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About This Club
Il mondo è ampio e per la maggior parte inesplorato. Antichi segreti e collegamenti inaspettati possono modificare in qualunque momento il corso degli eventi. Tutto è in divenire.
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"Allora direi che abbiamo un piano" replica Jebeddo "andiamo a vedere di persona, che talvolta è la miglior soluzione. Iniziamo a chiedere informazioni nelle vicinanze della sua dimora, alle volte è la soluzione migliore. Ci sarà una taverna nel quartiere nord ovest." Lo gnomo si premura di informare una delle cameriere di avvertire Keidros, nel caso lo chieda, della loro direzione, le lascia una moneta e i due si avviano per la città, verso il quartiere nord ovest.
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Eldon concorda con Jebbeddo. "Mi sembra un ottimo modo di procedere. Vediamo se riusciamo a incontrare qualcuno. Se dovesse andare male possiamo sempre avvicinarli in maniera più diretta, spacciandoci per commercianti o vecchi colleghi o chissà che altro. Se non è in città da tempo potrebbe essersi andato a nascondere nella residenza sui Cavalieri del Cielo, chissà per quale scopo."
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Lo gnomo concorda pienamente con Eldon "Hai ragione, mio buon amico, sono rimasto invero molto deluso dalla laconicità della missiva. Sono incline a pensarla come te,occorre smuovere le acque partendo dal basso. Ma bisogna muoversi con cautela, dobbiamo trovare un modo per avvicinare la servitù senza creare dubbi. Potremmo recarci in una taverna nelle vicinanze di casa Sandwisper e sperare in un'occasione fortunata. E semmai in biblioteca ci andremo più avanti. Che ne dici?"
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Eldon è pensieroso. Sperava in maggiori informazioni dal kej-hab. "Il thayan sicuramente può insegnarci parecchio del nostro nemico e avere un alleato così dentro ai palazzi è sempre utile. Io comunque proseguirei ad indagare sul bibliotecario. Perchè nessuno lo ha più visto in città? Che fine a fatto? Forse la servitù a casa sua saprà darci qualche spiegazione."
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Jebeddo durante la serata segue con la consueta attenzione le speculazioni di Eldon, non sa dare alcuna risposta alle sue domande e ovviamente se ne pone altre, riguardo alla effettiva senzienza delle creature (in quanto strutturate gerarchicamente e organizzate) e se , essendo collegate alla leggenda dei Sepolti e in qualche modo avversi al patrono di Keidros, a loro volta possano avere una aliena divinità. Lo gnomo si carica con più domande che risposte, come di consueto; e come di consueto in questi casi si sveglia affamato di cibo e notizie; non lesina domande a Keidros a riguardo dei suoi sogni, ma il tiefling è troppo stanco per stare dietro all'amico e rimanda il discorso a quando si sarà ripreso, lamentandosi e borbottando per la durata della colazione; alla conclusione del pasto Keidros decide di ritirarsi nuovamente in camera "tanto oggi non abbiamo nulla da fare" Jebeddo per nulla scoraggiato chiede ad Eldon se è venuto a capo delle sue domande, e successivamente si demoralizza molto nel leggere la missiva. Mentre consegna una moneta al messo chiede all' halfling cosa abbia in mente per la giornata, e palesa la sua intenzione di andare a parlare con Edwin
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I tre si ritrovano alla locanda, discutendo degli avvenimenti della giornata. Eldon è davvero rimasto stupefatto dalla capacità di adattamento dei Ferus. Utilizzando il corpo morto di un abitante della superficie come "nido" hanno trovato il modo di sopravvivere, vincendo la loro naturale avversione per il piano del Faerun. Questo però pone a Eldon una domanda per lui fonte di speculazioni filosofiche: e alla loro morte? Ora che sono in qualche modo maggiormente legati al piano materiale, cosa ne sarà della loro essenza alla loro morte? La serata comunque procede tranquilla e senza sorprese. I tre provano a raccogliere qualche informazione in locanda sugli avvenimenti della giornata ma niente di troppo rilevante sembra colpirli, ad eccezione delle sempre più insistenti voci di una disfatta del Thay a nord ad opera dei Ferus. Ma questi pettegolezzi sono conditi da esagerazioni e orpelli barocchi quasi sicuramente frutto del passaparola e quindi poco credibili. L'unica voce che sembra essere confermata è che anche a sud la situazione sembra essersi aggravata, ma le notizie non sono confermate ufficialmente. I tre vanno a dormire. La notte passa tranquilla tranne per Keidros che, suo malgrado, si rigira in branda sognando abissi di oscurità e la progenie di chi quella oscurità la abita che tenta in ogni modo di raggiungerlo e ucciderlo ma, per sua fortuna, invano. All'alba però si sveglia stanco come se avesse combattuto tutta la notte. La colazione ai Calabroni è ottima e abbondante e proprio poco dopo che i tre hanno finito di consumarla e stanno per alzarsi, un giovane messo entra in locanda e chiede di loro. La missiva che porta reca scritto: "Michares Sandwisper, funzionario della biblioteca di Cimbar, addetto all'archivio cronache. Ritirato a vita privata, da circa un anno se ne sono perse le tracce a Cimbar. Residenza primaria nel quartiere nord ovest. Residenza estiva alle pendici dei Cavalieri del Cielo. Individuo schivo e poco apprezzato, ma mai indagato o colpevole di alcun crimine."
