Descrizione della gilda
Age of Worms - D&d 3.5 - Liv 1-20
Cosa c'è di nuovo in questa gilda
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Cap. 2 La miniera
Narcyssa Interessante, è una buona occasione per ottenere informazioni e non rischiare la pelle. Faccio un cenno a Ed, sperando che mi veda: gli faccio cenno di tornare indietro verso il gruppo.
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Cap. 2.1 - Il ritorno di Kai
DM Haneserus ti ascolta fino alla fine, immobile, le mani giunte davanti a sé. Il tuo tono, prima triste, poi deciso, infine quasi spietato nella sua logica, lo colpisce. Quando finisci, il silenzio dura qualche secondo, rotto solo dal crepitio di una torcia lontana e dal debole lamento di un fedele che si flagella in un’altra stanza. Alla fine, l’accolito annuisce lentamente. Un lampo di approvazione, quasi di rispetto, gli attraversa gli occhi grigi. "Hai parlato con il cuore di Pelor, ma anche con la mente di chi ha imparato che la luce deve talvolta passare attraverso il fuoco per illuminare il buio" "Hai ragione su una cosa: Smenk è avido, ma non è sciocco. Sa che un chierico di Pelor “incazzato”, come dici tu, può diventare un problema. Non tanto per la forza delle armi, quanto per la capacità di radunare gente, di parlare alle coscienze, di attirare attenzione da fuori. Greyhawk non è lontana, e ci sono magistrati che ogni tanto fingono di fare il loro dovere. Inoltre Jierian Wierus predica da anni contro gente come lui. Se tu diventi una voce in più, Smenk potrebbe preferire un accordo rapido piuttosto che una guerra lunga." Si alza, va verso uno scaffale di legno grezzo e tira fuori una pergamena arrotolata, un calamaio e una penna d’oca. "Il tuo calcolo è sensato. 500 monete di debito originale, contro anni di “servizio”. Legalmente è difficile da dimostrare, i registri sono falsi, i testimoni spariscono, ma moralmente è inoppugnabile. E St. Cuthbert apprezza la morale quando è sostenuta da ordine." Scrive rapidamente qualcosa sulla pergamena, poi te la porge. È una lettera di presentazione con il sigillo del tempio: attesta che Kai, chierico di Pelor, agisce con la benedizione di St. Cuthbert come mediatore in una disputa debitoria, e richiede un incontro pacifico. "Domenica dopo il sermone grande di Wierus (mezzogiorno in punto), la sala neutrale del tempio sarà pronta. Manderò un accolito a consegnare questa lettera a casa di Smenk domani all’alba. Lui verrà, o manderà qualcuno, è troppo curioso e avido per ignorare un’offerta del genere." Poi ti guarda dritto negli occhi. "La cosa che ti chiedo per conquistare appieno la fiducia di Wierus non è una prova di forza, ma di disciplina." Si avvicina a una cassa di legno, la apre e tira fuori un piccolo registro rilegato in cuoio nero. "Come ti ho detto, un ex-minatore, Gorrak il Zoppo, uno che un tempo veniva ai nostri sermoni, è diventato esattore per Smenk. Ruba ai poveri, falsifica debiti, lascia famiglie senza nulla in pieno inverno. Due giorni fa ha preso l’ultima mucca della vedova Lusk e gli strumenti da lavoro della famiglia Thorne dicendo che “era per interessi maturati”. Va da lui e non usare violenza. Convincilo a restituire ciò che ha preso e a consegnarti il registro dei debiti falsi che porta sempre con sé. Portamelo qui. Se ci riesci senza spargere sangue e senza violare la legge, Wierus uscirà dall’isolamento per benedirti personalmente e il tempio ti darà 200 monete d’oro dalla colletta dei fedeli come “contributo iniziale” per il tuo riscatto. Inoltre, avrai la nostra piena fiducia per l’incontro con Smenk." Ti porge il registro perché tu possa vedere i nomi: vedova Lusk (baracca 14, quartiere sud), famiglia Thorne (vicino al molo nord). "Gorrak vive in una capanna isolata vicino alla miniera nord-est di Smenk. È zoppo, ma ha un cane grosso e un paio di scagnozzi. Usa la parola, la fede, la minaccia della giustizia divina, ma non la spada, se vuoi il nostro appoggio completo." Ti stringe nuovamente la mano. "Hai due giorni per riuscirci. Il gelo sta arrivando forte quest’anno: la neve ha già iniziato a cadere. Se vuoi, questa notte ti ospiteremo qui, al tempio." Fuori, la notte è ormai profonda, e i primi fiocchi di neve danzano lenti sotto le lanterne che si affacciano sulla Vena (la strada principale di Lago Diamante).
