinor li annuisco con rinnovata fiducia, perchè temevo davvero che avesse rinunciato alla missione. Dunque vado ad esaminare le sue feirte cercando un modo per fasciarle quantomeno, in quanto non so di non avere risorse per fare di più. Mentre esamino le ferite chiedo a Trodgar: Non è che nel tuo zaino hai delle bende da prestarci, durante lo scontro di prima ho visto che sei ben fornito di strani oggetti di cui vorrei sapere di più se accetti di spiegarmi. Nel caso non le avessi o non vuoi darmele non c'è problema strapperò un pezzo del mio mantello. Dopo Valinor mi occuperò anche delle vostre, non temete.

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guarire +6 per trattare le ferite di Valinor e degli altri, me compreso, al meglio delle possibilità attuali.

 

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Trodgar Nerofuoco

 

Guardo quasi assente questi nuovi compagni che il deserto ha deciso di affidarmi chissà se li ho mai visti prima d'ora? Be si ricorderebbero di te no? Chi può dirlo, noi non ci ricordiamo di loro... Basta fate silenzio!

"Sta bene, proseguirò con voi... ma prima dobbiamo tappare questi buchi. So come farlo, e so come donarci un po' di nuovo vigore, ma mi serve tempo e tranquillità..."

Mi avvicino a loro cercando di fermare il sangue che sgorga dalle ferite così da poter raggiungere un posto tranquillo senza il rischio di perdere nessuno per strada.
Inoltre mi guardo un po' intorno per vedere se scorgo qualcosa che tornarci utile.

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Guarire +7
Percezione +7
Conoscenze Natura +10

 

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Insieme Trodgar e Shiryu riescono a tamponare il sangue e a chiudere le ferite, utilizzando quel poco che hanno. Li' intorno non c'e' niente di utile, la Distesa si estende in tutte le direzioni. L'unica cosa che ancora vedete e' la alta torre che vi ha procurato tutti quei guai e che quasi vi costava la vita! La pista dove vi hanno lasciato prosegue serpentando intorno alle dune di cenere e fango davanti a voi. La giornata e' fredda, ma per ora non piove, anche se in lontananza si sente il rombare di un tuono nel cielo. Non c'e' traccia del Ratto. A meno di un giorno di cammino dovreste trovare il villaggio abbandonato descritto da Kyle. Piu' oltre, il Mercato e , forse, la vostra gente...

Il Ratto

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L'uomo osserva le cose che appoggi davanti a te. Prende le ossa e le osserva. Le annusa e le morde leggermente. Poi prende le chiavi. Le guarda attentamente e poi te le restituisce. Le ossa invece finiscono in un sacchetto che porta legato in vita. Quindi si alza e dice qualche parola alla sua gente che, poco a poco, si allontana tornando alle loro attivita', qualsiasi esse siano. L'uomo ti fa cenno di seguirlo e entrate nel tunnel principale al di la' di quella che sembra essere la cucina. Passi davanti a vari stanzoni, tutti di metallo e pieni di quella strana gente albina. Poi il tuo accompagnatore ti fa entrare in una stanza piu' piccola dove c'e' un lettino con base in metallo e con sopra un materasso morbido. Ti fa cenno di dormire, poi esce e fa scorrere una tenda grigia per chiudere l'entrata.

Ok, se vuoi solo riposare dimmelo e faccio passare le ore encessarie perche' tu ti ristabilisca completamente. Se vuoi fare altro scrivilo.

 

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Scania

Ci conviene metterci in cammino. Guardo la Distesa attorno a me. Il nulla ovunque, la solita maledetta Distesa. L'unica cosa che si vede è la dannata torre e la strada verso... qualcosa. Prima arriviamo a quel villaggio e meglio sarà. Speriamo di non incontrare altri leoni o serpenti nel frattempo... Mi guardo bene attorno in cerca di eventuali movimenti, improvvisamente guardingo dopo essermi ricordato degli incontri fatti ultimamente.

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X DM

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La creatura osserva gli oggetti che possiedo e dopo una attenta analisi, sceglie il sacchetto con le ossa. Una persona normale, con un normale senso delle cose e del loro valore, si sarebbe stupita del fatto che fosse stato scelto il sacchetto con le ossa (per quanto, anche le chiavi avrebbero, per quella persona equilibrata, nessun valore commerciale di sorta) in pagamento; ma, per la logica del ratto, la cosa è del tutto sensata e, il pagamento, per lui, è fatto in moneta sonante: Questo vuol dire che non potrò fare la mia solita cosa con le ossa. penso con un minimo di disagio ma poco male: mi procurerò altre ossa ed un altro sacchetto, appena ne avrò l'occasione.