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Mentre Keidros saluta con un cenno disinteressato il Kej-hab ed Edwin, concentrato sul vascello, Jebeddo replica ai saluti di entrambi "Ho già fatto un paio di visite alla biblioteca, enorme fonte di cultura, e scritto qualche appunto; ma sicuramente un'altra visita in sua compagnia sarebbe piacevole; abbiamo molto da approfondire. Vedremo quali consigli porterà la notte" Poi lo gnomo prende congedo, ansioso di assistere all'operazione di passaggio della nave nello squarcio. Poi il gruppo rientra alla locanda dei Calabroni, spronato dalla fame di Keidros.
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La decisione è presa. Il kej-hab approva la soluzione e gli incantatori danno le ultime istruzioni ai presenti per liberare la nave. La breccia verrà creata lì, in mare, in modo da spostare tutto il vascello. Vengono individuate guardie thayan e chessentiane che vigilino sulle operazioni e dignitari di entrambe le parti che assistano. Una lancia accompagna il gruppo a terra. il kej-hab si congeda, promettendo di far avere il rapporto in mattinata alla locanda dei Calabroni, mentre Edwin si attarda ancora qualche istante. "Abbiamo ancora molto da dirci sulla questione. Ma ora devo sbrigare alcune faccende che attendono anche da troppo tempo. Abbiamo la fortuna di essere a Cimbar, la cui biblioteca è famosa in tutto il Faerun. Voglio sfruttare questa occasione per approfondire le mie conoscenze in merito e verificare su alcune cronache se mai eventi simili sono stati documentati. A presto amici miei. Se avrete bisogno di me sarò negli alloggi che lo Sheptanar avrà riservato per noi esuli." Detto ciò si allontana, mentre i primi raggi rossi del tramonto iniziano a colorare il mare. Poco dopo un lampo di luce azzurra attira l'attenzione dei tre. Uno squarcio bianco dai bordi frastagliati si è aperto nell'aria davanti alla nave che pian piano scivola al suo interno, per poi scomparire, al sicuro con il suo carico al di là del piano materiale.
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Le parole di Edwin portano subito alla mente di Jebeddo la storia narrata sulla pergamena del suo collega, la missione lasciatagli dal suo collega. "Mi piacerebbe avere l'occasione di parlare delle fonti che ha trovato su questa leggenda, anche per interesse personale. Arrivati a questo punto punto una condivisione delle informazioni diventa fondamentale" replica lo gnomo, prima di ringraziare il Kej-hab per l'impegno di prendere le informazioni. "Siamo sicuri che non possa creare qualche disfunzione nelle uova, o accelerarne la schiusa?..non c'è alcuna creatura pericolosa all'interno?.." risponde al chessentiano di getto, prima di rendersi conto di essere fuori luogo in questa discussione "..ma scusate l'intrusione, non ho sicuramente la posizione né le conoscenze per intromettermi. La nave è Thayan, e il Kej-hab ha l'autorità di poter parlare della sicurezza del Chessenta" conclude facendo un inchino sinceramente contrito. Keidros invece ha ascoltato parte del discorso dei chessentiani, senza capire un granché del significato, e sembra contento di poter spedire le uova su un altro pianeta, anche perché sta iniziando ad annoiarsi sulla nave.
