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Dragons´ Lair

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Pippomaster92

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  1. "State facendo molte accuse, mia signora" interviene Heln "eppure mi sbaglio oppure è nella vostra cabina che è stato trovato del sonnifero? Ne fate uso regolarmente? Perché altrimenti potrebbe essere una valida spiegazione del sonno profondo di molti dei passeggeri della nave. Ma mettiamo da parte la cosa per un attimo, e vediamo quel medaglione. Anche io penso di poter identificare l'amuleto, ma credo che prima vada in qualche modo disincantato. Se il buon Colban vuole favorire..."
  2. Ch'o'be aspetta che le parole di tutti si riducano a silenzio, e solo allora riprende a parlare. "Vedo che c'è buona volontà, e forse altre belle qualità emergeranno nel tempo. Non è ora il momento di scegliere un successore, ma piuttosto di rammendare la trama scucita del regno. Che senso ha un re, se non ha un luogo da governare e proteggere?" Fa un cenno verso Finn'iann "Le tue parole sono sagge. Per prima cosa è agli spiriti che dobbiamo chiedere consiglio. Cominciando con colui che protegge l'isola dove ci troviamo, e che ha taciuto a lungo dopo la scomparsa della regina" Tutti gli sguardi vanno alla statue alle vostre spalle, quella di Ve'Sau. Pur essendo un'effige di legno, ocra e avorio, c'è una chiara presenza che aleggia attorno a lui. Vi avvicinate e Ch'o'be, aiutato da Ch'a'ia, fa le consuete offerte per gli ongo'kisi: parole di amicizia per l'aria, incenso per il fuoco, sangue per l'acqua e argento per la terra. Dopo qualche istante il legno scricchiola, l'ocra si sgretola e gli occhi della statua si chiudono, si riaprono. La bocca si socchiude rivelando altri denti d'avorio. Ve'Sau è qui. "La cucciolata della regina è dunque arrivata! Che triste spettacolo che offrite, piccoli e pavidi e litigiosi. Io qui vedo solo lattonzoli, teste chine e deboli. Come pensate di reggere la corona, con quelle schiene fragili? E come solleverete la mazza e la lancia, se siete sì gracili? È cosa buona che la protezione di almeno quest'isola sia cosa mia, o torme di nemici sarebbero già qui come mosche sulla carne!" un braccio si solleva in uno sbuffo di segatura e polvere e indica prima K'atu e poi Ra'i'vo "Tu, e tu. Voi potete forse salvarvi. Tutti gli altri sono superflui. Non ne uscirebbero vivi comunque, Ch'o'be: potevi risparmiarti di invitarli!" Il vecchio però risponde per le rime "Ve'Sau, venerabile porco selvaggio, sei uno spirito potente e rispettato. Ma sei anche qui per nostro invito e tua volontà: rispetta le leggi dell'ospitalità. Per prima cosa, perché fino ad ora non hai risposto alle nostre suppliche? Forse che il patto si è sciolto con la morte della regina? Forse che hai deciso di venire meno alla tua responsabilità?" La statua si muove a disagio, piega il capo meditabonda e tace. Poi esplode in una nube di schegge e frammenti e lì al suo posto si erge Ve'Sau in persona. Ad ogni istante vi pare di vedere il picco di roccia dove vive, un grande cinghiale con sei zanne e un uomo con una cresta di capelli selvaggi e lo sguardo fiero. Le tre forme si sovrappongono e cangiano ogni momento "IO NON DEVO SPIEGAZIONI AI MORTALI! IO SONO VE'SAU, IL PADRONE DELLA MONTAGNA! TU, VECCHIO, MI RIVOLGERAI PAROLA CON RISPETTO!" Le colonne tremano, dal tetto spiove polvere e qualche calcinaccio. Poi Ve'Sau si calma e si assesta in una forma umana, per quanto imponente. La sua voce è meno possente e la sua presenza più accettabile "Ma è vero, sono stato distante. Assente persino. La morte di Za'ia non è stata un problema solo vostro. Molti di noi l'avevano accolta... e non faranno lo stesso con altri mortali. E ce ne sono molti che hanno colto l'occasione per ribellarsi alle sue leggi. Io resto fedele alla parola data, ma per altri non è così. Ci sono mortali che sono pronti a lottare per il dominio delle isole... ebbene, anche gli ongo'kisi sono nella stessa situazione. Prima ho detto la verità: mi sembra che i figli di Za'ia siano molli e pavidi. Devono guadagnarsi il rispetto del nostro popolo, o nessuno li aiuterà mai"
