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Traduzione in italiano


MencaNico

Messaggio consigliato


  • 2 settimane dopo...

Quantomeno per ora pare di sì.

Si vocifera che potrebbe essere la stessa WotC, in un secondo tempo, a localizzare.

Si suppone che, forse, qualcosa cambierà nel 2015.

Si sa per certo che io e altri inizieremo a giocare col regolamento in Inglese, e ai corvi la localizzazione.

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  • 4 settimane dopo...

Posto anche qua quello che ho saputo fin ora in merito alla traduzione di D&D 5a in italiano:

Non c'è alcuna info ufficiale proveniente direttamente dalla WotC o dalla MM 25 (ex 25 Edition), ma tramite una voce di corridoio proveniente da Massimo Bianchini (ex Direttore Editoriale della 25 Edition e ora, se non ho capito male, proprietario della Asterion Press) si è saputo che la WotC a quanto pare ha ritirato tutte le licenze di distribuzione dal mercato.

A quanto pare, insomma, la MM 25 non possiede più la licenza e non si sa quando verrà nuovamente ri-attribuito l'ordine di traduzione dei manuali, ne chi verrà incaricato. Attualmente non si sa nemmeno se verrà ordinata una traduzione....

Attenzione, però, questo NON significa che con certezza non ci sarà alcuna traduzione.

Significa solo che AL MOMENTO non è dato sapere.

Nei prossimi mesi tutto è possibile, che si traduca o che non si traduca.

Conviene, quindi, non farsi prendere dallo sconforto, portare pazienza e aspettare di vedere se si sblocca qualcosa prossimamente.

La WotC, infatti, per voce di Mearls ha semplicemente detto che attualmente non ha dichiarazioni da rilasciare in merito alla localizzazione/traduzione della D&D 5a Edizione.

E' molto probabile che, visto il periodo di crisi e vista la spietata concorrenza di prodotti come Pathfinder, abbiano deciso di concentrarsi all'inizio principalmente sul prodotto inglese, così da concentrare tutte le forze sul fondamentale e venderlo al meglio.

Vogliono probabilmente fare le cose per bene, non rischiando di minacciare i risultati del prodotto principale lanciandosi in investimenti che potrebbero inficiare sugli introiti, dunque sulle possibilità di finanziare a dovere anche la parte fondamentale del loro prodotto.

Attualmente non c'è alcun piano specifico sulle traduzioni, ne contro o a loro favore.

E' semplicemente probabile che abbiano deciso di posticipare l'argomento a dopo che si sarà superarata la fase iniziale e si sarà riusciti a ottenere buoni risultati per il prodotto fondamentale, ovvero quello inglese. A quel punto, allora valuteranno altri possibili investimenti....

La mancanza di news in merito, anch'essa non deve essere letta nella maniera sbagliata.

Mearls, infatti, ha più volte dichiarato che, in merito a qualunque argomento, rilasceranno informazioni ufficiali e definitive SOLO nel momento in cui saranno sicuri di avere qualcosa di pronto e sicuro da mostrare. Se non dicono o non mostrano nulla non significa che non ci sia qualcosa che bolle in pentola.

Significa soltando che AL MOMENTO non vogliono rilasciare dichiarazioni.

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  • 3 settimane dopo...

BREAKING NEWS!

Mike Mearls fa una dichiarazione ufficiale in una intervista: la traduzione di D&D 5a è una opzione ancora da definire, ma è una eventualità aperta.

Gdr Italia pubblica la prima parte di una intervista fatta dal gruppo "D&D Next Playtesters Italiani", istituito dal sito stesso quando iniziò il Playtest:

http://www.gdrzine.com/2014/07/31/il-nuovo-dd-intervista-esclusiva-a-mike-mearls-parte-1/

La cosa più rilevante dichiarata da Mearls è quello che riguarda la traduzione della 5a Edizione di D&D:

3. Ci sono novità riguardo a traduzioni in lingue diverse dall’inglese? Molte voci di corridoio dicono quella inglese sarà l’unica versione.