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Cap. 2.1 - Il ritorno di Kai
Kai del tempio di Pelor Ovviamente non ho una cifra sufficiente in tasca ma ho più di un idea al riguardo. Finita questa storia avrò comunque bisogno di molto denaro per i miei progetti e una visita al Secchio Arrugginito è d'obbligo. Dove ci sono avventurieri ci sono occasioni di guadagno. Comunque non gli pagherò mai una cifra simile. Le mie care sorelle per un ora dei loro servizi vengono pagate dai clienti 3 monete d'oro. Anche considerando le spese per il mantenimento della struttura e delle lavoratrici sono pronto a scommettere che il guadagno di quella bestia non sia inferiore alla moneta d'oro a cliente servito. Poniamo una media di un cliente servito a giorno ma saranno sicuramente di più, ho visto quel posto con i miei occhi. E' molto affollato e le mie sorelle sono giovani e belle. Sospiro. E lo erano sicuramente ancora di più al loro arrivo. Dico con tristezza nel tono. Comunque, stima al ribasso. 1 moneta d'oro al giorno per 3 anni di servizio, anche se potrebbero essere 4. Sono 1008 monete d'oro. (Contate con il calendario di Grayhawk) Sicuramente però ha guadagnato molto di più. Le mie sorelle avevano sulle spalle un debito di sole 500 monete. Per come la vedo io il debito è già stato ampiamente ripagato. Certo, un avido stron*o come Smenk se ne fregherà sicuramente ma non è difficile dimostrare l'illegittimità delle sue azioni. Il mio piano è mettergli sul tavolo una scelta. Accettare una cifra simbolica da parte mia per chiudere la questione o ritrovarsi un nemico determinato che spenderà ogni briciolo della sua energia in azioni legali e sabotaggi delle sue attività. Faccio una pausa e un sorriso. Della sua avidità sono sicuro, spero non sia anche sciocco. Poi riprendo con la voce calma e decisa come sempre. Facendoci la guerra ne usciremo entrambi mal messi ma a differenza sua io non ho nulla da perdere. Ho abbandonato al mia individualità nel tempio. Certo le mie sorelle mi legano al passato ma hanno già subito ogni male possibile a causa sua. Peggio di così potrebbe solo ucciderle ma rovinerebbe un suo investimento e non avrebbe più alcuna leva su un chierico di Pelor incazzato. Non credo prenderebbe una strada simile. Se accetta i miei soldi, per quanto pochi, potrà dire di esserne uscito vincitore e senza ferite. Anche se il mio scopo a lungo termine è proprio quello di distruggere quelli come lui. Ma le cose vanno fatte un passo alla volta, ci vorranno anni. Credo di aver già dimostrato di essere degno di fiducia con l'apertura con la quale ho condiviso i miei piani. Ti sto praticamente mettendo tra le mani le vite delle mie sorelle. Però ho buone ragioni per accettare comunque. Dammi ogni dettaglio, farò del mio meglio. Dico con tono sicuro.
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Cap. 2 La miniera
DM Le voci sono due, come avevate intuito: una maschile, profonda e rauca, con un accento duro, sembra un orco o mezzorco; l’altra femminile, tagliente ma con una nota di stanchezza, non capite di che razza. Maschio: "..Theldrick è scappato come il codardo che è, verso quelle caverne puzzolenti di Erythnul. Ha lasciato noi a marcire qui, Kendra. Se quegli avventurieri tornano ci faranno a pezzi. L’orso non è bastato a fermarli la prima volta." "Calmati, Garras. La Triade è una menzogna, lo sappiamo da tempo, Theldrick ci ha usati. Ma se arrivano qui, possiamo giocare la nostra carta: diremo che eravamo prigionieri anche noi e che ci teneva sotto minaccia. Potremmo persino aiutarli a finire il lavoro, in cambio di libertà" "Libertà? Qui? Con Smenk? E se non ci credono? Se ci ammazzano subito?" "Allora dobbiamo convincerli. Hanno già ucciso l’orso e fatto fuggire Theldrick. Sono forti. E se li convinciamo che sappiamo cose sulla pozza nera potrebbero ascoltarci. Almeno ci guadagnamo tempo." Un silenzio breve, poi il rumore di una sedia spostata. Una delle due figure si alza: l’ombra di un uomo massiccio si proietta sul paravento, come se stesse camminando avanti e indietro. Non sembrano avervi ancora sentiti. Il gruppo è nascosto nel corridoio buio, fuori dalla luce delle torce.
