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D&D arriva nella Terra di Mezzo


SilentWolf

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1 ora fa, SilentWolf ha scritto:

Una alternativa per quanto riguarda la magia vera e propria, può essere quella rappresentata dall'esempio fornito da Checco: slegare la magia dalle Classi e gestirla come una serie di poteri a cui i PG, indipendentemente dalla Classe, potrebbero accedere in base a determinate condizioni. Questo sempre se si vuole introdurre un più libero accesso alla magia "innata".
Ad esempio, si potrebbe inserire un nuovo parametro a punti che, man mano che i PG riescono ad aumentare, potrebbe consentire l'acquisto di particolari capacità magiche.

Forse dirò un'eresia, ma una cosa del genere potrebbe essere realizzata con le "classi di prestigio" presentate qualche tempo nell'Unearthed Arcana (link).

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1 ora fa, greymatter ha scritto:

Nessuno dei personaggi giocanti dovrebbe poter essere un incantatore "alla D&D", stop. Potrebbero, al massimo, avere delle capacità magiche o pseudomagiche consistenti con i cantrip di D&D 5E (come in The One Ring), utilizzabili raramente. Poi a te può andarti bene avere i personaggi che lanciano incantesimi a destra e a sinistra come nella tipica campagna di D&D, lasciare che uno di loro sia un mago "stile Gandalf", fargli fare lo stregone anima prescelta etc etc: quello che ti pare. Va tutto benissimo, è il tuo gioco. Però non è più Tolkien.

Non ho detto una cosa simile, dico solo che basta ridurre i poteri delle classi esistenti, andando a incantesimi massimo di primo o secondo livello, se ritenuto opportuno, con reskin.

Anche Gandalf stesso, appunto, che poteri paragonabili aveva col d&d 5 classico?

Non ho mai detto di concedere poteri simili, ma di quantificare e farsi un'idea.

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25 minutes ago, Zaorn said:

andando a incantesimi massimo di primo o secondo livello, se ritenuto opportuno, con reskin.

Il punto è che nella Terra di Mezzo (almeno della Terza Era), anche gli incantesimi di primo e di secondo livello sono tanta roba, e dunque non dovrebbero essere a disposizione dei personaggi giocanti, o almeno non dovrebbero esserlo con facilità.

27 minutes ago, Zaorn said:

Anche Gandalf stesso, appunto, che poteri paragonabili aveva col d&d 5 classico?

La scala di potere di D&D e di Middle Earth è completamente diversa, almeno per quanto riguarda la magia. Come abbiamo scritto io e @Ji ji D&D, qualunque edizione, c'entra molto molto poco con la mitologia tolkeniana, quindi la tua domanda ha poco senso.

Nel complesso, Gandalf usa la magia abbastanza raramente ne Lo Hobbit e in LotR; la maggior parte dei poteri che mostra di possedere sarebbero compatibili con incantesimi di 2° livello o inferiore in D&D. Però questi poteri, che in D&D sono posseduti da un incantatore di basso livello, nella Terra di Mezzo sono straordinari e sono completamente al di là degli Uomini. Qui c'è una discussione più accurata sui poteri di Gandalf.

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1 minuto fa, greymatter ha scritto:

Il punto è che nella Terra di Mezzo (almeno della Terza Era), anche gli incantesimi di primo e di secondo livello sono tanta roba, e dunque non dovrebbero essere a disposizione dei personaggi giocanti, o almeno non dovrebbero esserlo con facilità.

La scala di potere di D&D e di Middle Earth è completamente diversa, almeno per quanto riguarda la magia. Come abbiamo scritto io e @Ji ji D&D, qualunque edizione, c'entra molto molto poco con la mitologia tolkeniana, quindi la tua domanda ha poco senso.

Nel complesso, Gandalf usa la magia abbastanza raramente ne Lo Hobbit e in LotR; la maggior parte dei poteri che mostra di possedere sarebbero compatibili con incantesimi di 2° livello o inferiore in D&D. Però questi poteri, che in D&D sono posseduti da un incantatore di basso livello, nella Terra di Mezzo sono straordinari e sono completamente al di là degli Uomini. Qui c'è una discussione più accurata sui poteri di Gandalf.

Si, in effetti meglio sole classi marziali a sto punto.

Pensandoci bene forse, al di là delle classi, proprio il livello dei personaggi dovrebbe avere un limite molto basso, tipo 5-7, se accostato a d&d.