  3. Alla fine è il vostro piccolo gruppo ad offrirsi volontario. Non una cattiva scelta, in quattro potete muovervi indisturbati e avete tutti mostrato grandi capacità. A guidare il gruppo è Andr, che sceglie una serie di passaggi ripidi e a tratti pericolosi che però vi tengono sul versante meridionale quasi per tutto il tempo rendendovi di fatto quasi impossibili da vedere da chi ascende lungo quello orientale. Il percorso è lungo e periglioso ma nessuno di voi commette errori e a metà pomeriggio siete arrivati quasi in fondo (1). Da qui vi arroccate in una specie di sporgenza che sovrasta la parte bassa della vallata, l'unica vera via per Kel Kadhar. Qui, ben nascosti, potete vedere bene il nemico. Calcolarne il numero non è possibile perché le forze si sono assottigliate e allungate per poter percorrere il sentiero montano, e la vostra discesa vi ha impedito di vedere i primi 3/4 dell'armata. Ma giudicando da quello che vedete ora potete stimare che ci siano in totale dai 600 ai 1300 individui. Una stima più precisa ora non è possibile. Sono klaya: uma per lo più, ma anche qualche urkyr e flin. Vestiti con abiti di pelle conciata, qualche tunica di stoffa e alcuni persino con rozze cotte di maglia, portano scudi sulla schiena e lance in spalla. Alcuni pungolano o tirano animali tozzi con un corto corno sul muso che trainano carri e vettovaglie. Altri avanzano ai lati della colonna tenendo lo sguardo all'erta. Ci sono anche rudimentali vessilli: un draco verde, una pietra bianca, una testa di lupo zannuta e una renna azzurra. Non si muovono velocemente e sono indisciplinati, però calcano il terreno montano con la giusta cautela e diversi guerrieri che scorgete sembrano portare vecchie cicatrici e trofei di razzie. Continuando la vostra discesa verso sera avvistate la strada della valle (2), quella che avete percorso venendo qui la prima volta. È tutta un illuminarsi di falò e fuochi. Tanti. Troppi. DM
  4. Dread Ambusher funziona solo il primo turno di combattimento, e il primo turno eravate tutti sorpresi. Sorry!
  5. Terre di confine tra il Regno di Teania e il sankh di Adanina, 24 Peia 2554E - mezzogiorno (5 ore all'arrivo) Leggete la lettera di Viraj per Ander e in effetti non c'è nulla di particolarmente strano: Viraj chiede solo di essere lasciato in pace. Con il placet del capitano vi recate tutti assieme nella stiva, ampia e spaziosa e quasi vuote, fino alle "cassette di sicurezza". Qui trovate il bagaglio di Matwyn (per lo più le armi che diceva di vendere e qualche innocente effetto personale ingombrante) e, in effetti, una piccola cassetta di legno sobria e anonima. La chiave trovata in tasca al morto corrisponde. Dentro la cassetta ci sono tre oggetti: Un sacchetto di gemme. Equivalgono a circa 2200 soldi d'oro. Un piccolo anello, risulta magico ad un primo esame. Uno sguardo approfondito rivela che permette di cambiare il proprio aspetto, ma solo in quello di un anonimo uomo tean. Un vecchio medaglione di peltro, che però risulta a sua volta magico e camuffato. Senza spezzare la magia è difficile capirne di più. "Questa è la cassetta di cui vi ho parlato, affittata da un privato. Non dovrebbe avere alcuna correlazione con il compianto ospite, però" osserva il capitano.
