CAPITOLO I
LA LOCANDA DEL DIAVOLO VERDE
@Minsc @aykman @Dmitrij @Voignar @MattoMatteo
Locanda del Diavolo Verde, Villaggio situato sui monti, Sera, Terre del Nord, Inverno inoltrato.
Chi in cerca di ricchezze, chi di saperi e chi dei piaceri che l'avventura riserva, vi siete ritrovati tutti assieme ad un tranquillo e misterioso villaggio nel mezzo delle pinete del Nord. Partiti ognuno dalla vostra terra in autunno, siete giunti qui in inverno, dopo un lungo e stremante cammino. Da semplici avventurieri quali eravate, oramai siete noti per la vostra fame di avventura e mistero, e non potevate ignorare l'aura di mistero che circonda l'antica Tomba.
Ma per voi, fino ad ora, è stata solo una leggenda, utilizzata per spaventare i cercatori di tesori incauti e per far sì che i bambini non si allontanassero troppo dal villaggio. Niente vi ha fermato fino ad ora, non la neve, non la pioggia, non la mancanza di cibo o di acqua, non la solitudine delle Terre Selvagge, non il timore di fare ogni singolo passo, non le belve e le fiere che avete affrontato. Nulla. E ora siete qui, desiderosi di scoprire se l'attesa, la pazienza e il pericolo siano davvero stati un costo equo.
Ognuno di voi sa che nella Tomba potrebbe trovare solo due cose: ciò che cerca da quando è venuto al mondo, che esso sia oro, gioielli, esplorazione, avventura, oppure morte.
Sperando che troviate ciò che stavate cercando, siete finalmente arrivati, e, davanti ad un boccale di birra, accanto al camino della locanda, pronti ad azzannare una meritata bistecca di cervo, state raccogliendo informazioni riguardanti la vostra meta.
La leggenda della Tomba è una vecchia storia composta da varie parti, alcune delle quali potrebbero essere andate perdute, nascoste, o modificate nel tempo.
Nel mezzo di una remota foresta del Nord sotto un solitario e spettrale tumulo, circondato da rovi e da piante velenose, presidiato da bestie selvagge e mostruose fiere alate, sorge l'inquietante Tomba degli Orrori. Questo intrico di strade, cunicoli, scorciatoie, trappole mortali, creature assetate di morte e sangue protegge un unico, spettrale, posto. La Cripta del potente Acererak, un antico mago che, assetato di conoscenza, ha vagato in lungo e in largo nei mondi, e ha trovato, o almeno così si dice, la strada per l'immortalità e la saggezza.
Siete tutti seduti attorno ad un tavolo, in una taverna gremita da viaggiatori e figure curiose. Avete scelto il tavolo più ambito in questa stagione. Quello accanto al camino. Avete scongelato le mani, scaldato i piedi, e asciugato stivali e vestiti che, per la copiosa neve che calava dal cielo, erano divenuti più bagnati di un Quo-Toa dopo un rito di Purificazione, e più freddi della tana di uno Yeti...
Il cameriere, un giovane Gnomo avviluppato in vari strati di mantelline, vi ha servito un boccale di birra per ciascuno e cinque bistecche di cervo e cinghiale.
Davanti a voi siede un misterioso figuro. E' uno Gnomo, a quanto sembra, o un Nano particolarmente basso. Indossa diverse pellicce, uno sciarpone che assomiglia molto alla coda di una volpe, e un berretto rosso foderato di pelo.
Una folta e aggrovigliata barba bianca gli circonda il volto, e le cespugliose sopracciglia gli oscurano gli occhi. Ha il volto scavato dalle rughe, accentuate dal freddo. Sulla sua spalla è appollaiato un fastidioso corvo, che gracchia divertito ogni qual volta che un cameriere inciampa, o che a qualcuno cade il borsello.
In bocca tiene una pipa, spenta, il cui bocchino è rosicchiato fino al midollo.
A quanto avete sentito è un'eremita, che vive in una capanna sui picchi, poco distanti. Da lì ha una perfetta visuale del tumulo sotto cui sorge la Tomba di Acererak, e sembra saperne qualcosa.