Mentre il clan comincia a mettere sottosopra il campo umano, alcune vedette tengono d'occhio gli umani. Questi restano immobili là dove si trovano, osservandovi dalla distanza senza avvicinarsi.
Arkail e Scania
Wurrzag
Dopo qualche tempo il Capoclan da l'ordine di evacuare la struttura umana e ritirarsi dal portone occidentale, quello ancora intero. I prigionieri umani vengono quindi messi in posizione, assieme a del legno bene asciutto. Una volta che tutto quello che siete riusciti ad arraffare è stato caricato su carri, orchi e bestie da soma viene dato il segnale. Il clan comincia ad uscire da ovest, lungo la strada; nel frattempo pochissimi guerrieri restano sulle mura a fare da esca per ingannare gli umani, e il fuoco viene appiccato.
Non appena vedono il fumo e sentono le urla, i soldati si agitano e dopo qualche istante il comandante ordina loro qualcosa: i vostri nemici si rimettono in formazione compatta e avanzano cupamente in vostra direzione. Ma quando giungono al campo di lavoro, non un solo orco è rimasto ad accoglierli.
Probabilmente senza lo stratagemma dei prigionieri umani sareste stati inseguiti, ma sembra che ai vostri nemici importi parecchio di salvare i propri fratelli e le proprie sorelle, e nessuno si muove per darvi la caccia. A passo spedito continuate a ovest per diverse ore, sfruttando la strada umana per procedere più rapidamente con i carri carichi di roba mentre alcuni esploratori cancellano come possono le vostre tracce. A metà giornata deviate nella foresta, dove sarà più difficile muoversi rapidamente ma anche dove è molto più arduo inseguirvi per gli umani con le armature più pesanti, le lance e gli scudi. Non vi fermate, però, ed è verso sera che finalmente decidete di fare il campo: una zona abbastanza profonda del bosco, a diverse ore dalla strada umana. Probabilmente qui siete più al sicuro che nel piccolo fortino che avete conquistato.
La sosta vi permetterà di rendere onore ai morti, festeggiare la vittoria, conoscere meglio i vostri nuovi fratelli e sorelle e anche esaminare il bottino...per non parlare delle prossime mosse che dovrete compiere.
Per prima cosa i carri vengono scaricati da tutto quello che avete saccheggiato.
Bottino
E poi cominciate a fare la conoscenza dei prigionieri che avete liberato. Sebbene siano ancora tutti un po' intontiti e silenziosi, hanno dimostrato di essere tutti in ottima forma fisica tenendo il passo durante la marcia senza stancarsi. Quanto meno non si sono rammolliti.
Tra i vari orchi spiccano un individuo piuttosto anziano, con la schiena segnata da molte cicatrici: è l'individuo che Scania e Garol hanno visto venir frustato nei campi. Ha un fisico ancora prestante, ma deve avere parecchie primavere sulle spalle perché i capelli e la lunga barba sono bianchi come la neve e gli occhi sembrano far fatica a mettervi a fuoco. Tra tutti è l'unico ad aver incespicato qualche volta durante la lunga marcia, ed è stato più volte sostenuto dall'unica mezzo sangue femmina del gruppo.
Orco Anziano e Mezzosangue
In realtà i mezzosangue sono davvero numerosi, tra i prigionieri liberati. Tre sono sulle 14-17 primavere, gli altri sono tutti cuccioli abbastanza giovani; e tutti hanno chiari tratti umani che li fanno spiccare molto rispetto a voi orchi purosangue. La femmina che accompagna il vecchio, come se fosse sua figlia o nipote, è per esempio molto esile per un orco e ha stranissimi occhi azzurri. Un paio dei cuccioli più piccoli hanno addirittura la pelle quasi bianca e i capelli biondi.
Il vecchio invece è un orco fatto e finito, che ricorda molto bene le antiche usanze e quando vi fermate lo dimostra avvicinandosi a Wurrzag e parlando a voce forte, in modo che tutti possiate sentirlo "Grande Capoclan, tu e il tuo sangue avete reso un grande servizio alla mia gente. Eravamo persi nel buio, storditi dalle stregonerie umane e deboli come dei cuccioli. Ma grazie a Zampa di Sangue ora ci vediamo di nuovo. Saremo con voi, se lo vorrete. Ma come sempre, sotto il cielo niente è facile o diritto e la via è sempre piena di ostacoli. Alcuni di noi ricordano le vecchie cose, la guerra e l'onore degli orchi. Altri sono nati tra umani, come la figlia del mio spirito* e tutti i suoi fratelli...ma anche se su di loro c'è l'ombra degli umani, non dovete credere che siano meno orchi di me o di voi. Vi chiedo di dare una possibilità a tutti di dimostrare il proprio valore. Aruuk ha parlato"
*Nota: il termine usato da Aruuk implica che la mezz'orca non sia sangue del suo sangue, ma che nonostante ciò egli si reputi suo padre. In pratica, l'ha adottata. Non è raro che un vecchio orco, come uno sciamano o un artigiano o un ex-guerriero, adotti i figli di chi è morto in battaglia o comunque prematuramente.