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[Eberron] Percezione comune della Magia


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La magia è sicuramente una delle costanti di Eberron.

Vorrei chiedere però ai chi si sta cimentando con questa nuova e bellissima ambientazione come si sta rapportando (in qualità di master o giocatore) con la magia di livello medio e alto.

Mi spiego. Eberron è un mondo pervaso di magia, ma "magia applicata". Per come la vedo io, ma sono abbastanza certo, questa magia non è vista come magia in sè, ma come un dato di fatto. Il Treno Folgore si muove, le lanterne non si spengono: un po' come noi usiamo il telefono cellulare o la macchina senza conoscere i principi delle onde elettromagnetiche o del motore a scoppio.

Ne consegue che la percezione della magia in senso classico (invocazioni per esempio) dovrebbe essere diversa rispetto ad altre ambientazioni. Questo anche in conseguenza al fatto che su Eberron ci sono pochissimi personaggi di alto livello e i png utilizzano di norma le classi di png (adepti, esperti...).

La domanda dunque é: come fate reagire la gente davanti all'utilizzo di magie classiche? La gente come vede un mago di livello anche medio che lancia una trama o un dardo incantato?

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Principali partecipanti

Domanda molto interessante.

Io sono per il low magic, di solito. Secondo me un popolano dovrebbe essere terrorizzato da una palla di fuoco o da un dardo incantato. D'altronde già mostrare un arma (e la palla di fuoco o il dardo incantato lo sono, fanno male!) in un paese civilizzato di solito non mette a proprio agio la gente. In pi?, i popolani non hanno modi di difendersi nè di capire a fondo questi tipi di magie e quindi dovrebbero a maggior ragione temerle.

Sono un po' esagerata?

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Secondo me dipende molto dal popolano. In alcuni posti, tipo nel Breland (e in particolare a Sharn) e ad Anudair, dove praticamente tutti se ne intendono un po' di magia, anche il classico contadino dovrebbe essere consapevole del fatto che questo tipo di magia esiste, rispetto al classico popolano ignorante di Dnd generale. Quindi sarà terrorizzato comunque, ma non dall'ignoto, bensì dal fatto che saprà o sospetterà che un mago di tale potere possa potenzialmente carbonizzarlo, friggerlo, trasformarlo in rospo o quant'altro, anche se non saprà nulla di preciso.

Contate anche che nell'ultima parte dell'Ultima Guerra si è usata pesantemente la magia nei campi di battaglia, e anche dei popolani potrebbero avere sentito parlare di Palla di Fuoco e Dardo Incantato da veterani di guerra.

Diverso è il discorso in nazioni pi? "selvagge" o supersitiziose come, per dire, Droaam, Talenta, in parte Lhazaar, forse persino certi luoghi di Thrane. Qui la gene potrebbe in effetti non capirci molto ed essere spaventata da manifestazioni di magia pi? "vistose".

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Contate anche che nell'ultima parte dell'Ultima Guerra si è usata pesantemente la magia nei campi di battaglia, e anche dei popolani potrebbero avere sentito parlare di Palla di Fuoco e Dardo Incantato da veterani di guerra.

Diverso è il discorso in nazioni pi? "selvagge" o supersitiziose come, per dire, Droaam, Talenta, in parte Lhazaar, forse persino certi luoghi di Thrane. Qui la gene potrebbe in effetti non capirci molto ed essere spaventata da manifestazioni di magia pi? "vistose".

Quoto DF, ponendo l'accento sulla guerra: nazioni come Cyre, a quanto risulta da "Five Nations" hanno fatto un uso massiccio della magia durante i combattimenti, prevalendo (inizialmente) anche su eserciti militarmente pi? validi, come quello di Karrnath (poi praticamente "forzato" a ricorrere alla Necromanzia per incrementare le sue armate e non perdere la guerra).

Se non ricordo male, da qualche parte faceva addirittura l'esempio di qualche Magewright (classe da png) che, alla fine della guerra, si è portato a casa la bacchetta di Dardi Incantati che gli era stata data in dotazione (trattasi di una bacchetta che lancia Dardi Incantati 3v/gg, ma senza cariche).