Abbiamo lavorato molto al lancio del gioco in inglese, ma stiamo dedicando del tempo anche a un piano per diffondere D&D in tutto il mondo. Anche se non possiamo ancora annunciare niente, abbiamo preso molto sul serio la questione traduzioni e vogliamo assicurarci che non daremo un’esperienza di gioco ridotta a quei giocatori che non parlano inglese. Organizzare partite, convention e sessioni nei negozi sono tutte parti importanti di D&D. Vogliamo capire cosa possiamo fare per integrare tutto questo come parte di una versione tradotta del gioco.

Qui in inglese:

3. Any official news about translations in non-english languages? There are many rumors about no versions apart from the english one.

We have put a lot of work into the launch of the game in English, but are taking our time to create a plan that expands D&D across the world. While we don’t have any news to announce yet, we take translations very seriously and want to ensure that we aren’t giving non-English players a reduced experience. Organized play, conventions, and in-store play are all important parts of D&D. We want to investigate what we can do to integrate all of those as part of a translated version of the game.

Insomma, come avevo immaginato, al momento si stanno concentrando sul massimizzare le vendite del materiale in inglese. Un progetto per le traduzioni è in campo, ma ancora in via di definizione. Non rilascieranno dichiarazioni più specifiche fino a quando non avranno un'idea chiara di come organizzarsi.

L'intento di tradurre D&D 5a c'è, comunque.

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BREAKING NEWS!

... While we don’t have any news to announce yet...

Io così a livello spannometrico mi sono dato Lucca Comics come riferimento: a quel tempo, se non ci saranno almeno annunci o date quasi-certe sull'edizione italiana, i miei gruppi di gioco (che fremono per passare oltre la quarta) rischiano seriamente di passare a PathFinder...

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... While we don’t have any news to announce yet...

Io così a livello spannometrico mi sono dato Lucca Comics come riferimento: a quel tempo, se non ci saranno almeno annunci o date quasi-certe sull'edizione italiana, i miei gruppi di gioco (che fremono per passare oltre la quarta) rischiano seriamente di passare a PathFinder...

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Io così a livello spannometrico mi sono dato Lucca Comics come riferimento: a quel tempo, se non ci saranno almeno annunci o date quasi-certe sull'edizione italiana, i miei gruppi di gioco (che fremono per passare oltre la quarta) rischiano seriamente di passare a PathFinder...

Io ordinato oggi pomeriggio i manuali in inglese, non ce la facevo più ad aspettare news.

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A tal proposito ecco le parole di Mike Mearls. La domanda è stata posta da GDR Italia

GDRI: Ci sono novità riguardo a traduzioni in lingue diverse dall’inglese? Molte voci di corridoio dicono che quella inglese sarà l’unica versione.

MM: Abbiamo lavorato molto al lancio del gioco in inglese, ma stiamo dedicando del tempo anche a un piano per diffondere D&D in tutto il mondo. Anche se non possiamo ancora annunciare niente, abbiamo preso molto sul serio la questione traduzioni e vogliamo assicurarci che non daremo un’esperienza di gioco ridotta a quei giocatori che non parlano inglese. Organizzare partite, convention e sessioni nei negozi sono tutte parti importanti di D&D. Vogliamo capire cosa possiamo fare per integrare tutto questo come parte di una versione tradotta del gioco.

Fonte.

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Su Gdr Italia hanno pubblicato una lettera inviata da una delle grosse case di distribuzioni giapponesi (NON E' una nota ufficiale della WotC). Ve la posto qua, sapendo che prima o poi ne verrete tutti a conoscenza in qualche modo.

Il consiglio che vi do, tuttavia, è quello di non fare l'errore commesso dai redattori di Gdr Italia: farsi prendere dalla foga del disfattismo assoluto, dando per scontate cose che non solo per NULLA scontate. ;-)

Al contrario da quanto fatto su Gdr Italia, infatti, raccomanderei di tenere a mente bene chi ha scritto questa lettera e, invece, quali sono state le VERE dichiarazioni ufficiali della Wizard:

AN IMPORTANT NOTICE ABOUT “D&D NEXT

Thank you very much for your continued patronage of Dungeons & Dragons (D&D).

