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La gestione del Party - Rapporto tra Master e Giocatori


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Il Mondo è bello perchè è vario.

E siccome è vario,ci sono cose che magari non facciamo tutti allo stesso modo.

Nel caso di D&D c'è un punto in cui è importante parlare ed è importante come capire come ci comportiamo.

Facendo un'analisi nelle nostre diverse realtà nei nostri vari party.

La domanda è: come gestite il party?o meglio:Qual'è il rapporto tra Master e Giocatori?

Vado a spiegare:il Master è la figura centrale nel gioco,a lui spetta l'aspetto gestionale del tutto,ma non c'è un solo modo per gestire,possono esserci diverse linee di pensiero.

Ne ho teorizzate (senza inventare nulla però) alcuni tipi:

1) c'è il gruppo dove Master è giocatori sono sullo stesso piano e ogni decisione,dubbio,regole ecc viene discusso e le varie decisioni e i vari cambiamenti sono messi a votazione e la maggioranza vince.

Questo lo chiamo il DDD,ossia il D&D Democratico.

2)Oppure c'è il Master che,forte della sua figura centrale,prende,sperando nel modo più corretto e equilibrato possibile,qualsiasi decisione in ogni ambito,insindacabilemente e senza discussioni.

Questo io la chiamo la Tirannia Illuminata.

3)La terza opzione vede il Master ascoltare le opinioni,le discussioni,le obiezioni in ogni ambito facendo votare il party sulle questioni prendendo atto della sua volontà e del suo pensiero. Dopo di che,secondo la regola dell'ultima parola,prende la sua decisione in merito, e può sia in completo d'accordo o disaccordo con la volontà del party.

Questo io lo chiamo il metodo della Corte Suprema.

Mi vengono in mente questi tre tipi di gestione,ma certamente possono essercene altri,oppure si può fare un ibrido tra questi.

Nel mio caso tendo a essere il più democratico possibile,non mi piace,da Master prendere decisioni senza l'opinione del party e non mi piacciono le imposizioni,non mi piace riceverle da giocatore e da Master cerco di non farlo.

Ovviamente talvolta sono necessarie e a malincure bisogna farle ma prima cerco sempre di capire cosa vuole il party e poi al massimo decido.

Quindi io sono per un 70% DDD e un 30% Corte Suprema.

Come funziona la gestione del Party da voi?:-)

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Allora, io ascolto molto i miei giocatori quando sono il DM, e quando sono giocatore, il mio master decide con noi, anche se a volte fa un po' il "Tiranno Illuminato". Io cerco sempre di ascoltare il più possibile i giocatori, anche se purtroppo loro a volte mi costringono a prendere decisioni severe, sopprattutto quando non fanno i seri, oddio, non pretendo totale serietà, ma in alcuni momenti si. Ma alla fine io sono un 75% Corte Suprema e 25% DDD

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Ti dirò.. bel topic, molto ampio..

da noi funziona un po' a seconda della persona.. ora che masterizzo io, tendo ad essere democratico, ma mi riservo sempre l'ultima parola, e presto la cosa sarà accentuata dato che il mondo diventerà più personale.

un altro master invece fa sempre tutto lui, tanto che mi scoccia pure giocarci.. pare che gioca da solo -.-

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Da noi invece il nostro Master lo si può inquadrare (o almeno io la penso così poi non so gli altri membri del party) un 65% Tirannia Illuminata e 35% Corte Suprema.

A me non da nessun fastidio perchè sono una persona che si sa adattare alle situazioni ma per alcuni penso che non sia molto corretta come cosa poi non sò...

Comunque bello questo topic mi piace assai molto e di più :lol:

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Mhhh... bella domanda, praticamente nel nostro gruppo masterizziamo a vicenda e quindi per qualsiasi cosa possa ricadere nel regolamento si hanno sempre discussioni tra di noi.

Quando però si ricade in dispute di tipo narrativo, tipo: perchè tizio X si è comportato in modo Y qui è il DM che ha l'ultima parola dopotutto la storia è sua.