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Cap. 2 La miniera
Edwarf Mi giro verso gli altri, con le dita faccio cenno di due e quindi indico il paravento. Completamente immobile, preferisco provare ad ascoltare ancora un poco la conversazione in corso, che pare assai interessante.
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Cap. 2.1 - Il ritorno di Kai
DM Venerdì 22 novembre 764 - Pre sera [Lago Diamante - tempio di St.Cuthbert] Haneserus ti ascolta senza interrompere, le mani ancora giunte, gli occhi fissi nei tuoi. Quando finisci di parlare con quella calma decisa che lascia trasparire la tua determinazione, ma anche la sincerità del tuo intento, resta in silenzio per qualche secondo. Il suo sguardo si sposta sulla tua mano tesa, poi torna sul tuo volto, come se stesse soppesando non solo le parole, ma l’anima che c’è dietro. Alla fine, un lieve sorriso di approvazione gli increspa le labbra. Allunga la mano e stringe la tua con presa ferma, callosa, quella di chi ha flagellato se stesso e il mondo per anni. "Fratello Kai, parli con il cuore di chi ha visto la luce di Pelor, ma con la mente di chi conosce il buio di questa città. Mi piace." Si alza lentamente, la tunica che fruscia contro la panca di legno. "St. Cuthbert odia la corruzione quanto odia il caos. Jierian Wierus predica che la legge è lo strumento con cui si castiga il male, non con cui lo si protegge. Se proponi un contratto equo, firmato alla presenza di un testimone del tempio, noi lo accettiamo. Io stesso posso fungere da intermediario e garante: una copia resterà qui, negli archivi del tempio, sigillata con il nostro marchio. Nessuno, nemmeno Smenk, oserebbe falsificarla senza attirare l’ira di St. Cuthbert.. e la nostra." Fa una pausa, il tono che si fa più grave. "Ma devi sapere due cose. La prima: Smenk non è uno stupido. Accetterà un incontro solo se pensa di poterci guadagnare, o se si sente minacciato. Un contratto equo non gli piacerà, ma se lo presenti come l’unica via per evitare “guai maggiori” e se hai qualcosa con cui minacciarlo, anche solo voci o prove, potrebbe cedere. Seconda: il prezzo che chiederà sarà comunque alto. Almeno 1.000 monete d’oro è una stima bassa; con gli interessi che aggiunge a suo piacimento, potrebbe arrivare a 1.500 o più. E vorrà pagamento immediato, o in rate con garanzie." Ti guarda dritto negli occhi. "Posso organizzare l’incontro nella sala neutrale del tempio, dopo il sermone principale di Wierus, ma devo capire qusndo. È il momento in cui la città è più tranquilla, e Smenk sa che qui non può portare troppe guardie senza violare il sacro suolo. Ti darò anche una pergamena con il sigillo del tempio che attesta la mia funzione di mediatore: mostrala ai suoi scagnozzi e ti faranno passare." Poi aggiunge, con un lampo di cautela negli occhi: "Ma ho bisogno di sapere quanto sei disposto a offrire esattamente, e se hai già una cifra pronta o un piano per reperirla. Senza quello, Smenk riderà e se ne andrà. Ti stringe la mano un’ultima volta, con forza. "Un'ultima cosa: prima di organizzare l’incontro con Smenk, devi dimostrarci che sei degno della nostra fiducia, fratello. Wierus predica che la vera giustizia si conquista con azioni, non parole. Abbiamo un problema qui in città: un minatore di nome Gorrak il Zoppo, un ex fedele del nostro tempio, è accusato di falsificare debiti per conto di Smenk: ruba ai poveri per gonfiare i conti, lasciando famiglie al gelo invernale. Raccogli prove concrete, legalmente, senza violenza: testimoni, documenti. Portale qui entro due giorni. Se ci riesci, Wierus ti benedirà come mediatore, e avrai il nostro sigillo per il contratto"
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Cap. 2.1 - Il ritorno di Kai
Kai del tempio di Pelor Sin dal primo momento non faccio mistero sulla natura personale del problema. Devo dare fiducia ad Haneserus dal momento che ho bisogno del suo aiuto. Ascolto le sue parole con attenzione poi rispondo con decisione e calma. Proprio come la vostra missione è la legge la mia è migliorare la vita di chi soffre, lo sai. Sono tornato qui per portare un raggio si speranza e gioia e ho bisogno di rimanerci a lungo. Per questo ho bisogno di risolvere la questione in modo pacifico, rispettando le regole scritte di questo posto. Riguardo quelle non scritte invece non ho intenzione di piegarmi facilmente. Guardo in lontananza un angolo spoglio del tempio. Voglio presentare un accordo a Smenk e mi serve il tuo aiuto. Una volta formalizzato con un contratto firmato da entrambe le parti e te nella figura di intermediatore e testimone non potrà cambiare le condizioni a suo piacimento. Inoltre ho intenzione di avere 3 copie del contratto, una per ogni contraente e la terza da conservare qui. Così che gli sia impossibile falsificare le copie del documento. Per quanto la città è corrotta sono sicuro voi non stareste ai suoi giochetti. Gli tendo una mano. Posso contare su di te?