  6. Il vostro piano ha... sorprendentemente successo. Apparentemente c'è molta sorveglianza e attenzione verso chi viene verso l'accampamento, e gli scavi sono monitorati con cura. Ma non pare plausibile che qualcuno possa semplicemente lasciare la corte di Sar Ubhar senza una valida motivazione. Il Na'ib ritiene anzi la proposta sensata e pratica e vi manda con la sua benedizione. Vi informa che non dovrete spendere denaro se direte all'afandi di Alwhad le parole "La luce della luna è brillante, ma quella del sole la supera in splendore". 4 betoe, 2498 dell'Endag Così il mattino dopo partite e rifate a ritroso la via del deserto, verso le fiamme. Da questa posizione vedete che in realtà ci sono altri passaggi attraverso il muraglione di fiamme, solo che il vostro era più visibile grazie alle rovine. Lo ripercorrete al contrario e per fortuna la statua infranta del Ben'nu resta tale. A metà del vostro viaggio verso Alwhad, però, cadete in un'imboscata... Avviene tutto in fretta. Da sopra una roccia un uomo balza sul vostro gruppetto, impugnando una pesante lama ricurva. Un secondo si leva dalla polvere, dov'era camuffato alla perfezione. Sono talmente incrostati di sabbia, polvere e sporcizia da risultate a mala pena umani. Uno aggredisce Darhum, l'altro Ivellios, ma nonostante la sorpresa l'aelfyr riesce a difendersi e il sacerdote è fortunato ed evita la decapitazione per pochi centimetri. DM - All
  7. N'uo'k Maedoc
  8. "Una a Kel Boldar, un'altra istanza deve poterci servire per eventuali risposte. Sono comunicazioni molto brevi. Mi spiace, Lokan, ma non possiamo spendere risorse per questioni personali" Malla sembra dispiaciuta, ma non enormemente dispiaciuta. "Stiamo mandando gli esploratori, ne farò deviare due fino a valle per cercare tracce della carovana" è tutto ciò che può promettere.
  9. Lerna Non mi voglio sbilanciare troppo "Ancora non lo sappiamo per certo, ma sicuramente qualcosa di violento. Hanno già provato a far esplodere una villa piena di persone. Capisco e condivido l'astio verso i ricchi e privilegiati, ma gli attentati dinamitardi non sono la soluzione. Uccidere è sempre sbagliato e poi a pagare le conseguenze di un attentato simile saranno principalmente gli operai e le loro famiglie. Avvertite tutti, dovete sabotare ogni sabotaggio" mi impasticcio verso la fine, ma spero mi capiscano.
  10. Eh successo quello che è successo mi sa che gli altri personaggi lo looteranno e lasceranno lì. Personaggi più civili potrebbero giusto seppellirlo.
  11. "Contattarli in viaggio non sarà facile" spiega Lokan "Sono partiti tre giorni fa, quindi dovrebbero essere a metà strada. In teoria arriveranno alla base del passo dietro a questa fiumana, la vedranno e torneranno indietro" è comunque molto preoccupato e stringe la mano di Chazia con forza "Ma che succede se questi hanno esploratori, o una retroguardia o... mi spiace, non so come funzionano queste cose militari" Malla ha sentito parte del discorso, principalmente la domanda di Moggo "Ci sono delle scarpate accessibili per dei dwir che viaggiano leggeri, e sul versante meridionale si può organizzare una cordata. Possiamo anche aiutarli a venire qui, ma a che pro? Sarebbe meglio raggiungerli e avvertirli, per poi mandarli a Kel Boldar con richieste di soccorso e informazioni. Mi spiace, ma Plinek può contattare due sole persone oggi, e ci serve che tenga informata la patria. Forse loro potranno a loro volta avvertire Lakan e la carovana" Malla ascolta poi le varie idee e proposte, compresa quella di Chazia "Abbiamo solo un centinaio di dwir davvero in grado di combattere, ma i veri soldati sono solo trenta. Loro sono almeno cinquecento, forse di più. Se sono aggressivi la nostra unica possibilità è sfruttare le difese. Appena torneranno gli esploratori ne sapremo di più" DM - Mappe di Kel Kadhar DM - Truppe di Kel Kadhar
  12. Zisanie Vado a nascondermi su uno dei tetti, svolazzandoci sopra con cautela. Non voglio farmi notare ma sono fin troppo curiosa!