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Sia l'ufficiale che il thayan assorbono avidamente tutte le novità raccontate dallo gnomo, interessati ai pesanti risvolti che la questione potrebbe implicare. Una volta che Jebbeddo ha concluso, Edwin prende la parola. "Ebbene sembra che siamo giunti alla stessa conclusione. Il male che affligge il Faerun non è nuovo e un culto primigenio è legato ad esso. Tra le pieghe di leggende e canti ho trovato gli indizi che mi hanno portato ad indagare proprio sui Sepolti. Quel popolo, o almeno i loro antenati che godevano della luce del sole, incontrarono già questo male. E' qualcosa di diverso dalle divinità che conosciamo, più antico e misterioso, più volte scacciato ma mai eliminato davvero, così potente da far sopravvivere il suo culto fino ad oggi. Sembra proprio che il sottrarre la vita abbia un legame con questo culto, quindi quegli omicidi folli in Thay sono probabilmente legati al culto stesso. I Sepolti arrivarono ad uccidere il loro popolo per evocare quel potere antico. La pista che state seguendo qui in Chessenta sembra promettente, vi invito ad andare fino in fondo e vi prometto che, se possibile, vi darò tutto il mio supporto. Per quanto riguarda la segretezza, non possiamo permetterci di raccontare a tutti quanto sappiamo. Il culto è segreto ma sicuramente diffuso e potrebbe avere occhi e orecchie ovunque. Manteniamo il riserbo e aggiorniamoci in caso di bisogno." IL kej-hab resta qualche istante in silenzio, pesando e valutando la situazione. "Sono un uomo d'arme e d'onore, avete la mia parola che sarò dalla vostra parte. Restando dalla parte della legge, sia chiaro. Per aiutarvi con questo Sandwisper posso raccogliere quanto so e farvi avere un rapporto già domani mattina, in modo che possiate andarlo a cercare preparati." Intanto uno dei chessentiani si avvicina chiedendo il permesso di disturbare. "Abbiamo ragionato sul da farsi con le uova. Potremmo mantenere incantesimi di protezione sulla nave e spostarla in un luogo decisamente più sicuro, uno strappo nel piano materiale che viene utilizzato a volte per gli scopi più disparati. Fu creato in passato facendo esperimenti su un buco portatile ed è risultato più che necessario in diversi casi. Tutto il natante e gli incantatori necessari per mantenere le protezioni saranno fatti entrare, per studiare le uova e la loro evoluzione. Se dovessero schiudersi, le creature non potranno uscire senza il nostro permesso e sarebbero confinate e facilmente eliminabili. Può essere una soluzione adeguata? Ovviamente una delegazione Thayan è invitata a partecipare alle attività."
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"Non posso che essere in sintonia col vostro pensiero, messer Odesseiron." Replica lo gnomo "Non me ne voglia Keidros, ma sono dell'idea che ogni tipo di conoscenza che si può trarre sarà di estremo aiuto nella nostra battaglia. Confido che da parte sua ci sia l'intenzione di mettere a fattore comune ciò che avete potuto imparare dalla cultura dei Sepolti, che già hanno avuto a che fare col nemico." Jebeddo non rinuncia a levarsi qualche sassolino dalla scarpa, cercando di mettere Edwin in una posizione di difficoltà verso il Kej-hab, per carpire quante informazioni possibili sui Sepolti. "Per quanto mi riguarda, approfitto dell'occasione per ragguagliarvi sulla nostra pista di indagine: il motivo per cui, messer Odesseiron, siamo partiti dal Thay e , mastro Kej-hab, per cui abbiamo parlato poc'anzi." Jebeddo racconta la allucinante scalata nella torre di Thogloron, della condizione dei suoi servi, della spaventosa creatura evocata dai recessi di un incubo tramite il rituale, fino a menzionare l'abisso della follia del costruttore. Consegna per presa visione la corrispondenza tra Thogloron e Sandwisper, e in ultima considerazione fa menzione dei folli omicidi avvenuti nel Thay, in concomitanza con la prima breccia nel cerchio di vuoto. "In conclusione, abbiamo vissuto in prima persona gli orrendi incubi che scaturiscono dalla vicinanza dei Malleus, la creatura evocata da Thogloron ricorda vagamente ma senza dubbio la creatura delle pitture rupestri delle montagne dell'alba, ho pessime sensazioni sulla presenza di un culto di questi abomini, e la prova tangibile di evocazioni e malefici sviluppati in empio connubio con queste creature. La presenza delle uova potrebbe essere una ghiotta occasione per alcune menti deviate. Sono fortemente convinto che la questione debba avere la massima segretezza, e del bisogno di indagare su Sandwisper, unico indizio che abbiamo. Mi affido ai vostri pareri, in quanto fidati esponenti di due nazioni che potranno essere solide alleate" Jebeddo tace, aspettando le repliche (soprattutto quella di Edwin)
