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  • Crawford rivela le razze presenti in Eberron: Rising from the last War

    SilentWolf
    • 2.5k visualizzazioni
    • Il designer della WotC ci anticipa quali saranno le razze giocabili nel primo manuale cartaceo ufficiale su Eberron per la 5e.

    Attraverso il suo account Twitter, il Lead Designer Jeremy Crawford ha deciso di rivelare quali razze giocabili appariranno in Eberron: Rising from the Last War, il primo manuale ufficiale cartaceo su Eberron per la 5e in uscita il 19 Novembre 2019.

    Le vere e proprie nuove Razze saranno:

    • Warfarged (Forgiati)
    • Changelings (Cangianti)
    • Kalashtar
    • Shifters (Morfici)

    Nel manuale, inoltre, compariranno anche le versioni giocabili di:

    • Goblin
    • Bugbear
    • Hobgoblin
    • Orchi (in un altro Tweet, Crawford chiarisce che gli Orchi di Eberron saranno leggermente diversi rispetto a quelli pubblicati in Volo's Guide to Monsters)

    Tipo News: Anteprima

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    Commento consigliato

    Sono contento che finalmente D&D 5e stia diventando sempre più aperto ai contenuti dei fan,tanto da pubblicarli nei volumi con copertina rigida. Ora manca solo che riprendano la vasta pletora di opzioni disponibili nella 3.5,uniscano con le armi che crescono ottenendo XP di pathfinder e condiscano il tutto con il proporre la meccanica della pazzia pari pari a Call of Cthulhu(cosa in parte già fatta con il manuale dei miti di Cthulhu) e DnD 5° edizione potrà davvero ambire ad essere la migliore edizione mai concepita di Dungeons and Dragons

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    • Supermoderatore
    46 minuti fa, Riccio64 ha scritto:

    Sono contento che finalmente D&D 5e stia diventando sempre più aperto ai contenuti dei fan,tanto da pubblicarli nei volumi con copertina rigida.

    Questa frase non mi è chiara.

    46 minuti fa, Riccio64 ha scritto:

    condiscano il tutto con il proporre la meccanica della pazzia pari pari a Call of Cthulhu

    Una variante base sulla Follia è già presente nella Guida del DM

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    21 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

    Questa frase non mi è chiara.

     

    Penso tu abbia giocato a D&D 5e,e quindi penso anche che tu abbia notato quanto,nei primi tre manuali,ci siano ben due classi quasi bistrattate rispetto alle altre. Un evento del genere,soprattutto dopo 4 edizioni alle spalle,da parte di chi gioca D&D,penso che debba far riflettere su quanto queste problematiche possano essere facilmente arginate dall'aiuto militato mediante i propri fan(cosa che in parte è già stata fatta). Ritengo quindi normale,osservare e complimentarsi con l'azienda produttrice,quando compie dei giusti passi nei riguardi dei suoi acquirenti,permettendo innanzitutto a loro di farsi vivi nei contenuti che loro stessi poi si ritroveranno a giocare. Un pensiero che mi è sorto leggendo dell'aggiunta di questa nuova classe,l'artificiere, che è fuor da ogni dubbio  sia esclusiva farina del sacco della 5e. Infatti proveniva dalla edizione conosciuta come la 3.5... Quindi nulla di esclusivamente nuovo,sotto al sole, a meno di non giocare esclusivamente la 5e. 

    Per quanto riguarda la meccanica dietro alla follia...la trovo più entusiasmante ed a tratti anche più utile,nel modo in cui è stata esplorata nel Richiamo di Cthulhu,rispetto a D&D. Ma essendomici realmente scontrato e ruolata poche volte in D&D,per quanto riguarda tutte le sue sfaccettature,la mia osservazione giudico io stesso possa essere parziale,in merito,e quindi probabilmente erronea

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    • Supermoderatore
    38 minuti fa, Riccio64 ha scritto:

    permettendo innanzitutto a loro di farsi vivi nei contenuti che loro stessi poi si ritroveranno a giocare.

    Da come ti poni sembra che questo manuale sia per una sorta di prodotto fan-made, quando invece è opera di un game designer affermato e con una lunga esperienza alle spalle, che va a rispondere ad una chiara esigenza di mercato, ed era questo che mi lasciava perplesso. Non è che un tizio qualunque si è alzato alla mattina e ha portato un manuale alla WotC che gli ha detto "Che bello, ora te lo pubblico", saranno stati in contatto da tempo ormai con Keith Baker perché scrivesse il manuale, poi una volta che hanno visto che l'esperimento Wayfinder's Guide stava avendo il successo sperato (e che la Guildmasters' Guide ha sfondato) hanno dato il via libera a questo hardcover.

    Comunque, senza voler offendere, mi permetterei di consigliarti di curare un pò di più la scrittura dei tuoi post, sono di difficile comprensione sia a livello di pulizia del testo che di espressione dei concetti.

    • Grazie 1
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    Il 22/8/2019 alle 15:16, Alonewolf87 ha scritto:

    Da come ti poni sembra che questo manuale sia per una sorta di prodotto fan-made, quando invece è opera di un game designer affermato e con una lunga esperienza alle spalle, che va a rispondere ad una chiara esigenza di mercato, ed era questo che mi lasciava perplesso. Non è che un tizio qualunque si è alzato alla mattina e ha portato un manuale alla WotC che gli ha detto "Che bello, ora te lo pubblico", saranno stati in contatto da tempo ormai con Keith Baker perché scrivesse il manuale, poi una volta che hanno visto che l'esperimento Wayfinder's Guide stava avendo il successo sperato (e che la Guildmasters' Guide ha sfondato) hanno dato il via libera a questo hardcover.