  13. Z'ress "Mi sembra una trappola, invece. Anche una ragnatela ti trattiene, non per questo al suo centro si trova una via di fuga. Anzi" osservo la caverna con crescente frustrazione. Pesci ciechi, cristalli, scale inutilizzabili, acqua... non mi viene in mente niente "Possiamo provare mandando un soldato"
  14. "Perché quella mi sta parlando?" chiede M'un indicando Hannayeh ma senza quasi guardarla "Chi l'ha invitata, poi? Lei, suo fratello, e persino lo Scambiato... Ch'o'be, avresti dovuto consultarci prima di farlo" aggiunge arrogante. Il vecchio però non si fa intimidire "Morditi la lingua, prima di insozzare ulteriormente la santità di questo luogo. Siete tutti ospiti, qui. Se è vero che alcuni potrebbero accampare diritti in virtù della maggior età, è anche certo che la compianta regina non ha scelto nessuno di voi. E dunque siete tutti al medesimo punto" alza la voce abbastanza da ricordare che vecchio e curvo com'è, non è certo un semplice servitore. Ha governato a fianco di Za'ia, ha combattuto al suo fianco, ed ha raggiunto un'età non comune tra gli uomini delle Isole Verdi. Poi si rivolge a Ra'i'vo "E tu, non pensare che la tua storia ti giustifichi. Mostra rispetto, se vuoi rispetto" Infine si volta verso Hannayeh e Finn'iann "Vi prego di perdonare le aspre parole che avete udito. Siete ospiti onorati al pari di tutti gli altri. E invero sento dalla giovane un consiglio saggio. Sono proprio gli spiriti la chiave del nostro futuro" "Dunque" interviene con voce sottile Ch'a'ia "è per riportare l'equilibrio, che hai permesso anche alla sciamana di venire qui, accompagnando suo fratello. Dodici è un buon numero, migliore di undici" I gemelli si scambiano un sorriso a queste parole, ma non aggiungono altro. L'ombroso Ta'ro invece sbuffa "Ora che abbiamo finito di contare quanti siamo, possiamo passare al punto più importante? Se collaboriamo tutti... poi chi diventerà re? Come lo scegliamo?"
  15. Il piano di Andr e Moggo ha senso, ma è troppo presto per metterlo in atto*. Il nemico, se è tale, è ancora distante. La sua mera massa vi permette di vederlo bene, ma ancora come una lingua scura e brulicante. "Dobbiamo inviare degli esploratori per osservare più da vicino. E per assicurarci che non ci siano loro scout troppo avanzati" considera Malla "abbiamo qualcuno di adatto. Nel frattempo dobbiamo organizzarci. Valutare i prossimi passi. Avvisate Kel Boldar" ordina a Plinek, appena arrivato. Il vecchio dwir sembra sconvolto dalla vista e ci mette qualche istante a riprendersi, annuire, e ritirarsi. Il più spaventato però sembra Lokan "Attendevamo a giorni un convoglio con provviste e altri coloni. Ci dovrebbe anche essere mia sorella, in visita. Hanno una scorta, ma... se dovessero assalirli, cosa ne sarebbe di loro?" *All
  16. A turno, anche gli altri si presentano. Terminato questo momento, Ch'o'be sembra soddisfatto e annuisce rivolgendosi a tutti, ma in particolare a Finn'iann "La grande opera di Za'ia ha creato un nuovo mondo dove uma e ongo'kisi vivono in armonia, e questa armonia è la canzone che ci dovrebbe guidare nell'età dell'oro... ma la scomparsa della Fondatrice ha creato una nota stonata, un'interruzione. Ora il mondo ha perso il suo equilibrio" sospira "L'unico modo è trovare qualcuno che possa prendere su di sé il peso gravoso di questo incarico. Voi siete i figli di Za'ia, e forse ne condividete il potere. Però non è solo questo il problema" sposta lo sguardo su ciascuno di voi, includendo persino Hannayeh "ci sono anche faccende più terrene e immediate. Molti uomini e donne un tempo fedeli alla regina ritengono di esseri guadagnati la sua corona. L'eredità del sangue per loro non ha valore. Alcuni si sono già armati e hanno già diverse isole al proprio comando. Se tutto ciò continuerà il regno finirà per spezzarsi in tanti frammenti quante sono le Isole Verdi. E l'età dell'oro andrà perduta" Le parole del vecchio servitore scuotono la maggior parte dei figli. Alcuni reagiscono subito, tra questi K'atu che si alza in piedi "Questi traditori! Li schiaccerò con le mie mani!" solleva le grandi braccia muscolose e digrigna i denti. M'un sembra altrettanto furiosa, ma mantiene una parvenza di calma "Il nostro primo dovere è riportare l'unità dei popoli, non possiamo star qui a parlare di spiriti... come possiamo fidarci di loro?" guarda, prima di ricordarsi di non farlo, Ra'i'vo "io ho già al mio comando quasi duemila scudi, e altri verranno a me. Dopo tutto non sono io l'erede destinata? Le'wo, Ch'a'ia non hanno mai voluto la corona, e io dunque sono la maggiore tra i figli" Naturalmente questa affermazione le attirano molti sguardi: divertiti, sornioni, corrucciati, feroci, diffidenti, ammirati... in effetti siete tanti, e ben presto ciascuno comincia a dire la propria in merito...
