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A proposito di questa gilda

Alcuni villaggi di Isger sono stati distrutti e razziati da delle bande di goblin, e la popolazione catturata o uccisa. L'esercito di Isger è impegnato ad aiutare Cheliax contro la Gloriosa Reclamazione Iomedaiana, e quel poco che è rimasto non ha i numeri per gestire la situazione. Quindi Cheliax ha indetto un bando, per cui chi riporterà le teste dei capibanda goblin reaponsabili delle razzie verrà profumatamente ricompensato. Questo ha creato una specie di caccia all'uomo, e ha spinto un gran numero di persone sul territorio di Isger, gente in cerca di fama, denaro e semplicemente mossa a compassione e desiderosa di aiutare la popolazione. Ed è lí che viene improvvisato al momento un gruppo di sei avventurieri, che si muovono per sconfiggere la minaccia.
  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. Causa problemi personali dovrò assentarmi dal forum per qualche giorno. Il master porti pure aventi il mio personaggio
  3. Direi che ne abbiamo perso uno allora. Aspetto un altro voto e vado avanti.
  4. Anyer Longbeard Fissò le guardie un pò stranito. Strano che abbiano desistito subito..ci deve essere qualcosa sotto... pensò mentre ascoltava il racconto del nano. Anyer rimase colpito da quanto appena detto e ascoltò anche quanto Sileyi aveva da dire e una volta terminato, aggiunse: "L' oro per quanto mi riguarda se lo può anche tenere..è una storia triste, non lo nego..e me ne dispiaccio..ma non abbiamo nè il potere nè la forza necessaria a far cambiare le cose in questo villaggio, nè tantomeno opporci al barone..siamo realisti..siamo in una zona dove fare il minimo scompiglio può causarci la morte e poco fa ne abbiamo avuto la prova..sul serio, mi dispiace per il nano..ma non è affar nostro..abbiamo una missione..il resto è superfluo...posso sembrare cinico...ma questo fino ad ora mi ha tenuto in vita..". Anyer sorseggiò un pò di birra dal boccale. "Perdonatemi se ho detto la mia..ma preferisco rimanere vivo piuttosto che fare l'eroe delle cause perse..poi mi adeguerò a qualsiasi decisione prenderà il gruppo."
  5. Sileyi Liavi Alla fine riusciamo a salvare il nano, ma le rivelazioni che questi ci fa non sono delle migliori. Appena sento parlare di schiavitù infatti sono prossimo a perdere le staffe. "Quanto ci dici è grave! Il barone... Il barone la pagherà per tutto questo! E la pagherà anche cara..." e mentre lo dico, serro la mano destra in un pugno molto stretto, il mio cuore totalmente avvelenato da quanto ho appena ascoltato. Poi aggiungo "Ora spadroneggia e ride, ma quando la rosa fiorirà intorno alle catene che pone spaccandole e le sue spine lo avvolgeranno soffocando la sua boria e ponendo fine all'oppressione che porta, avrà ben poco da ridere... E poi non ha fatto i conti con una cosa: la rosa non si lascia intimidire così facilmente e per quanto il suolo sia aspro e insanguinato, la stessa sboccia comunque." Quando il nano ci vuole dare le monete, io mi rivolgo a lui e dico "Piuttosto che deprivarti del poco che hai, preferisco dare io ciò che ho ai miei compagni... Ad ogni dimmi, quanto ti manca ancora per liberarti dalle tue catene?" e mentre aspetto la sua risposta, dico ai miei compagni "Quindi cosa intendete fare? Deprivarlo del poco che ha sarebbe un atto di crudeltà. Se tra voi c'è qualcuno di così attaccato al denaro da volerli, piuttosto gli darò io delle monete per compensare..."
  6. Le guardie si fissano per un momento, senza parlare. Dopodiché mettono via le manette. Per questa volta lasciamo perdere. Ma adesso sparite. Quando le guardie escono dal locale, al nano cedono le gambe. È tutto sudato, e prende un respiro di sollievo. Vi ringrazio, ma ora siete in pericolo. È molto pericoloso inimicarsi le guardie di questo posto... Sono capaci di farvi sparire, e nessuno vi troverà più. È successo così alla mia cara Betta. Questo posto é marcio, marcio fino al midollo : tutti quelli che vivono qui sono schiavi. Il Barone, é così che si fa chiamare, controlla tutti. Non sappiamo da dove venga, sappiamo solo che ha fondato questo posto e portato tutti qui per farli lavorare nelle sue miniere. Io non ero schiavo, sono arrivato dopo in cerca di lavoro, e sono stato ingannato e costretto ad accettare la schiavitù per pagare i debiti. Ormai sono cinque anni che sono qui, e non sono neanche vicino a ripagarmi la libertà. Non ci é concesso parlare con gli estranei, per evitare che qualcuno tenti di aiutarci a fuggire. Io ormai sono perduto, ma non ho più paura. Voi andatevene, per il vostro bene. Venite nel retro, prendete qualche provvista; e tenete queste monete, non sono tante, ma sono i risparmi di una vita, non mi servono più.