Quindi credo che il nostro gruppo sia a metà strada tra la democrazia e la tirannia ^_^

(anche se io sono uno dei più brontoloni, sopratutto sulle regole ^^)

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io sono per il ded democratico, tutta la vita..... tutti devono avere le stesse possibilità di esprimersi, master e giocatore. A me il master che si arroga il diritto di decidere per gli altri cosa sia giusto e cosa sia sbagliato sinceramente mi irrita parecchio:banghead:

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Da noi c'é molto dialogo fra le parti, quindi direi 70% DDD e 30% Corte Suprema. Si discute molto, e sono rare le occasioni in cui il Master é costretto a prendere posizioni molto fisse.

Credo che il D&D, soprattutto a causa della complessità del regolamento e delle molteplici interpretazioni applicate ad ogni singola scena, sia fondamentale il dialogo. Se si fa da soli non si può far altro che sbagliare.

:bye:

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Più il master e i giocatori sono alle prime armi, più è corretto un sistema di Tirannia/Corte Suprema; più si è esperti, più è corretto un sistema democratico.

Il perchè è semplice: un master alle prime armi ha già difficoltà a raccapezzarsi con tutte le regole, a creare un'avventura interessante e divertente e a gestirla, con tutte le possibili scelte strane che possono fare i PG. Non vedo giusto che debba anche preoccuparsi di eventuali regole interpretate in maniera diversa dalla sua. A maggior ragione questo valep er CdP, talenti, incantesimi da concedere ai PG.

ad esepio, io sto iniziando a masterizzare un PbF di Mutants & Masterminds, che non è D&D ma è sempre D20, e ho messo paletti abbastanza rigidi, senza permesso di controbattere, perchè non solo è la prima volta che masterizzo ma è anche tra le primissime volte che gioco, non posso permettermi di vedermi la campagna rivoluzionata da qualcosa.

Più invece le parti in causa sono esperte, meno soffriranno a vedere una regola cambiata rispetto a ciò che si aspettavano.

Se invece c'è grossa disparità di esperienza, Corte Suprema con Giudice quello esperto.

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Beh, diciamo che punto fondamentalmente al divertimento dei giocatori. Per cui non si tratta propriamente di un metodo democratico, ma il risultato è simile: anche se mi riservo l'ultima parola.

Mi spiego: il clima che regna tra master e giocatori (anche perchè molti di loro hanno fatto a loro volta i master e io il giocatore, e ci conosciamo da parecchio) è comunque un clima di fiducia reciproca, cosa che a mio parere è essenziale.

Regole: di norma non usiamo molte regole opzionali. Se ne introduco una, chiedo a giocatori cosa ne pensano. Se gli fa schifo non la metto, non mi parrebbe giusto. Questo nel mio gruppo tradizionale. In quello attuale, composto da giocatori che hanno una buona esperienza di GdR, ma non di D&D, invece ho teoricamente più libertà; comunque dovessi introdurre cambiamenti chiederei lo stesso, cercando di spiegare loro i cambiamenti pratici che l'eventuale variazione di regola comporterebbe.

Per quanto riguarda manuali ammessi, cdp etc etc chiedo di avere l'ultima parola, però in genere non sono eccessivamente restrittivo (purchè si tratti di materiale omogeneo con l'edizione). Del resto, non scarto nulla perchè "non mi piace" ma nel caso c'è sempre una motivazione ragionevole che spiego al giocatore. Le volte che è capitato, dopo la spiegazione il giocatore in questione si è sempre detto d'accordo con me, fin'ora.

Storia/ritmo delle sessioni: per quanto riguarda il ritmo di gioco (intendo dire densità di incontri/scontri, enigmi), mi adeguo ai giocatori: mi pare giusto; però ho al fortuna di giocare con persone che hanno un'idea di GdR abbastanza simile alla mia, ragion per cui non ho mai dovuto fare nulla più che piccoli aggiustamenti.