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50 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

Forse dirò un'eresia, ma una cosa del genere potrebbe essere realizzata con le "classi di prestigio" presentate qualche tempo nell'Unearthed Arcana (link).

Personalmente lascerei le CdP nel loro limbo, che ormai hanno il problema di risvegliare in molti giocatori di D&D vecchie e, almeno per me, brutte abitudini. Insomma, meglio non svegliare can che dorme... :mrgreen:

Inoltre, ancora adesso si sta spingendo un pò troppo sulle canoniche opzioni per PG (Razze, Classi e Sottoclassi, Spell), cosa che ulteriormente rafforza la preferenza verso un gioco di build e istiga i giocatori a pretendere sempre di più, aumentando la probabilità di ciò che gli americani chiamano "System Bloat".

Quello che serve al materiale 5e (ufficiale o no), sono più sistemi di modifica del regolamento e meno canoniche opzioni peri PG. Servono, insomma, regole che aiutino a percepire D&D in maniera più ricca e varia, rispetto al suo tradizionale utilizzo. Altrimenti, qualunque manuale 5e verrà sempre usato nello stesso modo.

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1 ora fa, Ji ji ha scritto:

Non vedo questa uscita come un avvenimento che scuoterà il mondo dei GdR.

D&D è stato definito un legacy brand ed è proprio così. Senza dubbio la quinta edizione ha un suo seguito di giocatori, ma D&D non è più IL gioco di ruolo.

Allo stesso tempo, il SdA è stato ed è l'archetipo del fantasy e generazioni di giocatori di ruolo fantasy hanno provato a ambientare le proprie avventure nella Terra di Mezzo, ma nel concreto essa è stata sempre molto lontana dal gioco alla D&D e il vero transfer erano alcuni trope d'atmosfera, spesso stravolti (si vedano gli elfi o la compagnia di avventurieri). Ma dagli anni '70 le cose sono cambiate e oggi non c'è più l'equivalenza gioco di ruolo = fantasy con elfi e draghi. Pure chi ama elfi e draghi di solito segue dei modelli creati da D&D che con Tolkien non hanno davvero nulla a che fare. Basti pensare alla quantità di trope alla D&D che Peter Jackson ha inserito nella sua trilogia, con gli elfi biondini e esili e i nani macchietta comica. Stupisce che non ci siano scene in cui Gandalf tira fuori una pallina di guano e fa saltare in aria un bel po' di orchi urlando "fireball!!!"

Se anche l'operazione D&D verrà fatta bene, non è qualcosa che farà tenere il fiato sospeso alla comunità dei giocatori di ruolo. Tanti non sono interessati a D&D; tanti non sono interessati alla quinta edizione; tanti hanno già usato giochi specifici come GiRSA e giocare nella Terra di Mezzo con D&D non cambia molto; e a tanti non interessa proprio la Terra di Mezzo.

Quindi bene per quei giocatori che vogliono assolutamente giocare Tolkien con la quinta edizione di D&D, ma non credo siano davvero una parte preponderante dei giocatori di ruolo odierni.

Onestamente?

Pet quanto la 5^ possa non spostare lo stesso numero di giocatori della 3^,  credo che ti stia ampiamente sottovalutando i numeri che separano i giocatori di D&D da quelli di altri sistemi. 

 

Detto questo, Mike Mearls, In un tweet, ha detto che a sua conoscenza, si tratta di un OGL.

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1 minuto fa, Ghal Maraz ha scritto:

Onestamente?

Pet quanto la 5^ possa non spostare lo stesso numero di giocatori della 3^,  credo che ti stia ampiamente sottovalutando i numeri che separano i giocatori di D&D da quelli di altri sistemi. 

 

Detto questo, Mike Mearls, In un tweet, ha detto che a sua conoscenza, si tratta di un OGL.

Sta di fatto che per me sarà un "vecchio che avanza", senza innovazioni particolari, anzi, più piatto di una normale avventura/ambientazione proposta in altri manuali.

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1 ora fa, Zaorn ha scritto:

Anche Gandalf stesso, appunto, che poteri paragonabili aveva col d&d 5 classico?