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L'ufficiale è d'accordo con Jebbeddo e va a chiamare Edwin. I tre si appartano ancora di più, mentre Eldon rimane ad osservare le operazioni eseguite dagli incantatori. Lo si sente chiedere incuriosito se, a loro parere, le uova possono essere già considerate senzienti e se hanno in qualche modo accesso alla loro forma di aldilà una volta morte. Il suo interesse per quell'aspetto è sempre molto acceso e un campo nuovo come questo non può che esaltarlo. Keidros intanto si sente meglio. L'allontanamento delle luci e l'isolamento delle uova ha placato il malessere e il chiacchiericcio. "Dunque il nostro comune amico" dice il kej-hab "mi diceva che siete avidi di informazioni sui cerchi di vuoto e le loro creature." Edwin fa il suo solito sorriso sornione: "A chi non interessa questo mistero. Ovviamente il mio scopo, come il loro ne sono certo, è quello di avere un vantaggio sul nemico tramite la conoscenza. Vedo che lei è un uomo intelligente e fidato. Potremo mettere a fattor comune le nostre conoscenze una volta scesi da questo natante e in un luogo sicuro. Jebbeddo cosa ne pensi? E cosa ne facciamo dunque delle uova a tuo parere?"
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"Proprio per questo ho preferito parlarle in privato, mastro Kej-hab; non conosco le leggi vigenti in questa nazione, d'altra parte non potevo esimermi dall'avvertire una persona fidata dei potenziali pericoli della situazione. Anche se in Chessenta sembriamo liberi da questa piaga, è solo un male latente, ma che sta già covando sotto le braci. Facciamo avvicinare messer Odesseiron e vi renderò edotti delle nostre informazioni. A meno che non preferiate parlare in sede ancora più privata" Soddisfatto di aver creato il giusto interesse, e speranzoso che il confronto sia foriero di uno scambio di informazioni, Jebeddo attende la decisione del Kej-hab e guarda incuriosito il confabulare degli incantatori, soffermandosi successivamente su Keidros che è tutto intento a girare in tondo sbuffando e lamentandosi "...perfino morendo creano disagio queste uova..non è possibile..io ora dò di matto..." sono le poche parole che lo gnomo riesce ad intendere. La totale discrepanza tra la reazione degli incantatori e quella di Keidros ha un che di surreale che fa sorridere lo gnomo.
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Il kej-hab resta a bocca aperta udendo le rivelazioni di Jebbeddo. Passa qualche secondo prima che riesca a metabolizzare le informazioni che ha appena scoperto e sembra sinceramente stupefatto e preoccupato. "Amico mio devo avvertirvi di essere più cauto con le vostre affermazioni. Forse non vi ho presentato a dovere i membri di questo concilio ristretto, ma accusare uno di loro equivarrebbe ad accusare lo Sceptanar in persona. Sono tutti membri del consiglio ristretto. Sicuramente ognuno di loro è un politico e, in quanto tale, ha i suoi interessi ed affari. Ma non si pedinano con leggerezza questi illustri personaggio, sono spiacente. Non ho neppure l'autorità per farlo e non è certo da voi che potrei ottenerla. Sopra di loro c'è solo lo Sceptanar stesso. Posso capire le vostre preoccupazioni, dunque, ma non posso fare quanto chiedete. Per quanto riguarda questo Sandwisper, ditemi di più. Conosco alcuni con questo nome di famiglia, abbastanza comune qui in città. Rami cadetti di antiche famiglie note ormai decadute. Potrei forse esservi di aiuto nella vostra ricerca. Comunque, so di commercio poco alla luce del sole di parti dei mostri, quando queste resistono dopo la morte. Ma non immaginavo esistesse addirittura un culto." Nel frattempo Keidros, un pò al di fuori delle conversazioni, inizia a sentirsi sempre più a disagio. Una sensazione di malessere diffusa gli riempie il corpo, dalla pancia alla testa. Sente un debole ronzio continuo, come di un lontano chiacchiericcio di migliaia di voci. Concentrandosi su queste sensazioni, capisce che più si avvicina alle uova più il leggero malessere aumenta, così come il ronzio, proveniente forse dalle uova stesse. Sembra quasi che il lento consumarsi delle uova alla luce delle verghe sia la causa di questa sensazione sgradevole. Proprio mentre si concentra su questa condizione particolare, uno dei Chessentiani, Saddar della gilda dei mercanti, si accorge che qualcosa non va nelle uova. "La luce, allontanate la luce. Le sta danneggiando." Subito le luci vengono allontanate e gli incantatori si mettono in moto discutendo di come proteggere le uova mantenendole comunque sotto controllo. Temporaneamente una sfera elastica viene creata loro intorno, per isolarle dall'ambiente circostante.
