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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 30/03/2025 in tutte le aree

  1. Dal lontano 1997, Dragons’ Lair è stato un punto di riferimento per chi ama i giochi di ruolo, la narrativa fantasy e la cultura del gioco da tavolo. Dai forum classici agli albori dei social network, fino alle piattaforme più moderne e immediate. Ma in mezzo a tutto questo, una cosa è rimasta costante: la voglia di condividere, raccontare e vivere insieme la passione per i giochi di ruolo, le storie fantasy e tutto quello che ruota intorno a questo magico universo. Nonostante l’evoluzione tecnologica e il dilagare dei social media, la nostra community non ha mai smesso di crescere. Oggi celebriamo l’ennesimo passo avanti: un nuovo aggiornamento che rende il sito più moderno, leggero e accessibile su dispositivi mobili. Perché continuare a offrire un’esperienza piacevole e al passo coi tempi è una promessa che facciamo a ogni utente che passa di qui. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza chi, giorno dopo giorno, alimenta questa fiamma. Un grazie di cuore agli utenti, che con le loro storie, i loro contributi e la loro passione mantengono viva Dragons’ Lair. E un ringraziamento speciale allo staff, che instancabilmente dedica il proprio tempo per gestire, migliorare e arricchire questo angolo speciale di Internet. Ma non ci fermiamo qui. Se ami gli argomenti trattati su Dragons’ Lair, ti invitiamo a unirti a noi. Il nostro staff è sempre alla ricerca di persone entusiaste e appassionate, pronte a portare avanti questa lunga tradizione e, perché no, scrivere un nuovo capitolo della nostra storia. Oggi guardiamo avanti con ottimismo, ma non possiamo fare a meno di fermarci un attimo e voltare lo sguardo indietro. Per ricordare i primi passi, le prime discussioni sui forum, i vecchi layout e le piccole conquiste che ci hanno portato fino a qui. Ogni traguardo raggiunto, ogni utente che si è unito al nostro viaggio, è un pezzo prezioso del nostro mosaico. Ed eccoci qui, dopo tutto questo tempo, ancora insieme. Dragons’ Lair non è solo un sito: è una casa per chi condivide una passione. Una casa che continua a crescere, evolversi e accogliere nuove generazioni di sognatori. E oggi, più che mai, ci sentiamo fieri di dire: “Siamo ancora qui, e non abbiamo mai smesso di crederci.” Per eventuali problemi tecnici, domande o altre necessità relative all'aggiornamento del sito, vi invitiamo a utilizzare questo topic. Il nostro staff è a disposizione per risolvere ogni dubbio e garantire che l'esperienza su Dragons' Lair resti sempre al top!
  2. Come da titolo... Visto che esiste una gilda che, invece che essere nata per giocare PbF, serve per scambiarsi aiuto nella traduzione di materiale per AD&D2, non sarebbe più opportuno creare nella sezione D&D una sottosezione apposita per le edizioni di D&D anteriori alla 3 (OD&D, AD&D1, AD&D2, BECMI e Rules Cyclopedia)? Tra l'altro io includerei i vari osr ispirati alle edizioni in questione.
  3. L'aggiornamento del sito è stato completato con successo! Abbiamo cercato di riaprire il prima possibile, ma alcune piccole rifiniture sono ancora in corso. Tra le cose che dobbiamo sistemare ci sono la traduzione italiana e le guide alla piattaforma, che saranno aggiornate nei prossimi giorni. Novità principali: Migliore fruizione su piattaforme mobili: Abbiamo ottimizzato il sito per renderlo più leggibile e accessibile anche sui dispositivi mobili, migliorando l'esperienza utente. Nuovo editor più leggero: Il nuovo editor offre la stessa funzionalità che conoscevate, ma con un’interfaccia più snella e ottimizzata per tutti i dispositivi, inclusi quelli mobili. Modalità scura: È ora possibile attivare la modalità scura del forum, accessibile in basso a sinistra della pagina. Tenete presente che alcuni contenuti più vecchi (alcuni con oltre 20 anni di storia) potrebbero non adattarsi perfettamente alla modalità scura e potrebbero risultare illeggibili in alcune parti. Vi invitiamo a utilizzare questo topic per segnalare eventuali problemi tecnici o per richieste di informazioni tecniche. Lo staff è a disposizione per assistervi!
