Ciao kenfalco! Allora, il sito migliore dove confrontarti con il design di boardgame in italia è http://www.inventoridigiochi.it/ In particolare boardgame. Purtroppo non mi è possibile trovare su twich il video della live del mio amico Paolo Cecchetto, game designer con all'attivo 2 boardgame (uno è dungeon bazar) e attivo in tantissime altre cose. Come si fa ad essere pubblicati? Ci sono due vie principalmente, la prima sono gli editori, la seconda è l'autoproduzione via kickstarter. Anzitutto due cose, queste due cose vanno di pari passo, la prima è playtest, la seconda è il fandom , l'uno lo fai con l'altro. Cosa devi fare quindi? A Roma c'è attiva l'associazione tana dei goblin (puoi trovare anche il sito con il forum), sono una delle associazioni più grande d'Italia e ha varie sedi. Proponi qualche serata e ti prepari dei moduli con delle domande precise per identificare cosa è piaciuto di più o di meno del tuo gioco. Io, fossi in te, mi concentrerei su richieste relative a durata, downtime e tematica Più sarai in grado di coinvolgere persone interessate e raccogliere commenti utili (non tutte le critiche sono utili, quindi focalizza bene le domande), più la fase di scelta della direzione della metodologia di pubblicazione sarà facile. Questo non è un lavoro di settimane, ma di mesi. Ti copiano le meccaniche? Sicuro che non le abbia copiate tu? Mi spiego meglio, il mercato dei boardgame è talmente grande e vengono pubblicati talmente tanti giochi ogni anno, che è possibilissimo che, alcune delle meccaniche che vuoi inserire, siano già state usate. Inoltre ci sono giochi di successo come, cards against humanity che sono sotto CC, questo non ha intaccato le entrate. Vuoi proprio essre sicuro che nessuno possa rubarti l'idea? Bene fai le fotopie del gioco, vai in posta e le invii a te stesso con raccomandata RR. Così hai data certa. Autopubblicazione. Un esempio: https://www.kickstarter.com/projects/1921968316/brewin-usa/description Il gioco è arrivato finalista al Tabletop Deathmatch e qui: https://www.youtube.com/watch?v=EvEjtG6f8lw puoi vedere come il gioco è stato presentato e confrontarlo con il gioco finito da kickstarter. L'auto produzione da un controllo al 100% del prodotto, ma:
devi avere abbastanza massa critica, devi girare per fiere, devi farti conoscere;
devi essere abbastanza credibile da farti finanziare e sopratutto valutare esattamente di cosa hai bisogno, devi fare bene i conti, ma proprio bene, devi pagare tutti, devi calcolare i costi di spedizione anche al di fuori dell'Italia, devi sopratutto valutare attentamente tempo e voglia, perché stai chiedendo soldi per il tuo progetto, se non lo porti a termine ti chiameranno ladro e a ragione;
devi proporre un prodotto finito, anche sotto l'aspetto grafico, se ti aspetti di fare una campagna kickstarter e presentare un prototipo fatto con word e con immagini fatte da amici/e che hanno fatto l'artistico: toglitelo dalla testa;
L'editore, ha due vantaggi, il primo è un professionista, ti sa dire cosa va e cosa non va (non è che questo ti farà saltare la prima fase), il secondo è che è un professionista e seguirà lui tutta la parte di produzione del prodotto, però: lui avrà il controllo sua tua opera, il che significa che se tu hai fatto un gioco tematizzato sui pirati e lui lo vuole fare sulle scimmie che tirano le banane, mettendoci soldi, tempo e investendo è lui che decide. Ti può fare la cortesia di chiederti, ma, di fatto, firmato il contratto perdi il controllo sull'opera. Come funziona? Prepari un prototipo funzionante, magari con già la grafica, spieghi come funziona e prepari materiale per uno o due turni di gioco per far vedere come gira il gioco, non è necessario presentare un prototipo finito, perché, come detto prima, sarà l'editore a valutare tematiche e modifiche. Sembra uno svantaggio? In parte lo è, ma parliamoci chiaramente, l'autoproduzione non è affatto una passeggiata, ma proprio per niente. In tutto questo: preparati a sentirti dire che il tuo gioco è una merda. So è che rude, ma può darsi che lo sia e tu, se vuoi andare avanti, devi metterti in testa che c'è la possibilità che il gioco faccia davvero schifo e forse dovrai lasciare l'idea, 2 Cose importanti: una per il gioco, una per me. Meno testo c'è nelle carte meglio è, i nostri editori stanno andando bene anche all'estero perché riescono ad esportare e produrre giochi dove la dipendenza del testo è zero o quasi. Pensa alla doppia codifica dei colori/simboli per distinguere la tipologia delle carte, pensa anche a noi daltonici (non fare come BAUZA!!!!!!!!!!!!!!!!!!) Spero di esserti stato utile. ByBy