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Dragons´ Lair

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Descrizione della gilda

Gilda per una serie di avventure folk horror giocate con ItO

Cosa c'è di nuovo in questa gilda

  1. Decidete di fare ritorno a Kest, salutate gli indiani e vi rimettete in marcia. Previdenti non perdete troppo tempo e, infatti, impiegate più del previsto per tornare al villaggio. Queste vecchie foreste sono complicate da attraversare anche quando c'è un sentiero più o meno sgombro. Come già oggi, Kest vi si ripresenta come un luogo pigro, tranquillo. Quasi sonnacchioso. Sembra che la locanda sia giusto un po' più animata, assieme alla sede della Holtz. Altre case e il bagno pubblico hanno le luci accese, probabilmente lampade a kerosene. Spira una brezza frizzantina: questa notte farà freddo.
  2. RIVKA Rafforzo le argomentazioni di Bayla "Noi veniamo da molto lontano, arrivati qui oggi" con dito indico il terreno "grazie per averci accolto e per la bevuta". Guardo gli altri, sono della mia stessa idea riguardo ad andare a chiedere a questo uomo di medicina. Intende forse il dottore? Sorrido e saluto sfilandomi il monocolo dall'occhio. "Arrivederci Na-he-tan" spero di aver pronunciato bene il suo nome. Guardo gli altri "Quindi ci sono dei cristiani a Kest, non mi sembra di aver visto chiese però. E questo uomo di medicina secondo voi chi potrebbe essere il dottore o il farmacista?"
  3. Josek Lasczarny "Parlano di Kest, Skinny. Kest, il villaggio dove siamo arrivati stamattina", faccio presente al ragazzo.
  4. Skinny Skinny si grattò il mento: non ci stava capendo molto. "Andiamo da questo Questo a farci illuminare" disse "visto che siamo qui" "Dove possiamo trovarlo?"
  5. Bayla Rosenthal "E no, infatti in genere non ce la fanno". Non mi considero propriamente parte dei bianchi. "Noi non siamo bianchi come loro. Almeno, non da dove vengo io." E non credo sia il caso di spiegare cosa sia un pogrom. "Però la ringrazio. Ci ha fatto capire molte cose." "E ci ha offerto ottimo bere". Mi rivolgo verso gli altri, per quanto credo si intuisca che non ci ho capito granché della conversazione. "Forse dovremmo andare dall'uomo medicina. O dai cristiani di Kest." "L'unica cosa che ho capito oggi, è che c'è tanta mala credenza tra i bianchi". Questi indiani mi sembrano molto tranquilli in fondo, ma non posso mica dirlo davanti a lui.
  6. "No no, gli uomini bianchi mettono sempre tutto in disordine. Vi viene dato poi del tempo per sistemare le cose, ma io per me non ci credo tanto" un'indiana lì vicino aggiunge in inglese ancora più stentato "nah non ce la fanno" L'indiano vi indica "Voi però siete nuovi. Magari non sapete le cose del villaggio, magari da voi le cose sono diverse. Dovete chiedere all'uomo medicina di Ques. Non penso che sa di Sheek-Luke, ma penso che sa di altre cose" fa un cenno d'intesa, come di chi la sa lunga.
  7. RIVKA Ascolto le parole dell'indiano ma invece che schiarirmi le idee sono sempre più confusa. "Si credo che sia qualcosa che ha a che vedere con la religione cristiana. Ma purtroppo anche io ci capisco ben poco" dico agli altri. "Cosa fanno gli uomini bianchi per rimettere a posto le cose?" Chiedo educatamente all'indiano.
  8. Bayla Rosenthal "Non sono abbastanza cristiana da capire niente di tutto questo" aggiungo. "Sheek Luke? Magari ci sarà un santo con questo nome. Cioè, i cristiani studiano il libro di quel Cristo, ma non può essere venuto Cristo lunedì senza che ci siano, che so, orde di fedeli. No?" "Però se è venuto qualcuno per lui, ha già senso." Mi giro verso i miei correligiosi (e Skinny), sperando che capiscano dalla mia espressione che no, per me non ha effettivamente senso niente. "Non vi voglio tirare in mezzo, signore. Vorrei solo capire... se riporta equilibrio, qualcosa non è più in equilibrio? E dove è andato?"
  9. Skinny "Sheek-Luke?!?" si chiese stupito il ragazzo, continuando a ripetere la parola nella sua testa. Doveva significare qualcosa ma lui non ci arrivava "Voi ci capite qualcosa?" chiese agli altri
  10. Josek Lasczarny "I preti... cristiani?", chiedo, anche se questa informazione mi può comunque aiutare poco: non conosco bene la loro religione e capisco a malapena il loro concetto di divinità.
  11. "No, è già arrivato lunedì" risponde educatamente l'indiano "Sheek-Luke è un santo apostolo, e uno degli spiriti del cielo. Lo conoscevamo già da tempo ma i preti ce ne hanno parlato meglio. Lui riporta l'equilibrio, ma prima dà il tempo a chi lo ha infranto di rimettere a posto ogni cosa. Ma sono cose di voi bianchi, non tirateci a mezzo"