  4. Dal 1997, Dragons’ Lair accompagna gli appassionati di giochi di ruolo e narrativa fantasy in un viaggio fatto di storie, condivisione e crescita. Dal lontano 1997, Dragons’ Lair è stato un punto di riferimento per chi ama i giochi di ruolo, la narrativa fantasy e la cultura del gioco da tavolo. Dai forum classici agli albori dei social network, fino alle piattaforme più moderne e immediate. Ma in mezzo a tutto questo, una cosa è rimasta costante: la voglia di condividere, raccontare e vivere insieme la passione per i giochi di ruolo, le storie fantasy e tutto quello che ruota intorno a questo magico universo. Nonostante l’evoluzione tecnologica e il dilagare dei social media, la nostra community non ha mai smesso di crescere. Oggi celebriamo l’ennesimo passo avanti: un nuovo aggiornamento che rende il sito più moderno, leggero e accessibile su dispositivi mobili. Perché continuare a offrire un’esperienza piacevole e al passo coi tempi è una promessa che facciamo a ogni utente che passa di qui. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza chi, giorno dopo giorno, alimenta questa fiamma. Un grazie di cuore agli utenti, che con le loro storie, i loro contributi e la loro passione mantengono viva Dragons’ Lair. E un ringraziamento speciale allo staff, che instancabilmente dedica il proprio tempo per gestire, migliorare e arricchire questo angolo speciale di Internet. Ma non ci fermiamo qui. Se ami gli argomenti trattati su Dragons’ Lair, ti invitiamo a unirti a noi. Il nostro staff è sempre alla ricerca di persone entusiaste e appassionate, pronte a portare avanti questa lunga tradizione e, perché no, scrivere un nuovo capitolo della nostra storia. Oggi guardiamo avanti con ottimismo, ma non possiamo fare a meno di fermarci un attimo e voltare lo sguardo indietro. Per ricordare i primi passi, le prime discussioni sui forum, i vecchi layout e le piccole conquiste che ci hanno portato fino a qui. Ogni traguardo raggiunto, ogni utente che si è unito al nostro viaggio, è un pezzo prezioso del nostro mosaico. Ed eccoci qui, dopo tutto questo tempo, ancora insieme. Dragons’ Lair non è solo un sito: è una casa per chi condivide una passione. Una casa che continua a crescere, evolversi e accogliere nuove generazioni di sognatori. E oggi, più che mai, ci sentiamo fieri di dire: “Siamo ancora qui, e non abbiamo mai smesso di crederci.” Per eventuali problemi tecnici, domande o altre necessità relative all'aggiornamento del sito, vi invitiamo a utilizzare questo topic. Il nostro staff è a disposizione per risolvere ogni dubbio e garantire che l'esperienza su Dragons' Lair resti sempre al top! View full articolo
  5. Ciao! Io ho iniziato con D&D 3.0, abbiamo completamente ignorato la 3.5, poi sono passato a Pathfinder 1e ignorando D&D 4 e ora giochiamo all'OD&D ignorando la 5e. Non sei obbligato a passare alle nuove edizioni, e puoi tranquillamente tornare a quelle vecchie. Se ti trovi bene con l'edizione con cui stai giocando non c'è motivo di cambiare. Se proprio sei curioso le dai un'occhiata cercando di valutare se i cambiamenti apportati potrebbero rendere più semplice o divertente il gioco e magari la provi, consapevole che puoi sempre tornare indietro Lo stesso discorso si applica alle vecchie edizioni e agli altri sistemi.
  6. Ciao a tutti! Secondo me, ci sono alcune qualità di base che rendono piacevole condividere il tavolo con qualcuno, indipendentemente dal sistema o dal tipo di campagna. La prima è senza dubbio la correttezza: rispetto verso il gioco, il master e gli altri giocatori. Segue la motivazione, perché mi è capitato in passato di trovarmi con persone che erano lì per motivi diversi dal giocare, e questo, nel lungo periodo, logora l’esperienza di tutti. Un’altra qualità importante è la disponibilità al dialogo negli off game, senza però essere inutilmente intransigenti. Ho visto situazioni in cui il gioco si bloccava per lunghe discussioni che potevano essere affrontate in modo più sereno e costruttivo. Credo anche che un buon giocatore debba essere capace di allinearsi al gruppo: che nel gdr tradizionale vuol dire che se ci si è accordati per giocare un certo tipo di campagna o una particolare avventura, bisognerebbe cercare di giocarla insieme. Se si vuole giocare da soli o in modo totalmente autonomo, esistono ottimi giochi di ruolo in solitaria. Infine, anche se non lo considero indispensabile, un minimo di system mastery aiuta a rendere il gioco più fluido. Ho notato, però, che se un giocatore è motivato e coinvolto, questa viene da sé anche senza leggere tutto il manuale: alcuni imparano semplicemente giocando. Certo, ho anche conosciuto un giocatore che dopo 4 anni si dichiarava ancora principiante... Ma in quel caso non ero io a narrare, e molto francamente non credo avrei permesso che la cosa andasse avanti così a lungo.
