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Interessante articolo su D&D
In parte condivido, ho detto qualche post fa che molte cose sono accentuate da chi le usa per vendere. Però chiediamoci anche, perché funziona? Perché su certe persone fa così tanta presa l'idea di "tuttə" o "tutt*", in un senso o nell'altro? Perché ci sono ancora molte persone e istituzioni che prevaricano e umiliano chi è diverso. Alla fine il bisogno così spinto di trovare l'inclusione lo si prova perché tutta 'sta inclusione nella vita reale non c'è.
- Knights of the Round: Academy
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Interessante articolo su D&D
@Lorenzo Volta ma infatti non ci sono "regole woke". Quello di cui molti fanno lamentela è la rappresentazione nel lato che trascende un po' la regola. L'ambientazione, gli NPC, le avventure, la lore... Sono abbastanza convinto che, così come per altre cose, la perdita della "razza" di gioco (per fare un esempio) sarebbe stata accolta molto meglio se non ci fosse stata una spiegazione percepita come woke. La 5a già è arrivata nel '14 togliendo i malus razziali, all'epoca molti hanno storto il naso ma dato che la spiegazione era principalmente legata a questioni numeriche, bounded accuracy e simili, bene o male la cosa è stata accettata. Ora, l'assenza di bonus razziali alle stat potrebbe essere presentata come una mera scelta di design, e di nuovo ci sarebbero opinioni diverse in merito, ma sono abbastanza certo che sarebbero meno critiche di come sono ora. D'altra parte sappiamo bene che tutto si basa poi sul gruppo di gioco, sulle cui spalle grava la responsabilità di giocare in modo da lasciare tutti nella propria comfort zone.
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Atto II: Il Tribunale degli Alberi
Amy Linn Indagini
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Interessante articolo su D&D
Acolyte ha quasi avuto gli stessi ascolti per episodio di Andor, quindi probabilmente il motivo non è solo quello. Che sia stato in parte boicottato è un dato oggettivo (basta vedere che su molti siti dedicati molti voti risalgono a prima della messa in onda). Che Acolyte fosse una serie brutta (per me più che altro mediocre, ma i gusti sono gusti) è invece soggettivo, perché c'è anche chi se l'è vista tutta e l'ha apprezzata. Ma siamo parecchio OT. È un discorso complicato e senza una vera risposta. Perché naturalmente vale in senso inverso. C'è a chi piace parecchio la nuova direzione di D&D, e non sono poche persone. Qualcuno dice che sono turisti. Può essere. Nel frattempo però stanno giocando. Loro dovrebbero accontentarsi delle cose vecchie? Io per esempio non ho alcun interesse per i Forgotten Realms e sono un ipotetico cliente Wizard/Hasbro. Posso sperare in qualcosa di diverso, o devo beccarmi uno splatbook sugli FR o Grayhawk come richiesto da alcuni giocatori? Io capisco bene che chi non ha interesse per certe tematiche sia dispiaciuto per l'andazzo di D&D. Però appunto vale in entrambi i sensi. Non so che dire, fino a qualche anno fa non c'erano "questo genere di cose" in d&d e simili. E c'era allora come oggi chi le avrebbe volute vedere per sentirsi incluso.
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Briciole di creatività
Si, e il leader della resistenza ha una specie di mantello nero che lo protegge da raggi, radiazioni e proiettili, ma in realtà è perché è un campo di forza che tra l'altro lo rende cieco mentre lo usa. È "L'Alba delle Tenebre" di Fritz Leiber
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Si credo di sì.