Nel 1977 calcolarono che, tradotto nelle meccaniche di D&D (in sostanza, considerando le sue magie in raffronto a quelle concesse dai livelli di Incantesimi), Gandalf equivale a un Mago di 5° livello in D&D. ;-)

http://www.enworld.org/forum/content.php?3304-Was-Gandalf-Just-A-5th-Level-Magic-User

Modificato da SilentWolf
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1 minuto fa, SilentWolf ha scritto:

Nel 1977 calcolarono che, tradotto nelle meccaniche di D&D (in sostanza, considerando le sue magie in raffronto a quelle concesse dai livelli di Incantesimi), Gandalf sarebbe un Mago di 5° livello in D&D. ;-)

http://www.enworld.org/forum/content.php?3304-Was-Gandalf-Just-A-5th-Level-Magic-User

Accostare l'estate con l'inverno rappresentati da due marchi famosi, si tratta solamente di marketing.

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1 minuto fa, Zaorn ha scritto:

Accostare l'estate con l'inverno rappresentati da due marchi famosi, si tratta solamente di marketing.

No, fu fatta come semplice riflessione per divertirsi con un ragionamento teorico. Stiamo parlando del 1977, poi, quando D&D era ancora in mano a designer appassionati e non a multinazionali interessate principalmente al profitto. ;-)

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3 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

No, fu fatta come semplice riflessione per divertirsi con un ragionamento teorico. Stiamo parlando del 1977, poi, quando D&D era ancora in mano a designer appassionati e non a multinazionali interessate principalmente al profitto. ;-)

Dico il tentativo odierno.

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17 ore fa, greymatter ha scritto:

Se ti sembra che una cosa del genere sia comparabile al "Lancio cura ferite! Ti curo di 1d8+5!" ok - ma lasciami dire che siamo molto in disaccordo su quale è il tono adatto per Tolkien, e che nella tua campagna di LotR non mi troverei molto bene.

Inoltre, la cura del corpo in Tolkien è strettamente legata alla cura dell'anima, il che è un sistema che in D&D andrebbe creato. Per maggiori info sulla cura in Tolkien: link.

Premessa polemica: non me ne volere, ma che ne sai tu di come giocarei io una campagna di LotR? Se pensi di aver capito il mio intero pensiero a riguardo da un mio post neanche troppo lungo sei in errore. Ti pregherei di essere meno aggressivo. Poi è possibile che non ci troveremmo in accordo neanche a pregare in aramaico, ma questa è un'altra questione.

Tornando al topic, anche io ho riletto di recente quell'interessante articolo del 1977 (mi era già capitato sotto le mani una vita fa). Mi sembra dia un'idea molto interessante del livello di potere che dovrebbe avere una campagna di D&D debitamente riadattato giocata nella Terra di Mezzo (almeno nella Terza Era, forse nella Prima Era le cose potremmo pensarle diverse). Se Gandalf è un PG di 5° livello, Saruman non sarà di un livello molto più alto e Sauron possiamo concedergli di essere di 7°-8° o giù di lì (pur avendone un'idea piuttosto chiara, sto volutamente lasciando da parte per un attimo cosa sono questi personaggi nella mitologia tolkeniana, sto invece ragionando in termini di meccaniche di gioco). Chiaramente di personaggi di 20° livello non se ne parla neppure.

Riguardo la magia: certi incantesimi Gandalf sembra poterli usarli a volontà (fare fiamme e luci di vari colori) mentre altri richiedono uno sforzo notevole (esempio: i due duelli magici che ha con il Barlog prima di cadere nell'Abisso di Durin) e sembra che li possa usare con minore frequenza. Aragorn cura una malattia magica (l'alito nero) con l'Athelas come componente materiale... altro che cura ferite, nelle Case della Guarigione Aragorn lancia un qualcosa che è una via di mezzo fra un cura malattie o uno scaccia maledizioni per tre volte di fila nel giro di pochi minuti per poi passare ore a curare insieme ai figli di Elrond chiunque gli venga portato. Sempre con l'Athelas come componente materiale, Aragorn cura Sam e Frodo una volta usciti da Moria (in questo caso sembra più un cura ferite alla D&D dal punto di vista meccanico, poi aggiungiamo pure tutta la descrizione e la fuffa che vogliamo). Detto questo, il punto della questione mi sembra però essere: quante persone nella Terra di Mezzo sono in grado di curare in questo modo? La risposta è pochissime (Aragorn, Elrond e i suoi figli, Glorfindel, Gandalf e pochi altri). Un D&D ambientato nella Terra di Mezzo dovrebbe tenere conto di questo fatto: nella Terza Era al fianco di una strageande maggioranza di persone comuni ci sono pochi, pochissimi individui dotati di maggior potere.