  7. fino

    Vi racconto una storia… Avete presente quando giocate una campagna di Dungeons & Dragons ambientata in un castello e cercate di immaginare il suono dei passi sulle pietre, il vento tra le torri e il riverbero delle voci tra le mura? Beh, e se vi dicessi che c’è un evento in cui giochi a D&D DENTRO un vero castello medioevale? Si tratta di una vancaza di 3 giorni in cui il protagonista sarà proprio lui: Dungeons & Dragons. Ecco cosa troverai partecipando: - 2 pernottamenti con colazione in strutture limitrofe - 2 apericene all'interno del castello - Tiro con l'arco nella fortezza - 5 sessioni di D&D per un totale di 15 ore di gioco - Master professionisti pronti a farti vivere storie mozzafiato - Miniature, battlemat, tira dadi per la massima immersione - Kit di Jodi Benvenuto Dal 31 maggio al 2 giugno 2025, il castello di Acquaviva Picena apre le sue porte per questo straordinario evento. Ditemi che non sono l’unico ad avere il sogno di vivere un’avventura del genere! Per tutte le info andare qui: https://www.dragonsecret.it/dragon_secret_in_a_castle/ Ecco il video trailer dell'evento:
  8. Terence Partiremo tra pochi giorni quindi sì, contiamo di riportarglielo già domani. Ma mi dica, c'è qualcosa che l'ha colpita in questi appunti? Il signor Butler che ha appena finito di controllare il modellino, ci ha detto che a fissarlo mentre si muove si ha quasi l'impressione che si vada animando. Un illusione ottica ovviamente, ma talmente curiosa che mi sono chiesto se anche Stanley lo avesse notato.
  9. Inkarnate è buono se sei disposto a pagare, ma se vuoi andare sul gratuito c'è di meglio a mio avviso. Io mi sono trovato bene con Nortantis https://jandjheydorn.com/nortantis free ed opensource, installabile localmente. Fra i suoi punti di forza metterei la possibilità di autogenerare mappe simulando le placche tettoniche (cosa che aggiunge realismo) e la semplicità d'uso. Non è necessario leggere alcuna documentazione. Il rovescio della medaglia è che non ha tante opzioni e varietà di asset grafici. A proposito, se non c'è ancora proporrei di "sticcare" un tread con risorse utili come queste.