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Jebeddo cerca di replicare con un modesto inchino ai complimenti ricevuti dal Kej-hab, ma sa che non otterrà l'effetto voluto, visto il suo ego e quanto vada orgoglioso delle sue capacità. Approfitta comunque subito della possibilità di parlare in privato col Kej-hab "È una decisione importante ed è giusto che tutti facciano fronte comune contro i cerchi di vuoto. So che quello che sto per dirle potrebbe essere sconveniente, ma temo che questa situazione possa degenerare. I consiglieri sono fidati oltre ogni ragionevole dubbio?..se aveste un servizio di spionaggio a cui affidarvi vi chiederei di farli pedinare e capire quanto possano lasciarsi sfuggire sull'argomento, e a chi.. soprattutto a messer Sandwisper. Quando parleremo con messer Odesseiron vi farò sapere tutto ciò che sappiamo, è per cercare quest'uomo che siamo venuti qui dal Thay. Sandwisper potrebbe essere coinvolto con un culto collegato agli eventi dei Cerchi del Vuoto, e ad un'empia forza. Se questa notizia di uova di Ferus arrivasse alle orecchie sbagliate le conseguenze potrebbero essere disastrose " Keidros nel frattempo passeggia per la stiva, cercando qualcosa di edibile o che stia bene nelle sue tasche
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Jebbeddo riesce a cogliere i nomi e qualche dettaglio sui cinque. Sono tutti consiglieri diretti dello Sheptanar. Uno di cui riesce a carpire il nome è chiamato Saddar è rappresentante della gilda dei mercanti, due sono potenti incantatori, uno è rappresentante delle famiglie nobili e uno è chiamato Tonsheph ed è il Custode del Sapere, ovvero l'autorità massima della biblioteca. L'intervento dello gnomo provoca qualche mormorio e la netta approvazione di Edwin che soddisfatto si fa avanti. "Ovviamente la nave rimarrà a completa disposizione dei nostri ospiti, che così gentilmente ci hanno dato rifugio. Propongo quindi che la decisione venga presa da un collegio in cui si riuniscono le tre parti qui rappresentate: Thay, Chessenta e terza parte, i cui membri autorevoli abbiamo la fortuna di avere come alleati e stimati compagni di avventure qui con noi. La nave è protetta e al sicuro, ma non possiamo sapere quando queste uova si schiuderanno e cosa ne uscirà. Parliamone tra noi, qui sulla nave, e decidiamo entro un giro di clessidra." Tutti approvano ed iniziano a discutere. Edwin è particolarmente appagato dal vantaggio e prestigio che la situazione gli sta concedendo. Il kej-hab prende da parte Jebbeddo, allontanandolo così che la conversazione rimanga privata. "Vedo che oltre ad essere ottimi combattenti vi intendete anche di politica. Avete toccato le corde giuste, la decisione verrà presa in maniera equa e voi prenderete parte alla votazione. E di cosa mi volevate parlare?"
