Pyros88

Valinor (magus) Mi avvicino ai barili e casse notando uno strano riflesso fra di essi forse causato da un oggetto di metallo o di vetro lucidi.

Felix Carabàs (felinide rodomonte) flashback L'idea di rimanere in due, io ed Arken, assieme ai due amici di vecchia data non mi rallegra per niente, ma comprendo quanto sia necessario che Ithilme e Kosef rimangano in città a proteggere Naalhmen, anche se non ritengo possa essere un bersaglio prioritario della succube o ci avrebbe già fatto i conti. "Va bene." mi limito a commentare senza fare una piega.

Nezu (rattoide ninja) "Signor Maeda cerchi di calmarsi e di ragionare a mente fredda" diciamo io e Zumi alternandoci a metà della frase nel pronunciarla. "I contadini non sanno nulla, non ricordano nulla, sono estranei a qualsiasi torto od offesa abbia subito. Per quanto riguarda invece lo spirito, è invisibile, incorporeo e sembra manifestarsi soltanto attraverso di loro. Non penso che lei possa cavargli alcunché, non senza mettere in pericolo i contadini e pregiudicare irrimediabilmente i rapporti con i nostri datori di lavoro e noi non glielo permetteremo. Si ricordi perché siamo qui." dico in tono fermo e tranquillo.

Felix Carabàs (felinide rodomonte) flashback

Nezu (rattoide ninja) "Credo sia giunto il momento di dirvi una cosa." rivolgendomi agli altri in tono serio. "Pagu, Ragu andate pure avanti e cercate un buon punto dove soffermamrci per mangiare e riposarci. Vi raggiungiamo fra poco, dobbiamo discutere di una cosa fra noi. Non ci faremo attendere, statene certi." dico cordialmente ai due contadini. Fatto ciò lancio uno sguardo pieno d'intesa con il mio gemello e senza nemmeno parlarsi capisco già che anche lui è d'accordo con questa scelta. Una volta che i due contadini si siano avviati su per il sentiero e siano ad una distanza fuori dalla portata del loro udito, mi rivolgo nuovamente ai miei compagni tenendo un tono di voce ridotto: "Avete presente quando ieri mi sono voluto soffermare con loro due a parlare da soli. Bene, l'ho fatto perché c'era qualcosa che non mi convinceva nel loro modo altalenante di comportarsi, prima arguti e per nulla sprovveduti e dopo sempliciotti e timidi. Ci ho parlato per un po' studiandoli nel frattempo e ponendo delle domande che servissero a sondare i miei sospetti e sono giunto alla conclusione che i due vengano posseduti a tratti da una qualche entità ultraterrena, probabilmente uno spirito guardiano del villaggio o di un loro antenato che in vita era stato un rinomato guerriero e stratega. Loro sono del tutto all'oscuro di questa cosa, non si rendono conto di venire usati come tramite quando lo spirito prende il controllo, è come se avessero dei vuoti di memoria, per questo non capiscono certe nostre affermazioni riguardo a ciò che dicono o fanno. Credo pure che durante il viaggio di andata lo spirito li abbia protetti dai pericoli della foresta, per questo sono riusciti a giungere in città nonostante siano indifesi.".

Nezu (rattoide ninja) flashback

Rolf Sigurson (barbaro cacciatore) Hubert

Nezu (rattoide nonja) flashback

Rolf Sigurson (barbaro cacciatore) Gli elfi sono severi ed implacabili, ma mai ingiusti: come avevano detto hanno preso i due e se ne sono andati. Spero solo che non vogliano fare ritorno per punirci della morte della loro compagna, in fondo potremmo meritarcelo anche solo per aver rubato il bracciale dal suo corpo. Vado da Hubert e gli bisbiglio:

non mi dispiacerebbe partecipare anche qui. Sono un altro del gruppo che gioca nell'altra campagna. 😊

ahahahaha siiiii e pensare che ha fatto solo una cinquantina di metri. Povero ronzino, è vecchio quanto me.

fradicio 🤣

Alton Tosscobble (halfling rogue) C'è voluto più del previsto ma finalmente mi libero. Con molta attenzione libero le mani dalle manette e faccio distendere verso terra e molto lentamente la catena a cui sono agganciare per non fare rumore finché non è completamente tesa lungo la parete. Dopo di ciò mi anzi lentamente e mi avvio verso il portone della baracca e cerco di saggiare una delle ante per capire se sia aperto o serrato. Prima di far ciò però passo lunghi istanti ad ascoltare l'esterno per capire se stia passando una ronda nelle vicinanze e se ci sono delle aperture fra le assi cerco di sbirciare attraverso.