  10. A 1717 Sì, in generale in questa edizione i bonus numerici da fonti diverse si sommano senza particolari limitazioni
  11. Harlad Da quello che ho capito gli elfi odiano gli umani ma a quanto pare avete un senso dell'ospitalità fuori dal comune.Mi piace qui, di sicuro ci sono tante cose da vedere e da imparare ma non so ancora come comportarmi o come muovermi capisci? Cerco di fare quello che posso per non risultare offensivo perlomeno. Namis? Ah si la druida del villaggio mi aveva parlato di te è un piacere faccio due passi e raccolgo i pezzi di armaruare e il cinturone che avevo tolto ed inizio a riequipaggiarli. Non so se te lo devrei dire mi fermo per qualche secondo Siamo stati mandati in missione diplomatica, di sicuro sai quello che è successo ad est, noi umani stiamo cercando di unire le forze e siamo stati inviati fin qui per sapere da che parte staranno gli elfi... ecco diciamo cosi. Sospiro Sembra che le ferite inferte dal nostro popolo siano ancora aperte e chiedere un'amicizia solo quando abbiamo bisogno del vostro aiuto immagino ci renda più odiosi. Sospiro di nuovo è gia stato difficile convincere la vostra druida ad ascoltarci figuriamoci chiedere un favore a tutti gli elfi...sarà impossibile. Mi fermo osservo prima la bambina e poi il bambino successivamente lo sguardo si sposta su Namis per incrociare il suo. Namis è un po imbarazzante chiederlo ma vorrei passare qualche minuto con te, mi piacerebbe che mi parlassi di cosa ne pensi in tutto questo. Da quel che so tra umani ed ellfi non c'è molto dialogo, mi piacerebbe sapere dei propositi di questo popolo e se ci sono altre ambizioni. Insomma come realmente vedete gli umani e cosa vi piacerebbe avere da loro in pratica come vorreste che fosse il vostro rapporto con noi, magari alcuni di voi desiderano visitare le nostre città o magari avete qualche idea su come gestire la crescita della vostra foresta sulle nostre terre. Tu credi ci sia un modo per trovare un acccordo comune e c'è il desiderio di averlo da parte vostra? Non voglio correre troppo ma per me questo luogo e chi lo abita è del tutto nuovo e ci sono tante cose da imparare e credo di non riuscire a fare al meglio il lavoro per cui sono qui. Penso che le cose possano cambiare e di sicuro migliorare ma non ci sarà ne dialogo ne buoni rislutati se non si conoscono i sentimenti,l'etica e le intenzioni l'uno dell'altro.
  12. 1 punto
    Mi sono divertito a scrivere un breve racconto sulle origini del Re di tutti i Re e l'ho appena pubblicato qui sotto forma di blog. Non so se lo potete già vedere perché mi dice che è richiesta l'approvazione da parte di un moderatore. Ad ogni modo non è necessario leggerlo per comprendere e giocare la storia ma sarebbe sicuramente un gesto apprezzato. Nel caso fatemi sapere che ne pensate. Buona lettura.
  13. [Come da titolo questo breve racconto racconta le origini del BBEG della mia ultima avventura che stiamo giocando proprio qui sul forum. Buona lettura.] In una stretta valle circondata da basse colline infuria una battaglia sanguinosa. I due schieramenti combattono alla pari da tutto il giorno. I numeri sono simili, l’addestramento è simile, le tattiche sono simili. Questa è solo la prima battaglia in una guerra civile che ha disseminato discordia tra uomini che si chiamavano fratelli fino a poco tempo prima. I corni risuonano ordini sopra al suono dell’acciaio che batte l’acciaio ma al centro della mischia i comandi devono essere ripetuti più e più volte prima che gli uomini li sentano. Tutti sono impegnati prima di tutto a sopravvivere. La più piccola distrazione può costare una punta di lancia nel petto. Molti hanno già fatto quella fine e i cadaveri si sono accumulati tra i due muri di scudi diventando un ostacolo formidabile per qualunque tipo di manovra. Il bagno di sangue sembra destinato a protrarsi fino a notte quando un movimento inconsulto scuote una delle due parti. Sul lato destro il loro morale sta cedendo e lo schieramento si sta sfaldando lentamente. I comandanti osservano la situazione dall’alto aspettando il momento giusto per infliggere un colpo decisivo al nemico. Questo è il momento giusto. Questo è il momento che può decidere la battaglia una volta per tutte. Lo schieramento ora in