  17. Quando appare la piccola Rajagrat, il capitano Payata fa un sobbalzo e poi si produce in un mezzo inchino col busto, come se fosse dinanzi ad una persona di maggior levatura. Ma non aggiunge altro. Intanto cominciano a fioccare le prime accuse "Un esame della lettera taglierà la testa al toro" conviene Heln "a patto che mastro ni-Rehta acconsenta a questa intrusione nella sua vita privata. Ma se dovesse accettare, dovremmo tutti seguire il suo esempio da ora in avanti"
  18. Ophelia Seguo l'esempio di Pierre e prendo l'aspetto del drow, cominciando ad aggirarmi su altre alcove e fingendomi molto interessato a tutto ciò che capita sotto i miei occhi. Ma ovviamente resto in guardia contro il golem.
  19. Mica tanto. Il re ha imposto il culto degli dei, tanto più che il vostro popolo è migrato qui proprio per fuggire alle persecuzioni religiose dei monoteisti. I popoli che erano già qui, come questi thuala, erano animisti e si sono convertiti... a forza. Sapete tutti che le campagne e le foreste sono ancora piene di pagani. Ora, molti lord sono abbastanza permissivi o vedono la cosa in ottica missionaria. Altri se ne fregano purché siano obbediti dai sudditi. Alcuni sono invece piuttosto intransigenti. Le chiese sono potenti, quasi tutta la magia è in mano loro.
  20. Essere arrivati per la strada più veloce vi permette di assistere alle ultime parti del rito, che si conclude forse mezz'ora dopo. La piccola folla resta a ricevere benedizioni dalle mani della monaca, ma poi comincia a disperdersi. Il vostro tempismo vi permette anche di vedere un'altra cosa: un uomo macilento, sporco di fango fin quasi alla cintola, vestito come un qualunque villico. Lui però viene verso le rovine e si avvicina al lord per parlargli. Dopo qualche istante il cavaliere lo allontana con un gesto e si rivolge concitato alla monaca. Lei non sembra allarmata quanto lui, ma lo ascolta con attenzione.
  21. E io quando ho detto che gli Anelli del Potere mi vanno bene così? Ho solo commentato in merito a cosa sia o meno il canon. Nemmeno a me piacciono molte delle scelte fatte dagli sceneggiatori (se pure sono scelte loro).
  22. Dopo un'ora vi riunite. Non solo voi ma anche altri dwir della fortezza che, per un motivo o per l'altro, hanno un certo peso decisionale. L'ago della bilancia è Lokan, che in un breve discorso non troppo ispirato concede che l'idea di Plinek di cercare aiuto presso la Dimora sia la cosa più sensata. Malla non è convinta ma è messa in minoranza e accetta suo malgrado la decisione. 22 di tro Sono passati cinque giorni dalla votazione, e in questo periodo non è successo molto. I lavori nel tunnel verso Kel Boldar sono cominciati subito, e i genieri ritengono che riusciranno a liberare il passaggio entro il 30 di tro. Dopo il primo crollo ne hanno trovati altri due ma dalla conformazione sembra una cosa limitata ad una zona geografica specifica. Confidano di poter procedere più speditamente. Avete approntato una piccola guarnigione lì dove le due strade si congiungono alla scala. Il luogo è ben difendibile anche con i vostri numeri esigui. In questi giorno non avete incontrato chicchessia. Ma oggi le sentinelle diramano un allarme e la fortezza si mette in allerta. Non sono però quelle dei tunnel, ma quelle delle mura ad aver avvistato il pericolo. Quando salite sugli spalti vedete un lungo serpente nero che risale lentamente la strada montana fino a voi. Si trova ancora ad un giorno di viaggio almeno, ma non è probabile che abbia altro obbiettivo della fortezza. Anche dalla distanza capite che sono persone, a centinaia, con carri e bestie da soma. "Tutti gli abili alle armi si presentino al piazzale entro mezz'ora" ordina Malla Adnur "questa non ci voleva"

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