    Comunque, senza voler offendere, mi permetterei di consigliarti di curare un pò di più la scrittura dei tuoi post, sono di difficile comprensione sia a livello di pulizia del testo che di espressione dei concetti.

    Chiedo venia per il mio errore riguardante la genesi di questo manuale,in quanto credevo(effettivamente)che Wayfinder's guide to Eberron fosse opera dei fan di D&D poiiché publicato originariamente sulla DM's Guild. Che di consueto ospita contenuti progettati ed ideati dai fan,di cui questo immaginavo fosse l'ennesima esternazione. Ammetto la mia mancanza di conoscenza,in merito, e perciò sono subito pronto a dichiararla,quando poi mi si corregge.

    Per quanto riguarda invece la seconda osservazione,mi permetto di risponderle asserendo che a meno di un punto mancante,la mia punteggiatura e la mia grammatica non vanno a ledere le normali norme grammaticali e di costruzione di un discorso italiano(al massimo,utilizzando periodi contorti,sarà poi il lettore a trovarsi in difficoltà nella sua decriptazione dei miei intenti,ma questi non sono affari miei o tanto meno problematiche che mi tangono poiché comunque mi offrirò sempre di specificare al meglio delle mie possibilità ,con termini più semplici,le cose che ho da dire). Per tale motivo,se mi consente, preferirei invece dirle che nel caso in cui voglia utilizzare lemmi più desueti o periodi di difficile ed immediata comprensione,io non mi opporrei in tal senso,poiché è insita nella lingua italiana,la volontà d'esser aulica e tortuosa. Altrimenti,si chiamerebbe "inglese"

    Tutto ciò,senza voler offendere,ovviamente

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    • Supermoderatore
    8 minuti fa, Riccio64 ha scritto:

    Per quanto riguarda invece la seconda osservazione,mi permetto di risponderle asserendo che a meno di un punto mancante,la mia punteggiatura e la mia grammatica non vanno a ledere le normali norme grammaticali e di costruzione di un discorso italiano(al massimo,utilizzando periodi contorti,sarà poi il lettore a trovarsi in difficoltà nella sua decriptazione dei miei intenti,ma questi non sono affari miei o tanto meno problematiche che mi tangono poiché comunque mi offrirò sempre di specificare al meglio delle mie possibilità ,con termini più semplici,le cose che ho da dire). Per tale motivo,se mi consente, preferirei invece dirle che nel caso in cui voglia utilizzare lemmi più desueti o periodi di difficile ed immediata comprensione,io non mi opporrei in tal senso,poiché è insita nella lingua italiana,la volontà d'esser aulica e tortuosa. Altrimenti,si chiamerebbe "inglese"

    Supercazzola a parte (e per favore quanto meno metti lo spazio dopo le virgole per rendere il testo più leggibile) l'impegno degli utenti a scrivere in maniera chiara e comprensibile per facilitare il dialogo tra le parte è una parte del regolamento di questo forum, mi spiace quindi comunicarti che il tuo apprezzamento per i termini desueti e auliti è questione alquanto marginale.

    Evito per ora di commentare sull'illazione che l'inglese sia linguaggio semplice e banalotto.

    15 minuti fa, Riccio64 ha scritto:

    Tutto ciò,senza voler offendere,ovviamente

    None taken.

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    @Riccio64 Da grande estimatore della lingua italiana capisco il tuo amore per un linguaggio più articolato. Tieni presente, però, che quando scrivi su un forum non stai scrivendo un saggio o un romanzo. Scrivere su un forum significa fare comunicazione prima di tutto, ovvero parlare con le altre persone e cercare di farsi capire. 🙂

    Se ami la lingua italiana dovresti sapere che la prima regola è sempre quella di usare un linguaggio sempre consono al contesto in cui si parla/scrive. Sempre.

    Se stai scrivendo un saggio o un'opera letteraria puoi usare tutto il linguaggio forbito che vuoi, ma se stai usando il linguaggio allo scopo di parlare con altre persone devi usare un linguaggio che sia sempre il più chiaro e semplice possibile. Obbiettivo prioritario dei momenti di comunicazione, infatti, è sempre e solo quello di trasmettere in maniera efficace l'informazione agli altri. Qualunque cosa ostacoli la comunicazione, invece, comprese le parole difficili, è solo un problema.
    Per questo motivo, quando scrivi sul forum metti da parte il tuo amore per il linguaggio complicato e dai priorità alla chiarezza della comunicazione. Insomma, usa parole semplici e fatti capire dagli altri. 🙂

    Tornando IT.
    Sul DM's Guild vengono pubblicati anche i vari prodotti ufficiali della WotC in formato PDF, dai manuali delle precedenti edizioni, ai materiali digitali per D&D 5e creati dalla WotC stessa o da autori da loro autorizzati. Wayfinder's Guide to Eberron, in particolare, è stato progettato anche e soprattutto da Keith Baker, famoso designer e originale creatore dell'ambientazione Eberron per D&D durante il periodo della 3a Edizione.

    Modificato da SilentWolf
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