vantaggio lancia subito alla carica la sua riserva strategica. Il comando dello schieramento in svantaggio ha di fronte una scelta difficile. Su una collina che offre un'ottima vista della battaglia un piccolo gruppetto di uomini a cavallo stanno osservando la scena. Tra di loro il pretendente al trono e suo figlio maggiore, Auneir-Shah, che ha solo 17 anni e sta assistendo ad una battaglia per la prima volta. Gli è stata data una posizione di prestigio, comandante della riserva. Ma tutti sanno che è il suo secondo in comando, un uomo d’esperienza al servizio del padre da molto tempo, a prendere veramente le decisioni. E’ proprio il suo secondo a rompere per primo il silenzio. “Signore, dobbiamo contrattaccare subito. Gli uomini che stanno scendendo in campo sono freschi, daranno nuovo slancio alla loro offensiva. La nostra ala non resisterà a lungo.” Un altro consigliere lo contraddice. “Meglio una ritirata strategica subito. Preserviamo le nostre forze per una battaglia più propizia. Se mandiamo anche la riserva vincitori o vinti ne usciremo dissanguati in ogni caso.” L’aspirante Re rimane in silenzio e continua a fissare il campo di battaglia. “Signore, con il dovuto rispetto, ora o mai più. Se ritardiamo la scelta potrebbe diventare troppo tardi.” Il giovane Auneir non capiva veramente la situazione ma si sentiva in dovere di dire la sua per far vedere che è in grado di gestire la sua posizione. “Padre, sono pronto a condurre l’attacco. Possiamo ancora ribaltare la situazione.” Alle sue parole il padre si gira e gli rivolge quello sguardo freddo e carico di delusione che il ragazzo conosce fin troppo bene. “No, la ritirata è più saggia. Tu non sei ancora pronto per una manovra cosi delicata”. Il ragazzo incalza “Padre, lasciatemi dimostrare il mio valore. Possiamo ancora vincere. Posso farcela!” “Troppo rischioso ho detto”. Inizia ad alzare il tono. Mentre il padre dà i primi ordini il ragazzo non ascolta più. È perso con la mente nel passato a quando era piccolo. Il padre lo guardava sempre con la gioia negli occhi, gli raccontava le storie prima di dormire, lottava con lui per gioco. Poi all'improvviso solo quello sguardo freddo e deluso. Delusione dopo aver parlato con i suoi tutori, delusione dopo ogni allenamento con la spada, delusione dopo ogni evento pubblico, delusione in ogni occasione. Non importa quanto si impegna, per il padre non è mai abbastanza. Non importa se ha battuto tutti i suoi insegnanti di scherma a 16 anni, un ragazzino contro veterani navigati, per suo padre non è abbastanza. Nei suoi occhi c'è sempre delusione e tristezza e lui non sa perché. Senza nemmeno accorgersene Auneir si è irrigidito sulla sella. Ha stretto le briglie e ha già estratto la spada dal fodero. Il padre lo guarda confuso “Che hai intenzione di fare, ragazzo?” “Guidare la carica!” Il padre scuote la testa “non fare lo stupido” Auneir non risponde ma pensa “Ti porterò la vittoria e dimostrerò che merito il tuo amore, padre”. Con un colpo di talloni sprona il cavallo a partire. Alza la spada al cielo e urlando “CARICAAA!” la abbassa in direzione del nemico mentre prende sempre più velocità discendendo la collina. Dietro di lui gli uomini della riserva non si sono mossi nonostante l'ordine. Il suo secondo in comando guarda la scena nel panico. “Signore, mio Re! Il ragazzo è coraggioso ma da solo si farà ammazzare. Non dovremmo ordinare l’attacco?” Il padre scuote la testa “Aspettiamo. Non arriverà fino in fondo, come sempre.” I nemici nel frattempo sono scesi sull’ala destra e il loro attacco è sempre più feroce. Lo schieramento di Auneir stava iniziando a sfaldarsi. Il ragazzo si guarda alle spalle, un sorriso amaro “Non mi hanno seguito. Poco importa, non c'è altro tempo da perdere”. Galoppa in mezzo alle file alleate sfruttando le aperture che si sono formate. La sua armatura nera è inconfondibile e non indossa l'elmo. Molti sono sorpresi di vederlo tra di loro. Lo interpretano come un segno che i rinforzi sono in arrivo e molti riprendono coraggio quel tanto che basta per tornare nella mischia e spendere le ultime forze. Il ragazzo però non è lì per rincuorare le truppe facendosi vedere. No. Lui vuole dimostrare di poter vincere. Deve dimostrarlo al padre e deve dimostrare