Questioni di storia trama sono sempre dei semplici chiarimenti che eventualmente do, non ho mai avuto dispute di questo genere... ho sempre spiegato le ragioni del evento dubbio e dopo quelle nessuno ha mai avuto a che dire.

:bye:

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  • Amministratore

Per quanto riguarda me, io sono fondamentalmente un DM Giudice Supremo propositivo.

Il gruppo a cui masterizzo regolarmente è composto da giocatori che giocano da abbastanza tempo da sapersela cavare bene, ma che non hanno la mia sviscerata passione per i regolamenti e il meta-GdR. Per cui, il peso di prendere le decisioni è tutto sulle mie spalle. Nonostante questo, so che i player sono svegli, e quando ho un'idea da provare sento il loro parere prima di implementarla in gioco. Accetterei suggerimenti, ma il punto è che non mi è capitato praticamente mai che me ne facessero... comunque, sono un gruppo soddisfatto.

In generale, rimanendo nell'ambito delle decisioni "regolistiche", sono convinto che questo sia comunque l'approccio preferibile. Il DM ha la responsabilità di impararsi le regole e far filare liscie le cose, per cui ha anche il compito di prendere le decisioni, ascoltando tutti dato che si tratta di un gioco di gruppo.

Un discorso diverso va fatto per lo sviluppo narrativo. L'idea che ho sviluppato di recente è che i giocatori fanno parte della storia, per cui è bene che abbiano il giusto spazio per muoversi. Il DM dovrebbe preparare solo lo stretto indispensabile, e stare pronto a seguire i giocatori piuttosto che cercare di costringerli a seguire i binari che ha pensato. Questo IMHO è un po' l'obiettivo che si dovrebbe porre ogni buon DM, dato che richiede una certa dose di maturità (oltre che di inventiva) da parte di tutti i partecipanti, ma può dare delle grandi soddisfazioni quando ci si arriva.

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Hai dimenticato il caso in cui i giocatori decidono al posto dl master, ovvero l'Anarchia... ;-)

Comunque, direi che con Kursk a masterizzare siamo in una Corte Suprema (anche se spesso non ce n'è bisogno perchè la sa già lunga da solo), con me più democratico, nel senso che pur rimettendomi da solo qualsiasi decisione, chiedo prima agli altri in caso di dubbio, soprattutto facendomi influenzare dal Kursk medesimo.

:bye:

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Personalmente sono molto contrario alla "democrazia" per quanto riguarda il GdR.

Penso che, per il mio metodo, a seconda del gruppo di giocatori si possa variare da un approccio più pendente verso la Corte Suprema a uno più pendente verso la Tirannia Illuminata.

Anche se ogni posizione ha degli aspetti che non approvo:

La DDD si basa sul concetto della parità dei ruoli e teorizza un pari peso nelle decisioni tra master e giocatori, e su questo sono totalmente in disaccordo.

La Tirannia Illuminata, da come mi sembra di aver capito, non tiene conto delle proposte, delle critiche e dei desideri dei giocatori e questo per me è un grave errore... le proposte dei giocatori vanno sempre ascoltate e meditate! Alla fine il master è lì al servizio del loro divertimento!

La Corte Suprema è il modo di Masterizzare che credo si avvicini di più al mio metodo...

...tuttavia da come è presentata mi sembra un pochino fin troppo... ...accondiscendente: su certe cose, secondo me, il master non ammette votazioni e non dovrebbe perdere tempo a valutare ogni volta tutte le lamentele, soprattutto se i giocatori sono molto più "inesperti". Semmai accetterà eventuali critiche a sessione finita.

:bye:

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Da esperienza mia che masterizzo , penso che bisogna essere un po democratici , ma non troppo .Mi spiego.

Ok va bene discutere con i pg e costruire la campagna insieme ( se no si anniano e dopo 1 mese si ri fa da capo).

Ma penso che bisogna essere duri nel senso che se i pg tendono ad avere troppa confidenza con il master addio gdr e si combatte e basta.