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Interessante articolo su D&D
Non voglio stare a battere punto su punto perché è deleterio. Ho citato il testo in oggetto e commentato le cose che imho sono deboli o indice di malafede. Poi ognuno interpreta come vuole. Ipotetico perché in realtà non esiste un'ideologia woke. C'è della gente che sfrutta alcuni elementi oggettivi per i propri fini (commerciali e politici), e gente che contesta questi elementi oggettivi per i propri fini (commerciali e politici). Ma le ideologie si fondano su idee e opinioni, non sui dati e i fatti. Il termine viene usato per ignoranza o per malafede per includere cose che non hanno a che vedere con l'argomento in oggetto. Se nelle mie avventure metto NPC LGBT+ non è perché sono un ideologista di qualche strana setta, ma perché è una cosa perfettamente naturale e oggettivamente possibile. Se voglio un'ambientazione a carattere storico più adulta e ben costruita di Oriental Adventure, non è perché sono intransigente o "woke", ma perché cerco un prodotto che sia ben fatto e non si poggi su stereotipi offensivi. Che poi non siano davvero offensivi per tante persone è un altro argomento ancora (ie, se gli gnomi fossero stati pensati da Gygax e Arnesson come stereotipi italoamericani non ci avrebbe forse fatto piacere). L'orco paradigmatico è l'ogre e il gigante. Quello di D&D è più il soldato di Sauron, salvo che ha la testa di maiale. L'orco paradigmatico non c'è più da tempo. E dagli con l'orco messicano! Perché voi giocavate gli umani tutti in armatura a scaglie perché così compariva l'umano nel manuale base? XD È chiarissimo ormai che nel manuale del giocatore ogni razza è rappresentata in un contesto diverso per dare un senso di varietà e possibilità. Su Boba e Obi nulla da contestare del tuo discorso. Acolyte aveva il suo perché, è stato palese vittima di review bombing (non dimentichiamoci che un paio di episodi hanno ricevuto migliaia di recensioni negative ore prima dell'uscita). Comunque SW è di tutti e il fandom è talmente grande che non è possibile accontentare tutti. Perché bisogna accontentare sempre per forza i fan di vecchia data?
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Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
È estremamente light,ma ha tutto quel che serve imho.
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Peccato! Si so che non è una decisione nostra. Che devi accedere non con MattoMatteo + password, ma con email + password
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Briciole di creatività
Mi ricorda un romanzo sci-fi "vecchiotto" con la Chiesa cattiva che usa la tecnologia e una ribellione mossa da "poteri oscuri". Ma l'età avanza e non ricordo né titolo né autore.
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Quindi potrai ancora scrivere Status (nella tua immagine, "Messaggio profilo") e semplicemente non possono risponderti? O tutto il blocco?
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Interessante articolo su D&D
Ma questi sono gusti personali, e non si discutono. Né i miei, né i tuoi. Ma non è vero. Questa cosa non ha senso. La dinamica è sempre "se tu hai un elemento che ti piace, allora io non posso avere il mio" ma non è assolutamente così. Intanto perché c'è una miniera quasi inesauribile di materiale pubblicato dall'alba dei tempi fino a quindici anni fa, che non rispecchia "l'ideologia woke". E poi perché c'è chi si oppone tutt'ora a certi temi, chi li sfiora appena, chi li interpreta, chi non li considera semplicemente perché interessato ad altro... Non si toglie spazio a nessuno finché si include. E se certi sono propensi ad un'inclusione forzata e castrante (e attenzione, non dico che non esistono), dall'altra parte della barricata c'è chi l'inclusione non la vuole proprio. Ma insomma... Che sia un brutto gioco... mi fido. Non l'ho giocato, non posso dire. Oggettivamente ha ricevuto review bombing e cattiva pubblicità non appena è emerso il preview del personaggio transgender. Sarà un caso? Un po' come tutti gli altri giochi che vengono fatti affondare per pretesti simili. Come detto altrove, questa però è una straw man fallacy. Non è che siccome ci sono (e ci sono eh) persone così, allora i cambiamenti nella cultura fantasy che portano avanti anche loro sono intrinsecamente sbagliati. Che possano non piacere è sacrosanto. Boh io ho citato dal suo articolo due bei bucozzi logici che non minano totalmente quello che dice, ma sicuramente lo affossano un po'. La prima fallacia sta nel dire "non toccate le cose