a se stesso di essere abbastanza. Sprona il cavallo al galoppo puntando verso il muro di scudi nemico. Più veloce, sempre più veloce. I suoi soldati si aprono per farlo passare e solo all'ultimo vede tra i due schieramenti il terreno disseminato di cadaveri. Non fa in tempo a fare nulla, il cavallo inciampa all'apice della sua corsa e insieme rotolano addosso al muro di scudi nemico. Il cavallo investe e uccide più persone mentre il ragazzo è fortunato e gli ruzzola dietro. Si rialza dolorante tenendo la spada in pugno, intorno a lui solo nemici. Lo schieramento si è richiuso. Come una bestia feroce messa all'angolo guarda chi lo circonda negli occhi mostrando i denti. Non era questo il suo piano, se mai ne aveva avuto uno. Ma ora non importava. Prima della battaglia si chiedeva se sarebbe stato in grado di uccidere un uomo, ora quel pensiero è stato totalmente sostituito dalla sua voglia di vittoria. Con gli occhi iniettati di sangue intorno a lui non vede persone e non vede nemmeno il pericolo. “VINCERO’ QUESTA BATTAGLIA DA SOLO SE NECESSARIO! VEDRAI PADRE!” Urla guardando la collina dove era poco fa. I nemici iniziano a farsi sotto da ogni direzione. Il giovane mulina la spada con precisione e abilità. Parata, fendente, imbroccata, parata. Due nemici sono già morti a terra. Chiunque si sarebbe arreso da solo tra centinaia di nemici ma non lui. La sua mente razionale è totalmente sopita. I suoi occhi iniettati di sangue cercano il prossimo assalto. Fa un respiro e attende che si facciano sotto. Un battito di ciglia. Parata, fendente, montante, parata, affondo. Altri tre nemici a terra. “ANCORAAA!” urla furiosamente mentre continua a spezzare vite come se fossero foglie secche. Otto, nove, dieci cadaveri. Ai suoi piedi cresce un mucchio di corpi sui quali è costretto a salire per continuare a combattere. Quattordici, quindici nemici sono già stati uccisi. “ANCORA!” continua ad urlare ad ogni uccisione. Ai suoi piedi già venti persone hanno perso la vita. Ha il fiatone, inizia ad essere stanco, non vede arrivare un colpo di lancia che gli trafigge il fianco. Lui estrae l’asta con una mano e uccide il suo feritore come se niente fosse. A quella vista nessuno si fa più sotto. I nemici non hanno mai visto combattere con così tanta determinazione e abilità. Le loro gambe tremano e indietreggiano. Intorno a lui si crea il vuoto, si crea un buco nella formazione nemica. La loro offensiva rallenta di conseguenza. Da lontano si sentono urla di incitamento da parte dei suoi soldati ma alle orecchie del ragazzo non arriva nessun suono. Nella sua mente un solo pensiero “Non è ancora abbastanza”. Inizia lui ad inseguire i nemici ma quando si sposta in una direzione tutti si accalcano uno sull’altro per sfuggirgli. Lo schieramento nemico inizia a perdere coesione e il loro comandante non può permetterlo. Manda il suo miglior cavaliere a sistemare la cosa. Tra i nemici si fa spazio un uomo alto e largo come un toro. La sua armatura scintillante è disseminata di vecchie ammaccature. Vedendo il ragazzo senza elmo si toglie anche il suo. Il suo volto è segnato da una vecchia cicatrice lungo la guancia che non gli permette di muovere bene un lato delle labbra. “Arrenditi. Ti risparmierò la vita.” Intima estraendo la sua lunga spada. Auneir lo studia per un po’ e guardandolo dritto negli occhi risponde “Arrenditi tu!” Il vuoto che si è creato nello schieramento nemico sarà il loro ring. I due si girano intorno studiando i movimenti dell’avversario. Entrambi si dimenticano della battaglia che imperversa lì intorno. Tutta la loro attenzione è sul duello. Il cavaliere grosso come un toro scatta improvvisamente all’attacco. Nonostante la sua stazza i movimenti sono rapidissimi, un salto in avanti e una combinazione di colpi portata con precisione. Auneir para a destra, sinistra, verso l'alto, di nuovo a sinistra. Ad ogni parata un passo indietro, non ha più spazio. Alle sue spalle il muro umano del ring. Gli “spettatori” avrebbero potuto trafiggerlo alle spalle e ucciderlo in quel preciso istante ma nessuno muove un dito rispettando il duello in corso. Il cavaliere fa qualche passo indietro e gli permette di riprendere spazio. Auneir diventa rosso in volto. “Prendimi seriamente!” urla. “Saresti