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Jebeddo si premura appena possibile di presentarsi ai sapienti, curioso di sapere i loro nomi. La loro presenza lo turba, e Keidros se ne accorge subito. Lo gnomo ascolta la discussione e i pareri dei 5 e mentre Keidros annuisce nuovamente, ma con meno vigore, all'opinione del Kej-hab cerca di percepire se qualcuno dei sapienti possa nascondere qualche morboso interesse. Appena chiamato in causa si affretta ad esprimere il suo parere, nella maniera più incomprensibile possibile "Ehm..uhm..comprendo la posizione del Kej-hab, ma bisogna ammettere che è un'occasione più unica che rara di comprendere di più su queste creature, dal punto di vista biologico e sociale..anche se uhm non so quanto si potrà scoprire. Non conosco le dinamiche della legislazione marittima, ma se questa nave è considerata suolo Thayan penso che la decisione spetti a messer Odesseiron, anche se confido che si possano condividere le scoperte, e ovviamente avere una concreta alleanza tra Thay e Chessenta per affrontare questa minaccia; il Thay è in difficoltà e necessita supporto. La cosa che mi preme di più chiedere è che questa questione rimanga segreta almeno per un paio di giorni; troppi malintenzionati fanatici potrebbero interessarsi alla questione o cercare di impossessarsi delle uova. A tal proposito, mastro Kej-hab, desidero conferire con voi in privato; potremmo ,se lo gradisce, invitare anche messer Odesseiron in quanto membro della diplomazia Thayan"
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Edwin rimane sotto coperta ad osservare le uova. Capisce anche lui che la luce le sta danneggiando e allontana la verga. Dopo una decina di minuti un paio di lance si avvicinano al vascello. Salgono a borgo il kej-hab e quattro altri personaggi, due più anziani e due più giovani. Jebbeddo riconosce uno degli anziani, già visto in biblioteca immerso negli studi di grandi tomi antichi. I cinque salutano e scendono sotto coperta. Tutti sono esterrefatti da questa scoperta e iniziano a discutere animatamente. Il kej-hab è concorde con Keidros e vorrebbe subito distruggere tutto, gli altri vogliono studiarli il più possibile. Nella discussione chiedono informazioni e pareri ai presenti.
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Keidros sa che Edwin ha ragione, e che anche Hatreyus approverebbe..ma per non dare la soddisfazione al mago finge di incupirsi e borbotta ancora qualcosa in infernale, sperando che qualche uovo sia andato comunque distrutto. Jebeddo nel frattempo sta morendo di curiosità e saltella sul posto, facendo ampi gesti alle scialuppe sperando arrivino più velocemente. Decide di saper al massimo un paio di minuti e poi tornare sottocoperta
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"No, molti hanno studiato i cadaveri che difficilmente sono stati reperiti, ma nessuno ha mai trovato organi riproduttivi, tantomeno uova. Questa evoluzione è drammatica. Significa che dobbiamo aspettarci che questi esseri possano colonizzare anche la superficie e che non escano solo dai Cerchi di Vuoto. Keidros capisco la tua avversione verso questi abomini. Ti chiedo di aspettare che altri dotti possano vedere questo spettacolo immondo, poi potremo sicuramente distruggerli e liberare questo mondo dalla loro vile presenza. Pensa a quanti nemici potremmo evitare che nascano se scoprissimo qualche particolare debolezza." Jebbeddo intanto esce, chiama le scialuppe e spiega rapidamente la situazione. Uno degli incantatori di supporto invia un messaggio a terra e subito altre piccole imbarcazioni si staccano dai moli e procedono verso il galeone.
