Credi-chip
La forma di moneta ormai usata da tutte le razze entrate in contatto con i Superiori; si tratta di rettangoli in plastica trasparente e metallo lucido (circa 16x8 cm, spessore 2,5 mm, bordi arrotondati), dotate di un microchip anti-contraffazione (una tecnologia basata su cristalli opto-quantistici a matrice frattale, fisicamente impossibile da duplicare, a disposizione solo di governi e banche), di un sensore di dati biometrici (in modo da poter essere usata solo dal legittimo proprietario), e di un proiettore olografico (che genera uno schermo e una tastiera).
Premendo un punto preciso della superfice si attiva il proiettore, che fà vedere il numero del credi-chip e il credito residuo; a quel punto si può selezionare una cifra da pagare, immettere un codice di sicurezza, e confermare col sensore biometrico; avvicinando il credi-chip ad un'altro, o in caso di un negozio ad un lettore, la cifra viene trasferita senza che resti traccia della transazione.
Proiettori olografici
Dispositivi per generare immagini tridimensionali (talvolta interattivi).
I più piccoli e semplici generano immagini piccole, monocromatiche (anche se talvolta è possibile cambiare colore), e a bassa risoluzione; consumano pochissima energia (la loro batteria può durare per anni prima di dover essere cambiata), e sono usati su dispositi portatili (credi-chip, crono-calcolatori da polso, comunicatori a breve distanza, kit per riparazioni meccaniche o elettroniche, eccetera).
I più sofisticati generano immagini a colori e in alta risoluzione, con dimensioni che vanno da uno schermo televisivo all'altezza di un grattacielo.
In tutti i casi l'immagine è semi-trasparente (per vederla al meglio è necessario che lo sfondo contro cui viene osservata sia nero), quindi è impossibile usarla per confondere la gente e farle credere di vedere una cosa che non c'è (o non far vedere una cosa che c'è).
Generatori di campi di forza
Dispositivi che generano un campo di foto-magnetoni a polarità asincrona; il campo interagisce con materia ed energia, impedendone il passaggio in modo selettivo a seconda delle impostazioni (far passare solo materia e non energia, o viceversa; far passare solo i gas; far passare solo certe frequenze energetiche, e solo a bassa intensità); sarebbe il sistema di difesa perfetto, ma presenta una serie di problemi che ne rendono l'uso applicabile solo in ambiti molto ristretti:
il campo ha un'ampiezza limitata; questo significa che può essere usato solo per "coprire" buchi piccoli, e che per aree maggiori è necessario usarne molti (quindi non è possibile alzare uno scudo che copra una città).
è estremamente difficile creare generatori miniaturizzati (quindi niente scudi personali); l'unica eccezione conosciuta solo le armi-luce, ed è il principale motivo del loro costo spropositato.
consuma una marea di energia, necessitando solitamente di reattori all'heterium per funzionare; come prima, l'unica eccezione sono le armi-luce, ma solo perchè il campo è di dimensioni molto ridotte (comunque la batteria costa molto più del normale, per le sue dimensioni, e ha una durata limitata).
l'efficenza non è del 100%, quindi parte della materia o energia passa comunque.
Titanio trasparente
Si tratta di ossi-nitruro di titanio, con tracce di altri ossidi metallici (principalmente zirconio e alluminio, con tracce di berillio, boro e silicio) per rendere amorfa la struttura cristallina e migliorare la trasparenza alla luce visibile, agli ultravioletti e agli infrarossi; più duro dell'ossido di alluminio, ma con una resitenza e un'elasticità paragonabile alle migliori leghe metalliche, ha sostituito il vetro normale nelle applicazioni più impegnative.
Impianti bionici
Definizione che comprende sia le protesi (arti) che gli organi artificiali (interni ed esterni); ne esistono due versioni, standard (prestazioni identiche alla parte del corpo che sostituiscono, spesso ne hanno anche l'aspetto, rendendola quasi indistinguibile dall'originale) e avanzate (prestazioni superiori, discapito dell'aspetto che è sempre chiaramente meccanico ed innaturale).
Le protesi standard di solito hanno uno scheletro in fibro-plastica (plastica rinforzata con fibre carbo-ceramiche), muscoli in miomeri (fibre plastiche che imitano perfettamente i muscoli organici), e una copertura è in epidermide clonata; l'energia è fornita direttamente dal corpo.
Le protesi avanzate di solito hanno uno scheletro e un rivestimento in poli-alluminio rinforzato da fibre carbo-ceramiche, e come muscoli attuatori magneto-dinamici; la fonte di energia è una batteria (sostituibile, o ricaricabile durante il sonno).