IMHO, nelle nazioni pi? "civilizzate", magie arcane d'attacco dei primi livelli (direi al MASSIMO fino al 3?, ma pi? probabilmente di primo o secondo) sono abbastanza note. Un qualsiasi Artefice, in fondo, anche al 4? livello può creare una pergamena di Palla di Fuoco a costi relativamente contenuti, e può darsi che sui campi di battaglia queste venissero usate alla stregua di "mine anti-uomo" e simili...

Scendendo a livelli pi? bassi - e facendo un po' di metagaming - anche magie di livello zero come "Acid splash" e simili (che fanno 1d3 danni) potrebbero fare il loro effetto contro truppe composte da popolani di 1? livello arruolati con la coscrizione obbligatoria (che han 4 punti vita).

[OT]

Già la guerra di per sé è una cosa orrenda, ma immaginate cosa potrebbe essere una battaglia con uso di magia: esplosioni che giungono da chissà dove, fulmini che spazzano il campo di battaglia, morti che si rialzano e continuano a combattere...*brr*...Be', non centra niente, però non ho potuto non pensarci.

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  • 2 settimane dopo...

Giustissima l'osservazione della guerra. Tuttavia permane il mio dubbio legato alla percezione della magia che c'è su Eberron. Solk fa l'esempio della bacchetta delle Palle di Fuoco. Per come la vedo io un popolano di Eberron associa l'effetto pi? alla bacchetta che al artimago (^_*).

Chiaramente è giusto fare distinzioni fra Breland e Aundair e Principati di Lhaazar e Drooam. Ma forse l'idea di mago in senso veramente D&desco fra il popolino si può trovare solamente nell'Aundair...

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Secondo me dipende molto dal popolano. In alcuni posti, tipo nel Breland (e in particolare a Sharn) e ad Anudair, dove praticamente tutti se ne intendono un po' di magia, anche il classico contadino dovrebbe essere consapevole del fatto che questo tipo di magia esiste, rispetto al classico popolano ignorante di Dnd generale. Quindi sarà terrorizzato comunque, ma non dall'ignoto, bensì dal fatto che saprà o sospetterà che un mago di tale potere possa potenzialmente carbonizzarlo, friggerlo, trasformarlo in rospo o quant'altro, anche se non saprà nulla di preciso.

io quoto DF anche su questo.

chi ha a che fare spesso con la magia applicata non sarà tanto spaventato dalla sorpresa della magia in se, quanto dai suoi effetti dato che la magia è solitamente applicata con altri scopi.

ovviamente chi vive in terre sperdute e che non ha nemmeno a che fare con magia applicata rimarrà spaventato sia per la novità che per gli effetti.

mi sono spiegato???.... :(

bye bye..... :D

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chi ha a che fare spesso con la magia applicata non sarà tanto spaventato dalla sorpresa della magia in se, quanto dai suoi effetti dato che la magia è solitamente applicata con altri scopi.

E aggiungo: e dal fatto che a riprodurre quegli effetti non sia un oggetto ma una persona. Per Eberron si fa spesso il paragone con la tecnologia odierna, per cui un popolano di Eberron percepisce la magia come noi percepiamo la tecnologia: la usiamo ma in pochi conoscono i principi scientifici che la regolano. Quindi non mi stupisco se vedo uno per strada che telefona con un cellulare. Ma se telefona usando come cellulare la propria mano o chiamo la Neuro o mi metto a correre ^_^

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Secondo me un popolano di Eberron reagirebbe ad una palla di fuoco come uno di noi reagirebbe allo scoppio di una granata...

Saprebbe che tali magie possono esistere, per i molti motivi esposti da altri in post precedenti, così come saprebbe che esistono oggetti capaci di contenerle (l'equivalente dei nostri lanciagranate e lanciamissili), sebbene non siano in grado di capire come funzionano o come si costruiscono (chi di noi saprebbe far funzionare un lanciamissili da spalla senza averne mai visto uno?)...

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[OT]

Già la guerra di per sé è una cosa orrenda, ma immaginate cosa potrebbe essere una battaglia con uso di magia: esplosioni che giungono da chissà dove, fulmini che spazzano il campo di battaglia, morti che si rialzano e continuano a combattere...*brr*...Be', non centra niente, però non ho potuto non pensarci.

Riporto questo pezzo che secondo me sull'argomento non è poi tanto OT.