già morto, e preferisco evitarlo. Arrenditi.” Il ragazzo risponde partendo all’assalto. Mulina la spada come ha fatto mille volte in addestramento. Fendente, affondo, un nuovo fendente e poi va a finire la combinazione con un colpo dal basso. Ogni colpo incontra la spada dell’avversario e il suono dell’acciaio che sbatte sull’acciaio è assordante. Auneir fa per riprendere fiato ma non gli viene data occasione. Deve subito parare un fendente, alza la spada ma non c’è nessun impatto. Era una finta, all’ultimo il nemico ha ritratto il colpo indietro e facendo roteare la spada sopra la testa lo colpisce sul fianco opposto. La lama impatta con forza poco sotto l’ascella. L’armatura attutisce il colpo quasi del tutto ma gli spezza il fiato. Barcolla indietro e il cavaliere lo spinge a terra. In quel momento avrebbe potuto ucciderlo facilmente ma decide di non farlo. Fa qualche passo indietro e gli permette di rialzarsi. Auneir gli si rilancia subito addosso senza pensare. Un battito di ciglia dopo la sua spada è a terra e sente la pressione fredda dell’acciaio sul suo collo. “Sei giovane e promettente, hai ancora molto per cui vivere. Non mi costringere ad ucciderti e arrenditi.” Il ragazzo sposta la lama con un colpo della mano e si lancia sul cavaliere in modo disperato. Lo colpisce al volto con un pugno. Il guanto d'acciaio dell’armatura gli squarcia la pelle proprio dove c’era quella vecchia cicatrice aprendogli la guancia. Mentre urla di dolore la sua armatura scintillante è rigata dal sangue. Il cavaliere lascia cadere la spada e prende Auneir per le spalle con entrambe le mani. Inizia a dargli una testata sul volto, poi una seconda, una terza. Gli rompe il naso, perde moltissimo sangue. Al ragazzo sembrano mancare le forze. Gli si annebbia la vista. Sente la testa pulsare dal dolore e nient'altro. Il cavaliere lo lascia cadere a terra, in ginocchio, e gli sta parlando ma non distingue le parole. Tutto è confuso. Poi vede una spada alzarsi verso il cielo, è arrivata l’ora della sua esecuzione. Abbassa lo sguardo dalla spada agli occhi del suo avversario e lì trova un'espressione fin troppo familiare. Quel cavaliere lo sta guardando allo stesso modo di suo padre. Quello sguardo freddo e deluso. Stringe i denti, stringe i pugni, urla con tutto il fiato che ha in corpo e scatta in avanti lanciandosi con tutto il peso sul nemico preso alla sprovvista. I due rotolano avvinghiati insieme, Auneir si ritrova sopra e istintivamente inizia a dargli pugni in faccia con tutta la sua furia. Il metallo del suo guanto d’arme spezza allo stesso tempo le ossa della sua mano e quelle del volto del cavaliere. Ad ogni colpo una fitta di dolore come se gli stessero dando martellate sulle nocche ma continua e continua finchè della testa del nemico non ne è rimasta una poltiglia indistinguibile. Guarda quella macabra opera, si guarda le mani ricoperte di sangue e perde i sensi. Si sveglia ore dopo, a battaglia conclusa. Spalanca gli occhi cercando di capire dov’è. E’ nella sua tenda, e non è solo. Al suo fianco ci sono un chierico e suo padre. “Abbiamo curato magicamente le ferite, ma comunque ha perso molto sangue, ha bisogno di riposo. Tra qualche giorno…” Il guaritore viene interrotto da Auneir. “P-padre, abbiamo vinto?” Solo ora si accorgono che è sveglio. Il padre si avvicina e lo guarda sempre al solito modo. Il ragazzo non riesce a non trattenere una lacrima. “Si abbiamo vinto, ma ad un caro prezzo. Gli uomini ti acclamano, dicono che sei un guerriero incredibile. Stupidi.” Dice con disprezzo. “Ricorda che le battaglie si vincono con la strategia, non il coraggio. Cosa cavolo ti è passato per la testa oggi? Potevamo perdere tutto.” Auneir-shah aggrotta le sopracciglia e stringe i denti. “Abbiamo vinto grazie a me, al mio coraggio. Non alla tua strategia.” “Ah si? La guerra è ancora lunga. Ci serve l’esercito intatto. Dobbiamo conquistare il trono, non il campo di battaglia. Oggi hai sbagliato.” “Padre…” ha un istante di esitazione “Per te non faccio mai la cosa giusta…” Non riesce più a trattenere un pianto. “Non piangere, non ti si addice.” gli volta le spalle e mentre esce il ragazzo dice a bassa voce. “...Ma ti dimostrerò che sono degno. Conquisterò il regno e poi il mondo intero.”