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Jebeddo annuisce alle parole del mago, diviso tra la comprensione verso l'amico e il suo odio verso le creature dei Cerchi e l'interesse scientifico verso le creature stesse..poi si rammenta una cosa "Negli altri Ferus catturati vivi non era mai stato notato questo apparato riproduttivo?.. teniamo conto che questa creatura è in qualche modo diversa dalle altre che abbiamo incontrato.. comunque meglio avvertire il Kej-hab.." attende la risposta di Edwin ma già retrocede verso l'uscita. Keidros non avverte nessuno di ciò che ha notato e si finge accondiscendente per proseguire il discorso "Capisco le tue richieste, e quello gnomo mangialibri è d'accordo, ne son sicuro. Ma Hatreyus non lo perdonerebbe e dovete capire la mia missione. È giusto preservare qualche uovo, ma altri li devo distruggere"
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Edwin rimane in silenzio, assorto nei pensieri e con lo sguardo fisso su quella massa pulsante. "Non si era mai scoperto il metodo di riproduzione dei Ferus. Questa scoperta è preoccupante, si pensava ci fosse qualche creatura simile ad un organo madre che generava questi mostri. Le implicazioni di tutto questo sono innumerevoli. Non possiamo distruggere tutto, dobbiamo studiare questi esseri il più possibile per sapere come meglio colpirli. Jebbeddo tu vai su e spiega la situazione al kej-hab, i tuoi compagni ed io rimarremo qui a sorvegliare questa...cosa. Chiedi aiuto, che mandino facchini per liberare la nave e dotti per studiare la situazione." Poi rivolgendosi a Keidros prova a spiegare: "Se scopriamo il loro ciclo vitale, la loro evoluzione e maturazione, forse potremmo trovare un punto debole. Avrai molte altre occasioni per distruggere questi mostri." Mentre discutono, Keidros nota che le uova più esterne e più piccole sembrano iniziare a seccare e spezzarsi, come se la luce continuasse a danneggiarli.
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"Per Garl Glittergold!!" esclama Jebeddo, attirando l'attenzione dei compagni mentre osserva un po' disgustato la scena "non smettono mai di crearci problemi queste creature" . Keidros senza battere ciglio risponde "prendiamo una torcia e chiudiamola" Lo gnomo nel frattempo si protende più vicino alla nidiata del Ferus, incuriosito dalla scena "E nel caso dei secchi d'acqua, per non bruciare la nave.." replica, ma in maniera distratta. Keidros sa che lo gnomo sta facendo lavorare la curiosità e l'immaginazione pensando alle implicazioni della scoperta, e rivolge lo sguardo verso Edwin, attendendo il benestare del mago "Bisogna ucciderli, subito"
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Edwin apprezza molto il complimento e i suggerimenti di Jebbeddo. "Sono incantesimi molto potenti contro questi esseri, nel Thay abbiamo imparato a sfruttare le loro debolezze. Potrei insegnarvi qualcosa a riguardo, dopotutto questo è il nemico comune contro il quale tutto il Faerun deve unirsi." Da un esame sommario la creatura è decisamente strana. Non sono visibili organi riconoscibili o punti deboli, se non la testa. Le sacche dietro la schiena sembrano alveari organici nei quali brulicano morenti alcune larve. Un pungiglione sotto al corpo preoccupa particolarmente Eldon: non è stato utilizzato in battaglia quindi ha sicuramente un altro utilizzo, per ora ignoto. Il gruppo scende al piano inferiore lasciando il cadavere sul fondo delle scale. Illuminati dalla verga di Edwin, gli spazi dell'ultimo ponte coperto rivelano lo sfacelo provocato dalla furia del Ferus. Casse e sacchi sono squarciati, il loro contenuto mischiato al suolo. Manufatti e oggetti d'arte sono sparsi qua e là, danneggiati e resi inservibili. Ma fortunatamente la maggior parte della merce è integra. Ma sul fondo della stiva Jebbeddo per primo scopre uno spettacolo raccapricciante. Diversi corpi dilaniati sono ammucchiati sul fondo, in una foggia che ricorda lontanamente quella di un nido. Al centro di quell'ammasso di carne macilenta una massa di piccole uova biancastre pulsa debolmente, ritraendosi quasi dalla luce. Sono centinaia, più piccole all'esterno e più grandi verso l'interno, con quelle che sembrano sottili radici rossastra che si insinuano nei corpi sottostanti. Edwin non ha mai visto nè sentito nulla del genere ed è senza parole.
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Keidros ringrazia Eldon, mentre controlla lo stato delle sue ferite "Questo bestione picchiava duro.Mi toccherà portare la veste da un sarto, guardate che squarcio sulla spalla!!" Jebeddo nel frattempo si è complimentato con Edwin per la scelta dell'incantesimo e si avvicina al cadavere del Ferus per esaminarlo "Questa bestia ci era ignota, proviamo a vedere se scopriamo qualcosa sul suo conto. Al suo interno conteneva anche un nugolo di insetti, una cosa incredibile. Sarà meglio esplorare anche sotto, non vorrei tralasciare qualche dato. È d'accordo messer Odesseiron?"
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