Since January of 2013, we have been engaging in promotional activities, primarily through “Table Game Channel”, on the assumption of making the transtion from D&D 4th Edition to D&D Next. However, Wizards of the Coast, the publisher of D&D, has decided to sell only English versions of D&D Next, and not put out a license for translations. This applies not only to Japan, but all non-English language regions.

As a result, we cannot release a Japanese version of D&D Next.

We deeply apologize that we can meet the expectations of everyone who was looking forward to a Japanese version of D&D Next.

As a company, we will wait for an opportunity to do the translation, taking in account the possibility that Wizards of the Coast may change their policy, but we must announce here that for the time being, there is no plan to publish Japanese versions of D&D Next merchandise.

From the bottom of our hearts, we thank everyone who has supported the Japanese versions of D&D over the 10 years since the Japanese release of D&D 3rd Edition.

Eiji Nakabayashi

Game Development Department

Hobby Japan, Inc.”

Per giudicare bene questa lettera, vi consiglio di riflettere attentamente sui seguenti punti:

  • Innanzitutto, conviene tenere presente che questa lettera non è stata scritta direttamente dalla Wizard of The Coast, ma dal responsabile del Game Developer Department della Hobby Japan, Inc (casa di distribuzione di Gdr in giappone). E' possibilissimo che questa lettera dica assolutamente il vero, ma non bisogna sottovalutare il più che reale rischio della distorsione delle informazioni che comunemente avviene (anche in maniera involontaria) nel momento in cui passano da una persona all'altra. Ad esempio, nulla ci può permettere di capire se queste frasi sono state comunicate dalla WotC al responsabile della Hobby Japan esattamente così, o se si tratta di congetture della Hobby Japan trasformate in dichiarazioni assolute nel momento in cui la Hobby Japan ha scritto al suo pubblico. Potrebbe essere una cosa, come anche l'altra. Di solito i giapponesi sono molto precisi, ma una informativa scritta direttamente dalla WotC sarebbe stata più utile per dare un giudizio netto. E', infatti, possibile che la Hobby Japan sia saltata a troppo veloci conslusioni. La Hobby Japan, infatti, potrebbe avere erroneamente dedotto che, essendo sempre stata lei a tradurre D&D in giapponese, se non ha lei la licenza, questo significhi automaticamente che la Wizard non tradurrà mai D&D 5a. Ma se la Wizard avesse, invece altri piani? La lettera di una casa di distribuzione locale non basta per chiarire il punto.

  • Il redattore di Gdr Italia ha scritto il suo articolo probabilmente mentre ancora stava metabolizzando la prima frase scritta in questa lettera riguardo a D&D, nel bene e nel male. In quella prima frase, infatti, la chiusura verso possibilità future di traduzione sembra molto netta: " However, Wizards of the Coast, the publisher of D&D, has decided to sell only English versions of D&D Next, and not put out a license for translations. This applies not only to Japan, but all non-English language regions". Questa frase, tuttavia, non può essere considerata in maniera separata da altre dichiarazioni fatte dalla Wizard stessa in via ufficiale. E' molto facile, infatti, farsi prendere dal disfattismo, ma bisogna sempre ricordarsi che, mentre questa mail è stata scritta da un distributore locale, altre sono state le dichiarazioni fatte dalla WotC, più precisamente da Mearls in persona (responsabile del design della 5a e di tutto ciò che attiene alla progettazione del Gdr cartaceo, dunque anche la traduzione).

  • Il disfattismo percepibile in questa lettera deriva dal fatto che la Wizard ha deciso di non rilasciare più le licenze di traduzione a terzi (cosa che si era già saputo come voce di corridoio tramite Max Bianchini, pochi mesi fa). Non bisogna, però, commettere l'errore di credere che la decisione di non distribuire le licenze equivalga automaticamente alla decisione di non tradurre più assolutamente nulla. Rimane, infatti, aperta una più che credibile e fattibile possibilità: che la Wizard si carichi lei stessa di tradurre la 5a Edizione e tutto ciò che la riguarda.