Questo mi porta a pensare che oltre a ripensare le classi (togliendo/limitando l'abilità di lanciare incantesimi) ed un sistema magico diverso con liste degli incantesimi riviste, servirebbe forse anche un sistema di avanzamento dei livelli molto più lento di quello attuale (abbastanza semplice da realizzare: basta moltiplicare per 10, 20 o 50 il numero di PX necessari a passare di livello e dimenticarsi il concetto di "passiamo di livello ogni tot scontri").

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Premessa: ragazzi, state calmi. ;-)
Non roviniamo una così bella e interessante discussione. Stiamo tutti semplicemente più attenti a quello che scriviamo e a non leggere troppo frettolosamente i post degli altri. ;-)

 

47 minuti fa, Muso ha scritto:

Riguardo la magia: certi incantesimi Gandalf sembra poterli usarli a volontà (fare fiamme e luci di vari colori) mentre altri richiedono uno sforzo notevole (esempio: i due duelli magici che ha con il Barlog prima di cadere nell'Abisso di Durin) e sembra che li possa usare con minore frequenza.

Questo tuo esempio mi fa venire in mente un'altra potenziale alternativa per gestire la magia nella Terra di Mezzo. Si potrebbe, infatti, utilizzare una meccanica simile all'ultima versione delle Discipline pensate per la Classe del Mistico, semplicemente riadattata per incarnare vari effetti magici, da quelli elementali, alle capacità di cura, ecc. Un potere base a Volontà, altri utilizzabili solo con la spesa di un certo numero di Punti. Una simile meccanica consentirebbe di introdurre una magia diversa da quella di D&D e anche più limitata, connessa ad effetti più moderati.

Una simile meccanica potrebbe anche consentire ai designer di tenere fuori la magia dalle Classi e renderla generale. Magari i PG potrebbero acquisire le "Discipline" (e un conseguente punteggio necessario a usarle) solo a certe determinate condizioni.

 

Cita

Questo mi porta a pensare che oltre a ripensare le classi (togliendo/limitando l'abilità di lanciare incantesimi) ed un sistema magico diverso con liste degli incantesimi riviste, servirebbe forse anche un sistema di avanzamento dei livelli molto più lento di quello attuale (abbastanza semplice da realizzare: basta moltiplicare per 10, 20 o 50 il numero di PX necessari a passare di livello e dimenticarsi il concetto di "passiamo di livello ogni tot scontri").

Come ho scritto a Greymatter, un simile scenario credo sia altamente improbabile. Implicherebbe scardinare una delle basi essenziali del regolamento. Personalmente mi aspetto Classi in generale Low Magic, che si scontrano con sfide terrene/mostriciattoli ai bassi livelli, minion del Male ai livelli medio-alti e contro i big boss del Male ai livelli alti.
Non c'è bisogno di contrarre i livelli per introdurre in gioco un ridotto avanzamento del potere sovrannaturale dei PG. Basta fare in modo che, lungo i 20 livelli, il potere sovrannaturale dei PG o la loro abilità di eliminare i pericoli sovrannaturali scalino molto lentamente. ;-)
In aggiunta, utile sarebbe introdurre una variante al premio dei PX che consenta ai personaggi di acquisire esperienza anche quando essi riescono a fuggire a simili minacce, nonostante la loro pericolosità.

Ad esempio (sto sparando CR a caso), nella Terra di Mezzo gli Orchi potrebbero avere un CR molto più elevato, tipo tra il 4 e l'8. Gli Uruk-Hai, invece, potrebbero possedere un CR medio alto, tipo intorno al 10-15. Le varie proli demoniache (come il Balrog o Shelob) potrebbero avere una CR che va da 18 a 25. Istari, Sauron e i Maiar potrebbero avere una CR che va da 25 a 30. Questo senza considerare Elfi, Nani e Umani PNG, che potrebbero variare molto come CR.
Questo, ovviamente, solo per fare qualche esempio di cosa intendo.