La guerra odierna non è mica tanto diversa da quello che c'è scritto qui sopra. I morti che io sappia non si alzano ancora ma quanto a esplosioni che arrivano da chissà dove (sottosuolo compreso), guerrieri che combattono al buio completo, velocissimi strumenti di morte grandi come un pugno che ti seguono se scappi o che ti raggiungono oltre spesse mura o effluvi invisibili che uccidono solo per il fatto che sono nell'aria o nell'acqua, raggi composti da energia pura rossa bianca o invisibile... insomma non è che sia tanto meno orrendo già oggi :(

Dico questo perchè secondo me sarebbe interessante distinguere tra due fattori, nell'analisi della reazione della gente comune agli strumenti non comuni.

Un conto è la reazione allarmata per un qualcosa che si comporta in maniera inconcepibile, un altro è la paura che incute un qualsiasi strumento di morte.

Penso che il primo fattore sia maggiore tanto è maggiore l'ignoranza sul fenomeno mentre il secondo, paradossalmente, potrebbe seguire la legge inversa.

Ho trovato interessante confrontare l'ipotetica reazione degli osservatori di fronte a "un uomo si accende una sigaretta con un accendino e poi estrae un coltello di 5 cm" in questi due luoghi contemporanei:

1) città come può essere torino, ufficio postale -> indifferenza, panico

2) trib? guerriera africana, centro del villaggio -> panico, indifferenza

Mannaggia ai punti di vista ;)

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[...]

un popolano di Eberron reagirebbe ad una palla di fuoco come uno di noi reagirebbe allo scoppio di una granata

[...]

Il significato di questo esempio esprime al meglio la reazione del popolano eberroniano di fronte alla magia eclatante. Non c'è altro da aggiungere su questo aspetto, secondo me.

Un fatto che però non mi ha mai convinto di Eberron (è l'unico vero e proprio difetto che vi ho trovato, personalmente) è il fatto che la magia-tecnologia c'è, ma solo su certi aspetti. Possibile che la gente faccia i lavori manuali nello stesso modo in cui li farebbe senza l'esistenza della magia? Perchè non ci sono trattori, fonderie, falegnamerie... azionati dall'arcano, mentre esistono automi, treni e ascensori magici?

Tra la percezione della magia, credo che un popolano si aspetti anche che essa possa essere maneggiata per ridurre le sue fatiche.

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Perchè non ci sono trattori, fonderie, falegnamerie... azionati dall'arcano, mentre esistono automi, treni e ascensori magici?

Be', non ci sono trattori perché il movimento di carri et similia è ottenuto attraverso la tecnica di imprigionamento degli elementali (ci sono cose grossolanamente simili ad automobili, ma sono costosissime...specie perché non sono prodotte in serie). Però, ad esempio, un buon bue di casa Vadalis, modificato con la magia per essere pi? forte e resistente (Magebred) potrebbe essere una buona scelta per tirare un aratro pi? velocemente e pi? a lungo...ma un popolano se lo potrebbe permettere?

Le fonderie (di Casa Cannith) funzionano magicamente.

In misura minore, alcuni PNG Esperti hanno comprato oggetti magici (o preso livelli di Magewright) per poter lanciare l'incantesimo "Magecraft" che dà un +5 alle prove di Artigianato e permette così di ridurre i tempi di produzione degli oggetti, o di crearli Perfetti senza essere troppo bravi.

La diffusione della magia, comunque, dipende anche dalle zone: Aundair, Breland, Zilargo e l'ex-Cyre probabilmente pullulano di magia di basso livello (specialmente nelle grandi città).

A Droaam la magia è qualcosa che fa paura (quasi monopolio delle Figlie di Sora Kell, di Mordain e dei loro sgherri).

Q'Barra, le Shadow Marches e le Demon Wastes sono luoghi poco popolati; nelle Eldeen Reaches è invece diffusissima la magia divina (ogni villaggio medio-grande ha un Druido come consigliere) ma non quella arcana.

Stessa cosa a Thrane, che è di fatto una teocrazia; la magia arcana non viene vista di buon occhio.

Karrnath, durante la guerra, ha fatto passi da gigante nella Necromanzia, ma di basa si tratta di uno stato militaresco fiero pi? dei suoi soldati che dei suoi maghi. Non per nulla, vige ancora oggi la legge marziale. Stessa cosa si può dire per Darguun, con l'aggiunta che i goblinoidi sono poco portati per la magia arcana (se non quella bardica).