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Cap. 2.1 - Il ritorno di Kai
DM Venerdì 22 novembre 764 - Pre sera [Lago Diamante - in direzione del tempio] Le strade buie e fangose di Lago Diamante ti portano alla Vena, la strada principale che taglia la città come una cicatrice infetta. Qui, tra taverne puzzolenti e botteghe di false speranze, sorge il Tempio di St. Cuthbert: un edificio austero di stucco grigio, fiancheggiato da torri squadrate che sembrano più una prigione che un santuario. La facciata è spoglia, senza ornamenti, solo una mazza incisa sulla porta pesante come simbolo di giustizia implacabile. Nonostante l’ora non cosi tarda una luce fioca filtra dalle finestre strette, e un accolito armato di bastone nodoso veglia all’ingresso, gli occhi vigili sotto il cappuccio. Ti fa entrare senza domande, riconoscendo l’aura di un chierico. L’interno è spartano: un santuario con panche di legno duro, un altare semplice, e pareti macchiate da anni di fumo di torce. L’aria sa di incenso amaro e sudore. Non c’è lusso qui: St. Cuthbert non tollera fronzoli, solo disciplina e flagello. Vieni accolto da Haneserus, l’aiutante principale di Jierian Wierus, un chierico umano di mezza età, magro e scrupoloso, con la testa rasata e una tunica logora. È lui che gestisce le faccende quotidiane del tempio, mentre il sommo sacerdote Jierian Wierus è spesso in isolamento, perso in intense sessioni di preghiera e autoflagellazione. Haneserus ti squadra con occhi penetranti, come se stesse giudicando la tua anima, poi ti fa sedere su una panca dura in una stanza laterale. Gli parli della tua ricerca sulle “regole scritte e non scritte” della città: debiti familiari, schiavitù per debiti, bordelli come il Velo di Mezzanotte. Non entri nei dettagli personali, ma il tuo tono lascia intendere urgenza. Haneserus ascolta in silenzio, annuendo piano, le mani giunte in un gesto di preghiera costante. Quando parla, la sua voce è bassa e precisa, come un sermone misurato: "Fratello in fede, anche se servi il Sole e non il Flagello apprezzo la tua ricerca di giustizia. Qui a Lago Diamante, St. Cuthbert insegna la via della disciplina, dell’onestà e del sacrificio. I nostri fedeli, circa 150 anime stanche, vengono dalle baracche, flagellandosi per espiare i peccati del mondo. Il nostro sommo Jierian Wierus predica contro il marcio dei potenti. Ma rispettiamo la legge, perché senza ordine non c’è giustizia." Si china in avanti, gli occhi accesi. "Mi chiedi delle regole. Quelle scritte: il Codice Minerario rende i debiti ereditari, trasmissibili ai figli. La servitù per debiti è legale fino al saldo, inclusa la cessione a terzi, miniere, bordelli, tutto. Il governatore Lanod Neff ignora le denunce contro i grandi come Balabar Smenk o Ragnolin Dourstone, a meno di prove irrefutabili e testimoni pronti a rischiare la vita. Le non scritte: chi ha guardie e monete detta legge. Smenk controlla i bordelli come il Velo attraverso intermediari; alza interessi a piacimento, falsifica registri. Per liberare qualcuno da lì devi pagare tutto o portare prove di frode a un tribunale esterno, come Greyhawk. La forza? Ti rende un criminale, e la milizia ti dà la caccia." Fa una pausa. "Se cerchi alleati contro l’ingiustizia, il Secchio Arrugginito è il posto dove si radunano gli avventurieri di passaggio. Wierus è in preghiera ora, ma se porti prove concrete del marcio dei potenti, il nostro tempio potrebbe.. assistere, entro i limiti della legge." Ti guarda con intensità. "St. Cuthbert punisce il male, ma con ordine. Scegli bene, fratello."