Modificato da SilentWolf
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41 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Questo tuo esempio mi fa venire in mente un'altra potenziale alternativa per gestire la magia nella Terra di Mezzo. Si potrebbe, infatti, utilizzare una meccanica simile all'ultima versione delle Discipline pensate per la Classe del Mistico, semplicemente riadattata per incarnare vari effetti magici, da quelli elementali, alle capacità di cura, ecc. Un potere base a Volontà, altri utilizzabili solo con la spesa di un certo numero di Punti. Una simile meccanica consentirebbe di introdurre una magia diversa da quella di D&D e anche più limitata, connessa ad effetti più moderati.

Una simile meccanica potrebbe anche consentire ai designer di tenere fuori la magia dalle Classi e renderla generale. Magari i PG potrebbero acquisire le "Discipline" (e un conseguente punteggio necessario a usarle) solo a certe determinate condizioni.

Non sarebbe una cattiva idea. Un altro aspetto della questione è che comunque molti incantesimi sarebbe meglio toglierli o permettere che vengano lanciati solo come rituali (a cui andrebbe allungato il tempo di lancio). In effetti gli effetti "magici" (gli elfi non capirebbero cosa si intende esattamente per "magia" :)) più portentosi li fanno degli oggetti che sono stati creati da degli artigiani. Nel libro non ce ne sono pochi esempi (i Grandi Anelli, la Fiala di Galadriel, la gemma verde di Aragorn, i Palantir, l'ariete Grond, ecc se proprio non vogliamo tirare in ballo i Silmaril citati giusto nelle appendici).

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1 hour ago, Muso said:

Premessa polemica: non me ne volere, ma che ne sai tu di come giocarei io una campagna di LotR? Se pensi di aver capito il mio intero pensiero a riguardo da un mio post neanche troppo lungo sei in errore. Ti pregherei di essere meno aggressivo. Poi è possibile che non ci troveremmo in accordo neanche a pregare in aramaico, ma questa è un'altra questione.

Non avevo scritto il messaggio con tono polemico/aggressivo, ma rileggendolo mi sono reso conto che non hai tutti i torti, effettivamente poteva essere interpretato in quel modo. Cercherò di fare attenzione a come formulo i miei pensieri - per i post precedenti, mi dispiace per l'equivoco - cerca di immaginarteli in modo non aggressivo.

2 hours ago, Muso said:

Se Gandalf è un PG di 5° livello, Saruman non sarà di un livello molto più alto e Sauron possiamo concedergli di essere di 7°-8° o giù di lì (pur avendone un'idea piuttosto chiara, sto volutamente lasciando da parte per un attimo cosa sono questi personaggi nella mitologia tolkeniana, sto invece ragionando in termini di meccaniche di gioco). Chiaramente di personaggi di 20° livello non se ne parla neppure.

(...)

ervirebbe forse anche un sistema di avanzamento dei livelli molto più lento di quello attuale (abbastanza semplice da realizzare: basta moltiplicare per 10, 20 o 50 il numero di PX necessari a passare di livello e dimenticarsi il concetto di "passiamo di livello ogni tot scontri").

Ero giunto ad una conclusione simile qualche post fa (i.e. che se uno vuole proprio usare un sistema classe/livello come D&D, è necessario limitare l'avanzamento).

 

2 hours ago, Muso said:

Detto questo, il punto della questione mi sembra però essere: quante persone nella Terra di Mezzo sono in grado di curare in questo modo? La risposta è pochissime (Aragorn, Elrond e i suoi figli, Glorfindel, Gandalf e pochi altri). Un D&D ambientato nella Terra di Mezzo dovrebbe tenere conto di questo fatto: nella Terza Era al fianco di una strageande maggioranza di persone comuni ci sono pochi, pochissimi individui dotati di maggior potere.

Sì - per questo scrivevo che la guarigione magica è "praticamente sconosciuta". Non è certo alla portata di un chierico di primo livello. È una cosa straordinaria, e dunque dovrebbe essere rimossa dalle opzioni a disposizione dei giocatori, come la maggior parte delle altre forme di magia. Niente liste degli incantesimi - non ci sono classi in grado di lanciare incantesimi, punto.

 Inoltre ti ricordo che la magia in Tolkien è innata ed è praticamente una estensione del potere personale. Infatti Aragorn ha una lontana discendenza da Lúthien.

1 hour ago, SilentWolf said:

i potrebbe, infatti, utilizzare una meccanica simile all'ultima versione delle Discipline pensate per la Classe del Mistico, semplicemente riadattata per incarnare vari effetti magici, da quelli elementali, alle capacità di cura, ecc.

