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La piramide di Kapustin Yar


Le Fantome

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Non è chiaro quale delle 3 grandi nazioni della Terra fu l'artefice di Lucifero (Il Sole Bianco); ma dopo che il super-ordigno al neutrone smise di splendere, quasi ogni luogo della Terra era una distesa di morte e gelo, il riflesso spettrale di Marte.

L'Oblast' di Astrachan', uno dei tanti luoghi annichilito da Lucifero, divenne "la Colchide" nei secoli a venire. Sono 800 anni che alcune tribù vagano nomadi per le spettrali lande di un territorio desolato e ricoperto di neve e ghiaccio. Seguono le antiche strade, che costeggiano le numerose montagne della zona. Non hanno paura ad avventurarsi nelle città, dedali silenziosi pieni di preziose risorse. Ma c'è un luogo che tutti questi uomini del futuro evitano accuratamente: il cosmodromo di Kapustin Yar, la piramide. 

Colchide.thumb.jpg.e801110708aa815d6f4de2b98fee0078.jpg

(Mappa della regione. Kapustin Yar è l'icona con la "falce e il martello" vicino alla lettera "a" e al numero "1".)

Malgrado i secoli, Kapustin Yar ha resistito: ciò che risiede al suo interno ha lavorato alacremente affinché il cosmodromo (o quantomeno, il suo centro nevralgico) non decadesse come tutto il resto. I nomadi non hanno un nome preciso per la "cosa", ma ne hanno paura. Hanno imparato, a loro spese, che tutto ciò che viene dal passato è pericoloso e va accuratamente evitato.

Ma la "cosa" non è un'entità malevola, né benevola; non ha morale, ma ha da 800 anni una missione: preservare l'incolumità degli operatori all'interno della piramide. Sono probabilmente gli uomini più antichi del mondo. Hanno più di 800 anni, ma in realtà biologicamente sono abbastanza giovani. Pare siano in un sonno simile alla morte, confinati in alcune capsule che hanno sospeso la loro attività biologica tramite alcune tecniche sperimentali a temperature estremamente basse.

Nessuno, all'infuori di Kapustin Yar, sa della loro esistenza. Forse un giorno si sveglieranno, e impazziranno alla visione di ciò che è diventato il mondo.

Kapustin Yar, ogni pochi anni, riceve la visita di una misteriosa entità: il suo arrivo non è mai inaspettato, e viene preceduta da un vento gelido che spegne ogni fuoco, facendo sprofondare tutto nel raggio di chilometri in un buio profondo e innaturale. 

Una luce rosso cremisi fende l'aria, proveniente da un ciclopico occhio meccanico privo di iride: si tratta di una colossale macchina alta più di venti metri, un super-computer che si muove per gli spettrali relitti dei palazzi con l'ausilio di alcune protuberanze meccaniche simili a tentacoli e che, all'occorrenza, è anche capace di librarsi in volo.

10 Simon Stålenhag ideas | sci fi art, concept art, sci fi concept art

(Illustrazione straordinariamente evocativa di Simon Stålenhag di quello che, più o meno, avevo in mente)

Nessuno sa dove provenga, anche se il luogo dove è stato avvistato più frequentemente sono i resti della città di Volgograd e, ovviamente, lo stesso Kapustin Yar. Quando arriva anche le luci della piramide si spengono: il cosmodromo piomba nel buio e nell'immobilismo mentre il ciclopico meccanismo avvinghia le sue protuberanze meccaniche attorno alla base. Sembra voglia provare a entrare, che voglia scoprire i segreti ancestrali di quel luogo. Ma ogni volta, puntualmente, la "cosa" all'interno della piramide sigilla ogni ingresso, ogni condotto dell'aria, ogni via papabile per i sinuosi arti del super-computer all'esterno del cosmodromo.

E così com'era arrivato, il super-computer desiste, tornando a vagare nella Colchide verso (forse) il suo luogo di provenienza.

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Nella prossima parte forse parleremo più approfonditamente della "cosa" che risiede a Kapustin Yar.

Grazie per la lettura!

Modificato da Le Fantome

5 Commenti


Commento consigliato

19 minuti fa, SamPey ha scritto:

Trovo il tuo modo di narrare la tua ambientazione una goduria da leggere. Tutti ottimi post molto interessanti!

Ti ringrazio, mi ha dato soddisfazione leggere il tuo commento! 😄

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Se posso permettermi, ti consiglio di leggere "Il labirinto", il 2° libro della trilogia "Il viaggio della Jerle Shannara" di Terry Brooks; la tua descrizione me l'ha ricordato parecchio.
La trama, a grandi linee, è questa: in un mondo post-apocalittico, in cui la magia è tornata (secoli dopo l'apocalisse, quindi quasi nessuno ricorda più "il vecchio mondo"; sembra un fantasy), una nave volante arriva in un luogo in cui si trova l'unico computer ancora attivo; tale computer, nasconto in un complesso sotterraneo, controlla il clima in una vasta area, e talvolta cattura un nativo per traformarlo in un "Wronk" (una specie di zombi bio-meccanico).

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3 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

Se posso permettermi, ti consiglio di leggere "Il labirinto", il 2° libro della trilogia "Il viaggio della Jerle Shannara" di Terry Brooks; la tua descrizione me l'ha ricordato parecchio.
La trama, a grandi linee, è questa: in un mondo post-apocalittico, in cui la magia è tornata (secoli dopo l'apocalisse, quindi quasi nessuno ricorda più "il vecchio mondo"; sembra un fantasy), una nave volante arriva in un luogo in cui si trova l'unico computer ancora attivo; tale computer, nasconto in un complesso sotterraneo, controlla il clima in una vasta area, e talvolta cattura un nativo per traformarlo in un "Wronk" (una specie di zombi bio-meccanico).

Ti ringrazio, ho approfondito la cosa tramite una veloce ricerca e ho visto che si tratta di un ciclo di storie enorme, di cui la trilogia de "Il viaggio della Jerle Shannara" è solo una piccola parte. Comunque mi interessano molto questo tipo di racconti che amalgamano fantasy e fantascienza!

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Shannara è un capolavoro di "Techno Magia Vanciana"; già il primo libro, che avevo letto quasi 30÷35 anni fà (in contemporanea col "Signore Degli Anelli") dicevo tra me che era un bellissimo Fantasy "Classico". . .

Poi arriva un punto in cui la "Compagnia Eroica Del Druido Allanon" arriva in una "Città Morta Di Pietra Bianca" ed affrontano "Rastrello Il Serpide, Mostro Di Carne E Metallo". . .

Rileggo due o tre volte la descrizione e Mi dico. . .

"Un momento, questà è una Metropoli del 21° Secolo In Rovina, ed il mostro è un Orrore Biomeccanico Clonato e Cyber-Potenziato. . . . .!!!"

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