  14. Noi dopo aver letto e studiato il manuale di 7th sea 2nd edition abbiamo deciso di iniziare la campagna con la 1a edizione. Per il resto no, tornare indietro su D&D alla 3e implica troppe cose, da modifiche a studio e impegno che molti di noi non hanno. Ma avendo più tempo potremmo rifarlo (più che la 3e direi pathfinder comunque).
  15. Non sono mai tornato indietro per un rifiuto totale della nuova edizione, ma per nostalgia sì. Prima di passare a D&D 24 da D&D 5 siamo tornati ai vecchi fasti di AD&D 2a edizione, sia per “risciacquare i panni in Arno” che per verificare se i nostri ricordi erano realistici o tinti di rosa. Malgrado alcune pecche dovute ai troppi sottosistemi presenti nella vecchia edizione (di cui già eravamo consci ai tempi, del resto, tanto che già avevo introdotto abilità % per tutti) il vecchio AD&D si è dimostrato validissimo… ci tornerei ancora.
  16. Non ci vedo niente di strano. Il gruppo vuole salvare il principe, quindi fa quello che ritiene opportuno per raggiungere l'obiettivo. Magari a Renza viene in mente di derubare il villaggio; ne nasce una discussione e il gruppo decide se attuare il piano (diventando un gruppo "moralmente ambiguo", per cui il fine giustifica i mezzi) o ricercare le risorse in altro modo (e magari Renza sbuffa dicendo "bastava derubare il villaggio!", magari ripetendo la scenetta ogni volta che il gruppo si trova in difficoltà).
  17. È un discorso che tocca praticamente tutto, purtroppo. Ma la direzione che è stata tracciata è questa.
  18. Morire no, ma sicuramente si trasformerà. Come si evince dalle (tante) interviste di Mearls, dai piani di investimento Hasbro distribuiti agli azionisti, dalle dichiarazioni del nuovo CEO, la direzione è quella del digitale, in modo da minimizzare i costi, passando alla stampa solo on demand e tramite sito WOTC e al supporto 100% VTT con annesse microtransazioni. Questo segue la tendenza dei giovani ad unirsi in comunità virtuali mentre dal vivo sono sempre più isolati, specie dopo la pandemia. Dispiace moltissimo che i ragazzini rischiano di perdere l'esperienza molto formativa del ritrovarsi attorno ad un tavolo tutti insieme e divertirsi in modo semplice. Questo è l'aspetto deleterio di questa tendenza.
  19. Pendragon ha il sistema delle virtù. Ogni personaggio è definito da un set di virtù contrapposte tipo avaro/generoso che vanno da 1 a 20 e la somma deve fare venti sulla coppia. Se la somma di alcune virtù supera una certa soglia si ottengono dei bonus, ci sono diversi gruppi di virtù alcuni dei quali in contrapposizione, tipo è difficile essere contemporaneamente sopra la soglia delle virtù cristiane e cavalleresche contemporaneamente. Se una virtù supera 15 allora ogni volta che vuoi agire contro quella virtù devi superare un tiro di dado. Questo sistema aiuta a rappresentare con coerenza i personaggi premiando quelli coerenti ma creando anche occasioni in cui la scelta più comoda/vantaggiosa sia preclusa proprio in nome degli ideali del personaggio. C'è pure un sistema di passioni ma non ricordo come funziona. One ring ha tutta una serie di meccaniche minori per far entrare in gioco le caratteristiche psicologiche dei personaggi, per esempio un dado bonus se un azione è supportata dal tuo tratto caratteriale distintivo. Poi c'è la meccanica della speranza che puoi spendere per ottenere benefici, recuperare interagendo con i compagni a certi step e perdere se succedono cose brutte. Quando sei completamente senza speranza ci sono un sacco di modificatori negativi. The Riddle of the Steel ha il sistema degli attributi spirituali, che è un misto tra aspetti psicologici e narrativi con l'obbiettivo di focalizzare il gioco su alcune tematiche e in ultima istanza far rispondere alla domanda "per quale motivo combatti fino alla fine?" https://indie-rpgs.com/reviews/4/ Questa è la recensione del gioco su the forge per chi fosse interessato.
  20. Non me ne viene in mente nessuna, a parte il generico "essere una persona decente". Credo che in pratica chiunque possa essere giocatore di ruolo - e direi anche master. Al massimo può esserci qualche requisito in più per uno specifico gioco, ma non per il GdR in generale.
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