vecchie, fate cose nuove voi". Intanto è un ragionamento paraderetano nel momento in cui si sta parlando di un'ipotetica "ideologia woke" che non piace a prescindere. Quindi le medesime critiche l'autore le farebbe anche ad un prodotto nuovo nuovo. In seconda battuta, è una forma di ghettizzazione: non sporcare il mio lato dell'autobus, anzi non stare nemmeno sul mio autobus ma fattene uno tuo come piace a te. Ma Star Wars, per fare un esempio, culturalmente parlando è di tutti. A certi fan non piacciono alcune cose moderne. Ai nuovi fan nemmeno. Non per questo bisogna epurare SW da ispirazioni nuove o moderne. La seconda parte che cito non so se è un'ottusità voluta o simulata dell'autore. Ma sta davvero paragonando Claude Lévi-Strauss agli autori che scrivono o hanno scritto per il gdr? Quando mai dalla TSR alla Wizard alla Hasbro c'è stata attenzione di tipo accademico per il livello di dettaglio nella descrizione della cultura in game? Ma mai. Qui sta generalizzando, come generalizzano quelli che hanno visto l'immagine degli orchi del deserto e hanno fatto l'equazione "Da ora D&D ha gli orchi messicani, canonico". Suvvia è un po' malafede questa. Il punto che uno può contestare è che l'orco perde lo status di mostro disumano e diventa umano (... diventa, via, è da Warcraft che è così, non proprio ieri).
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Interessante articolo su D&D
Veilguard è fallito per la massiccia campagna anti-pubblicitaria che lo ha affossato ben prima dell'uscita. Tant'è che fin da subito ha registrato dati di vendita bassissimi. Il che ci porta alla conclusione: Veilguard è brutto o no? Probabilmente si (perché fare videogiochi non è facile, e le grandi case corrono veloci facendo disastri nove volte su dieci). Ma intanto è fallito a priori perché molte persone giudicano il libro dalla copertina. Sicuramente alcune scelte sono state poco felici, ma è anche vero che così come c'è chi spinge per inserire personaggi LGBT+ nei giochi, c'è sempre una forza uguale e contraria che non li vuole e fa molto rumore (un esempio che vale per molti altri, quali minoranze varie). Non concordi con quello che dico? Liberissimo. Io però ho argomentato perché non concordo con l'autore di quel risibile articolo. Se vuoi dialogare mi va benissimo, ma dialoga nel dettaglio XD Per esempio, i due passi citati da me e criticati, come li vedi?
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Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
Leggermente OT, ma nel campo OSR pochi giochi si prestano allo spirito della Terra di Mezzo quanto https://rayotus.itch.io/taba
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Aggiornamento importante – Il sito si evolve: novità e cambiamenti in arrivo!
Quindi sparirà in toto la sezione "Aggiornamenti di Stato"? Un peccato, era relativamente attiva.
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Household - una recensione e quattro avventure
Aggiornamento 2: Aggiunta la terza avventura per Household, "Non si vive di solo pane".
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Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
Risponde alla definizione di "ha apportato qualcosa di particolare" XD A parte quello (la bannano tutti) le UA di MtG avevano alcuni elementi interessanti.
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Mike Mearls: "D&D non è più Cool"
Ma è come dire che non ti piacciono gli elefanti perché Annibale li ha usati per invadere l'Italia. Possono non piacerti quegli elefanti, ma non tutti gli elefanti. Del resto è presto detto: da un lato alcune persone ritenute woke disprezzano un certo modo di giocare; dall'altro alcune persone che chiameremo per semplicità grognard disprezzano un certo modo di giocare. Ciascuna delle due parti può lecitamente lamentarsi dell'altra? No. Chi invece è davvero inclusivo può invece commentare lecitamente il comportamento delle sopracitate due parti? Si. easy peasy
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Mike Mearls: "D&D non è più Cool"
Aspetta, stai cadendo nella straw man fallacy. Alcune persone che sostengono la fantomatica "ideologia woke" hanno attaccato i creatori originali e i giocatori che si approcciano al gioco in modo diverso dal loro. Non per questo si deve generalizzare eh. Io critico molti vecchi moduli e parecchi vecchi giocatori. Per quanto riguarda gli autori... beh, se incontri il Buddha uccidilo, non li tengo su un altarino. Non per questo disprezzo la comunità del gdr. Anzi, sono per l'inclusione anche di chi non vuole l'inclusione.