  12. RIVKA Mi gratto la testa confusa, ma qualcosa intuisco, il totem probabilmente è una sorta di faro per questo Sheek Luke che probabilmente dovrebbe provenire da cielo. Forse una sorta di messia, noi lo aspettiamo da millenni ma non si è mai palesato. Alle domande di Skinny aggiungo "Sheek-Luke arriverà dal cielo?" punto il dito verso l'alto per farmi capire meglio.
  13. Skinny L'attenzione del giovane fu subito attirata dalle parole del nativo: "Arrivato chi? Chi è Sheek-Luke" chiese
  14. Annuiscono quando fate la domanda sulla costruzione in legno "Certo, Sheek-Luke. Per dirgli dove arrivare" indica la direzione da cui siete venuti e fa un cenno col dito di qualcosa che dal cielo arriva fin laggiù "ma non lo avete visto, voi? Di solito i bianchi non lo vedono ma leggono il suo libro; ma comunque è tardi, è arrivato due giorni fa. Lo avete mancato"
  15. RIVKA Ascolto con interesse lo scambio di parole, a quanto sembra il baratto è una pratica diffusa in questa popolazione. Provo a spiegare all'indiano che mentre stavamo venendo da loro abbiamo visto un totem. "Voi avete costruito grande bisonte nel bosco?" Chiedo mimando un po' con le mani per cercare di farmi capire meglio.
  16. Skinny "Ne ho sentito parlare. Pare sia un tizio che produce la bevanda, e vive nei boschi, in un capanno" disse il ragazzo provando ad essere disinvolto
  17. Josek Lasczarny "Lo hanno detto, prima, i boscaioli. Che questi indiani sono cristiani. Pare proprio che è vero", dico, pensando quanto sia strano credere a questa cosa. Soprattutto dopo aver visto il totem.
  18. Bayla Rosenthal Mimo un "aaah" quando capisco che Ques corrisponde a Kest. Non avevo collegato le due cose, già non so l'inglese, pensate l'inglese parlato da un indiano. Non sapevo fosse alcool quello che ho in mano. Non mi piace molto bere, ma ehi, ormai sono in ballo. Prendo un piccolo sorso tenendo il barilotto con due mani. "Io no cristiana. Noi prima dei cristiani." Vagli a spiegare tutta la nostra storia, l'esilio, la diaspora, la diaspora che ancora continua, le persecuzioni dei cristiani. Magari l'indiano non è ancora uno di quei cristiani. Ma qualcuno gli dirà prima o poi che "abbiamo ucciso il Cristo" o che beviamo il sangue dei bambini o qualcosa del genere. Mi avvicino a Skinny, ma in pratica parlo sia a lui che a Na-he-tan. Difficile nome, mi dovrò abituare. "Conosciamo un Frank?" E continuo ad annuire alle parole dell'indiano. "Ho visto le terre a est di qui, avete ragione". Le città dei bianchi sono piene di opportunità, ma questo non vuol dire che sappiamo vivere la terra. Era diversa la mia situazione a casa, in europa, e un po' mi devo ancora abituare.
  19. "No, lo scambiamo con pesce e cacciagione. Noi chinook siamo ancora in questa terra e sappiamo come viverci. I bianchi sono molto meno bravi" spiega l'indiano.
  20. Skinny Cristiani, Pagani... a Skinny non interessava. Ma quel nome attirò subito la sua attenzione. Frank... "Frank. E ve lo da gratis? Ma gli date voi le erbe per farlo?" chiese fingendo di portarlo alla bocca ma senza berlo.
  21. RIVKA Guardo gli altri un po' confusa quando quando sento nominare Gesu', bisbiglio a chi mi sta vicino "Sono Cristiani?" Mi rivolgo all'indiano e scuoto la testa "Io non conoscere Gesu, noi venire da molto lontano" Il liquore sembra avere un odore molto forte ma come ha giustamente fatto notare Bayla sembra brutto rifiutare ed accetto la bevuta.
  22. "Ques, il villaggio bianco" dice l'indiano. Ad un cenno una squaw prende il barilotto e lo porge a Skinny. Mezzo vuoto, appena stappato spande uno strano odore che ricorda sia il whiskey che la birra. Il liquore al suo interno è forte. Intanto l'indiano si presenta "Io Na-he-tan, figlio di Gesù, dei chinook. Conoscete Gesù?" chiede colloquialmente. Poi aggiunge indicando il barilotto ora in mano a Bayla "Quello è liquore dei bianchi. Non lo fate voi? Lo fa Frank, questo"
  23. Bayla Rosenthal "Mi sembra brutto rifiutare", dico agli altri. Sperando sia gratis. Porgo anche io le mani, avvicinandomi all'uomo, proprio come Skinny. Ormai assaggio ogni cosa che mi portano. Sembrano carini, chissà di cosa hanno paura i minatori. "Cosa è Ques? Io sono Bayla".
  24. Skinny Il ragazzo scrollò il capo all'offerta da bere, ma poi gli venne il dubbio che fosse lo stesso prodotto fatto nella capanna dei boschi Allungò la mano per accettare l'offerta Dimenticandosi che non parlavano la loro lingua aggiunse "Lo fate voi?"
  25. Josek Lasczarny Quando sento le parole degli indiani, mi fermo sul posto. Inutile rischiare di provocare altre reazioni.

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