Più che le discipline, io userei una roba tipo i talenti (feats). I talenti in D&D 5E sono grossi - la magia nella terra di mezzo dovrebbe essere grossa. 

 

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14 minuti fa, greymatter ha scritto:

Più che le discipline, io userei una roba tipo i talenti (feats). I talenti in D&D 5E sono grossi - la magia nella terra di mezzo dovrebbe essere grossa. 

Sì, esatto. E' una delle alternative che avevo presentato nei post precedenti. ;-)
Sarebbe un buon modo per rendere la magia esterna alle Classi, accessibile a qualunque personaggio, più rara, comunque vincolabile al livello e per renderla collegata a un costo (il PG deve scegliere se potenziarsi le Caratteristiche o acquisire magia).
L'unico inghippo sta nel fatto che i talenti in D&D 5e sono dipendenti dagli Aumenti di Punti Caratteristica, e questi ultimi sono di numero diverso in base alla Classe (almeno nelle Classi di D&D). A questo punto, l'accesso dei PG a questi "talenti magici" dipenderebbe molto dalle Classi che la Cubicle 7 vorrebbe costruire. Come in D&D, inoltre, Classi differenti potrebbero aver eun diverso numero di Aumenti di Punteggio Caratteristica, rendendole più o meno favorite riguardo all'accesso alla magia.

Una alternativa sarebbe quella di collegare la magia a capacità bonus non legate alle Classi, ma vincolate all'acqisuzione di punti in un parametro esterno. man mano che i PG acquistano punti nel parametro, possono sbloccare alcuni "poteri magici".

Cavolo, più ne parliamo e più sono curioso di scoprire cosa s'inventeranno quelli della Cubicle 7. :D

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Comunque, io dico solo una cosa.

Sono molto, molto, molto contento, perchè, di fatto, significa più soldi alla Cubicle 7. E ce ne fossero, di editori come la C7.

Che, tra l'altro, solo questa settimana ha annunciato ufficialmente, con tanto di copertina, due nuovi supplementi per The One Ring Roleplaying Game ("Journeys & Maps" ed "Erebor - The Lonely Mountain"; quest'ultimo, peraltro, con copertina di John Howe).

E, casualmente, proprio questa settimana ha annunciato anche di aver assunto a tempo pieno due nuovo collaboratori, che fino ad una manciata di giorni fa erano solo dei freelancer, Ed inoltre, Jon Hogdson ha assicurato che hanno uno staff esterno impegnato specificamente per questo progetto. 

Io dubito fortemente che sarà una bolla di sapone.

Per di più, fosse qualcun altro, potrei pensare ad una mera mossa commerciale. Ma, vista la qualità intrinsecamente tolkieniana di TOR, son convinto non si tratterà di ciò. Quella è gente che adora Tolkien. Solo il livello di riflessione che Hogdson mette nei disegni è impressionante: possa piacere o meno il suo stile (io lo adoro), ci mette una passione sfrenata. Tanto che all'inizio era addirittura dell'idea di rifiutare la direzione artistica del progetto TOR, nonchè il suo impegno in prima persona come illustratore, proprio perchè intimorito dalla portata del lavoro e timoroso di non esserne all'altezza.

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@greymatter OK! Equivoco chiarito. No problem! :)

Forse la questione magia tramite talenti è una buona opzione, MA così qualsiasi umano potrebbe avere un talento al 1° livello. Però non mi sembra che nell'SRD ci sia inclusa la variante dell'umano (correggetemi se sbaglio), quindi bisognerebbe aspettare il 4° livello per avere un talento e la cosa in questo modo è più fondata.

Un'altra soluzione per la magia potrebbe essere usare una meccanica simile ai poteri del warlock, ma con meno punti ed effetti meno scoppiettanti ai bassi livelli.

La questione della discendenza di Luthien (o da un qualche ceppo edain o elfico di alto lignaggio) si potrebbe giocare un po' come si trattavano i personaggi "blooded" in Birthright nella seconda edizione introducendo una regola opzionale simile.

Comunque sia, sono veramente curioso di vedere cosa ne salterà fuori... erano mesi che non si vedeva una discussione del genere attorno alla 5E :)

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Non so, sarà che con ogni probabilità io avrò una visione limitata dell'intera faccenda, ma reputo che qualsiasi edizione di Dungeons & Dragons che voglia rimanere fedele a se stessa non si troverà mai e poi mai a proprio agio nel solco segnato dal "canone tolkieniano"!