  • La stessa Gdr Italia proprio la settimana scorsa ha reso nota una intervista esclusiva dove Mike Mearls in persona dichiarava la posizione ufficiale della WotC in merito alle traduzioni di D&D 5a. Riporto qua il passaggio: "Abbiamo lavorato molto al lancio del gioco in inglese, ma stiamo dedicando del tempo anche a un piano per diffondere D&D in tutto il mondo. Anche se non possiamo ancora annunciare niente, abbiamo preso molto sul serio la questione traduzioni e vogliamo assicurarci che non daremo un’esperienza di gioco ridotta a quei giocatori che non parlano inglese. Organizzare partite, convention e sessioni nei negozi sono tutte parti importanti di D&D. Vogliamo capire cosa possiamo fare per integrare tutto questo come parte di una versione tradotta del gioco".

  • Chi legge Mearls su Twitter con attenzione, sa bene che l'attuale politica della WotC è non annunciare nulla che non sia assolutamente pronto. Il fatto che ADESSO La Wizard non riveli nulla di concreto sui piani futuri della traduzione, non significa assolutamente che non ci stiano per nulla pensado. Al contrario, se addirittura Mike Mearls dice che stanno pensando a cosa fare riguardo la traduzione, vuol dire che ci stanno pensando davvero. Non è assolutamente detto che una traduzione alla fine ci sarà ma, al contrario di quanto può essere dedotto leggendo di corsa una lettera come quella su in alto, questo significa che la Wizard ci stia seriamente pensando. Insomma, non ci si può mettere le mani sul fuoco, ma la questione è aperta....per nulla chiusa.

CONCLUSIONE

Insomma, conviene non farsi prendere in alcun modo ne dal disfattismo, ne da un ottimismo prematuro. Chi da per scontata una traduzione fa un grande errore, così come lo fanno coloro che danno per scontato il fatto che quella lettera su in alto implichi con certezza che D&D non verrà mai tradotto.

Ad oggi esistono solo 2 cose certe: PER ADESSO D&D 5a non verrà tradotto (non si sa nulla sul dopo) e la Wizard sta valutando come organizzarsi riguardo alla traduzione.

Ogni altro discorso è pura congettura.

Per quanto spiazzante, una lettera come quella su postata non è una prova bastante per poter dichiarare con certezza assoluta che D&D 5a non verrà mai tradotto, ma solo la posizione ufficiale di una casa di distribuzione giapponese, non diversa ad esempio da una MM 25.

Quella lettera non è una prova definitiva delle motivazioni della WotC, così come non lo sarebbe una lettera scritta dalla MM 25 in cui si sostiene semplicemente che la MM25 stessa non si occuperà più della traduzione. Una mancata traduzione della MM 25, però, non equivale automaticamente all'impossibilità assoluta di una traduzione.

Dichiarare con certezza che non ci sarà nessuna traduzione solo sulla base di una lettera come quella, serve solo a creare agitazione immotivata fra i giocatori.

E' vero, è possibile che D&D 5a non verrà mai tradotto in italiano. Ma finchè non avremo prove certe e definitive che la WotC non abbia alcuna intenzione di tradurre, ogni dichiarazione di questo tipo è totalmente prematura.

Al momento l'unica VERA posizione ufficiale della Wizard è "ci stiamo pensado".

Il resto sono solo nostre congetture. icon_wink.gif

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  • Amministratore

Quella lettera gira da almeno un mese. L'intervista di Mearls é più recente. Personalmente penso che se la loro intenzione é trasformare D&D in un brand "multipiattaforma", per citarli, la cosa non può prescindere dalla localizzazione del prodotto.

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Concordo al 100%, ne sono straconvinto anche io.

Le mie perplessità sono sul delta temporale tra l'uscita in lingua originale e quello in italiano, e su quello che i giocatori/clienti decideranno di fare nel frattempo (me ed il mio gruppo compresi, che siamo molto perplessi su che cosa fare).

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