Prima Missione - Il Ponte di Hozelbrucke
Con la creazione del Piombo Nero, nei Regni Occidentali si era raggiunto un equilibrio: le armate non morte erano in posizioni troppo vantaggiose per essere attaccate direttamente, venivano tenute a bada da truppe meno numerose, ma meglio equipaggiate. Tutto cambiò con la Battaglia dei Campi di Ettenmark. Ora che la Legione è ridotta in frantumi, l’esercito del Re Cinereo, forte di orrori mai visti prima, marcia verso est per distruggere l’umanità...
Il Ponte di Hozelbrucke - Immagine generata con IA
Insieme a ciò che resta della Legione avete attraversato il Ponte di Hozelbrucke, l’unico guado sul fiume Tigeria per chilometri, sperando di lasciarvi il nemico alle spalle ma l’avanzata dei non morti è inarrestabile.
Sei ore fa siete stati convocati dal Comandante e dal Maresciallo per una missione rischiosa: dovete assicurare ai vostri compagni una via per la ritirata distruggendo il Ponte di Hozelbruke. Il vostro primo pensiero è andato a i vostri fratelli impegnati sul fronte dall'altro lato del fiume: quasi certamente sono stati massacrati ma, se qualcuno fosse sopravvissuto, la distruzione del ponte significherebbe essere abbandonato in un inferno di non morti. Nonostante ciò nessuno di voi ha obiettato, la situazione disperata in cui versa la Legione è evidente anche per l'ultimo dei novellini: il nemico deve essere rallentato, in modo che la Legione possa avanzare e allestire una postazione difensiva più vicina alle montagne.
Il morale delle truppe è basso e sentite il dissenso verso Shreya crescere tra i soldati: è stata lei a convincere il Comandante a mantenere la posizione ad Ovest per coprire i movimenti degli eserciti guidati da altri due Prescelti a Sud ma il prezzo in termini di vite umane è stato molto superiore al previsto. Come se non bastasse, la Prescelta di Asrika ha lasciato il campo per combattere chissà quale nemico, senza lasciare una parola di conforto per i soldati superstiti, spezzati nel corpo e nella mente dalla battaglia dei Campi di Ettenmark.
Prima di tornare al ponte, raggiungete il Quartiermastro, che, con aria solenne, vi consegna le sei cariche alchemiche che è riuscito a salvare nel caos della battaglia. Con lui ci sono i cinque novellini dei Corvi Ghignanti che vi accompagneranno in missione. Soldati inesperti e mal equipaggiati ma il fatto che siano sopravvissuti ai Campi di Ettenmark dimostra che hanno fegato.
Reclute dei Corvi Ghignanti - Immagine generata con IA
Appena dopo il tramonto raggiungete il fiume Tigeria. Sopra le acque tempestose si staglia il marmo scuro dell'imponente Ponte di Hozelbruke. La struttura resiste stoicamente alla forza del fiume, al vento e alla violenta pioggia. Più in basso, una scalinata in rovina porta alla riva del fiume. Qui sorge un breve molo di travi di legno marce e consumate; una cima tesa sembra essere ancorata alla banchina, difficile dire se l'altro capo sia legato ad una barca, ma in tal caso deve essere affondata.
Il Ponte è una delle meraviglie del Vecchio Impero, nato per collegare Aldermark ai territori più occidentali del dominio e per resistere alla prova del tempo, non sarà facile distruggerlo. Il camminamento, largo circa quindici metri, è disseminato fortificazioni di fortuna: barili lasciati lì da profughi disperati e carretti usati come barricate temporanee. Sulla strada giacciono cadaveri di uomini e non morti, per lo più carcasse. Otto larghi pilastri sorreggono e sospendono la struttura marmorea a circa dieci metri sul livello dell'acqua.
In lontananza udite i gemiti e lo scalpiccio dell'esercito del Re Cinereo che incombe, a qualche ora di marcia forzata dalla vostra posizione. Il vento, che si incanala sul ponte porta con se l'odore disgustoso e dolciastro di decomposizione: le pattuglie d'avanguardia del nemico devono essere già sul ponte.
Che cosa fate?
Orologi (pubblico)
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