Tamamo
Descrizione
C'è un motivo per cui ho accettato a questa convocazione: ero davvero annoiata dalla monotonia del villaggio dove mi ero stanziata. E poi, cercavo risposte, no? Dove meglio trovarle, se non dritta a Candlekeep? continuo a ripetermi questa frase, ma la verità è che ultimamente non sono più salda e ferma nei miei ideali. Forse ho esagerato un pochetto, l'ultima volta che mi sono staccata la testa, a conferma che ciò che è reale, può essere solo un'illusione, però... sento che il conforto delle ombre, l'incertezza assoluta, piano piano non siano più le stesse. Guardo lontano, nel cielo, mentre mi godo per gli ultimi istanti la luna che rischiara leggermente il freddo mondo a cui appartengo. Chissà... il mondo visto dall'alto... chissà... Chiudo gli occhi, mentre comincio a intonare una piccola preghiera sottovoce, e immediatamente comincio a camminare, avvolta dal buio più profondo, attraverso il reame delle Ombre stesse. Dopo qualche ora, stanca, ritorno sul Piano Materiale, ed eccomi arrivata. Come al solito, sempre più distante dalla meta di quanto volessi, ma fa lo stesso.
Una volta raggiunto il cancello, mi presento e mostro la missiva, e mi fanno entrare subito, accomodandomi in questo salottino, insieme ad altra gente. Non mi pare di riconoscerli, ma l'uomo anziano, assolutamente si: mai visto prima, ma è lui, Demetrius Harr. Rimango silenziosa a lungo, mentre ci spiega la situazione e gli altri si presentano, dando la loro opinione in merito. Non sono d'accordo intervengo io, guardando da tutt'altra parte, mentre sulla mano protesa leggermente in avanti mi compare una bellissima pipa dal cannello parecchio allungato, fatto in legno di ebano. Faccio una bella tirata, sospirando tra me e me Non so quali siano i vostri percorsi, o meglio, so cosa dicono gli altri di voi, signor Ismaele. Ma è certo che non si parla di ciò che intendete voi. O almeno, è certo perché lo direbbero tutti, non io. Accavallo le gambe, distrattamente, e poso lo sguardo che in questo momento si riaccende, mentre sorrido divertita Comincio ad essere incuriosita da questa bibliotecaria: sicuramente è una mia grande ammiratrice, visto ciò di cui parla. O forse no, chi lo sa: c'è chi impazzisce, e chi invece confonde realtà e illusione guardo la pipa, e questa scompare, così come il mio sorriso Dannazione! Non di nuovo! sospiro, roteando gli occhi Non è il mio caso, visto che quella era un'illusione: ma, beh, ciò che è vero, è davvero sempre vero? Ciò che è falso, rimarrà sempre tale? Ho sentito storie di Paesi fondati su questa logica: la storia viene scritta dai vincitori, la conoscete? Quindi, non vedo motivo per cui non ci sia un fondo di verità in ciò che dice. Magari davvero sta arrivando qualcosa, o è già qui tra di noi, o forse è troppo tardi. Presente, passato e futuro si confondono sempre di più, realtà e finzione non sono più scindibili e noi non siamo i veri Etna, Ismaele, Elric e Tamamo. O forse si, chi lo sa?
Alla fine del mio lungo sproloquio, mi volto verso Demetrius Spero che abbia capito, ma la mia risposta è: non ne sono sicura. Avrei piacere di parlare con la ragazza, sempre che sia ancora una ragazza, visto il tempo passato. E la violenza non è una risposta, Etna cara: bisogna sempre capire il potere dietro all'ignoto, o ne cadrai vittima anche tu. Sempre che non sia già successo, d'altronde non si sentiva più parlare di qualcuno da molto tempo, vero? Vero Elric? Chissà che è successo. Chissà. sorridendo, per un attimo si vede un sordido e sogghignante ghigno, che scompare dietro al mio viso celestiale e innocente. Sicura che qui finisce male, ma se lo dovevano aspettare: sono comunque la regina delle incongruenze e delle illusioni
Incantesimi usati