Round 6: Bernard
Accadono diverse cose in contemporanea. Nel cuore della cripta, il sacerdote rosso afferra la sua lama e ferisce un cultista accanto a lui, continua a ridere, forse l'ha fatto perché voleva continuare a vedere altro sangue nella sua follia indotta magicamente. Lo Yuan-ti Abominio fa un cenno al Malison, che si muove verso le scale ed attacca prima la copia di Rael, facendola svanire, poi prova a mordere Bernard, mancandolo. Quindi, si sente lo Yuan-ti Abominio sibilare forte: "Togliti dai piedi!" e subito il Malison si ritira. Il giovane Warlock prova a sfruttare quell'opportunità per colpirlo, ma il suo colpo va a vuoto.
Lo Yuan-ti Abominio, completamente noncurante del pericolo, prova a scavalcare lo sbarramento di lance, anche a costo di infliggersi ferite... e, con sua somma sorpresa, quando prova a mettervi la mano sopra, scopre che è illusorio. Irato per esser stato ingannato da una così semplice illusione, serpeggia rapidamente verso il primo bersaglio che ha a tiro: Bernard. Quest'ultimo schiva la scimitarra, ma non è abituato a combattere una creatura del genere e viene quindi sorpreso dal colpo di coda, che lo afferra, stringendolo forte. Subito dopo, il serpente ne approfitta per morderlo alla spalla. Il veleno del serpente scorre nelle vene di Bernard, facendolo svenire.
Accade, però, una cosa strana: lo Yuan-ti Abominio, come realizzando di aver avuto un impulso troppo aggressivo, dice: "No! Non vo-... dovete curarlo! SSSubito!" sibilando. Prima che Bernard possa svenire, però, il coperchio del sarcofago si apre.
The True Guardian
Una figura umanoide, dal volto pallido, si sporge da sopra il sarcofago. Veste con una pelliccia bianca, un cappello a tesa larga, ha in mano una lanterna di Vera Luce, ma strana e diversa dal solito, nell'altra impugna un bastone, al collo ha appeso uno strano ciondolo, come a forma dell'apertura di una tromba. Indossa dei guanti e pesanti stivali invernali. Al contrario di tutti gli altri, questa creatura non ha la tunica bianca né il capirote, il lungo copricapo di quella setta. Non è assolutamente la stessa persona che c'era all'ingresso, quando siete entrati. "Chi ha chiesto il mio aiuto?" dice con voce lenta e controllata.
Subito dopo, batte per terra con il suo bastone, che emana un suono distintivo. Lo Yuan-ti Abominio sibila lievemente, come fremendo, mentre Bernard emette un piccolo gemito di dolore. "Sshuikos?" pronuncia il nome dello Yuan-ti, che subito viene percorso da un brivido. Un nuovo colpo di bastone per terra: sentite come il suono pervadervi fino a dentro di voi, per poi riecheggiare. La strana lanterna di Vera Luce sembra come ricalcare l'onda sonora: la luce verde ondeggia al passare del suono. "Cosa stai facendo a quell'umano, esattamente?" asserisce il guardiano, con tono lievemente minaccioso. Lo Yuan-ti rabbrividisce. "No, maessstro! È un equivoco!" "Silenzio" lo zittisce subito, battendo con forza il bastone per terra.
La situazione è quindi questa: Bernard è svenuto, Dorian (l'unico con ancora il volto coperto) è ferito, poco dopo vi è lo Yuan-ti Abominio, con la coda ferita, ed infine Rael, le vesti squarciate, con la mezz'elfa in spalla. "Lascia l'umano, Sshuikos. Adesso" ed immediatamente lo Yuan-ti obbedisce, posandolo delicatamente per terra. Il guardiano batte nuovamente il bastone per terra. "Voi siete i tre nuovi, vero?" ma non attende risposta.
La Folle Risata del Rosso Sacerdote
Ora che il sarcofago è aperto, in sottofondo, si sente, anche se ovattata, la folle risata del sacerdote rosso. Ma il guardiano sembra avere orecchio fine. "Sembra che la situazione sia grave. Percepisco una magia in grado di influenzare la mente, di alto livello. Lasciatemi passare" e ripone la lanterna accanto al sarcofago. Si avvicina a Dorian, battendo il bastone su ogni scalino ed agitandolo a destra e a sinistra. Solo ora che è così vicino Dorian e Rael notano che il guardiano... è cieco. Quando vi passa accanto, sentite come un vento gelido attraversarvi le ossa.
Quando arriva all'altezza dello Yuan-ti, il grande serpente dice: "No! Loro sss...!" ma, con uno scatto fulmineo, il guardiano lo afferra alla gola, strozzandolo, e, con forza disumana, lo trascina di peso con sé, come un cacciatore che tiene in mano un serpente. "Ho detto... silenzio. Sei forse sordo?" il tono di voce è quello di un ordine, disobbedendo al quale l'unica conseguenza è la morte.
La gelida brezza di morte vi oltrepassa lentamente, la sentite su ogni singolo vostro osso e muscolo, perfino respirare o fare il minimo rumore vi risulta difficile. Infine, quando il guardiano arriva all'ultimo scalino, si volta lievemente nella vostra direzione. "Chiudete il sarcofago. Potete andare: al resto, ci penso io" e sparisce dalla vostra visuale, svoltando l'angolo.