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Interessante articolo su D&D
Un discorso poco interessante, come spesso in questi casi basato su premesse ballerine. Il termine "woke" viene usato come ombrello per includere tutto ciò che non piace a certe persone di certe estrazioni culturali. Chi abusa del termine oggi, nel 1865 in America avrebbe detto che il XIII emendamento era woke. D&D deve tanto del suo immaginario alla letteratura fantasy e non (appendice N), pochissimo alla mitologia del mondo reale. Va da sé che in un certo contesto storico e letterario sono nati elementi di un certo tipo. Non possiamo certo dire nulla a Howard perché a scritto le avventure di Conan come le ha scritte (ma aveva anche scritto Dark Agnes eh). Uomini muscolosi fortissimi, donzelle quasi sempre in pericolo... era la letteratura pulp dell'epoca. Oggi la cultura popolare è fatta anche di altre cose, e se D&D vuole restare rilevante deve appoggiarsi anche a queste cose. Perciò ben vengano "elfi e nani che si recano amabilmente alla capanna dell’halfling gender fluid per fare shopping", perché se ci sono è perché ad una fetta di giocatori piacciono e interessano. Un discorso totalmente diverso è l'eliminazione del conflitto. Distinguiamo tra correlazione e causalità, per piacere. Il fatto che molte avventure recenti siano brutte non dipende dalla "ideologia woke", ma da una cattiva scrittura. Come, ricordo, c'erano un bel po' di avventure bruttissime già all'epoca di AD&D. Scritte male, povere di inventiva, molte finite nel dimenticatoio per buoni motivi. Certi tentativi della Hasbro di sanificare D&D sono stati certamente patetici e frutto di una visione corporativa: abolire il termine "razza" è solo marketing e zero sostanza, non influenza minimamente il gioco. Idem l'abolizione della schiavitù dal mondo di gioco... sappiamo bene in fondo che è un titolo per un articolo online, non una cosa reale; tant'è che molte avventure 5e hanno schiavi, guerra, prigionieri, omicidi, violenza... e sono anche avventure recenti. La Wizard mica le ha editate o ritirate dal mercato. Ma è quello che fa adesso D&D, crea materiale nuovo che riflette i valori attuali. Va bene farlo solo come contrapposizione teorica al bannerino disclaimer sui vecchi manuali? Magno stupore dell'autore quando scopre che D&D non è un trattato di antropologia fantastica, ma un gioco di ruolo con un'ambientazione trompe l'oeil dipinta sopra. L'attenzione alle differenze culturali è sepre stata marginale in questo tipo di prodotti. Nei manuali 3.X sul Faerun le culture sono letteralmente condensate in cinque righe corte corte l'una. Perché non è la cosa che gli interessava scrivere davvero. Banalmente, riprendendo l'esempio dell'halfling genderfluid, se la cultura fosse importantissima a livello di GdR ci sarebbe sicuramente cura nel definire in che modo un halfling interpreta la cosa. Io mi diverto con queste cose e lo faccio, ma non è imprescindibile dal gioco in sé.
