Una volta tornato al Club mi organizzo. La finestra va riparata il più in fretta possibile, e do ad una delle ragazze il compito di chiamare un vetraio già domani mattina. Io dormirò in uno dei camerini...gli svantaggi di avere una casa così piccola e poco funzionale!
Non è questo il contrattempo, però. Ho salvato la faccia ad almeno uno o due dei miei clienti, e bene o male l'ho spuntata con quella sorella. Ma non mi piace il fatto di aver dovuto fare un passo indietro. Quella Elizabeth non mi piace. "Non è neanche de roma" mormoro tra me e me, prima di decidere che non sono nelle condizioni adatte per pensare ad una vendetta. Sono troppo nervoso, troppo affamato.
Chiamo nel mio ufficio Jessica, la mia ragazza preferita e la prima del mio piccolo circolo di fedeli donatori di sangue. Non è niente per me, tranne la più fedele delle mie ragazze. Con il miraggio di una vita migliore, dell'eterna giovinezza, la sto tenendo al guinzaglio da un bel po'. Spesso letteralmente, anche se né io né lei siamo eccessivamente presi da questi giochetti...è più materia dei miei clienti, quella.
Ma sono almeno due settimane che non bevo da lei, e so che il suo sangue è abbastanza dolce da rilassarmi: la tengo sotto controllo e non prende droghe né beve troppo alcol. Ha una dieta molto equilibrata e conduce una vita sana, con molte attività all'aria aperta. Sangue di prima qualità.
DM