Concordo con quel che scrivi. Se NON ci si conosce bene, partire con one shots o mini avventura lunga 1-2 sessioni e vedere come va. Poi solo DOPO che si vede se tutto gira, allora partire con la mega campagna da 5 anni dove il DM passa 2 giorni ad analizzare il background di un personaggio e a costruirci storie sopra.
Giocare online se non si sta attenti è come andare in piazza, mettersi a sedere, invitare gente a caso e poi si finisce per lamentarsi perchè chi gioca non la pensa come noi!
Basta fare un poco di attenzione ed usare "filtri".
Considerate anche una cosa: la pandemia andrà scemando e questa cosa modificherà gli assetti tra giocatori SOLO ONLINE E altri che non vedranno l'ora di ributtarsi al tavolino fisico (li capisco).
Chiarite bene anche questa cosa, sennò rischiate di partire in tromba con la campagna online e poi i giocatori vi abbandonano appena trovano un tavolo fisico a pandemia finita/rientrata.
Io devo dire che giocando online sia da giocatore che da DM a sessioni D&D 5a Adventurers League, il formato stesso mi cautela perchè il formato stesso si avvicina alle ONE SHOT (anche se non è proprio così), e impedisce che si creino strani atteggiamenti.
Poi oh, tutto può accadere.
Come sempre, e non è cambiato nulla dagli anni 90' che mi ricordo io, sulle spalle del DM spesso ci sono COSTI e TEMPI enormi, mentre i giocatori prendono e vanno via.
Insomma i GM/DM sono degli eroi secondo me, gente che si smazza per ore a studiare e preparare, 2/3 del tempo sono nel gioco FUORI SESSIONE, mentre i giocatori vedono solo la sessione LIVE.
Dico una cosa forse scontata: chi fa o ha fatto il DM/GM; quando gioca è per forza di cosa rispettoso nei confronti del DM al tavolo perchè un giocatore che ha fatto il DM sa che onere è essere dall'altra parte dello schermo.
E poi ci vuole un pizzico di C... ehm fortuna