E poi: quale sarebbe il "canone tolkieniano" rapportato a un gioco di ruolo cartaceo? Sono convinto che ogni singolo lettore di Tolkien avrà, leggendo le sue opere, un "suo" proprio "canone", frutto della propria lettura ed è giusto che sia così: non dimentichiamoci che stiamo parlando di libri e poi che comuqnue, lì fuori, ci sono giochi che si sforzano esplicitamente di essere validi in tal senso.

Faccio un esempio, prendendo in prestito una delle (poche) vere scene di combattimento in mischia che siano descritte nel Signore degli Anelli: Merry che azzoppa il boss dei Nazgûl (ricordiamoci: il BOSS...) con un singolo colpo ed Éowyn che di fatto lo abbatte....

Dunque: Merry....che classe e livello ci mettiamo a Merry? E il suo spadino? Certo, faceva parte del tesoro dello Spettro dei Tumuli, ma, diamine, per fare ciò che fa allora doveva essere un'arma davvero eccezionale! Ed Éowyn? Ne vogliamo parlare? Classe? Livello? E poi, l'arma? A memoria non mi risulta fosse incantata (ma chiedo venia, qualora mi sbagli).

Cioè, come la "giustifichiamo" la risoluzione del suddetto combattimento se utilizziamo le regole di D'n'D? Con qualche colpo critico?

Ovviamente, posso sempre rivoltare il regolamento come un calzino con tutte le house rules che voglio, ma poi, sto giocando ancora a D'n'D?

Questo per dire che credo sia impossibile conciliare le due cose, cioè il "canone tolkieniano" (ammesso che si sia riusciti a definirlo univocamente) e le meccaniche di gioco di Dungeons & Dragons (della quinta edizione, come di quelle più vecchie).

Per dirne una: a parte la mole di lavoro che ciò richiederebbe (ammesso che si voglia provare a far le cose davvero per bene), togliere i livelli vorrebbe dire mutilare il regolamento di D'n'D di una delle sue principali peculiarità.

Francamente, per come la vedo io, se uso D'n'D i personaggi dei giocatori saranno in un modo o nell'altro sempre una spanna sopra la gente cosiddetta "comune" quindi, o sono di 1° livello o di 15°, non mi farei troppi problemi in tal senso: il problema, semmai, potrebbe sorgere rispetto a mostri & C. da mettere contro i PG perché, inevitabilmente, le minacce a lungo andare crescerebbero in potenza in maniera esponenziale e ciò potrebbe creare degli squilibri, ma penso che con la giusta dose di fantasia da parte di tutti e una trama/narrazione avvincente ci si possa mettere una pezza.

Ovviamente, tutto ciò IMHO.

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@Muso In effetti la gestione della Magia con i Talenti creerebbe una strana combinazione con l'Umano variante (trasformando gli Umani in una razza particolarmente portata per la magia, cosa in totale conflitto con le tematiche Tolkeniane). una alternativa sarebbe quella di creare delle capacità simil Talenti che, però, come ho suggerito in precedenza, non si acquistano in base al livello o al posto dei Punti Caratteristica, ma in base a un altro tipo di parametro meccanico. Detto questo, vediamo un po' come la gestiranno loro... ^ ^

Riguardo all'Umano variante, in effetti non è presente nell'SRD. Tuttavia, in questi giorni ho fatto una chiaccherata interessante con Morrus di EN World e con altri utenti di quel sito.
Morrus in persona sospetta che quella della Cubicle 7 sarà una Ambientazione direttamente collegata a D&D, non una serie di prodotti Stand-alone, nonostante non ufficialmente approvata. In parole povere, Morrus pensa che - come fatto già in passato da altre case editrici - la Cubicle 7 non replicherà semplicemente le regole dell'SRD, non punterà a creare un gioco autonomo, ma creerà una serie di nuove regole in grado di riferirsi direttamente ai 3 Core di D&D (semplicemente, il collegamento sarà lasciato sottointeso, senza dichiararlo ufficialmente). Secondo Morrus, insomma, si tratterà di veri e propri manuali per Setting: aggiungeranno solo le regole mancanti, spiegheranno qual'è il modo in cui di norma si dovrebbero gestire le regole in un setting come quello, ma per il resto lasceranno inteso che il regolamento base a cui riferirsi continuerà ad essere quello dei 3 Core di D&D 5e. Il che, come ho già cercato di spiegare in un precedente post, non significa spingere la gente a giocare lo stile iconico di D&D nella Terra di Mezzo, vista la struttura modulare della nuova edizione...