  7. Anyer Longbeard Anyer fissò per un momento la scena, consapevole che le cose potrebbero finire in malo modo da un momento all'altro. Sospirò e allo stesso fissò il locandiere con sguardo triste, sapendo che probabilemente gli sarà fatto del male. "Cho, non credo che a questi signori interessi più di tanto...Non possiamo far degenerare la situazione..siamo appena arrivati!" una nota triste si percepì nella frase appena esposta dal monaco. Si portò le mani sopra la testa incrociandole dietro la nuca. "Non c'è veramente nulla che si possa fare per evitare questa situazione, eh capo?" intonò rivolto verso la guardia che aveva risposto con fare aggressivo.
  8. Cho "Aspettate un momento. Vedete le spille che portiamo? Queste spille ci danno legalmente il diritto di richiedere la collaborazione della popolazione. Diritto conferitoci da Cheliax. Ora questo buon locandiere ci sta aiutando fornendoci le informazioni che ci servono per svolgere il nostro lavoro e vorremmo che finisse di raccontarci quanto ha da dire. Se avete delle rimostranze presentatele ai rappresentanti cheliaxiani a Elidir. Non vorrete certo che nel nostro rapporto comunichiamo la vostra mancanza di collaborazione? Inoltre vorrei un'altra birra." Metto sul bancone le monete per pagare un altro boccale di birra.
  9. Sileyi Liavi La scena che si verifica davanti ai miei occhi mi fa diventare rosso dalla rabbia. L'unica cosa che mi trattiene dall'estrarre l'arco e scoccare una freccia a bruciapelo contro una delle guardie è che rieschierei di mettere il loro prigioniero ancor più nei guai. "Sicuramente discutere con le "guardie"" "Se così vogliamo chiamare questi aguzzini" e sputo a terra "Non sarebbe una buona idea, ma di certo non possiamo lasciarlo nei guai... Forse è stato rude, ma non possiamo lasciarlo così... Quanto si sta verificando dinanzi ai nostri occhi è disgustoso..." "Pensa Sileyi pensa... Il Cheliax ha un sistema legale molto intricato ma al tempo stesso pieno di falle che lasciano ampio margine di manovra... Forse ne conosci una che può tirarlo fuori dai guai e che impedisca alle guardie di iniziare una rappresaglia..." DM
  10. Adi Konvar "Credo che discutere con le guardie più di una volta al giorno sia deleterio. Propongo di andarcene e cercare qualche posto più tranquillo dove riposarci. Oppure possiamo passare direttamente alla parte in cui ci liberiamo di quei goblin dalla testa ad anguria."
  11. Mentre una delle guardie prende in consegna il locandiere, l'altra intima con fare minaccioso : Non sono affari che vi riguardano. Siete qui per uccidere goblin, prendete la vostra roba e andate a cercarli fuori di qui. Le due guardie quindi si dirigono fuori con il loro prigioniero.
  12. Anyer Longbeard Anyer rimane un momento basito dall'atteggiamento degli altri avventori..probabilemente il locandiere si è messo nei guai non volendo.. "Ehi suvvia ragazzi, che cosa ha fatto di male? Ci stava solo dando indicazioni per la nostra missione!" disse frapponendosi tra le guardie e il locandiere, cercando di mettere bene in mostra la spilla. Nel fare ciò Anyer cerca di rimanere il più pacato possibile, non vuole certamente scatenare una rissa...a meno che non ce ne sia la necessità. In questo momento, è importante capire il fatto scatenante.
