"Dunque è deciso. Scenderò io, accompagnato da Jerk, Herger, Luna e Kira. Saremo il primo gruppo e passeremo la giornata e la notte a terra. Domattina se tutto procede bene torneremo qui e un secondo gruppo scenderà a terra. Nel frattempo tenete la nave pronta a salpare" il capitano lancia un'occhiata alla nave militare ancorata dietro alla Silenziosa "o comunque a difendersi. Sembrano persone civili, ma non si sa mai. Anzi. Il comando passa a Thon finché non torno a bordo"
Voi cinque scendete dalla Silenziosa, e il capitano paga subito una moneta d'oro per la nave, una per la sua spada e una per la sua pistola a polvere nera. Una delle due assistenti della donna che ha parlato prende le monete e le controlla rapidamente, poi annuisce e le mette dentro una piccola cassetta che porta a tracolla. Prende un pezzo di carta pergamena e in elfico vi chiede i vostri nomi e il numero di armi che volete portare con voi, e segna ogni cosa.
La seconda assistente si posiziona al vostro fianco e comincia a pronunciare alcune parole magiche: queste vengono riconosciute tra gli incantatori del vostro gruppo come le componenti verbali dell'innocuo incantesimo Individuare Malattie. La donna non parla, le sue antenne ondeggiano al vento e il capo della delegazione improvvisamente sorride sollevata "Bene, sembra che siate tutti sani e in buona forma. Sono lieta di sentire ciò, e sono ancora più lieta di darvi ufficialmente il benvenuto a Pomnashoor. Se volete visitare liberamente la città siete liberi di farlo, ma se prima voleste incontrare il capitano del porto... potrebbe essere preferibile. Ma non vogliamo farvi pressioni, siete ospiti" aggiunge per evitare fraintendimenti.
Il capitano Aldou annuisce "Forse è meglio prima fare conoscenza con il nostro amichevole patrono ed espletare tutte le formalità del caso. Traduci, per favore" chiede a Herger.
Una volta che il timoniere esegue, la donna vi chiede di seguirla. La piccola delegazione vi accompagna fino ad un edificio che domina il porto. Lo direste un tempio o un palazzo nobiliare, invece è la capitaneria!
Si tratta di un edificio a cupola dal diametro di almeno cento metri e altrettanto alto, con tre torri-pinnacolo che partono dalla metà della cupola, e la cupola stessa costellata di balconi e finestre. All'ingresso ci sono due maschi grossi e dall'aria violenta che però vi lasciano passare senza aprire bocca.
L'interno è lussuoso e grande. Il piano terra sembra un vero e proprio centro di scambi, ma anche una locanda e un parco: ci sono bancarelle, alcuni negozi costruiti lungo le pareti interne, aiuole con piante e alberi che svettano verso la luce che viene dal cielo (il centro del soffitto, ora vedete, è aperto)... e un ci sono anche un sacco di persone.
La maggior parte appartiene a questa razza che vi ha accolto: maschi bassi e tozzi, donne alte e magre. Vedete però anche alcuni elfi (o creature molto simili ad essi), un terzetto di quelle persone-formiche che avete intravisto nella giungla, e presso una grande piattaforma carica di merci e casse ci sono anche due strani umanoidi avvolti in mantelli con cappuccio rossi. Anche se non potete vedere i visi perché sono coperti da veli e tessuto, tutti potete vedere he entrambi gli individui hanno quattro braccia dalla pelle grigio-cenere.
La vostra accompagnatrice però prosegue dritta fino ad un montacarichi riccamente decorato di riccioli e fiori vivi. Una bestia simile ad un gorilla ma con quattro braccia e bianco come la neve è incatenata lì vicino, con due bassi uomini locali armati a fargli la guardia. "Prego, salite qui con me"
Una volta che siete tutti sulla piattaforma il "gorilla" viene pungolato e comincia a manovrare due manovelle. Il montacarichi vi porta al terzo piano della cupola, che internamente sembra essere divisa in molte stanze e ballatoi.
Qui venite scortati fino ad una stanza che si affaccia da un lato sul mare e dall'altro sull'interno dell'edificio.
Semisdraiata su una montagna di cuscini, vestita in modo succinto e circondata da servitori e ricchezze di ogni genere, c'è una femmina della specie dominante. Incredibilmente è ancora più bella delle altre donne che avete visto qui, cosa che ritenevate praticamente impossibile.
La sua pelle diafana contrasta con i capelli del colore dei lapislazzuli, le sue forme perfette sono avvolte da abiti che se possibile mettono ancora più in risalto il suo aspetto. Sarebbe l'epitome della decadente sensualità se non fosse per un particolare che contrasta un po' con l'insieme.
Invece di sorbire inebrianti liquori da coppe di cristallo, piluccare acini d'uva da piatti dorati o dedicarsi ad altre oziose attività tipiche delle grandi bellezze esotiche, questa donna sta leggendo con aria assorta un libro dall'aria vetusta. Impilati vicino a lei ci sono altri volumi, e su un tavolino lì vicino una seconda donna siede a gambe incrociate scrivendo ad intervalli irregolari, come se prendesse appunti dettati da una voce che non potete comprendere. Sparsi per la stanza ci sono oggetti dall'aria magica o scientifica: astrolabi, cannocchiali, pesi e bilance... e cose che non sapete nemmeno riconoscere.
La padrona di casa alza lo sguardo dal libro quando vi sente entrare, chiude il volume e si tira a sedere. La scriba si interrompe.
Un attimo di silenzio, poi la vostra accompagnatrice si fa da parte "Lady Yaraesa desidera farvi i suoi saluti, e vi offre la sua ospitalità. Vorrebbe altresì parlare con voi la vostra lingua, ma prima vuole sapere se utilizzare un incantesimo per apprenderla potrebbe offendervi" la donna ha un ripensamento e aggiunge "Per alcuni popoli è una grave offesa"
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