Ghal Maraz

Angelic Dentro la torre AdG

Carter "Sembra una cosa quasi sensata... nonostante il rischio...", rispose Carter. "E se fosse stato un modo totalmente inusuale e mai registrato prima di effettuare un sacrificio rituale? Vero è che normalmente li eseguivano in cima alla gradinata, ma...", aggiunse poi, lasciando la riflessione in sospeso.

Knochen Fiume

Carter "Per... la... miseria... Per la miseria! Per la miseria!!!", esclamò Carter, incredulo, impressionato ed innegabilmente spaventato. "Che... che cosa? Ok, sì, le trappole contro i ladri ed i profanatori... ma questa... questa roba è... impossibile? Una sostanza caustica... ma solo per della materia... organica? E si ritrae automaticamente dopo aver fatto... una vittima? Vi prego, ditemi che l'ho sognato...".

Victor Victor rimase qualche istante a bocca aperta, catturando con lo sguardo la straordinarietà di quella meraviglia tecnologica, poi fissò Ludovicus con un sorriso: "Buon divertimento, sapiente...".

Angelica "Baliano, tieni questo", disse Angelica al gigante buono, allungandogli il suo zaino, "adesso non mi serve ed è solo peso inutile". Poi, avvolta nel mantello, col cappuccio calato sul volto, la pelle ancora ricoperta di terriccio e la mano destra stretta attorno alla impugnatura dell'ascia, scivoló il più silenziosamente possibile attraverso le ultime propaggini della boscaglia, lateralmente, in modo da fuoriuscire dal cono di luce; poi, cautamente, un passo alla volta, provò a portarsi verso il muro della torre, acquattata il più possibile, lo sguardo acuto che saettava tra il terreno e l'ambiente circostante. Sempre pronta a scattare - in avanti o in ritirata - o a sollevare quell'arma che andava stringendo. Pregò silenziosamente la Dama e gli dei della natura. AdG

Arn "Maledizione!", imprecó Arn. "Xeno, più veloci! Quelle piccole pesti ci hanno scambiati per dei bersagli...".

Mía "Bene. Andiamo", aggiunse la sacerdotessa, incamminandosi nuovamente alla testa del gruppo.

Victor "Qui. Una porta alla volta. Isoliamo gli ambienti", propose Victor.

Wilhelm "Chi conosce il kislevita?", chiese, quasi sghignazzando, Wilhelm.

Knochen Al fiume

Carter "Proviamo con l'animale, magari...", approvò Carter.

Angelica "Io posso comunque provare a precedervi, arrampicandomi sulla torre. Da lì sarei in una buona posizione che ci consentirebbe di non essere un unico bersaglio troppo facile e avrei forse anche qualche buona linea di tiro. Ma decidiamo in fretta", suggerì, secca come al solito, Angelica.

Knochen Fiume

Arn "Va bene, va bene... creature infantili e dispettose che fanno trucchetti magici... speriamo non siano anche pericolose o violente...", concluse Arn.

Mía "Non mi piace... Li aspettiamo, magari. Preferisco non lasciare indietro nessuno", ragionó Mía. "Brunhilde... Come mai i tuoi compagni non si manifestano come spettri? E come mai tu sei ancora qui?", chiese poi la sacerdotessa.

Ed entrambe ostentano con discutibile orgoglio un improbabile taglio di capelli anni Ottanta. Certo che anche Sturm...

È la figlia del locandiere del paese in cui sono cresciuti/ incontrati i PG.

Carter Carter scrollò le spalle: "Mi sta bene, un'idea vale l'altra...".

Victor "A te la scelta, Sorella...", commentò Victor.

Angelica "Stiamo bene", rispose la ragazza, "abbiamo impiegato tutto questo tempo per essere sicuri di non tralasciare nulla. C'é più di una persona. Imperiali o Marienburghesi. Non so, difficile capirlo. Non credo siano tantissimi. Sembrano abitare la torre nord-ovest e tenere controllate le altre due e le zone attorno. Le mura a nord dovrebbero permettere un accesso facile, visto quanto sono malridotte. Oppure si potrebbe acccedere dalla torre nord-est, quella apparentemente disabitata, che ha una serie di finestre al piano di sopra e sembra abbastanza semplice da scalare. Ho l'impressione, da quel poco che ho sentito, che forse qualcuno dei loro manca e potrebbe rientrare domani; ma non ci giurerei. La visibilità è scarsa, considerata la nebbia... si potrebbe anche pensare di aspettare la notte? Se accendono delle torce o delle candele, ne traiamo probabilmente vantaggio noi, a meno che non facciano un cordone di luci anche nella spianata... altrimenti, noi saremmo in grado di vedere il tempio e le loro sagome, qualora non restino nascosti. Non dovremmo rischiare in alcun modo di rimanere abbagliati, considerato quanto fa fatica la luce a farsi largo nella nebbia. L'unica cosa su cui non posso affatto esprimermi è se abbiano messo delle trappole tutto attorno...".

Wilhelm Wilhelm sputò sonoramente in terra: "Quanto poco mi mancava il Kislev. Gente tosta, gente con le pàlle, ma la loro terra è peggio di una latrina a cielo aperto. Steppe piatte, cielo grigio, freddo, vento, desolazione e morte... Che facciamo, ci accampiamo? Quel posto fa schifo quanto ci si aspetterebbe, ma almeno avremmo quattro mura attorno, dovesse sopraggiungere qualcosa durante la notte...".

Arn "Sai bene che la loro parte viene dopo, Vass... se e quando avremo recuperato la statua. O ti sei già dimenticato che loro non possono mettere piede sull'isola? Che cosa pretendi che facciano? Non ci avrebbero nemmeno chiesto aiuto, altrimenti", intervenne Arn, con un tono serio, teso a smorzare la nota quasi aggressiva nella voce del compagno, che probabilmente aveva perso un passaggio nel discorso fatto dalle creature umanoidi.

Nayrell Etienne du Landerian "Non... c'è tempo. Non è il momento. Qualcosa... non va. Ha ragione messer Alaric. En gàrde, signori. Siamo a rischio...", esorto subito i miei compagni, mentre lo stocco mi scivola quasi impercettibilmente in mano. Master

Mìa Mìa si mise subito in guardia, pur volgendo lo sguardo preoccupato verso il sacerdote dell'Antica Fede. Tese però le orecchie a cercare di cogliere donde potesse essere giunto il rumore, se si ripetesse o se ne venissero prodotti altri. AdG