Quindi io sono per il 25% DDD e 75% tirannia illuminata

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Da esperienza mia che masterizzo , penso che bisogna essere un po democratici , ma non troppo .Mi spiego.

Ok va bene discutere con i pg e costruire la campagna insieme ( se no si anniano e dopo 1 mese si ri fa da capo).

Ma penso che bisogna essere duri nel senso che se i pg tendono ad avere troppa confidenza con il master addio gdr e si combatte e basta.

Quindi io sono per il 25% DDD e 75% tirannia illuminata

Esattamente perchè se il master ed i giocatori disquisiscono su regole e svolgimento della campagna si perde l'interpretazione? Un po' come dire che se sono amico di un professore, agli esami consegno in bianco. Ma per favore!

Se un giocatore vuole interpretare interpreterà anche se il master è il suo migliore amico, e se non gli va lo farà comunque poco o niente.

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Nel nostro gruppo ho sempre e solo masterizzato io,tranne per rarissime e brevi avventure di intermezzo.

Andiamo avanti,sempre gli stessi giocatori,ormai da 8 lunghi anni e ci riuniamo al tavolo con la stessa voglia di sempre.

Da noi,sempre e per sempre,Corte Suprema: squadra che vince non si cambia.

Il giorno che si lamenteranno,e non è mai accaduto,ne discuteremo.

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Ok Sethis...ma non hai messo come il Master gestisce il tuo party;-)

Comunque,così tanto per parlare,io penso sia importante che ci sia una uguglianza tra le figure di Master e giocatore.

Sono assolutamente conscio che il Master è un figura centrale,perchè crea e arbitra il tutto,però il tutto è vuoto senza i pg.

Le due parti sono condizione necessarie per giocare senza una non si va avanti.

Per questo credo che nessuna debba prevalere e il gioco sarebbe migliore se è in armonia.

Appoggio il metodo democratico perchè il dvertimento è di tutti,si gioca tutti,una prevaricazione di una delle due parti può,a mio avviso,incrinare e mettere in pericolo la serenità e il gioco ne risente.

Ovviamente però,siccome forse questa mia filosofia è una utopia e il mondo si sa,non va mai come vuoi,il Master ogni tanto,per la sua figura di arbitro,per il bene della avventura,a decidere da solo ma sempre prendendo atto del suo pensiero e della sua volontà.

Il grande Niccolò Machiavelli nel suo capolavoro prevedeva che un principe a volte deve prendere decisioni spesso impopolari per il bene dello Stato.

Forse c'è una analogia tra il Principe Machiavelliano e il Master...certo magari non nell'ambito del DDD.

Ci sono molti spunti interessanti anche a livello filosofico.;-)

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Sincramente dipende dalle situazione. Per quanto riguarda il gioco e i suoi derivati io cerco di interpretare cosa vorrebbero e cosa piace giocare ai miei player. Ma non c'è margine di trattativa: loro giocano quello che gli presento.

Per quanto riguarda le regole invece sono molto DDD :P Nel senso che ognuno può contraddirmi in qualsiasi momento se si ricorda che sto sbagliando o se pensa che una regola sia diversa o, per esempio, un'azione non si possa fare. Non mi metterò a dire "E' così e basta perchè sono il master". Se ne parla, si prende in manuale e poi si adotta la soluzione che accontenta tutti.

Considerò per una cosa: il master è per me al servizio dei player. Quindi obbiettivo primario è farli divertire. Quindi poi divertirsi divertendo :D

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Sulle regole sono disposto a compromessi, anzi chiedo spesso aiuto ai giocatori più esperti a riguardo e, dato che gioco con persone con le quali ho un rapporto di fiducia reciproco, non ci sono problemi, in quanto è evidente che non faccio il narratore per divertirmi alle spalle dei giocatori, ma per divertirmi con loro.

Sulla storia, per ovvi motivi sono meno disposto a compromessi. I giocatori si ritrovano ad interagire con quello che ho creato, ma hanno la possibilità di poter cambiare (e anche stravolgere, come spesso accade :-p ) quella che dovrebbe essere la storia "normale".

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