In realtà sono perfettamente d'accordo con te: le ambientazioni di Magic sono iper-power e stupide, esattamente come i fumetti di supereroi, e le storie dei personaggi e dei mondi di Magic sono raccapriccianti per quanto duro provano a essere fighe a tutti i costi: se chiedi a me, sembrano scritte da un sedicenne. 
	Tralasciando però le mega-creature e i planeswalker, i concetti dei mondi sono fighi e caratterizzati, molto più giocabili del classico minestrone che è l'ambientazione media di D&D (Forgotten Realms) e i personaggi sono comunque meno imbarazzanti di qualsiasi PG di DragonLance.
 
	Quindi non è che ci vada matto, ma non è nemmeno che i mondi di D&D siano chissà che capolavoro, almeno quelli più vendibili.
 
 
	Anche qua sono perfettamente d'accordo: Magic è probabilmente il primo pay-to-win, e proprio per questa ragione non mi sono mai approcciato seriamente al gioco competitivo. 
	A 15 anni prendevo le bustine per giocare con gli amici, a 20 ho giocato un po' stampando le carte in copisteria e adesso gioco su Arena, dove pagare in sostanza non serve a una mazza. 
	Trovo anche che l'ingerenza di Magic nei GdR ci abbia dato il D&D col design peggiore fino a oggi (3.x) e l'atteggiamento che da giocatore di Magic stereotipato (competitivo, paranoico e iper-tattico) è una delle cose che meno vorrei al tavolo.
 
	Questo però non c'entra nulla con le ambientazioni, che invece, in mezzo alle sbragonate da uccello piccolo, contengono tante buone idee.
 
 
	Crossover che molti fan, non solo di D&D ma anche di Magic, chiedono da anni: ricordo che ne parlavamo con i miei amici con cui ho iniziato a giocare a D&D, e con cui giocavo anche a Magic, qualcosa come 11 anni fa, e non credo fossimo i soli. 
	Poi capisco la seccatura di non vedere pubblicate le cose che si desiderano (a me sono sempre interessate nuove sottoclassi, ma Xanathar ci ha messo così tanto a uscire che nel frattempo avevo finito tre campagne e cambiato gioco) ma non mi sembra il caso di rodersi il fegato e farne una crociata personale: la WotC ha deciso, e secondo me lo ha fatto su buone basi.
 
	Non ci piace il risultato? Amen, ce la si mette in tasca e si continua a giocare come si vuole. 
	Oltretutto le ambientazioni sono una delle cose più semplici da adattare da manuali vecchi, e per la roba più essenziale e complessa (cioè i mostri) c'è Mordekainen, che di materiale per Spelljammer e Planescape non è certo avaro.