Seguo la creatura fino al posto che mi compete, la ringrazio con un cenno del capo per l'ospitalità e, dopo aver scarabocchiato una spirale per terra scrivendo il nome dell'ultimo nato che conosco ad un capo e dell'ultimo morto all'altro, mi rigiro e mi metto a dormire. 

Spoiler

Si si....Ratto deve riprendersi, se vuole avere speranze di tornare a recuperare le armi dei compagni e sperare di farcela....anche se, spero di beccare il periodo in cui i padroni di casa non ci sono. 

Naturalmente, senza sacchetto non posso fare il mio rituale. Rimabe abbastanza scontato che il rituale lo compirei automaticamente ogni sera prima di andare a letto; tranne, come in questa occasione, nel caso che non possa disporre di ossa per compierlo. 

 

 

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Shiryu

Con l'aiuto di Trodgar cerchiamo di pulire e chiudere le ferite come meglio posso, strappandomi anche dei pezzi del mantello per farne delle fasciature. Una volta finito mi giro verso Scania e dico: Hai ragione meglio mettersi in cammino. Prima arriviamo al villaggio al mercato, prima potremo farci un'idea della situazione dei nostri compaesani e di come salvarli.

 

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Dopo essersi sistemati meglio che potete vi incamminate sulla pista. E' circa mezzogiorno quando vi mettete in cammino . La pista serpenteggia intorno alle dune e ogni volta che fate una curva avete paura di cosa possiate trovarci dietro. Avete imparato a temere quella terra desolata, che magari non era come si descriveva nei racconti di quando eravate piccoli, ma era sicuramente pericolosa, forse ancora di piu'. Non incontrate anima viva , salvo qualche lontano avvoltoio che gira in tondo , probabilmente su qualcuno morto, animale o persona che sia. Sicuramente nella Distesa le morti sono all'ordine del giorno.

La giornata si fa sempre piu' fredda mentre avanza verso la sua morte nel crepuscolo scuro della sera. L'ultima luce grigiastra vi saluta proprio quando arrivate in vista del villaggio che parlava Kyle. Sorge in una vallata molto grande, sotto di voi, ancora a circa qualche chilometro di distanza. Nella luce morente valutate che doveva essere stato un villaggio piuttosto grande. Vedete il pozzo, la probabile sorgente d'acqua che rende quel posto cosi' importante. Da lontano distinguee due figure che stanno la' intorno, ma data la distanza e la luce sempre piu' fioca, non distinguete nient'altro. Per il resto non sembra esserci anima viva.

abavill.jpg

Il Ratto

Spoiler

Ti svegli riposato e ti senti bene, come non ti sentivi da parecchio tempo. Ti alzi e guardi fuori dove un ragazzino albino e' seduto vicino all'ingresso della tua stanza. Dice qualche parola che non capisci, ma ti fa cenno di aspettare. Arriva l'uomo con cui hai "dialogato" e ti riaccompagna di nuovo alla cucina, dove sei arrivato. Guardandoti indietro vedi che quella comunita' si espande per molti tunnel in profondita', un vero e proprio formicaio. Chissa' se lo hanno costruito queste strane persone o c'era gia' e loro solo lo hanno reclamato come proprio. Comunque sono tanti e chissa' quanti ancora ce ne sono piu' indietro. Arrivi nella zona cucine e l'uomo basso e magro, con la pelle bianchissima e gli occhi di un azzurro chiaro incredibile di sringe la mano .  Tu Va. Senti che non c'e' rabbia ne' fastidio nella sua voce. Sta solo esprimendo un dato di fatto.

 

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Scania

C'è gente. Non credo amichevoli. Nessuno lo è stato tranne il tappo qua con noi. E forse neanche lui lo voleva essere... Lo sarebbe stato se non ci fossero stati gli altri uomini? Come si fa a sapere se uno è amichevole o no prima di parlarci? Come ci muoviamo? Chiedo a Valinor e Shiryu. Pensare era il loro compito dopotutto. Il mio era far fuori le prede che trovavamo o eliminare i pericoli per il villaggio. Ma ormai il villaggio non c'è più e le nostre prede non sappiamo dove sono. O se possiamo abbatterle. L'ultimo incontro mi ha lasciato delle cicatrici sul corpo e sullo spirito che non andranno via facilmente. 

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