  13. Non ti preoccupare sono cose che possono succedere! 😉
  14. Il locandiere, sempre scorbutico, risponde Vanno tutti ai monti Menador, le montagne qui vicino. Lì c'è un'infestazione di goblin della tribù della Mano Mozzata. Quei bastardi scendono da choissà dove e attaccano i minatori che vanno a lavorare! La vita di questo posto è legata all'attività mineraria; siamo nani, scaviamo. Ma le miniere sicure si stanno esaurendo, e bisogna spingersi sempre di più nel territorio dei pelleverde per trovare qualcosa. Ma il barone vuole... e improvvisamente si ferma, come se avesse detto qualcsa che non doveva dire. Gli abitanti che pasteggiavano attorno a voi si alzano mollando qualche moneta sul tavolo e se ne vanno di tutta fretta, e attorno a voi cala il silenzio. Mentre gli avventori escono, le guardie che stavano discutendo con Adi entrano in locanda con fare minaccioso. Buon vecchio Slagghi dice una delle guardie schernendolo sei sempre stato un gran chiacchierone. Vieni con noi, sai cosa ti aspetta. E voi dice girandosi verso il vostro gruppo andatevene. Qui gli stranieri non sono bene accetti, Fate querl che dovete fare e sparite. Il locandiere intanto esce dal bancone e si prepara a consegnarsi alle guardie.
  15. Un poste di scuse, ragazzi. Mi spiace essere sparito da praticamente mezzo dicembre, ma ho avuto una manciata di problemi personali, tra cui la permanenza fino ad oggi in un paesino sperduto della liguria senza un accesso ad internet che mi premettesse di postare. Davvero, sono molto dispiaciuto, purtroppo è successo tutto molto in fretta e non mi è venuto in mente di avvisare. Ora che ci sono mi rimetto subito in pari. Scusate ancora.
  16. Sileyi Liavi Nonostante il locandiere non si ponga nel migliore dei modi, gli rispondo in tutta sincerità "Sì, siamo cacciatori di goblin... A me sinceramente della spilla non interessa molto così come allo stesso modo non ho interesse nell'illusorio potere che essa conferisce... Non ho intenzione di contribuire ad abusi e vessazioni di alcun tipo e, se necessario, provvederò anche a pagarmi la stanza... L'unico motivo per cui ho scelto di unirmi alla caccia ai goblin è aiutare la gente comune... Il resto non rientra nelle mie mire...". Quando poi mi accorgo che Adi sta cominciando ad avere problemi con le guardie, mi allontano dal bancone e do sostegno al controargomento che questi sta muovendo secondo logica alla dichiarazione della guardia. "Il suonare è prerogativa dei musici eppure non mi pare di aver sentito musica né d'aver udito suono di note... E penso che chiunque dei presenti possa confermare... Affermare altro sarebbe un contraffare il reale... Potreste certamente chiedergli se ha una licenza per suonare, ma... Cosa se ne fa di una licenza per suonare chi fa della parola e non della musica la propria virtù?"
  17. Judal L ' attitudine del locandiere'è alquanto fastidiosa.Sappiamo bene di non essere i primi, e probabilmente non saremo gli ultimi. Pero' per il momento siamo pur sempre quelli che sono arrivati a evitare che quei piccoli pelleverde ti brucino la taverna. Rispondo acido, prima di mettermi poggiato goffamente su una sedia. E' difficile sedersi senza gambe dopotutto, e mi ci vuole un po' a trovare una posizione confortevole. A distrarmi dai miei pensieri arriva per fortuna lo spettacolino dell' Halfling con le guardie.. Che fortuna, almeno ora quell' halfling se ne starà zitto per un po'. Penso divertito quando vedo le guardie interrompere la sua esibizione. Spero solo che abbia abbastanza monete da pagarsi da solo le sue multe...
  18. Anyer Longbeard "Beh, speriamo solo che non ci faccia passare dei brutti momenti! Però glielo devo concedere...ottima risposta.." disse mentre osservava Cho avvicinarsi all'oste e cercando di origliare la conversazione. Nel mentre ne approfittò per sgranchirsi le gambe ed emise un sonoro sbadiglio per fare intendere che di li a poco avrebbe preferito una sana dormita al posto delle chiacchiere..ma prima era necessario bere qualcosa..
  19. Cho "Sagace quell'Adi" Faccio agli altri sorridendo. Mi avvicino all'oste e gli chiedo "Avete menzionato un altro gruppo di cacciatori di goblin. Portavano anche loro il simbolo di Cheliax? Sapreste descriverceli o dirci dove si sono diretti?" Attendo la sua risposta mettendo sul tavolo il doppio del prezzo di una birra in monete.
  20. Adi Konvar "Mio Buon signore, Strimpellare? Io non sto ne cantando ne suonando. Sto solo parlando. Nessuno mi vuole ascoltare e quindi smetto. Se il divieto si estende anche al parlare allora sono colpevole. Ma lo state facendo anche voi..." Disse Adi allargando le braccia e mostrando le mani vuote. Si lasciò sfuggire un sorrisetto malizioso, ma solo per un brevissimo istante.
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