Questo sostanzialmente vuol dire che, se così sarà, i manuali presenteranno le regole mancanti, lasciando implicito l'utilizzo delle regole presenti nei 3 Core. Quindi, anche se nell'SRD non compare l'Umano variante, i manuali considereranno scontato che i giocatori potrebbero decidere di selezionare l'Umano variante dalle regole di D&D 5e. Questo, insomma, consentirebbe al Setting di utilizzare tutte le regole di D&D anche senza bisogno di citarle o scriverle.
In aggiunta, come mi aveva anche già accennato in un altro topic Dracomilan, sembra che l'OGL non impedisca di riutilizzare regole di D&D 5e fuori SRD, purchè le si scriva in maniera diversa rispetto a quanto inserito nei manuali di D&D ufficiali. In parole povere, sembra ad esempio che la Cubicle possa tranquillamente usare le Manovre per creare nuove regole che le impieghino, anche se le Manovre non sono nell'SRD, purchè non le descriva nell'esatto modo in cui sono descritte nel Manuale del Giocatore.

 

 

@Checco Conviene fare attenzione a una cosa. ;-)
Se nelle precedenti edizioni i Manuali Core erano uguali allo stile iconico di D&D, la 5a Edizione e il suo stile iconico non coincidono.
Per questo, è importante ricordare la differenza tra Stile iconico e regolamento di D&D 5e. IN questa edizione le due cose non coincidono, in quanto il regolamento è modulare e può essere ricostruito in maniera diversa per accogliere uno stile differente. ;-)

Nella 5a Edizione di D&D, ancora di più di quanto è già accaduto con il d20 System, i prodotti OGL non si trovano costretti a tenere traccia del canone D&Desco, in quanto quest'ultimo non è più vincolante.
Mentre nelle precedenti edizioni i regolamenti di D&D erano costruiti in maniera rigida per essere il più possibile coerenti con il canone D&Desco, il regolamento della 5a Edizione è costruito per poter essere modificato. Ciò significa che nella 5a Edizione è molto più facile trapiantare nel regolamento un canone diverso, anche senza bisogno di stravolgere per intero il regolamento stesso.
Nella 5a edizione di D&D, infatti, il regolamento non è costruito per rappresentare solo lo stile iconico di D&D, il quale rappresenta invece solo il modo standard in cui usare quel regolamento. ;-)

E' un po' come se la nuova edizione fosse il gioco del LEGO. Le istruzioni della scatola, come standard, ti possono dire che quei pezzi servono a creare una specifica costruzione, tipo una nave dei pirati. I pezzi del LEGO, però, possono essere usati in combinazione diversa, consentendoti di costruire qualcos'altro, tipo una capanna.
Aggiungi qualche scatola del lego in più (i supplementi di un Gdr) e le opzioni di costruzione a disposizione del giocatore aumentano esponenzialmente.

Ecco perchè con la 5a Edizione è più probabile riuscire a creare una buona versione del Setting della Terra di Mezzo.

Detto questo, ovviamente, è impossibile replicare un romanzo parola per parola.
Questo è un obbiettivo che non conviene mai porsi, perchè nessun Gdr può riuscirci. Un Gdr non deve mirare a replicare ogni virgola del romanzo, ma porsi l'obbiettivo di creare una serie di regole che ne incarnino nel modo migliore lo spirito.
Per questo non è importante considerare se Merry riesce o meno ad azzoppare un Nazgul con una spadata. Quello è un romanzo, ovvero un'opera non pensata per introdurre gameplay con cui un giocatore deve interagire. E' ovvio che in un romanzo si possa tagliare la testa al toro (soprattutto se l'autore non è particolarmente portato per la creazionedi scene d'azione).
In un Gdr non è importante replicare questi dettagli, quanto fornire regole che aiutino a costruire una Terra di Mezzo la più credibile possibile. :)

E comunque, ti posso assicurare che -  se si vuole - i 3 Core di D&D 5e forniscono già delle regole per poter rendere D&D estremamente òetale, o meccaniche utili per creare le regole che servono a questo scopo. Ti rimando all'articolo che ho scritto sull'argomento nel mio blog. ;-)

 

Modificato da SilentWolf
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