Florio (umano mandriano) "Non uccidetelo! Saltategli tutti sopra, tenetelo a terra! Cugino, stai pronto, quando è il momento dagli una bella botta in testa con la zappa! Non ucciderlo però!" ordino agli altri, in quella faccenda c'era qualcosa che non tornava, così mi rivolgo alla bambina mentre con conduco il mio sudato cavallo un poco più distanti dal luogo dello scontro: "Alassia, fammi vedere il braccio. Quel cinghiale è della tua famiglia? L'hai chiamato per nome se non sbaglio."

master, anche zumi ha una wakizashi magica, come me, il primo attacco non subisce riduzione. La tizia schiatta. 😊

Master, domanda tanto per sicurezza/scrupolo: questo demone è resistente a tutti i danni non magici oppure è resistente specificatamente a danni taglienti, perforanti, contundenti? Lo chiedo perché i danni da sneak attack sono un'altra categoria ancora: da precisione.

Ragazzi, una cortesia, accanto al nome in cima ai vostri post mettete anche classe e razza fra parentesi, mi sarebbe (e forse non solo a me) molto utile. grazie 🙂

Nezu (ninja rattoide) La demonessa blu riesce a ferirmi con i suoi malefici artigli, le lacerazioni al petto sono profonde, ma non mi lascio dominare dal dolore che mi causano. Mentre il sangue scorre imbrattando le mie vesti cerco di vendicarmi per ciò che ho subito attaccando con rinnovato intento omicida rotolando una serie di colpi con le mie tre lame.

Gork "Abbattituono" (mezzorco barbaro) Giungo per primo, come sempre, al ritrovo con il comandante; quando c'è aria di una nuova missione sono sempre lesto a presentarmi, pronto per nuovo sangue e nuova gloria. Giunti in breve anche gli altri della squadra Dragak Tov ci presenta la missione, nulla di diverso dalle solite missioni spinose a cui gli Spacca-Teschi sono chiamati ad intraprendere, siamo un corpo d'élite per una ragione d'altronde. La possibilità di fallire non mi spaventa così come la conseguente condanna a morte che la Regina ci infliggerebbe, tutte le nostre missioni sono alquanto letali; fallire significherebbe già di per se che potremmo essere morti nel tentativo. La vita dello Spacca-Teschi è un continuo duello con la morte, ma dannazione se siamo bravi a combattere, anche la Morte ce lo deve riconoscere. Non mi sorprende nemmeno la nota, solo a noi Spacca-Teschi, mancanza di devozione ed ubbidienza supina che egli ha per la Regina. Nemmeno io do molta importanza ad essa, è una digura troppo distante, quasi sconosciuta, per sentirla parte della mia vita o dei miei doveri. Gli Spacca-Teschi sono la mia famiglia ora, devo a loro ed in particolare al comandante la mia lealtà ed ubbidienza senza se e senza ma, come ci si aspetta nell'esercito. Forse è proprio per questo che mi ha fatto Sergente e non soltanto per gli anni di servizio o le mie capacità. Lascio che i relativamente nuovi arrivati parlino e facciano le domande che ritengono necessarie. Io raramente ho bisogno di farne, dal mio punto di vista ogni cosa è semplice e lineare quando incontra il filo della mia grande ascia: quando cala desiderosa di sangue e gloria tutto si divide in bianco e nero, vita e morte, destra e sinistra, ubbidire e disubbidire, vittoria e sconfitta, guerra e pace. Prima o poi ci arriveranno anche loro a capire ed abbracciare questa semplice verità della vita da soldato.

Indiana Ferus (felinide archeologo) "Nelle casse ci sono viveri e tutto il resto necessario per le sparizione suppongo. L'equipaggio parteciperà alla spedizione o caricheremo altri uomini altrove?" chiedo al nobile cercando di non badare al fatto che stavamo per imbarcarci su una nave di predoni ed assassini di mare.

Valinor (magus) Constata l'assenza di qualsivoglia oggetto che possa essere utile, Valinor si allontana dalle casse un po' deluso, togliendosi dai vestiti con delle leggere pacche la polvere che aveva alzato aprendo le casse. "Saliamo fino in cima, va bene?"

Flurio Pascolari (umano mandriano) "Alassia, lanciagli un tartufo." comando alla bimba mentre la isso a cavallo. Se per via della ferita o della paura è indecisa o limitata nell'agire repentinamente, allora le afferro uno dei tartufi a forza e lo lancio dritto davanti al cinghiale.

Willebrod Brewster (umano studioso) Tutta questa faccenda mi sta mettendo agitazione. Perché un processo? Perché proprio qui? Perché ora? Non possiamo essere noi, altrimenti non avrebbero preso dalla loro parte il nano. Però la preoccupazione che la loro attenzione possa venir rivolta anche a noi, mi mette ansia. Qualcuno in questo clima così teso e spaventato potrebbe fare una soffiata su di noi e la nostra visita al bosco maledetto catturando la loro attenzione. In ogni caso abbiamo il permesso scritto dal Lettore che governa queste terre e dal Culto di Venera.

Giusto, non ci avevo pensato.

Alton Tosscobble Dovrò decisamente sudarmela la libertà, continuo quindi a cercare di sbloccare le manette giovandomi dei tentativi precedenti per capire come sbloccarla.