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Cominciare con 3.5: meglio Pathfinder o l'originale?


jettolo

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Dopo un anno di quarta edizione ero tentato di provare qualcosa di diverso, molti dei miei giocatori sono "fissati" con la 3.5; ora siccome comincio da zero come master in questa edizione vorrei capire se giocare Pathfinder rappresenta soltanto un vantaggio (per bilanciamento e numero di opzioni) o se la 3.5 nuda e cruda rimane comunque una valida edizione.

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Principali partecipanti

Mah... Visto che parti da zero, probabilmente sarebbe meglio per te, in quanto DM, orientarti verso Pathfinder... Alla fine è una versione molto migliorata della 3.5, facilmente disponibile e ancora supportata, senza contare che il gioco completo con tutte le opzioni (non contando l'ambientazione) sta in soli 4 manuali più 3 bestiari, contro le dozzine della 3.5...

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Fossi in te inizierei con Pathfinder.

Propone un regolamento solido, ben strutturato... magari non bilanciato come ded4, ma, IMHO, decisamente migliore. Se però possedete già manuali della 3.5, iniziate con questa: pathfinder è un bel sistema ma il manualone ha un costo abbastanza proibitivo ( 50 euro). Considerate anche questo, prima di incominciare.

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Mettiamola così: pathfinder offre molta personalizzazione senza scadere troppo nel powerplayeraggio più nero! D&D 3.5 invece ha moltissimi libri di ambientazione (il faerun rimarrà sempre nel mio cuore xD) e ancora più classi base/di prestigio e opzioni, ma proprio per questo sono possibili delle combinazioni estremamente destabilizzanti.. In definitiva, consiglio anche io pathfinder ^^

Sent with the power of the almighty MintCrunch Berry!!

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Dopo un anno di quarta edizione ero tentato di provare qualcosa di diverso, molti dei miei giocatori sono "fissati" con la 3.5; ora siccome comincio da zero come master in questa edizione vorrei capire se giocare Pathfinder rappresenta soltanto un vantaggio (per bilanciamento e numero di opzioni) o se la 3.5 nuda e cruda rimane comunque una valida edizione.

Thanks : )

Pathfinder. Non esiste niente nella 3.5 che regga il confronto. In 3.5 guerrieri, ladri e in generale i pg non incantatori diventano abbastanz ainutili dopo un po', specie se non pompati. In Pathfinder portare un guerriero fino al 20 livello da soddisfazione. In 3.5 no.

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io farei un passo ancora più avanti, e mi butterei su true20. path non fa altro che prendere 3.5 con l'idea di eliminare disequilibri e orrori. è una mini rivoluzione per carità, che di fatto rende la 3.5 non migliore, ma mille volte ciò.

true20 invece mantenendo un assetto consueto al d20 sistem fa cambiamenti piu radicali e si può davvero dire che è un progresso, e non uno sviluppo. almeno vale un occhiata, poi son gusti ovvio ;)

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Secondo me il true20 ha delle meccaniche deboli. Per chi cerca un grado di realismo maggiore, credo sia migliore il sistema Epic 6, applicato a D&D o a Pathfinder a seconda del proprio gusto.

Tra l'altro, nell'Epic 6 le differenze tra D&D e PF sono molto appianate, e la scelta dell'uno o dell'altro va a basarsi su particolari secondari (preferisci stealth o hide + move silently?)

Rispetto alla domanda del post iniziale, sarò controcorrente ma io non vedo queste grandi differenze tra 3.5 e PF. PF probabilmente è migliore, "out of the box". Quindi se si vuole prendere il regolamento e usarlo così, punto e stop, forse è meglio lui. Ma la situazione spesso è diversa: molti gruppi inseriscono le proprie regole opzionali, magari modificando materiale di Arcani Rivelati in 3.5. A quel punto una versione vale l'altra. Né nulla impedisce di usare un regolamento come base e prendere pezzi dall'altro (io potrei dire di usare la 3.5, però ci ho inserito alcune cose di PF).

Per la questione delle classi base (incantatori vs altri), trovo molto migliore, più divertente e più flessibile usare la 3.5 con il Tome of Battle piuttosto che PF.

Infine, considera se c'è un'ambientazione particolare che ti attira. A me Golarion (ambientazione di PF) non piace, per esempio, mentre adoro Eberron. Se volessi usare PF con l'ambientazione Eberron, dovrei fare un bel po' di adattamenti: a questo punto, come dicevo sopra, partire da un regolamento o dall'altro sono scelte equivalenti.

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Secondo me il true20 ha delle meccaniche deboli. Per chi cerca un grado di realismo maggiore, credo sia migliore il sistema Epic 6, applicato a D&D o a Pathfinder a seconda del proprio gusto.