I Principati di Lazhaar sono poi molto eterogenei, e penso che ogni isola sia un discorso a sé.

Gli elfi di Valenar sono abili guerrieri, ma fra le loro fila ci sono bardi, chierici e druidi. Gli Aerenal sono invece pi? versati per la necromanzia, e devoti alla Undying Court: non per nulla, i Sibiling Kings sono due chierici.

Quindi, in realtà, la percezione comune della magia è molto localizzata, e così anche i suoi usi di basso livello. Se non ricordo male, ho letto che in alcune città (come Sharn) gli spazzini usano Prestidigitazione per soffiare via cartacce et similia...ma dubito che questo avvenga a Thrane, o Darguun.

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Un fatto che però non mi ha mai convinto di Eberron (è l'unico vero e proprio difetto che vi ho trovato, personalmente) è il fatto che la magia-tecnologia c'è, ma solo su certi aspetti.

Aggiungo una riflessione. Ci sono settori dell'economia in cui non è conveniente sviluppare la magia-tecnologica di Eberron. Dove i regnanti possono sfruttare molta manodopera per ottenere risultati simili a quelli che otterrebbero sfruttando la magia perchè dovrebbero usarla sprecando risorse?

Inoltre l'uso della magia in maniera tecnologica deriva storicamente su Eberron anche dalla riconversione di tecnologie magiche usate nell'Ultima Guerra (cosa che è accaduta anche nel mondo reale). Sarà pi? probabile che esistano navi che volano che trattori in questo senso.

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Esatto, concordo. Nell'impero Romano o in Grecia si usavano le macchine a vapore per muovere enormi statue che aprissero i pesanti portoni del tempio, ma intanto gli schiavi sudavano sangue spingendo l'aratro. Perchè? Perchè c'erano un sacco di schiavi, e non era conveniente alle menti dell'epoca creare qualcosa che riducesse il carico di lavoro che in ogni caso non gli spettava.

Stessa cosa qui, la magia c'è ed è usata tanto, ma ricordiamo che non è economicamente conveniente se si può ottenere qualcosa con metodi non magici. Le torce perenni servono perchè altrimenti si spenderebbe un capitale in torce e addetti alle torce, ma creare un aratro magico che sostituisca il bue non ha senso, se tanto poi il bue lo allevi lo stesso per mangiarlo. Tanto vale fargli tirare l'aratro e con i soldi per inventare e creare un aratro magico comprarsi un'altra mandria di buoi.

Credo.

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  • 4 mesi dopo...

Mi è venuto in mente una cosa leggendo i vostri post sulla magia ad alti livelli.

Ovvero se i png pi? forti di Eberron sono di circa decimo livello. E quelli pi? forti sono molto rari non è logico pensare che per un mago un chierico o uno stregone sia molto difficile apprendere magie superiori al 5/6 livello. Mi spiego se nella torre arcana di Sharn il mago pi? forte è di 8 livello un mago di livello superiore qui non potra apprendere incatesimi di 5 livello. Ma dovra viaggiare alla ricerca di questi. Lo stesso discorso dicasi per tutti gli altri incantatori che dovranno trovare qualcuno che gli insegni tali poteri...

Alla fine la magia è si molto diffusa ma se notate l'artefice pi? potente può usare infusioni di massimo 6livello. In pratica per conoscenze potenti bisogna viaggiare alla loro ricerca.

Volendo si può creare un avventura solo per permettere al mago del gruppo di potere apprendere un incantesimo di 5 livello...

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  • 1 mese dopo...

Comunque ? evidente che la magia su Eberron ? diffusa molto ma ? solo magia di basso livello visto i livelli medi dei PNG disponibili (non ostante la presenza di meraviglie arcano/tecnologiche).

Come il popolano medio reaggisce alla vista di incantesimi? per quanto mi riguarda ? del tutto indifferente per quei incantesimi che agevolano lavori o azioni vari (Teletrasporto, trasforma roccia in fando ecc...), si stupiscono di certo negli incantesimi che creano cambiamenti sostanziali all'ambiente (illusioni) e avranno di certo paura degli incantesimi di offesa.

Ma per togliermi ogni dubbio in merito ho penato di comprare qualche racconto sull'ambientazione.

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