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Dungeons & Dragons anticipa nuove ambientazioni
Io ci ho giocato una breve avventura usando l'idea dei Planeswalker. Il DM ha poi gestito per parecchio tempo una open table con quel principio. Toccando sia ambientazioni uscite negli UA che altre rimaste solo nel gioco di carte. MTG ha comunque portato qualche razza nuova, l'incantesimo e i talenti più sgravi della 5.0 (Silvery Barbs!) dici niente XD
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Mike Mearls: "D&D non è più Cool"
Personalmente non ho molto interesse per i prodotti Hasbro, ma non per motivi particolari: non uso avventure prefatte, non uso ambientazioni prefatte, alla fine uso solo regolamenti e bestiari. Detto questo, credo che il futuro del cartaceo non sia in pericolo. Potrebbe sparire la localizzazione, non è affatto conveniente e ha creato tanti problemi che probabilmente sarà la prima spesa a saltare. Io preferisco leggere in lingua originale, ma anche così non fosse non intendo spendere di più per pagare una traduzione che abbassa il livello del materiale XD Per quanto riguarda l'andazzo di D&D in generale io, da fan sfegatato e tutt'altro che turista, non sono insoddisfatto. Nemmeno elettrizzato, eh. Diciamo che forse la Wizard/Hasbro potrebbe prendere appunti dalla Paizo (che fa un bordello di roba costosa e sbilanciata, ma almeno curata sotto ogni altro aspetto) o dalla Riot (che riesce a vendere un gioco del cacchio con un fandom orribile e ci produce sopra una roba come Arcane). Vediamo come si procede con "l'ideologia woke". Personalmente penso che tanto ciascuno al tavolo fa come vuole, e che il rispetto delle altre persone è un attimino più in alto, nella scala dei valori, delle proprie preferenze ad un gioco make-believe (che appunto non possono essere cambiate perché al nostro tavolo ci giochiamo noi, non la Hasbro).
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TdG - Larta 'h Vekkdin - III - Kel Kadhar
"Non una secessione, Andr, ma una giusta divisione del potere. Quando c'era una corona, il sovrano di Kel Boldar regnava su tutti i dwir. Ma ora nessuno siede sul trono e non vedo perché altre genti debbano governare su di noi decidendo ogni cosa. Pagheremo i tributi, rispetteremo le leggi, accoglieremo gli amici di Kel Boldar come fratelli e sorelle, siederemo ancora al consiglio dei trog. Ma saremo anche liberi di decidere cosa fare delle nostre vite" spiega Morla. Tocca poi il punto della campagna militare "Gli Adnur sono i più semplici da convincere. Vogliono venire qui, e c'è la faccenda del sangue Adnur versato qui, e il fatto che io sono della stessa schiatta. Ma senza una promessa di conquista potrebbero restare a Kel Boldar... specie se la Dimora sta per entrare in guerra. Però non sono una regina, né lo sarò mai. Procediamo per ordine: prima decidiamo chi siede nel consiglio, poi cerchiamo di capire cosa succede a Kel Boldar, e solo a quel punto decidiamo cosa fare. Vi sta bene?" Morla propone un consiglio di 4 posti, formato da: lei stessa, Lokan oppure Lakan, Andr, Snorri, un possibile seggio extra che serva sia a spareggiare i voti sia ad un eventuale inviato da Kel Boldar. Lakan rifiuta subito il seggio, vuole tornare a Kel Boldar e aiutare il trog a gestire le faccende laggiù, compreso il possibile trasferimento in toto qui. Per il resto è concorde. Lokan accetta questa idea.
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I Figli di Za'ia - TdG
Ow'be'go guarda male il suo compagno, ma non risponde direttamente a Ele'wa'tu'm. Il suo cipiglio si distende lentamente mentre Jo'no'ko prende la parola "I figli di Za'ia? Oh, questa si che è un'occasione ghiotta, compari. Pensavamo di aver trovato dei mercanti, e invece ci sono delle teste di valore. Ma non ho mai sentito di un figlio della regina che fosse mezzo bestia..." osserva Ra'i'vo e sogghigna. Fa per rispondere alla sfida, ma lo precede l'altro pirata, colpendo il terreno con la testa della mazza. Letteralmente una testa, visto che è fatta con un pezzo di una statua di origine ignota. "Si, vi facciamo a pezzi e portiamo le teste mozzate a farcele scambiare col ferro! Due a testa... mi sembra sensato. Due di voi contro di noi, e poi dopo gli altri due di voi di nuovo contro di noi. Mi va bene!" Jo'no'ko fa una smorfia e un passo indietro, istintivo. I suoni spettrali sembrano inquietare tanto lui quanto buona parte dei due equipaggi.