Tra l'altro, nell'Epic 6 le differenze tra D&D e PF sono molto appianate, e la scelta dell'uno o dell'altro va a basarsi su particolari secondari (preferisci stealth o hide + move silently?)

Quoto in tutto, anche se credo che PF sia leggermente migliore anche in E6 per il sistema di abilità che è decisamente semplificato. Poi avevo letto da qualche parte che l'autore stava lavorando ad una versione adattata per Pathfinder che si sarebbe dovuta chiamare P6, ma non so se se ne sia fatto qualcosa alla fine.

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Tra l'altro, nell'Epic 6 le differenze tra D&D e PF sono molto appianate, e la scelta dell'uno o dell'altro va a basarsi su particolari secondari (preferisci stealth o hide + move silently?)

Tanto secondario a me non pare.

Rispetto alla domanda del post iniziale, sarò controcorrente ma io non vedo queste grandi differenze tra 3.5 e PF.

In pf a me è venuta voglia di provare un guerriero. Puro. Mai successo in 3.x. La differenza c'è ed è pesante.

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Personalmente non apprezzo l'accorpamento di vista e udito in un'unica abilità. Per me non è una miglioria, ma è un peggioramento. Mi piace invece, per esempio, come scala la difficoltà delle prove di concentrazione in PF.

Rispetto al giocare un guerriero puro, non ne vedo la necessità. Esiste il multiclassaggio. Ed esiste il ToB. Anch'io ho visto il guerriero di PF: carino. Non mi è venuta voglia di giocarlo. Mi è venuta voglia di giocare un altro warblade.

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Personalmente non apprezzo l'accorpamento di vista e udito in un'unica abilità. Per me non è una miglioria, ma è un peggioramento.

Perchè pensi che percezione racchiuda solo vista e udito. Ma percezione raccoglie tutta la sfera sensoriale. Sotto quest'ottica penso che sia decisamente meglio levar euna abilità che aggiungerne tre.

Mi piace invece, per esempio, come scala la difficoltà delle prove di concentrazione in PF.

Fatta molto bene.

Rispetto al giocare un guerriero puro, non ne vedo la necessità. Esiste il multiclassaggio. Ed esiste il ToB.

Appunto. Usando oslo PF, non sento il bisogno di multiclassare.

Anch'io ho visto il guerriero di PF: carino. Non mi è venuta voglia di giocarlo. Mi è venuta voglia di giocare un altro warblade.

Questo è un altro discorso che non c'entra con quello che ho detto.

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Prima di tutto rispondo a Marco Cornelio.

Non c'è una singola manovra o abilità di classe del warblade che abbia qualcosa di soprannaturale.

Per Blackstorm: i gusti sono gusti. Ma non è corretto considerare le proprie preferenze come prove di una presunta superiorità di un prodotto su un altro.

Che la mia frase significhi che percezione racchiuda solo due sensi è un'inferenza tua. La questione non cambia: se, per avere un'abilità che tenga conto anche di gusto, olfatto e tatto, devo accorpare vista e udito, allora c'è qualcosa che non va. Bisogna fare cinque abilità distinte? Non mi pare il caso. Entrambi i sistemi hanno i loro pro e i loro contro. Alcuni preferiscono una versione, altri ne preferiscono un'altra; basta fare una scelta, ed evitare magari di dire agli altri che la propria scelta è quella giusta a priori. Comunque, sono dettagli, l'ho detto e lo ripeto: dettagli minimi, che non ci vuole nulla a passare da una versione all'altra, perché sono appunti dettagli minimi.

Rispetto al discorso del multiclassaggio, è una regola come altre, esiste da sempre e funziona benissimo. Il bisogno di multiclassare io lo sento nel momento in cui voglio fare il mio PG tipo, ovvero un guerriero/cacciatore. Il guerriero puro, o qualsiasi classe combattente (di D&D e di PF) non sono cacciatori; l'eccezione è il ranger, che mi fa schifo in D&D e in PF. Quindi faccio un ranger/warblade e sono contento. E mi diverto di più, perché un warblade, per i miei gusti, è molto più divertente da giocare di qualsiasi guerriero di PF.

Con questo non voglio dire che PF non mi piaccia, anzi. Solo che, dal momento che per essere soddisfatto devo mischiare entrambi i regolamenti, non mi sento di riconoscere a PF una superiorità schiacciante. Per contro, essendo concepito PF come evoluzione di D&D 3.5, risulta molto più complesso usarlo come base adattandoci materiale 3.5 di quanto non sia il procedimento contrario. Secondo me è più semplice prendere 3.5 e importare le migliorie di PF, sia che si tratti di materiale core, sia che si tratti di materiale d'ambientazione.

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