- Age of Worms [TdS-3]
- Age of Worms [TdS-3]
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- Age of Worms [TdS-3]
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Cap. 2.1 - Il ritorno di Kai
Kai del tempio di Pelor Aggrotto le sopracciglia. Sto già iniziando a pianificare le prossime mosse ma non voglio appesantire i loro cuori con i pensieri che ho in mente. Mi accorgo di essere diventato silenzioso tutto ad un tratto e mi riprendo. Cercherò il modo più pulito e indolore di tirarvi fuori di qui e tornerò a trovarvi appena ho in mente un piano. Approfittate del tempo restante per riposarvi un po'. Un po' prima dello scadere dell'ora le saluto con un altro abbraccio. Da quando si aprirà quella porta fate finta di nulla e comportatevi come avete sempre fatto. Non voglio che vi facciano del male ma state sicure che se lo fanno spacco la testa prima a quell'orco all'ingresso e poi alla matrona. Tutti sottovalutano i chierici quando si tratta di violenza ma siamo addestrati a combattere il male e qui ne vedo parecchio. Poi bagno loro la fronte con l'acqua e con imbarazzo chiedo ad entrambe di spogliarsi e mettersi sotto le coperte. Io esco per primo, da solo. Dopo aver aperto la porta le saluto con un freddo Alla prossima occasione. Uscendo saluto la matrona con gesto del capo e un sorriso. Non riservo la stessa gentilezza all'orco. Una volta in strada vado dritto al tempio di St.Cuthbert. Ho bisogno di capire le regole scritte e non scritte di questa città. Loro mi sapranno sicuramente aiutare.
- Age of Worms [TdS-3]
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Cap. 2.1 - Il ritorno di Kai
DM La stanza sembra rimpicciolirsi sotto il peso delle emozioni che si intrecciano nell’aria viziata. Il contatto che hai con il suo viso è leggero, ma porta con sé un calore che sembra alieno in quel luogo di desolazione. Le gemelle ti guardano, sorprese da quelle parole. Lira abbassa lo sguardo, mentre Mira si morde il labbro, come se cercasse di trattenere un’emozione che non osa nominare. Le due esitano, poi si siedono sul bordo del materasso, rigide, come se temessero di macchiare anche quel momento di tregua. Mira si stringe le braccia al petto, Lira giocherella con un lembo della gonna. Lira alza gli occhi, lucidi ma determinati. Prende un respiro tremante e comincia a parlare, la voce bassa come un sussurro rotto: "Balabar Smenk è un mercante schifoso, uno dei padroni delle miniere qui intorno. Possiede la miniera a nord-est, quella dove papà lavorava. È un uomo basso, grasso, con una barba nera unta e un sorriso che ti fa venire i brividi. Vive in una villa lussuosa vicino al lago, sorvegliata da guardie armate. I nostri genitori gli dovevano.. non lo sappiamo con esattezza, ma parlavano di centinaia di monete d’oro. Era per la cura di mamma, medicine che lui diceva di aver fornito, ma che forse non ha mai dato davvero. Quando papà è morto, il debito è passato a noi. Ci hanno detto che erano almeno 500 monete, forse di più con gli interessi. Smenk ci ha vendute alla matrona per “saldare” parte del conto, ma ogni moneta che guadagniamo finisce nelle sue tasche." Mira interviene, la voce più ferma ma carica di amarezza. "Lo trovi nella sua villa di giorno, o alla miniera, o quando va a controllare le sue “proprietà”. Ha spie ovunque, Kai. Se sa che sei qui, ci farà del male, o peggio. La matrona ci tiene d’occhio, e l’orco fuori è il suo cane da guardia." Lira aggiunge, quasi implorante: "Se ci porti via, dobbiamo farlo in segreto. Altrimenti ci uccideranno, o ci rivenderanno a qualcun altro. Ma, grazie, Kai. Non pensavamo che qualcuno sarebbe tornato per noi." Il tempo scorre inesorabile: sono passati circa venti minuti dall’inizio dell’ora. Fuori, il rumore del bordello continua.
- Age of Worms [TdS-3]
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Cap. 2.1 - Il ritorno di Kai
Kai del tempio di Pelor. Accarezzo il volto di Mira con dolcezza, passandole un dito sulla cicatrice. La vita è dura da queste parti e avete fatto quello che serviva a sopravvivere. Poi aggiungo con un sorriso. Poi perché dovrei giudicarvi? Essere un prete non mi ha privato dell'empatia come i seguaci di St.Cuthbert. Immagino che siete abituate ai loro discorsi ma la divinità che seguo ha valori molto diversi. Non voglio dilungarmi su questione religiose ma vi assicuro che non giudico nessuno, la mia missione è migliorare la vita delle persone. Indico il letto. Sedetevi comode, approfittate di questa ora per un po' di riposo. Prima di continuare ho un attimo di esitazione. Vorrei farle parlare il meno possibile della loro esperienza ma ho bisogno di informazioni. Chi è questo Smenk, dove lo posso trovare e quanto gli dovevano i nostri genitori? Prima che rispondano aggiungo. Vi tirerò fuori di qui in un modo o in un altro. Ma vi assicuro che lo farò cercando di non mettervi in pericolo.
- Age of Worms [TdS-3]
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Cap. 2 La miniera
DM Edwarf alza la mano per imporre silenzio assoluto, poi avanza felpato lungo il corridoio stretto, scudo sollevato e mano libera pronta. Narcyssa annuisce e si ferma subito dopo l’ingresso, gli occhi fissi in avanti. Jared scivola silenzioso alle spalle del nano, daga in pugno; Krug resta accanto alla maga, ascia stretta, il respiro controllato a fatica; Demetrius chiude la fila, simbolo di Norebo tra le dita, pronto a benedire o curare. Edwarf arriva rapidamente alla porta di legno massiccio sulla destra. La maniglia è fredda e arrugginita. Con un movimento rapido ma silenzioso gira l’anello, spinge piano e apre la porta di qualche spanna, abbastanza da sbirciare dentro. La stanza che si apre (circa 6×8 metri) é illuminata solo dal debole riflesso delle torce provenienti dalla camera successiva. Due letti a castello contro la parete opposta, coperte di lana grezza buttate alla rinfusa, una che pende dal letto superiore. Al centro, un spesso tappeto di pelle d’orso marrone scuro, logoro e macchiato. Tre sgabelli di legno intorno, uno rovesciato sul pavimento. Lungo la parete destra un rastrello per armi di ferro, ancora carico: 6 giavellotti, una spada lunga, un robusto arco lungo composito con impugnatura rinforzata (chiaramente adatto a una forza non comune) e quattro faretre piene, ognuna con 20 frecce. Le pareti sono dipinte di rosso sangue sbiadito, ma la stanza è vuota. Mentre Edwarf controlla rapidamente che non ci siano trappole o nascondigli (non ne vede), il mormorio dalla stanza in fondo al corridoio diventa leggermente più chiaro. Le due voci, una maschile profonda e rauca, l’altra femminile tagliente e controllata, continuano la loro discussione concitata. Ora distinguete qualche parola frammentaria: "Theldrick è fuggito come un codardo verso quelle caverne schifose di Erythnul" "..se tornano quegli avventurieri, siamo finiti. Dobbiamo convincerli che siamo dalla loro parte, o ci massacreranno" "..la Triade è una menzogna, Kendra. Lo sappiamo entrambi" Le ombre delle due figure si muovono oltre il paravento di legno, vicino al grande letto con le pellicce. Ancora non vi hanno notato, concentrati come sono sulla conversazione.
- Age of Worms [TdS-3]
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Cap. 2 La miniera
Narcyssa Faccio un cenno di assenso a Ed e mi fermo.
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Cap. 2 La miniera
Edwarf E' soprattutto il suono delle due voci a mettermi in allarme. Sollevo una mano verso i compagni per assicurarmi che stiano in silenzio, quindi avanzo lentamente lungo il corridoio, lo scudo sollevato davanti a me, ma l'altra mano libera. DM Soliti check di percezione (ascoltare +5, osservare +4, cercare +10 + 4bonus di esperto minatore; se serve percepire intenzioni +7). A dwarf who merely comes within 20 feet of unusual stonework can make a Search check as if he were actively searching.
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PG